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aggiornamento libretto circolazione

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    #1

    aggiornamento libretto circolazione

    cosa si puo fare per far aggiornare sulla carta di circolazione una msura diversa del pneumatico grazie.

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    #2
    da quello che sò io se la casa non rilascia il nulla osta la devi reimmatricolare come esemplare unico...

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      #3
      La procedura teorica prevede che tu ti faccia rilasciare dalla casa costruttrice un nulla osta al montaggio di una misura alternativa, poi vai alla motorizzazione e prenoti una visita per omologare a libretto tale misura (pagando ovviamente qualche bollettino). Passata la visita, ti aggiornano la carta di circolazione con la misura aggiuntiva. Il problema vero, già sollevato da vfr, é che le case quasi mai rilasciano tali nulla osta, lo fanno solo in casi particolarissimi.

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        #4
        nessuna casa giapponese rilascia alcun nulla osta per modificare alcun che....rassegnati

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          #5
          tentar non nuoce

          Come omologare una special

          Avete sempre sognato di costruirvi una special? Volete una moto unica - solo vostra - ma che sia anche regolarmente omologata e che vi permetta di circolare tranquilli? ecco come fare:

          Trasformare la propria moto in una special ? un sogno di molti appassionati. Si comincia con lo scarico, per togliere chili di peso e per dare una voce pi? bella alla nostra moto, quindi si passa a migliorare i freni o le ruote, perch? a volte i costruttori per mantenere una quotazione competitiva risparmiano su determinati componenti che per noi sono vitali!
          Ma c?? anche chi ?chopperizza? una semplice custom, con una forcella pi? lunga e un pneumatico posteriore pi? largo, arrivando a sostituire il telaio o a modificarne le quote fondamentali. Per non parlare di chi trapianta un motore su un altro telaio.
          Modifiche che in molti casi non si fanno per avere prestazioni migliori, perch? oggi far andare pi? forte una race replica ? difficile. Pi? spesso lo si fa per avere una moto personalizzata, un veicolo unico, tutto nostro.
          Peccato che anche la semplice modifica delle dimensioni dei pneumatici comporti la necessit? di sostenere una nuova omologazione dei veicolo, pena il sequestro del libretto da parte delle forze dell?ordine che dovessero accorgersi della differenza fra le misure montate e quelle riportate sul libretto. In questo caso ci sarebbe l?obbligo di rimettere la moto nelle condizioni originali sostenendo poi una visita di revisione e pagando una multa salata.
          Peccato una volta di pi?, perch? in Italia ? molto difficile aggiornare la carta di circolazione e in molti finiscono per rivolgersi? ai tedeschi.

          Motorizzazione italiana: porte chiuse!

          La nostra inchiesta ha preso il via con una telefonata all?ufficio stampa del Ministero delle Infrastrutture, da dove ci hanno indirizzato al centro prove di Roma della DTT, l?ex Motorizzazione.
          La risposta ? stata sconfortante: il nostro Codice della strada stabilisce che le omologazioni sono pane per i costruttori. S?, avete capito bene, anche per una piccola modifica serve il nulla osta del costruttore per aggiornare la carta di circolazione.
          Avevamo gi? affrontato questo problema parlando di chi, in possesso di una moto vecchia, si trova la misura delle gomme sul libretto espressa in pollici, piuttosto che in millimetri; con l?impossibilit? in certi casi di trovare in commercio pneumatici riportanti le dimensioni in pollici sul fianco e, quindi, con l?impossibilit? di superare una visita di revisione seria.
          Lo scoglio che avevamo denunciato era proprio la necessit? di avere un nulla osta dal costruttore della moto, anche se si voleva passare a una gomma dalle misure esattamente equivalenti, ma espresse in millimetri piuttosto che nella vecchia unit? di misura. Oggi il problema per certi versi ? risolto, perch? quasi tutte le case motociclistiche e gli importatori, rilasciano tale nulla osta ai loro clienti e nel caso di marchi scomparsi c?? la possibilit? di rivolgersi a uno studio di ingegneri specializzati per avere una certificazione sostitutiva (a pagamento?).
          Ma, tornando a bomba al problema di una moto modificata o di un esemplare unico, ci risulta che qualcuno sia riuscito in passato a omologare, pur con forti difficolt? e interminabili trafile burocratiche, veicoli unici. Perch? oggi ci dicono che ? impossibile? Per capirne qualcosa di pi? restiamo in attesa di una relazione scritta che ci ? stata promessa e alla quale non mancheremo di dare spazio non appena la riceveremo.

          La soluzione? Il TUV
          Il tam tam dei motociclisti ha diffuso la notizia gi? da qualche anno: il TUV tedesco, un organismo privato che rilascia omologazioni in accordo con il KBA, il ministero dei trasporti tedesco, ha un ufficio in Italia, a Milano, che omologa moto modificate ed esemplari unici.
          La trafila non ? semplicissima, perch? ottenuta l?omologazione si tratta di immatricolare temporaneamente in Germania la nostra moto, esportandola poi formalmente in Italia in virt? del principio di libera circolazione delle merci, che prevede il mutuo riconoscimento anche delle omologazioni nazionali.
          Qualcuno storce il naso quando sente parlare di TUV, a cominciare dai dirigenti della nostra Motorizzazione, secondo i quali l?ente tedesco ? un po? troppo lassista. Pu? darsi, non abbiamo la competenza tecnica per esprimere un parere, ma sappiamo per certo che anche la Commissione Europea affida studi importanti all?organismo tedesco, del quale, evidentemente, si fida?

          Come omologare le modifiche
          Il nostro contatto presso la sede milanese del TUV ? Marco Mauri, direttore di divisione, che ci ha illustrato nei dettagli come muoversi per apportare delle modifiche facilmente omologabili.
          L'omologazione di un motociclo ? soggetta infatti a 19 direttive specifiche raccolte in una direttiva quadro, la 92/61/CEE. Intervenire su una moto gi? omologata e semplicemente modificata ? relativamente semplice se si tratta di un veicolo prodotto a partire dal '99, da quando cio? si applica la direttiva europea di omologazione in oggetto.
          Se il veicolo ? pi? anziano, tutto diviene pi? difficile, perch? bisogna vedere in base a quale normativa ? stato certificato e poi aggiornarne l?omologazione preoccupandosi che sia comunque conforme alla normativa originale.
          Nel caso in cui siano stati sostituiti pochi componenti, l'operazione ? semplificata se i nuovi accessori adottati sono gi? omologati a livello comunitario o se sono certificati TUV. Diversamente vanno dapprima approvati dall?ente tedesco attraverso prove aggiuntive.
          Il riferimento ? per cerchi, manubri, parafanghi e forcelle; componenti per i quali l'Europa non impone un'omologazione, ma che il TUV, perch? possano circolare in Germania, deve testare. Insomma, al momento di comperare un nuovo forcellone, prima dell?acquisto ? meglio sincerarsi che abbia il logo del TUV.
          Diverso il caso se si tratta di componenti originali gi? adottati da una casa costruttrice di motocicli, perch? in questo caso il problema ? comunque superato per la presunzione di sicurezza riconosciuta ai componenti originali
          .

          L?omologazione di un esemplare unico

          Anche omologare un veicolo unico non ? allora una cosa cos? difficile. In fin dei conti non ? altro che l?applicazione modulare delle norme d?omologazione.
          Attenzione per?, pi? componenti gi? certificati si utilizzano e pi? facile ? il procedimento, perch? serviranno meno prove, che costano, soprattutto perch? in certi casi richiedono l?uso di laboratori esterni il cui affitto non ? a buon mercato.
          Se invece si debbono testare le ruote, il manubrio, il motore, l?inquinamento, la potenza, e altri componenti, i costi lievitano e si impiega comunque molto tempo in pi?.

          POST 2


          Costi e burocrazia

          Al termine delle prove viene stesa una relazione tecnica in due lingue e attraverso agenzie specializzate si pu? provvedere a un'immatricolazione provvisoria in Germania, operazione che comporta anche il pagamento di una serie di tasse e di un'assicurazione a breve scadenza.
          Il costo di questa operazione ? quantificabile in circa 250 euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l?immatricolazione italiana, pi? o meno una cifra equivalente.
          Per quanto riguarda invece i costi del TUV, dipende molto dal tipo di omologazione che si richiede. A Milano la tariffa ? oraria e una giornata intera costa 750 euro.
          Eventuali laboratori ai quali ci si deve rivolgere per prove particolari, come quella sulle emissioni allo scarico o sulla potenza del motore, necessarie se sono variati componenti fondamentali del propulsore, si pagano a parte.
          Per omologare una moto alla quale siano stati sostituiti ruote, forcelle e freni si impiegano in media 4-6 ore, perch? oltre all'analisi statica viene effettuata anche una prova dinamica di stabilit? del veicolo da collaudatori professionisti.
          Qualche esempio spicciolo? Omologare differenti misure di cerchi e pneumatici (con componenti gi? certificati TUV) pu? costare sui 2-300 euro. Per un veicolo completo si pu? arrivare dai 1.500 ai 3.000 euro (pi? le prove di laboratorio), a seconda che siano utilizzati componenti gi? omologati o meno.
          I laboratori infatti, come detto, costano molto cari. Per omologare un telaio ex novo, ad esempio, la prova di stress costa sui 3.000 euro, ed ? distruttiva, quindi occorre costruire da subito 2 telai. Una prova di inquinamento, per una moto alla quale invece sia stato sostituito il sistema di alimentazione e il catalizzatore dello scarico, pu? costare da sola sui 1000 euro. Il TUV comunque fa preventivi personalizzati per operazioni importanti, anche su un singolo veicolo.
          Da notare che per i componenti strutturali, quelli pi? importanti, viene richiesta una fattura d'acquisto o una dichiarazione di vendita. In compenso se le modifiche apportate sono profonde e se si omologa un esemplare unico, ? possibile dare qualunque nome alla moto in oggetto, anche il proprio!

          Procedure per privati e costruttori

          Un?operazione importante ma poco costosa alla portata di un privato pu? essere il montaggio di un motore 1000 su un Monster 600, due moto analoghe, cosa che permette una procedura snella, perch? il telaio resta lo stesso e i componenti diversi sono ben pochi. Astuzie del genere sono molto utili a chi volesse cimentarsi in operazioni di trapianto?
          La situazione cambia molto se al telaio vengono apportate piccole modifiche in zone non critiche, che richiedono comunque l?effettuazione di prove di stress. Sono invece del tutto banditi tagli e saldature in zone critiche.
          Tutto cambia, per?, se al posto di un privato si presenta un costruttore artigianale che prevede un impiego commerciale in piccola tiratura della moto per la quale chiede l?omologazione. In questo caso scattano anche dei controlli sul sito produttivo e sulla costanza della qualit? di produzione. Anche chi vuole costruire solo 15 telai deve allora avere una certificazione ISO 9000 e ogni anno deve accettare una visita ispettiva.

          Le attivit? del TUV

          Il TUV ? un gruppo che impiega circa 10.000 persone e che esercita la propria attivit? in 4 settori: automotive (circolazione stradale, ma anche ferrovie), certificazioni di sistema ISO 9000 e 14000 (il core business in Italia), certificazioni di prodotto (lavatrici, bancomat, computer, dispositivi per satelliti, stampanti?), costruzioni e impianti (ascensori, serbatoi, materiali?).
          In Italia il TUV ha diverse sedi e alcuni laboratori. A Scarmagno per esempio, in provincia di Torino, c'? un laboratorio per le prove su ruote che ? anche l?unico che in Italia certifica i serbatoi in plastica. Fra i clienti citiamo l?Acerbis e i produttori di serbatoi in polietilene per scooter.
          Numerosi anche i costruttori di moto che si rivolgono al TUV per avere l'omologazione dei loro modelli, a cominciare dalle case italiane, ma anche dalle giapponesi o da quelle tedesche, che operano direttamente in Germania.
          Per informazioni, il TUV di Milano risponde al numero 02.66.05.31.

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            #6
            io 2 mesi fa richiesi a kawasaki italia il nulla osta per montare sulla mia z1000 il pneumatico posteriore 190/55 in luogo del 190/50
            mi risposero che non era possibile in quanto per la mia moto non era prevista questa misura

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              #7
              L'unico successo che conosco in tal senso ? la richiesta di omologazione del 120/70 in luogo del 130/60 del GSX-R1100 del '90.

              Cmq leggendo il mio post precedente, sembra che non si debba passare per forza dalle case...ci pensa il TUV...

              E 300 euro per un 190/55 (o anche 190/50)le spenderei al volo...Non per la misura in s? quanto per la pi? vasta scelta in fatto di modelli di gomma.

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                #8
                Originally posted by gabelbrucken View Post
                L'unico successo che conosco in tal senso ? la richiesta di omologazione del 120/70 in luogo del 130/60 del GSX-R1100 del '90.

                Cmq leggendo il mio post precedente, sembra che non si debba passare per forza dalle case...ci pensa il TUV...

                E 300 euro per un 190/55 (o anche 190/50)le spenderei al volo...Non per la misura in s? quanto per la pi? vasta scelta in fatto di modelli di gomma.
                se si trattasse di quella cifra si potrebbe anche fare
                mi sa che appena ho tempo, passate le ferie un colpo di telefono glielo do

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                  #9
                  Originally posted by gabelbrucken View Post
                  L'unico successo che conosco in tal senso ? la richiesta di omologazione del 120/70 in luogo del 130/60 del GSX-R1100 del '90.
                  Aggiungo il mio caso, dr 600 del 1987, aggiunta del 90/90-21 anteriore al 100/80-21 (non pi? in vendita come misura qualche anno fa), facilitata anche dal fatto che sul dr 600 dell'88 la misura era diventata proprio il 90/90

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                    #10
                    Originally posted by matte70 View Post
                    Aggiungo il mio caso, dr 600 del 1987, aggiunta del 90/90-21 anteriore al 100/80-21 (non pi? in vendita come misura qualche anno fa), facilitata anche dal fatto che sul dr 600 dell'88 la misura era diventata proprio il 90/90
                    Che botta di chiappe!!!

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                      #11
                      Maaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa se si f? in + di uno si pu? dividere la spesa? O l'omologazione ? fatta sullo specifico motoveicolo....... Nel senso: ? fatta sul modello in generale (cio? x esempio sulla Z1000 anno 2003-2006 o sulla Z1000 specifica targata xxxxxx????????????????)

                      No xk? senn? Linuc possiamo fare una cosa comunitaria!!!!!!!! Che si risparmierebbe....... ma mica son fessi...................

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                        #12
                        Allora, in settimana cerco di fare una bella telefonatina al TUV italia sopracitato, chiedo informazioni per le varie ed eventuali e in specifico per R1 04/05. Nel caso si potesse fare una cosa cumulativa, chiedo ai fratellini viperisti a chi potesse interessare.

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                          #13
                          Sei il solito massone ...
                          Cmq comunicaci esito telefonata.

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                          • Font Size
                            #14
                            Ma certo che comunico a tutti!


                            Poi chiaramente se la cosa sar? fattibile (e me lo auguro tanto...)
                            mi muover? con chi potr? condividere la necessit? sulla cavalcatura mia simile!

                            PERDONO!!!

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                              #15
                              Per questa volta ti perdoniamo...
                              Telefona e torna vincitore!!!

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