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Perch? si diventa vegetariani?

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    #346
    Umberto Veronesi.
    Ministro della sanit? e fondatore del centro oncologico Italiano
    Parlava 12 lingue.
    Questo ? in italiano:-

    ""La carne ? cancerogena..ed ? anche causa di quasi tutte le malattie degenerative,eliminatela o limitatene il consumo.
    Molti mi chiedono il motivo per cui le popolazioni non sono informate su questo,perch? i medici non ne parlino e perch? l'opinione comune ? di tutt'altra realt?.

    La base ? che viene fatta un informazione errata,dalle universit? alle riviste medico scientifiche.

    I professori nelle universit? insegnano cose errate sull'argomento alimentazione,gli studenti a loro volta insegneranno non in maniera corretta i loro futuri alunni o pazienti e cos? via.Le riviste medico scientifiche piu accreditate sono sul libro paga delle multinazionali farmaceutiche e pubblicano solo ci? che ? consentito loro di pubblicare o ci? che ? imposto loro dalle suddette multinazionali.

    Molti medici e ricercatori,sulla base anche di numerose ricerche,per la maggior parte "insabbiate",sono coscienti degli effetti dannosi del consumo di carne,ma hanno le mani legate.

    Io,che sono uno scienziato di fama internazionale,posso prendermi il lusso di fare queste affermazioni,se lo facessero loro,probabilmente non lavorerebbero piu.

    L'industria alimentare e le multinazionali farmaceutiche viaggiano di pari passo,l'una ha bisogno dell'altra e queste due entit? insieme,generano introiti circa venti volte superiori a tutte le industrie petrolifere del globo messe insieme...potete quindi ben capire che gli interessi economici sono alla base di questa disinformazione.

    Se tenete conto che ogni malato di cancro negli stati uniti fa guadagnare circa 250000 dollari a suddette multinazionali,capirete che questa disinformazione ? voluta ed ? volta a farvi ammalare per poi tentare di curarvi"

    Umberto Veronesi""


    V for Life

    Non lo dicono i vegani. Viene pubblicato nero su bianco sulle pagine di una delle pi? prestigiose ed importanti riviste scientifiche al mondo: The Lancet.

    43 esperti di diverse discipline provenienti da 14 paesi.

    Ecco, in sintesi, le loro conclusioni:

    L?industria alimentare che fa della produzione di carne e prodotti lattiero-caseari il suo core business dovrebbe essere trattata come l?industria del tabacco ed i colossali finanziamenti che riceve sistematicamente dalle istituzioni dovrebbero essere reindirizzati verso la produzione di alimenti pi? salutari e pi? sostenibili dal punto di vista ambientale. La popolazione dovrebbe essere orientata verso l?adozione di una dieta pi? salutare incentrata prevalentemente su alimenti di origine vegetale. La malnutrizione in tutte le sue forme, incluse obesit? e denutrizione, ? la principale causa alla base della cattiva salute a livello globale. I cambiamenti climatici in corso incideranno ancor di pi? su questa drammatica situazione. Le grandi lobbie alimentari come quella della carne e lattiero-casearia non dovrebbero esercitare una qualche influenza sulle decisioni delle istituzioni politiche. Infatti, principi di sostenibilit? ambientale all?interno delle linee guida dietetiche sono falliti in diverse nazioni a causa delle forti pressioni esercitate dall?industria della carne e lattiero-casearia che ricopre un ruolo di rilievo inerentemente ai pesanti effetti ambientali causati dalle attivit? umane, come emissioni di gas serra, inquinamento delle falde acquifere ed altri danni ancora. Ad oggi, circa 2 miliardi di persone in tutto il mondo sono obese o in sovrappeso e circa 800 milioni sono le persone che soffrono la fame. Pertanto, nuovi schemi dietetici ed un nuovo modello di sviluppo e produzione alimentare, pi? sostenibile, risultano prioritari.

    Bibliografia:

    Swinburn, B, A. et al. The Global Syndemic of Obesity, Undernutrition, and Climate Change: The Lancet Commission report. Lancet. 2019 Feb 23;393(10173):791-846. doi: 10.1016/S0140-6736(18)32822-8. Epub 2019 Jan 27.


    ?non lo dicono i vegani?

    cit

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      #347
      Da ?Science? : Evitare carne e latticini ? la migliore scelta individuale per ridurre l?impatto ambientale.

      31MAG

      Quali sono i danni che gli allevamenti di animali provocano al nostro pianeta?Se lo sono chiesti dei ricercatori, e sono arrivati ad una conclusione abbastanza chiara : senza il consumo di carne e latticini, le terre utilizzate per allevare ed uccidere animali diminuirebbero di pi? del 75%, un?area grande quanto gli Stati Uniti la Cina l?Europa e l?Australia insieme.
      Sapete su che giornale ? stato pubblicato? Su Science, cos? gi? tagliamo i detrattori vari su riviste predatorie e cose del genere.

      Siete sicuri che la sovrappopolazione sia un problema tanto grave guardandola da questa prospettiva? Pensate soltanto a quanto spazio in pi? ci sarebbe, quante risorse in pi? sia umane che economiche potrebbero essere impiegate in tantissimi altri modi! Gli allevamenti intensivi sono responsabili in larga misura della estinzione di animali selvatici, sono sempre di pi? infatti le aree disboscate per fare spazio agli allevamenti.

      Questo studio ha dimostrato che sebbene carne e latticini diano semplicemente il 18% di calorie ed il 37% di proteine, questi due prodotti usano l?83% delle terre usate per l?agricoltura e producono il 60% del gas serra relativamente sempre a questo settore. Altre recenti ricerche mostrano che l?86% di tutti i mammiferi terrestri o siamo noi esseri umani o sono gli animali di allevamentiintensivi.
      Se non bastasse, pensate che anche il minimo, il minimo, consumo di carne e latticini produce pi? danno ambientale rispetto al consumo dei peggiori, relativi al consumo di acqua e terreno, vegetali e cereali



      Come potete vedere, lo studio ha preso in analisi diversi fattori, inquinamento dell?aria dell?acqua gas serra utilizzo di terreni ed altro ancora. Si ? basato sullo studio di 40.000 fattorie in 119 paesi, analizzando i 40 cibi pi? mangiati al mondo. Andiamo a vedere un pochino meglio cosa i ricercatori hanno analizzato e quali sono state le loro riflessioni.

      Team di ricerca presiediuto da Joseph Poore, ricercatore ambientale ad Oxford

      Parole davvero interessanti le sue
      ?Il motivo per cui ho iniziato questo progetto era quello di capire seesistessero della fattorie che producessero alimenti di origine animale in maniera sostenibile. E durante questo progetto che ? durato per 4 anni, anche io ho smesso di mangiare prodotti animali. Questi non sono necessari per il nostro stile di vita moderno, la questione che ci possiamo porre ? come possiamo ridurre questo spreco di risorse?Una alimentazione vegetale ? probabilmente il modo migliore per ridurre il proprio impatto sul pianeta Terra, e non sto parlando soltanto di gas serra, ma anche di utilizzo di terre, acidificazione del suolo, utilizzo dell?acqua! Questo ? qualcosa di molto pi? grande di comprare un auto elettrica ad esempio, perch? l?agricoltura ? un settore che riesce ad incidere su tuttii problemi di tipo ambientale. Sono davvero gli alimenti di origine animale ad essere responsabili in larga scala per questo. Evitare il consumo di prodotti animali porta un beneficio ambientale maggiore rispetto a quello di provare ad acquistare latticini e carni sostenibili. Le enormi variabili che possono esserci da fattoria a fattoria per?presentano l?opportunit? di ridurre questo danno, quindi non ? che stiamo dicendo alla popolazione globale di diventare vegana. Se ad esempio le fattorie meno sostenibili, diciamo la met? di quelle peggiori, fossero rimpiazzate da fattorie che producono cibo vegetale, si arriverebbe ad un miglioramento che raggiungerebbe i 2/3 di quello che si farebbe se invece togliessimo definitivamente carne e latticini! Joseph Poore
      Ci sono migliaia e migliaia di fattorie che hanno bisogno di migliorare il loro impatto ambientale, e non ? facile. Possiamo parlare di una sfida per l?agricoltura, che ? la pi? difficile di tutti i settori! Sono tantissimi i soldi investiti nei sussidi, circa 500 miliardi di dollari ogni anno, e con questi soldi si potrebbero fare davvero delle cose buone. Ad esempio a cominciare dalle etichette, che potrebbero rivelare l?impatto ambientale per la produzione di quel singolo prodotto, in maniera tale da permettere al consumatore di scegliere quello che ? stato meno ?pesante? per l?ambiente e sarebbe un buon inizio. Altra cosa che si potrebbe fare, dare pi? sussidi alle aziende che producono cibi vegetali e tassare di pi? chi produce carne e latticini.
      Una sorpresa che abbiamo riscontrato durante questo progetto, ? l?enorme impatto del pesce fresco d?allevamento, da cui arrivano in Asia i 2/3 del pesce, mentre per l?Europa addirittura il 96%. E si pensava che fossero relativamente ?enviromental friendly, ma invece basti pensare a dove vengono stipati negli allevamenti, ed ? la zona perfetta per la produzione di metano.
      Altra sorpresa ? stata quella sul manzo grass-fed, perch? si pensava che l?allevamento estensivo fosse di poco impatto, ma invece ? risultato essere molto pi? negativo per l?ambiente rispetto ai cibi vegetali.Perch? convertire l?erba in carne ? come convertire il carbone in energia, c?? un passaggio in pi? e questo da come risultato una spesa enorme in emissioni. ?


      Possiamo vedere un altro grafico preso dallo studio in questione, quante emissioni di gas serra dalla produzione dei cibi?



      Direi abbastanza esplicativo, come questo



      Il geofisico Gidon Eshel, professore al Bard College negli USA, esperto di fisica ambientale, ha dichiarato ? Sono sbalordito, ? uno studio importante, ambizioso, rivelatorio e progettato benissimo. Gli studi precedenti sull?argomento utilizzavano un approccio top-down, questo invece bottom-up, avendo dati singoli di ogni azienda, e presenta risultati che sono profondamente rivelatori?

      Tim Benton, professore all? Universit? di Leeds : ? Questo studio ? immensamente utile, perch? porta insieme un grande numero di dati il che rende la sua conclusione molto pi? robusta. Il modo in cui noi produciamo consumiamo e sprechiamo cibo non ? sostenibile da una prospettiva del pianeta Terra. Considerando l?epidemia mondiale di obesit?, un cambio di alimentazione con pi? verdure e frutta sul nostro piatto, ha la possibilit? di rendere sia noi che il nostro pianeta pi? in salute?.

      Per concludere, ancora una volta ripetiamo che i fatti parlano chiaramente, da qualsiasi prospettiva vogliate guardarla : salute, sostenibilit? ambientale ed economica, che rendono ancora pi? ingiustificata la violenza su altri esseri senzienti.
      Cosa rattrista? Il fatto che motivazioni valide da un punto di vista economico, ambientale, sociale, e di salute, vengano messe in secondo piano per una questione di sapore. Mangiare quella fetta di carne vale di pi? della sofferenza che ha patito quell?animale, degli antibiotici che ha preso, dello stress che ha subito dal primo all?ultimo giorno della vita, dei vegetali che potrebbero andare direttamente a noi, dell?acqua e dei terreni risparmiati, delle decine e decine di specie che si estinguono a causa di questa selvaggia corsa all?allevamento? Davvero?



      Nessuno obbliga nessuno a diventare vegani, basta prendere consapevolezza del nostro impatto su questo pianeta, ricordarsi ogni giorno che siamo ospiti e non padroni, che sono le scelte che prendiamo ogni giorno ad avere valore, ed il resto verr? da s?.

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        #348
        La lotta per l'ambiente comincia a tavola

        di CARLO PETRINI15 marzo 2019 (reuters) La giornata di oggi ? destinata a rimanere nella storia. Centinaia di migliaia di persone di tutto il mondo, giovani in testa, scendono nelle piazze di ogni angolo del pianeta per manifestare, in pi? di 80 lingue diverse ma all?unisono, l?urgenza di cambiare. L?urgenza di aprire gli occhi e accorgersi che il cambiamento climatico esiste, che la terra ne sta soffrendo, che le conseguenze sono imprevedibili e che l?essere umano ne ? responsabile. Una manifestazione che ha dell?incredibile, non solo per la modalit? con cui ? nata e si ? diffusa, dal basso e dall?idea di una sedicenne, spontaneamente e a macchia d?olio, ma perch? in un periodo in cui rabbia e paura sembrano dividerci sempre pi?, ? riuscita invece a unificare persone di tutto il mondo, ricordandoci che ? per quanto ci crediamo diversi ? siamo tutti sulla stessa barca, tutti parte della stessa comunit? di destino. E se il mare si mette contro e la barca inizia a cedere, l?unico modo per toccare terra ? iniziare a remare tutti nella stessa direzione. Questa manifestazione serve a questo: per chiedere ai governi politiche pi? attente all?ambiente, ma anche per ragionare sui comportamenti personali che ognuno di noi ha. Per riflettere sul fatto che il cambiamento climatico ? sicuramente figlio di scelte politiche scellerate e di un modello di sviluppo autodistruttivo, ma anche di abitudini individuali poco virtuose, a partire da ci? che scegliamo di mangiare ogni giorno.

        Cosa c?entra il cibo in una manifestazione dove si parla di clima e di salvaguardia dell?ambiente? Ebbene, se una delle caratteristiche di questa manifestazione ? la sua universalit?, il cibo ? in quanto minimo comune denominatore che accomuna tutti gli uomini in quanto esseri che si nutrono ? non poteva che essere chiamato in causa. Il sistema alimentare ? infatti uno dei primi indiziati, colpevole e al contempo vittima dell?aumento delle temperature, dell?innalzamento del livello del mare, della perdita di biodiversit? e della maggior frequenza di eventi climatici estremi. Posto che nutrire il pianeta rimane una necessit? imprescindibile per la nostra sopravvivenza, ? per? evidente che in un mondo dove una parte soffre per la fame e l?altra muore per obesit?, dove un terzo della produzione totale di cibo viene sprecata e dove l?agricoltura ? responsabile di circa il 21% delle emissioni di gas serra, qualcosa deve cambiare. E quel qualcosa dipende anche da noi consumatori. Se per esempio ogni famiglia consumasse il 30% in meno di carne, scegliendo magari quella di allevamenti estensivi e locali, ridurrebbe da un lato le sue emissioni di circa 1000 chili di CO2 l?anno e dall?altro anche il rischio di deforestazione sempre crescente a causa dell?aumento di pascoli e campi per il bestiame.

        Se si limitasse il consumo di pesce proveniente da allevamenti intesivi, come spesso son quelli di gamberi tropicali e salmone, si eviterebbe un consumo smodato ed eccessivo di antibiotici che inquinano le acque e il nostro cibo. Se si prediligessero i mercati dei contadini, stagionali e locali, dove il cibo ? pi? fresco e ha percorso meno chilometri per raggiungere le nostre tavole, si limiterebbero drasticamente le emissioni. E se, qualora proprio non ce la si facesse, al supermercato si spendesse qualche minuto in pi? nel leggere le etichette e nel domandarsi la storia di quel prodotto, riusciremmo a fare scelte pi? sagge. Se fossimo pi? consapevoli e morigerati, forse anche i governi e le aziende inizierebbero a capire che ? ora che la musica cambi. Oggi ? il momento giusto per iniziare, tutti insieme.

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          #349
          mancavano un p? di copia incolla...
          immagino in quanti li leggeranno...
          io che vedo solo le figure perch? la carne mi ha diminuito le capacit? cognitive mi domando...ma se uno diventa vegano-.....poi si trasforma con la faccia a rincoglionito come quello in foto???
          salciccie a vita

          PS
          mia figlia di 4 anni e mezzo ? un'amante del lampredotto, della trippa (alla fiorentina), tella tagliata e delle salcicce sulla brace....mangia anche il rigatino....sempre sulla brace.... ora gli dico di smettere.....

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            #350
            Li legge chi li vuole leggere, come risponde chi vuole rispondere... scrivendo quello che pi? gli aggrada... cest la vie

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              #351
              Ma visto l'inferiore livello energetico dei vegetali, soppiantando completamente l'allevamento intensivo, ci sarebbero sufficienti terreni per soddisfare il fabbisogno mondiale?
              Io non credo sia possibile diventare tutti vegani e che ci? sia una reale risposta all'inquinamento. ? molto pi? importante diminuire gli sprechi e gli eccessi

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                #352
                C?? scritto eh... basta leggere
                gi? ora si da da mangiare agli umani pi? i miliardi di animali d allevamento, almeno 10 volte il numero di umani

                se si smette o diminuisce di coltivare solo per gli animali d allevamento, che non campano daria ricordo resta terreno a sufficienza per 15/20 miliardi di umani e in pi? si riforesta pure
                infatti si migliora pure l ambiente, e nemmeno di poco

                tutti calcoli gi? fatti e riportati ,da m?
                da scienziati di ogni categoria, non lo dicono i vegani, lo dice chi sa contare e non ha interessi in ballo


                con le risorse per fare UN kg di carne, ci mangiano 5/6 persone a vegetali per un giorno

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                  #353
                  Originally posted by arabykola View Post
                  C?? scritto eh... basta leggere
                  gi? ora si da da mangiare agli umani pi? i miliardi di animali d allevamento, almeno 10 volte il numero di umani

                  se si smette o diminuisce di coltivare solo per gli animali d allevamento, che non campano daria ricordo resta terreno a sufficienza per 15/20 miliardi di umani e in pi? si riforesta pure
                  infatti si migliora pure l ambiente, e nemmeno di poco

                  tutti calcoli gi? fatti e riportati ,da m?
                  da scienziati di ogni categoria, non lo dicono i vegani, lo dice chi sa contare e non ha interessi in ballo
                  Si ma l'alimentazione umana ? ben pi? complessa rispetto a quella di una mucca. Non credo sia cos? percorribile la possibilit? di una cessazione dello sfruttamento animale, dando per scontato che una alimentazione vegana sia sostenibile per il corpo umano nell'arco di un'intera vita. Piuttosto si dovr? valutare l'introduzione del consumo di insetti

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                    #354
                    Ma infatti si parla di riduzione del consumo , e di conseguenza riduzione delle risorse naturali che servono a questo tipo di consumo

                    2/3 dei terreni coltivati al mondo , erelativa acqua emissioni energia necessaria ecc, servono solo per gli allevamenti intensivi

                    allevamenti intensivi che gi? ora nn sono sufficienti per tutta la popolazione mondiale

                    ci sono gi? i centenari vegani, anzi ci sono sempre stati
                    Non c?? nulla scoprire in tal senso

                    umberto veronesi, non proprio uno stupido, era vegetariano ad esempio

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                      #355
                      Vegetariano ? fattibilissimo... Vegano non credo
                      Se non altro in tenera et?

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                        #356
                        Si pu? fare tutto a qualsiasi et?

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                          #357
                          Si con integratori, e se non volessi ingerire alimenti di derivazione industriale?

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                            #358
                            Perch? pensi davvero di mangiare roba naturale quando compri una bistecca ?
                            illuso

                            Stai mangiando steroidi, integratori, antibiotici , conservanti ecc ecc

                            Tutta roba naturalissima, non industriale

                            infatti la pericolosa e attualissima resistenza dei virus agli antibiotici viene al 70% dagli antibiotici dati senza criterio agli animali d allevamento con cui ci fanno la tua buonissima bistecchina... naturale

                            Ma A parte questo, se serve, Ti fanno le iniezioni di quello che serve alla usl, programma del ssn

                            e, al massimo , serve solo la b12... e nemmeno sempre

                            B12 che non ? altri che un sottoprodotto del lavoro di batteri presenti nel terreno e negli intestini degli animali ...
                            preferisci davvero i batteri dello stomaco degli animali o la b12 sintetica?

                            degustibus


                            e questo programma di integrazione vale x tutti , non solo per vegani vegetariani ecc

                            Infatti le carenze di determinati elementi colpiscono tutti indistintamente

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                              #359
                              Non compro carni derivanti da allevamenti intensivi, come non compro pesce allevato, solo pescato in Adriatico a parte qualche rara eccezione, quindi il problema che tu esponi non sussiste.

                              https://www.ilfattoquotidiano.it/201...lower/5064379/
                              Dai la dieta vegana non ? sostenibile da tutti, ad esempio questa ragazza, famosa vegana, dice di aver dovuto reintegrare pesce e uova.
                              Per? sarebbe un'interessante soluzione al sovrapopolamento del pianeta

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                                #360
                                Se non la compri, ma soprattutto trovi quella che nn proviene da allevamenti intensivi, fai bene

                                ? che non ci sfami tutto il pianeta con quella, anzi

                                il pesce dell Adriatico, come tutti gli altri, sono praticamente spugne che assorbono tutto quello che c?? in mare
                                e finisce depositato nella sua carne, quindi nella tua
                                e l Adriatico non ? certo il mare pi? pulito del pianeta

                                lo mangio pure io, ? sicuramente buono ma sano proprio no , non pi? almeno

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