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Il palazzo simbolo degli eSports in Giappone

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    Il palazzo simbolo degli eSports in Giappone

    ? un edificio di 12 piani (arena inclusa)
    Si chiamer? Konami Creative Center e sar? pronto per novembre.


    Ci vorranno soltanto pochi mesi e poi a Ginza, un quartiere di Tokyo, nascer? un edificio di 12 piani totalmente dedicato agli eSports. Konami, creatore della simulazione calcistica Pro Evolution Soccer, ha finanziato il progetto che dovrebbe essere finalizzato entro novembre e quindi molto in anticipo rispetto alle Olimpiadi del prossimo anno, che si terranno in Giappone.
    FUTURO ? L?edificio convoglier? unicamente spazi dedicati agli sport elettronici, diventando una sorta di ?simbolo? per la scena competitiva nazionale. Ci sar? persino spazio per un?arena. Nei vari piani troveranno posto anche aule dove organizzare corsi specialistici e negozi dedicati agli accessori e all?abbigliamento esportivo. Durante la cerimonia inaugurale dei lavori, il presidente di Konami, Kimihiko Higashio, ha sottolineato che ?le persone che partecipano agli eSports in futuro staranno fianco a fianco a coloro che partecipano a sport reali come il calcio, e potrebbero persino sorpassarli?.



    IMPEGNO ? Il Konami Creative Center ? un ulteriore rafforzamento della spinta dei maggiori produttori giapponesi (anche Capcom, produttore di Street Fighter, ha consolidato il suo commitment nel settore). ?Rispetto ai pionieri degli eSports in America e in Europa, il Giappone ha ancora molta strada da fare?, ha aggiunto Higashio. ?Vedendola da un altro punto di vista, significa che il Giappone ha ampio margine di miglioramento?. Per far evolvere la scena nazionale, ? stata anche fondata la Japanese Esports Union (JESU) per sostenere gli atleti giapponesi, sotto la cui ala sono state unificate le tre principali associazioni nazionali.





    REGOLE ? Pu? apparire curioso che proprio la culla del videogioco si ritrovi a dover inseguire altri mercati dove i videogiochi competitivi hanno invece gi? una presenza importante, come Cina o Corea del Sud. E senz?altro lo ?. La scena esportiva giapponese, per?, non ? stata limitata tanto dalla mancata attenzione dei suoi principali attori, bens? da alcune rigide regolamentazioni che riguardano i montepremi.
    Tale normativa ? nata per limitare il gioco d?azzardo ma ha finito per ostacolare per lungo tempo anche i tornei di eSports. Per esempio, non era possibile proporre un premio in denaro superiore ai 100mila yen, che equivalgono a circa 790 euro. A inizio 2018 la legge ? stata modificata, permettendo di organizzare tornei con montepremi molto pi? alti. Per la JESU ? stato ?il primo grande passo? verso il rafforzamento della scena competitiva giapponese.

    Fonte esports.gazzetta.it
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