Ma, in quel momento aveva totò Schillaci a fargli visita! Azz, e ci hanno messo 30 anni a trovarlo😂
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Catturato MATTEO MESSINA DENARO
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...e comunque il tipo ha dichiarato di non essere un semplice prestanome ma un fiancheggiatore, credo sia più grave! Ha ammesso di aver comprato la casa a suo nome ma con i soldi del boss...siamo amici fin da piccoli...
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Duecentocinquanta
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Originally posted by omarMT01 View Post...e comunque il tipo ha dichiarato di non essere un semplice prestanome ma un fiancheggiatore, credo sia più grave! Ha ammesso di aver comprato la casa a suo nome ma con i soldi del boss...siamo amici fin da piccoli...
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Prima sentivo in TV che dicevano che prendono in considerazione IN MASSIMA SICUREZZA di far fare le cure al boss anche fuori dal carcere..
MASSIMA SICUREZZA? Se si è fatto prendere.. mica vuole farsi 'liberare'...
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Originally posted by mito22 View Post
3.7 MILIARDI di euro.... MILIARDI DI EURO? Non sembrano leggermente tanti... per averli su una persona?
I giornalisti avran fatto casino dai.. mica sono società..
se cerchi in rete di Carmelo Patti si parla già dal 2018 di questo sequestro. https://tg24.sky.it/cronaca/approfondimenti/carmelo-patti-chi-e
Pare che il sig. Denaro vale 5miliardi di euroLast edited by omarMT01; 18-01-23, 14:22.
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Matteo Messina Denaro in posa per una foto come un paziente qualsiasi.
Con tanto di sorriso, occhiali da sole e ovviamente immancabile abbraccio. Accanto a lui un infermiere della clinica "La Maddalena" di Palermo. E' uno dei tanti tasselli sui quali gli investigatori sono al lavoro per tracciare la rete di conoscenze e connivenze che ha tenuto nascosto il boss per tutti questi anni. Perché il punto è proprio questo: come se nulla fosse Matteo Messina Denaro, capomafia di Trapani, erede di Totò Riina e Bernardo Provenzano, nonché latitante da 30 anni, ha concesso una foto a uno sconosciuto, un operatore sanitario. Una cosa a dir poco singolare.
Dunque, per questo scatto (pubblicato dal quotidiano La Verità) si affastellano diverse ipotesi. La prima, la più semplice: Messina Denaro era così sicuro di essere intoccabile da concedersi uno scatto con uno sconosciuto. La seconda: la persona nella foto non era un infermiere, ma un uomo delle forze dell'ordine a caccia di un'immagine recente del boss da comparare con calma ai vari identikit per assicurarsi dell'identità.
Di certo, se davvero lo scatto è quello che sembra (e cioè una fotografia tra infermiere e paziente/boss) bisognerà capire se l'operatore sanitario fosse a conoscenza della vera identità del "paziente" Andrea Bonafede. Un bel lavoro per gli inquirenti.
Non si ricordano foto o selfie con boss di mafia della vecchia guardia. E Messina Denaro era l’ultimo dei Corleonesi: difficile pensare che sia "scivolato" su una tale banalità.
da tgcom24
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Il boss Matteo Messina Denaro utilizzava la carta d'identità del geometra Andrea Bonafede, 59 anni, di Campobello di Mazara. Sul documento, in cui risultava nato il 23 ottobre 1963 e dove sarebbe stato residente in via Marsala, il superlatitante aveva apposto la sua foto. "Le generalità utilizzate da Matteo Messina Denaro (con il nome Andrea Bonafede, ndr) non si rivelano falsificazioni grossolane", ha dichiarato il pm della procura di Palermo Paolo Guido.
Con questo nome il latitante più ricercato d'Italia ha prenotato delle prestazioni sanitarie presso la clinica La Maddalena di Palermo, dove è stato individuato e arrestato. Diffusa anche la scheda con cui l'ultimo dei Corleonesi era registrato nella clinica palermitana, con il codice fiscale collegato ai dati relativi ad Andrea Bonafede. Messina Denaro è nato invece a Castelvetrano il 26 aprile 1962. Il vero Andrea Bonafede, rintracciato e interrogato, non avrebbe risposto alle domande degli investigatori. I carabinieri hanno sequestrato, infine, tutte le cartelle cliniche relative al boss a "La Maddalena": in esse, anche sotto forma di file, c'è tutto il percorso medico del paziente operato a Marsala prima per tumore al colon, poi nella clinica palermitana per metastasi al fegato.
da tgcom24
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