Una vita di battaglie legali contro lo Stato per un esproprio sempre giudicato illecito, ma mai risarcito: Franco Arnaboldi, 78 anni, ha vinto in tutti i gradi di giudizio, fino alla Corte Europea, ma adesso non ha pi? niente, neanche la casa. Tutta colpa della Variante Aurelia che ha tagliato in mezzo la sua azienda agricola nel comune di Cecina
La vicenda inizia quando l'Anas espropria parte del suo terreno di Collemezzano, vicino a Cecina, per costruire la variante Aurelia. "L'atto", spiega Arnaboldi, "era illegittimo e il terreno fu devastato in modo difforme dal Piano regolatore". Ne nacque una lunga vicenda giudiziaria con lo Stato condannato nel 2007 a un rimborso di 700 mila euro mai arrivato.
Ad arrivare fu invece il conto del consulente del tribunale, imputato provvisoriamente all'uomo, anzich? allo Stato. Arnaboldi, stremato finanziariamente dalle spese legali non riusc? a pagarlo e questo ha portato alla vendita della casa e allo sfratto ormai esecutivo. Quella del vivaista di Cecina ? una epopea giudiziaria dove pur avendo sempre avuto ragione, ha dovuto sostenere tutte le spese di ogni singolo atto, rovinandosi, spiega l'uomo, e perdendo la casa per tutelare un "diritto costituzionale".
"Quando ? arrivato l?esproprio, che poi si ? rivelato illecito per acquisizione usurpativa avevo 38 anni, ore ne ho 78", racconta Anraboldi con un filo di voce. "Mi sono battuto come un leone, sono arrivato fino al presidente della Repubblica, ma nessuno poneva attenzione sulla risoluzione del mio caso. Lo Stato mi aveva distrutto, derubato e mai risarcito. E? stato il governo Monti nel 2013 a chiedere alla Corte europea di fermare il ricorso perch? intendeva andare a trattativa. Dopo sei anni non ho ancora visto una proposta".
Oggi, 12 aprile, il vivaista doveva essere sfrattato, ma il delegato all'esecuzione ? stato convocato d?urgenza dal questore di Livorno per chiarimenti. Un petizione on line sottoscritta in massa e l?attenzione dei media sul caso hanno acceso i riflettori su questa odissea giudiziaria. "Ho vinto la causa e sono sfrattato, non so nemmeno dove andr? a finire e non so che futuro avr?". Cos?? stata la sua vita da quel giorno? "Non trovo la parola", dice. Poi ci pensa e continua: "Senz?altro ? stata una tortura "
da tgcom24
La vicenda inizia quando l'Anas espropria parte del suo terreno di Collemezzano, vicino a Cecina, per costruire la variante Aurelia. "L'atto", spiega Arnaboldi, "era illegittimo e il terreno fu devastato in modo difforme dal Piano regolatore". Ne nacque una lunga vicenda giudiziaria con lo Stato condannato nel 2007 a un rimborso di 700 mila euro mai arrivato.
Ad arrivare fu invece il conto del consulente del tribunale, imputato provvisoriamente all'uomo, anzich? allo Stato. Arnaboldi, stremato finanziariamente dalle spese legali non riusc? a pagarlo e questo ha portato alla vendita della casa e allo sfratto ormai esecutivo. Quella del vivaista di Cecina ? una epopea giudiziaria dove pur avendo sempre avuto ragione, ha dovuto sostenere tutte le spese di ogni singolo atto, rovinandosi, spiega l'uomo, e perdendo la casa per tutelare un "diritto costituzionale".
"Quando ? arrivato l?esproprio, che poi si ? rivelato illecito per acquisizione usurpativa avevo 38 anni, ore ne ho 78", racconta Anraboldi con un filo di voce. "Mi sono battuto come un leone, sono arrivato fino al presidente della Repubblica, ma nessuno poneva attenzione sulla risoluzione del mio caso. Lo Stato mi aveva distrutto, derubato e mai risarcito. E? stato il governo Monti nel 2013 a chiedere alla Corte europea di fermare il ricorso perch? intendeva andare a trattativa. Dopo sei anni non ho ancora visto una proposta".
Oggi, 12 aprile, il vivaista doveva essere sfrattato, ma il delegato all'esecuzione ? stato convocato d?urgenza dal questore di Livorno per chiarimenti. Un petizione on line sottoscritta in massa e l?attenzione dei media sul caso hanno acceso i riflettori su questa odissea giudiziaria. "Ho vinto la causa e sono sfrattato, non so nemmeno dove andr? a finire e non so che futuro avr?". Cos?? stata la sua vita da quel giorno? "Non trovo la parola", dice. Poi ci pensa e continua: "Senz?altro ? stata una tortura "
da tgcom24
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