Azz... sono venute fuori foto gigantesche!
Quindi questo è quanto. Adesso bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. Ah! Mi sono dimenticato di dire che ho anche sostituito la pompa freno con una CorsaCorta, la quale non mi ha particolarmente impressionato (non che mi aspettassi granchè...) ma a sentire i proclami doveva essere una roba che dava solo mezzo mm di corsa vuoto alla leva, ma evidentemente sono solo... proclami!
Vediamo un pò... Potrei sostituire i dischi freno, anche se questi originali vanno assolutamente bene, pista compresa.
La sella? Una RaceSeat? Mah... non è che mi abbia entusiasmato sulla R1 e sul BMW 2018, anche se è vero che permette di avere una comunicazione più diretta con i movimenti del posteriore. Però su strada, dopo lunghe sessioni avanti e indietro per le valli, ti porta ad avere il sedere quadrato!
Ci sarebbero le protezioni in carboGnio, ma alla fine non mi piacciono poi così tanto.
In realtà una modifica la sto preparando, ma è più una naturale evoluzione della ultramappa che ho affinato nel corso del 2021 e 2022. E' una roba che volevo togliermi lo sfizio di provare sul nuovo BMWm visto che sulla vecchia mi è sembrata una roba spaziale.
In pratica si tratta della vecchia mappa RCK riadattata alla nuova motorizzazione. Ma che è sta RCK?
La RCK è una mappa che è diventata famosa anche grazie a Salvadori per averla usata, sul vecchio BMW, nel National del CIV (era il National? ), e la differenza più grande (oltre ad avere aggiornamenti su gestione Ride-by-wire, anticipi, ecc.) si presenta nella gestione del Traction Control, il cui intervento processa ed incrocia la gestione della valvola a farfalla con dei tagli sincroni all'accensione. Questo piuttosto della consueta tecnologia che incrocia farfalla con taglio sugli iniettori.
Mbè? Direte voi...
Beh, in effetti sembra una minkiata ma la differenza è enorme e lo spiegone del perchè è abbastanza semplice, ma per farlo devo fare un flashback portandovi nel 2007...
Ai tempi avevo collaborato con Diego Gubellini nello sviluppo del primissimo TC ad impiego stradale. Per chi se lo ricorda era il GripOne, che leggeva (normalizzati) i segnali di due primitive ruote foniche, ne processava le differenze, ed alla fine procedeva ad un eventuale taglio sincrono dell'accensione di un cilindro, taglio tanto più lungo tanto più repentina era stata la perdita di aderenza calcolata.
Il sistema, sebbene agli albori, era cmq mutuato da una tecnologia al tempo derivata dalla motoGp, nello specifico dallo sviluppo della moto di Nakano (ovviamente interpolata con le dovute differenze).
Funzionava bene, eccome se funzionava! E funzionava su due macroaspetti: Il primo era, ovviamente, la sicurezza attiva, salvando il culo su fondi non particolarmente amichevoli per le gomme, ma il secondo, a mio avviso, molto molto più importante.
Era l'enorme canale di comunicazione che il sistema apriva tra la gomma posteriore ed il sedere del pilota, il quale, avendo grande feeling nel sentire perdite di aderenza prima invisibili, gli consentiva di esplorare zone di apertura del gas a moto piegata, prima sconosciute...
In sostanza il fatto di sentire quel particolare rumore (dovuto al taglio delle accensioni e conseguenti mancate esplosioni di un cilindro) Tatata..trata.ta, accompagnato al fatto di avvertire nette e precise perdite di potenza (rammento che il taglio di un cilindro su un 4 cil non corrisponde ad un taglio del 25% ma a molto di più, il cilindro "morto" assorbe potenza per essere trascinato) aiutava ad aprire il gas in maniera smodata (tanto la moto non andava avanti, non spingeva) fino al ridicolo! Si, si rideva proprio dentro al casco...
Il divertimento non continuò sulle moto che successivamente si dotarono di un TC di serie, molto più evoluto ma anche molto meno propenso a fornire quel feeling come il primitivo Grip-One.
E perchè?
Perchè, in concomitanza dei primi TC, cominciarono ad apparire i primi catalizzatori a loop chiuso.
E quindi?
Quindi non si poteva usare un TC che taglia le accensioni in quanto la benzina incombusta (gli iniettori iniettano cmq) finisce nel catalizzatore e danneggia la trama in Platino dello stesso... per cui da quel momento iniziò un'evoluzione molto spedita dei TC farfalla-iniezione, i quali si sono sviluppati fino alle piattaforme inerziali a 6 assi più czz vari, che abbiamo oggi.
Austeri e silenti TC che comunicano poco o niente (più niente che poco...).
In realtà mi pare di ricordare che la prima 1098 dotata di TC avesse il TC farfalla-accensioni ma non ne sono sicuro ma sono sicuro che nel 1198 la moto era catalizzata e quindi farfalla-iniezione.
Questo è lo spiegone che spiega il motivo per cui la mappatura RCK è tanto ambita. La gestione del TC è a incrocio tra valvola a farfalla e accensione, quindi con tutti i vantaggi elencati nello spiegone....
Ah! Mi sono dimenticato di aggiungere un altro ottimo vantaggio del TC Farf-acc: il fatto di tagliare l'accensione implica che non c'è lo scoppio, e la benzina iniettata, non combusta, lava le camere tenendo le temperature delle stesse più basse...
Ah! Mi sono dimenticato di aggiungere un altro ottimo vantaggio del TC Farf-acc: (giuro, l'ultimo! ) il consumo delle gomme è migliore e minore!
Insomma, questa modifica bisogna farla! E so già che è ottima anche su strada, ma con la constrain di avere una moto decatalizzata (pena danno al cat), E poi, ovviamente, è stellare in pista!
Vi invito a cercare video di Salvadori nel campionato 2019, dove si sente chiaramente, in uscita di curva a gas spalancato, il tartagliamento del motore dovuto a questo tipo di mappa...
Insomma, stay tuned per un Ultratest (sperando di non volare giù da un viadotto in uscita di curva... )
Quindi questo è quanto. Adesso bisogna inventarsi qualcosa di nuovo. Ah! Mi sono dimenticato di dire che ho anche sostituito la pompa freno con una CorsaCorta, la quale non mi ha particolarmente impressionato (non che mi aspettassi granchè...) ma a sentire i proclami doveva essere una roba che dava solo mezzo mm di corsa vuoto alla leva, ma evidentemente sono solo... proclami!
Vediamo un pò... Potrei sostituire i dischi freno, anche se questi originali vanno assolutamente bene, pista compresa.
La sella? Una RaceSeat? Mah... non è che mi abbia entusiasmato sulla R1 e sul BMW 2018, anche se è vero che permette di avere una comunicazione più diretta con i movimenti del posteriore. Però su strada, dopo lunghe sessioni avanti e indietro per le valli, ti porta ad avere il sedere quadrato!
Ci sarebbero le protezioni in carboGnio, ma alla fine non mi piacciono poi così tanto.
In realtà una modifica la sto preparando, ma è più una naturale evoluzione della ultramappa che ho affinato nel corso del 2021 e 2022. E' una roba che volevo togliermi lo sfizio di provare sul nuovo BMWm visto che sulla vecchia mi è sembrata una roba spaziale.
In pratica si tratta della vecchia mappa RCK riadattata alla nuova motorizzazione. Ma che è sta RCK?
La RCK è una mappa che è diventata famosa anche grazie a Salvadori per averla usata, sul vecchio BMW, nel National del CIV (era il National? ), e la differenza più grande (oltre ad avere aggiornamenti su gestione Ride-by-wire, anticipi, ecc.) si presenta nella gestione del Traction Control, il cui intervento processa ed incrocia la gestione della valvola a farfalla con dei tagli sincroni all'accensione. Questo piuttosto della consueta tecnologia che incrocia farfalla con taglio sugli iniettori.
Mbè? Direte voi...
Beh, in effetti sembra una minkiata ma la differenza è enorme e lo spiegone del perchè è abbastanza semplice, ma per farlo devo fare un flashback portandovi nel 2007...
Ai tempi avevo collaborato con Diego Gubellini nello sviluppo del primissimo TC ad impiego stradale. Per chi se lo ricorda era il GripOne, che leggeva (normalizzati) i segnali di due primitive ruote foniche, ne processava le differenze, ed alla fine procedeva ad un eventuale taglio sincrono dell'accensione di un cilindro, taglio tanto più lungo tanto più repentina era stata la perdita di aderenza calcolata.
Il sistema, sebbene agli albori, era cmq mutuato da una tecnologia al tempo derivata dalla motoGp, nello specifico dallo sviluppo della moto di Nakano (ovviamente interpolata con le dovute differenze).
Funzionava bene, eccome se funzionava! E funzionava su due macroaspetti: Il primo era, ovviamente, la sicurezza attiva, salvando il culo su fondi non particolarmente amichevoli per le gomme, ma il secondo, a mio avviso, molto molto più importante.
Era l'enorme canale di comunicazione che il sistema apriva tra la gomma posteriore ed il sedere del pilota, il quale, avendo grande feeling nel sentire perdite di aderenza prima invisibili, gli consentiva di esplorare zone di apertura del gas a moto piegata, prima sconosciute...
In sostanza il fatto di sentire quel particolare rumore (dovuto al taglio delle accensioni e conseguenti mancate esplosioni di un cilindro) Tatata..trata.ta, accompagnato al fatto di avvertire nette e precise perdite di potenza (rammento che il taglio di un cilindro su un 4 cil non corrisponde ad un taglio del 25% ma a molto di più, il cilindro "morto" assorbe potenza per essere trascinato) aiutava ad aprire il gas in maniera smodata (tanto la moto non andava avanti, non spingeva) fino al ridicolo! Si, si rideva proprio dentro al casco...
Il divertimento non continuò sulle moto che successivamente si dotarono di un TC di serie, molto più evoluto ma anche molto meno propenso a fornire quel feeling come il primitivo Grip-One.
E perchè?
Perchè, in concomitanza dei primi TC, cominciarono ad apparire i primi catalizzatori a loop chiuso.
E quindi?
Quindi non si poteva usare un TC che taglia le accensioni in quanto la benzina incombusta (gli iniettori iniettano cmq) finisce nel catalizzatore e danneggia la trama in Platino dello stesso... per cui da quel momento iniziò un'evoluzione molto spedita dei TC farfalla-iniezione, i quali si sono sviluppati fino alle piattaforme inerziali a 6 assi più czz vari, che abbiamo oggi.
Austeri e silenti TC che comunicano poco o niente (più niente che poco...).
In realtà mi pare di ricordare che la prima 1098 dotata di TC avesse il TC farfalla-accensioni ma non ne sono sicuro ma sono sicuro che nel 1198 la moto era catalizzata e quindi farfalla-iniezione.
Questo è lo spiegone che spiega il motivo per cui la mappatura RCK è tanto ambita. La gestione del TC è a incrocio tra valvola a farfalla e accensione, quindi con tutti i vantaggi elencati nello spiegone....
Ah! Mi sono dimenticato di aggiungere un altro ottimo vantaggio del TC Farf-acc: il fatto di tagliare l'accensione implica che non c'è lo scoppio, e la benzina iniettata, non combusta, lava le camere tenendo le temperature delle stesse più basse...
Ah! Mi sono dimenticato di aggiungere un altro ottimo vantaggio del TC Farf-acc: (giuro, l'ultimo! ) il consumo delle gomme è migliore e minore!
Insomma, questa modifica bisogna farla! E so già che è ottima anche su strada, ma con la constrain di avere una moto decatalizzata (pena danno al cat), E poi, ovviamente, è stellare in pista!
Vi invito a cercare video di Salvadori nel campionato 2019, dove si sente chiaramente, in uscita di curva a gas spalancato, il tartagliamento del motore dovuto a questo tipo di mappa...
Insomma, stay tuned per un Ultratest (sperando di non volare giù da un viadotto in uscita di curva... )
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