Qualcuno la comprender?... Altri non potranno (e non lo pretendo certo, anzi, credo che davvero in pochi la leggeranno fino alla fine) ma ? un momento di riflessione su ci? che metaforicamente si ? portati a subire quando ci si perde nel vortice di quei pensieri che sorgono puntualmente quando senti che la vita che ti scorre intorno non ti st? rendedo ci? che ti dovrebbe ma si st? divertendo a giocare al gatto e al topo... Di solito, quando scrivo, cerco di trasformare le parole che spontanee sgorgano in qualcosa di pi? "immediato" e comprensibile... Ma non questa volta... Pensieri in libert?, frasi apparentemente sconnesse posate su piani non complanari rimarranno impresse sullo schermo il tempo che vorrete dedicargli per poi semplicemente scomparire in un battito di ciglia come un pensiero che sfugge via, lontano, pi? veloce di voi... Forse...
Stanotte, mentre intorno a me risuona caotico il frastuono del silenzio pi? assoluto, rimango sulla riva del fiume impetuoso della mia vita, dei miei sogni, dei miei desideri?
Da una parte vi ? ci? che sono, dall?altra vi ? ci? che vorrei essere e in mezzo, come un serpente che si contorce senza posa, scorre il tempo?
Se mi giro vedo un sole che st? sorgendo mentre avanti a me la luna si appresta a salutare lasciando il mondo in mano alla realt? portandosi seco tutti i sogni di bimbo? E? una scena che pare non avere mai fine, immobile pur nella sua dinamicit? del divenire incessabile e inarrestabile.
Lo sguardo spazia intorno e, ove avrei dovuto incontrare fraterni sguardi, vi ? solo il nulla. Eppur c?erano, li ho visti? Ho trascorso la notte del passato a confrontarmi con essi, a barattare ricordi in cambio di vita ma ora son scomparsi nel tempo dell?abbrivio silente di un secondo, l?ultimo secondo di un orologio che ha scandito il suo ultimo TIC-TAC?
Malinconia? Forse? Solitudine pi? che altro, la sensazione ? quella dello smarrirsi, bambini, in mezzo ad una folla dopo che si ? persa la rassicurante presa con la mano della madre.. Panico? No? ma si pu? essere immensamente soli anche se intorno a noi vorticano mille e pi? esistenze.
La malinconia come malattia, come il verso di una poesia eternamente udita e crudele perch? parla impietosa di me? Eccomi, urla, eccomi perduto nell?essenza di un ruolo che non ? esistere o scomparire ma vacuit? sommessa che annaspa nel silenzio di una comunicazione ormai negata? Eppure faccio le cose di ogni giorno: scrivo, porto avanti un essenza sociale e personale mentre mi sforzo di fare al meglio l?unica cosa di cui son davvero capace: Vivere!
Mi volto e il sole ormai splende, la mia ombra si allunga su quella pianura brulla e spoglia e attraversa, leggiadra e impalpabile, il fiume della vita? La osservo e alzo una mano.. Ecco, la mia ombra ora sfiora ci? che vorrei essere come se quel fiume non esistesse? ma esiste davvero? Ebbene, ora o mai pi?? Mi dirigo verso l?impetuoso scorrere che mi bagna e tenta di trascinarmi via. Procedo lo stesso senza neanche riflettere sulla possibilit? che io non sia in grado di nuotare attraverso di esso? Addio.. o? Arrivederci?
Forse un domani lontano mi vedrete spuntare sull?altra sponda? Forse riuscir? ad attraversare la vita... o forse no? Ma non sar? mai in grado possedere la certezza del sapere se non mi c?immergo completamente anche se l?evidenza mi ha sbattuto in faccia che non potr? contare su aiuto alcuno. Forse???
...MaSaCo...
Stanotte, mentre intorno a me risuona caotico il frastuono del silenzio pi? assoluto, rimango sulla riva del fiume impetuoso della mia vita, dei miei sogni, dei miei desideri?
Da una parte vi ? ci? che sono, dall?altra vi ? ci? che vorrei essere e in mezzo, come un serpente che si contorce senza posa, scorre il tempo?
Se mi giro vedo un sole che st? sorgendo mentre avanti a me la luna si appresta a salutare lasciando il mondo in mano alla realt? portandosi seco tutti i sogni di bimbo? E? una scena che pare non avere mai fine, immobile pur nella sua dinamicit? del divenire incessabile e inarrestabile.
Lo sguardo spazia intorno e, ove avrei dovuto incontrare fraterni sguardi, vi ? solo il nulla. Eppur c?erano, li ho visti? Ho trascorso la notte del passato a confrontarmi con essi, a barattare ricordi in cambio di vita ma ora son scomparsi nel tempo dell?abbrivio silente di un secondo, l?ultimo secondo di un orologio che ha scandito il suo ultimo TIC-TAC?
Malinconia? Forse? Solitudine pi? che altro, la sensazione ? quella dello smarrirsi, bambini, in mezzo ad una folla dopo che si ? persa la rassicurante presa con la mano della madre.. Panico? No? ma si pu? essere immensamente soli anche se intorno a noi vorticano mille e pi? esistenze.
La malinconia come malattia, come il verso di una poesia eternamente udita e crudele perch? parla impietosa di me? Eccomi, urla, eccomi perduto nell?essenza di un ruolo che non ? esistere o scomparire ma vacuit? sommessa che annaspa nel silenzio di una comunicazione ormai negata? Eppure faccio le cose di ogni giorno: scrivo, porto avanti un essenza sociale e personale mentre mi sforzo di fare al meglio l?unica cosa di cui son davvero capace: Vivere!
Mi volto e il sole ormai splende, la mia ombra si allunga su quella pianura brulla e spoglia e attraversa, leggiadra e impalpabile, il fiume della vita? La osservo e alzo una mano.. Ecco, la mia ombra ora sfiora ci? che vorrei essere come se quel fiume non esistesse? ma esiste davvero? Ebbene, ora o mai pi?? Mi dirigo verso l?impetuoso scorrere che mi bagna e tenta di trascinarmi via. Procedo lo stesso senza neanche riflettere sulla possibilit? che io non sia in grado di nuotare attraverso di esso? Addio.. o? Arrivederci?
Forse un domani lontano mi vedrete spuntare sull?altra sponda? Forse riuscir? ad attraversare la vita... o forse no? Ma non sar? mai in grado possedere la certezza del sapere se non mi c?immergo completamente anche se l?evidenza mi ha sbattuto in faccia che non potr? contare su aiuto alcuno. Forse???
...MaSaCo...