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le chiamavano derivate de serie

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    #61
    Sar? fatto!

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      #62
      Originally posted by MAX_rr View Post
      Sar? fatto!
      guarda che pieghe questi eroi

      hFWRMWP.jpg

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        #63


        Raga, questa pi? che derivata ? praticamente di serie, ma la posizione in sella e l'uso della mano al posto del piede per non disturbare l'aerodinamica sono fantastici

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          #64

          E a proposito di pieghe, lui non pu? certo mancare
          Grande Tommaso .
          Last edited by springer; 10-12-18, 04:58.

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            #65
            Originally posted by springer View Post


            Raga, questa pi? che derivata ? praticamente di serie, ma la posizione in sella e l'uso della mano al posto del piede per non disturbare l'aerodinamica sono fantastici
            ma veramente sembra stia cambiando marcia con la mano forse aveva problemi al cambio ma sai di che pilota si tratta?????.....

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              #66
              Originally posted by springer View Post

              E a proposito di pieghe, lui non pu? certo mancare
              Grande Tommaso .
              eh si grandissimo campione qua a Roma ancora se lo ricordano in tanti ....

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                #67
                Originally posted by kaciaro View Post

                ma veramente sembra stia cambiando marcia con la mano forse aveva problemi al cambio ma sai di che pilota si tratta?????.....
                No, ho trovato la foto gironzolando in rete, ma non riesco a risalire al pilota. In effetti cambia con la mano, o forse prova a muovere la leva chiss?, ma la posizione in sella sembra proprio impostata ai fini aerodinamici.
                Cmq una immagine "caratteristica".

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                  #68
                  E ho anche scoperto che su questa immagine era stato aperto un 3d da mito anni fa, vedi un po'

                  http://www.daidegasforum.com/forum/f...-cambio-a-mano

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                    #69
                    mettiamo qualche altra bella foto le stupende Triumph

                    17SnDSZ.jpg

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                    • Font Size
                      #70
                      LoIi1jX.jpg

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                        #71



                        Qui a Vallelunga

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                          #72


                          Un bel Suzuki dellla Saiad guidato dal compianto Renato Galtrucco

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                            #73
                            Originally posted by springer View Post



                            Qui a Vallelunga
                            bella guarda che foto qua


                            http://www.daidegasforum.com/forum/f...-di-vallelunga

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                            • Font Size
                              #74
                              # GLI EROI DELLE ?DERIVATE? NASCONO AGLI INIZI DEGLI ANNI ?70 CON LE 500 CHILOMETRI DEL TROFEO MAGNANI, POI IL BOOM SUL ?CORTO? DI VALLELUNGA DOVE DEBUTT? ANCHE UN CERTO... FRANCO UNCINI


                              L?arrivo delle prime maximoto, giapponesi e non, diede vita alle Derivate di serie, le zie delle attuali Superbike.
                              La loro storia ebbe inizio nei primissimi anni ?70 con le minimaratone di 500 chilometri del Trofeo Magnani che si correvano con equipaggi composti da due piloti in vari circuiti, quali Monza, Modena, Vallelunga e successivamente anche Misano con partenza stile Le Mans.
                              Ci correvano piloti privatissimi con moto completamente di serie o quasi, ma anche qualche team importante, primo fra tutti quello di Bepi Koelliker, l?allora importatore Triumph, che schierava uno squadrone di Trident e vari piloti tra cui anche Walter Villa, prima che conquistasse i quattro mondiali con le Harley-Davidson, che vinse a Monza una 500 chilometri in coppia con l?emergente romano Giovanni Provenzano.
                              E quell?equipaggio sfior? il bis anche pochi mesi dopo a Vallelunga, ma fu costretto al ritiro poich? per le forti pieghe a destra del romano, il carter destro si buc? costringendoli allo stop quando erano in testa. Triumph ma non solo.
                              C?erano anche qualche Laverda semiufficiale con cui, tra gli altri, correvano Augusto Brettoni e Nico Cereghini; Guzzi V7 Sport ?assistite? guidate dai fratelli Brambilla e Abbondio ?Bundi? Sciaresa. Quest?ultimo poi entr? a far parte nello squadrone dell?importatore Suzuki che realizz? nel ?74 una piccola serie delle GT 750 raffreddate a liquido potenziate denominate appunto Vallelunga, e prima ancora la Laverda allest? una piccola serie di sportivissime SFC proprio per quelle gare, mentre in qualche sporadica occasione si vide pure Virginio Ferrari. Insomma l?interesse sulle ?Derivate? era elevatissimo, perch? ci si poteva divertire spendendo poco, anche se trucchi regolamentari, squalifiche e relative polemiche erano pane quotidiano quasi ad ogni gara del Trofeo Magnani che si svolse per quattro anni: dal 1971 al 1974. Tempi epici davvero.
                              Erano gli anni di Agostini tanto per intenderci. Ma il vero boom arriv? nel 1973 quando Ennio Giacobetti, fondatore e presidente storico del Gentlemen?s Motor Club di Roma, ebbe un?idea geniale: quella di organizzare gare brevi sul corto di Vallelunga che misurava circa 1.700 metri.
                              Si svolgeva tutto la domenica: prove ufficiali, batterie eliminatorie e finale di due classi: 500 e 750. Fu un successone.
                              Si arriv? a contare anche cento iscritti nella mezzo litro.
                              E il pubblico accorreva numeroso e si divertiva, poich? dalle tribune dell?autodromo salotto di Campagnano si riusciva a vedere l?intero tracciato. In queste gare fatte quasi a misura dei piloti romani e delle concessionarie ed officine della Capitale, per? si iscrivevano concorrenti da tutta Italia.
                              Nella 500 il primo dominatore assoluto fu Tommaso Piccirilli che molti suoi amici chiamavano ?Giorgio?.
                              Nel ?73 si present? a Vallelunga con una Kawasaki 500 tre cilindri acquistata pochi giorni prima della gara, con le marmitte di serie ?ristrette? a martellate per evitare di farle strusciare nelle pieghe.
                              Ci arriv? in pista partendo in sella alla moto direttamente dalla sua officina.
                              Corse e vinse battendo le Honda ?ufficiali? della concessionaria Samoto.
                              A quella vittoria se ne aggiunse un?altra alla gara successiva e fu cos? che la Samoto gli affid? la Honda 500 preparata da Carlo Murelli.
                              Cos? il pilota romano, nativo di Colleferro, vinse praticamente tutte le gare a cui partecip?. Addirittura in una 500 chilometri di Vallelunga fece l?assoluto battendo lo squadrone Saiad con le potentissime Suzuki GT 750 potenziate realizzate in piccola serie con artifizi regolamentari proprio per quelle gare. Tommaso poi nel ?75 pass? tra i Senior e la sua stella si spense alla seconda prova tricolore in un tragico incidente ad Imola in cui venne incolpevolmente coinvolto.Nella classe 750, invece, il primo dominatore fu il toscano Giulio ?Pollicino? Sabattini con la Norton PR 750 preparata da Gino Sassaroli, una moto gi? datata per quegli anni, ma competitiva sul corto di Vallelunga per la sua agilit? grazie al peso limitatissimo e l?ottima preparazione di Sassaroli oltre alle capacit? indiscusse del toscano.
                              E ?Pollicino? vinse indisturbato per quasi due anni finch? non arriv? Franco Uncini che inizi? a darle a tutti di santa ragione. Nel 1975 Uncini dominava con la Ducati SS 750 di Bruno Spaggiari, mentre nella 500 arriv? un nuovo mattatore e una nuova moto: Gianni Pelletier e la Honda 400 le cui prime gare le corse con lo pseudonimo di ?Nessuno? perch? in quel periodo faceva il servizio militare, pertanto non avrebbe potuto scendere in pista.
                              ?La Samoto - racconta Pelletier - voleva ritirarsi sconvolta dalla morte di Piccirilli, ma poi su spinta di Franco Malenotti e l?arrivo della 400 con 6 marce che veniva maggiorata a 500 decise di rientrare. Con quella moto vinsi una ventina di gare in due anni: nel ?75 e ?76. Un periodo indimenticabile. Io avevo iniziato come sbandieratore per il Gentlemen?s, poi debuttai con una Kawasaki 500 dei fratelli Ianniccheri. Erano gare stupende, si correva con poco.
                              Alle moto bastava un albero a camme, le espansioni per le due tempi, le pedane arretrate, due gomme giuste e pochi ritocchi.
                              Ed erano gare molto propedeutiche, tant?? che dopo due anni di derivate iniziai a correre nel Mondiale fino ad arrivare alla classe 500.
                              Un ricordo in particolare ancora mi emoziona quando vinsi a Monza con la 400 della Samoto. Arrivai in testa nella parte opposta del rettifilo principale e vidi alzarsi in piedi il pubblico dalle tribune. Migliaia di persone. Mi vengono tuttora i brividi a ripensarci?.
                              Tanti i piloti romani e di altre regioni che si misero in luce, prima di scomparire con il campionato Formula TT, in quelle gare, come poi brillarono in altre gare nazionali. Eddy Elias, Oscar La Ferla, Gianni Menegaz, Nicola Licitra, Franco Randazzo, Giovanni Tigani, Guido Del Piano e anche il compianto perugino Marco Papa che poi corse per parecchi anni nel mondiale 500.Ma il bello di quel minicampionato era l?assortito catalogo di partecipanti. Professionisti e yuppies rampanti nella vita con l?hobby delle corse; ragazzi di buona famiglia; poveri e ricchi; giovani bene insieme ad altri meno... bene, ossia dalla fedina penale non propriamente immacolata.
                              Gi?, perch? quelli erano anche gli anni di Romanzo criminale, della Banda della Magliana e quant?altro. Un aneddoto su tutti. Racconta un ex pilota che all?epoca lavorava in banca e che inevitabilmente vuole rimanere anonimo. ?Lo dicevo sempre a tutti ed anche a lui - rivela col sorriso sulla bocca - se mentre stavo in cassa mi si fosse presentato XXX che correva insieme a me con la pistola in pugno, non sarei riuscito ad alzare le mani, perch? sarei scoppiato a ridere?. Incredibile vero? Gi?, ma i tempi delle ?derivate? erano anche questi. C?era davvero una vasta e diversificata vetrina di umanit?. Ci si divertiva, e tanto, tutti insieme con passione e appassionatamente. Roberto Pontiroli Gobbi



                              fonte

                              http://www.rivistadigitale.motitalia...2d_MTJsUjLGJY4
                              Last edited by kaciaro; 13-12-18, 22:56.

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                                Originally posted by kaciaro View Post
                                # GLI EROI DELLE ?DERIVATE? NASCONO AGLI INIZI DEGLI ANNI ?70 CON LE 500 CHILOMETRI DEL TROFEO MAGNANI, POI IL BOOM SUL ?CORTO? DI VALLELUNGA DOVE DEBUTT? ANCHE UN CERTO... FRANCO UNCINI

                                Nel? ?73 si present? a Vallelunga con una Kawasaki 500 tre cilindri acquistata pochi giorni prima della gara, con le marmitte di serie ?ristrette? a martellate per evitare di farle strusciare nelle pieghe.

                                http://www.rivistadigitale.motitalia...2d_MTJsUjLGJY4

                                "Ristrette a martellate"
                                era sicuramente questa

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