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Come lo spieghiamo sti numeri?

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  • moreno.44
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    Originally posted by SUPERALEX View Post

    la % di probabilità di prenderlo al massimo andrebbe calcolata mettendo in relazione numero di (non)vaccinati totali e contagiati. Anche se non è una stima precisa perché molto dipende dallo stile di vita del singolo




    non si fa il vaccino dell'influenza ogni anno da non so quanti decenni? nessuno ha mai detto bah
    non ti hanno mica mai obbligato a farlo per essere libero...o sbaglio?...o per lavorare o per avere una vita sociale o per gli spostamenti...etc etc...
    Last edited by moreno.44; 02-12-21, 10:43.

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  • SUPERALEX
    replied
    Originally posted by Mr.Molla View Post

    Quindi un Vaccinato ha il 55% di probabilità di prendersi il Coviddi rispetto ad un NoVax 100%

    Ho compreso bene i tuoi numeri ?
    la % di probabilità di prenderlo al massimo andrebbe calcolata mettendo in relazione numero di (non)vaccinati totali e contagiati. Anche se non è una stima precisa perché molto dipende dallo stile di vita del singolo

    Originally posted by moreno.44 View Post

    ma non dovevano immunizzarsi con una dose?..ah no 2...ah no 3...

    non si fa il vaccino dell'influenza ogni anno da non so quanti decenni? nessuno ha mai detto bah

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  • Lele-R1-Crash
    replied
    Originally posted by Andy96 View Post
    Auguri 😅
    prima di metà anno prossimo, la situazione sarà insostenibile e vedrete che pastrugni ne scaturiranno .

    Stiamo per vivere un brutto periodo ...

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  • mano
    replied
    Originally posted by Mr.Molla View Post

    Quindi un Vaccinato ha il 55% di probabilità di prendersi il Coviddi rispetto ad un NoVax 100%

    Ho compreso bene i tuoi numeri ?
    Uè, spruzzatore molloso...cosi non si fà...prima ci delizi con post kilometrici ,adesso che è inverno giusto 2 righe.

    ha ragione la Tumberg ,Non esistono piu le stagioni .

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  • mano
    replied
    Originally posted by moreno.44 View Post

    e l'aumento di miocarditi e pericarditi nei giovani come lo spieghi?...e l'aumento di morti improvvise nei giovani e sani da trombosi e conseguente arresto cardiaco come lo spieghi???...in uk hanno calcolato che questo fenomeno è aumentato del 400%, anche in isralele in estate avevano dichiarato che c'era un aumento esponenziale di morti da infarto tra i giovani rispetto al 2020...io ascolto i medici che stanno incolpando i vaccini per questo, tu ascolta burioni...
    Sei un disco rotto.

    tutto quello che scrivi ,sugli effetti avversi,derivava da siti no vacs ,modificato a piacere, gia discusso ad agosto.

    fatti dare in mp dall utente Andy il contatto con il medico no vacs che gli fornisce la cura miracolosa del covid cosi le domande le fai a lui.

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  • moreno.44
    replied
    Originally posted by Andy96 View Post

    Auguri 😅


    vallo a dire a minkiola che non vede il reset e pensa che il problema sia il virus quando invece è il pretesto....che ridere poi addirittura adesso dicono che non funzionano neanche più i vaccini, il mio socio si è appena fatto 1 dose di moderna...

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  • moreno.44
    replied
    Originally posted by Chronic View Post

    Perché é una malattia che vede gli over 80 morire più di tutte le altre.
    Mi spiego meglio, se si guarda la tabella del rapporto dell'ISS si vede che gli over 80 sia vaccinati che non vaccinati, sono l'unica categoria che presenta più morti che terapie intensive, nelle altre fascie d'età questo disallineamento non si vede.

    Tenendo conto che la percentuale dei vaccinati over80 é oltre il 90% é chiaro che questo fenomeno si presenti maggiormente in percentuale nella categoria dei vaccinati.

    Dire che i vaccinati muoiono senza passare dalle TI quindi é sbagliato, è giusto dire che gli over 80(novax e sivax) hanno buone probabilità di morire senza passare per le TI.
    e l'aumento di miocarditi e pericarditi nei giovani come lo spieghi?...e l'aumento di morti improvvise nei giovani e sani da trombosi e conseguente arresto cardiaco come lo spieghi???...in uk hanno calcolato che questo fenomeno è aumentato del 400%, anche in isralele in estate avevano dichiarato che c'era un aumento esponenziale di morti da infarto tra i giovani rispetto al 2020...io ascolto i medici che stanno incolpando i vaccini per questo, tu ascolta burioni...

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  • moreno.44
    replied
    Originally posted by SUPERALEX View Post

    Eh beh ci vuole un genio a indovinare che tra i contagiati la maggior parte saranno tra i vaccinati, cazz sono 10 volte tanti
    ma non dovevano immunizzarsi con una dose?..ah no 2...ah no 3...

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  • Andy96
    replied
    Originally posted by emino76 View Post

    Appena i vaccini arriveranno a coprire il 100%, Billgheits preme ctrl+alt+canc...
    Auguri 😅



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  • emino76
    replied
    Originally posted by arabykola View Post

    Fondamentalmente li stiamo trollando alla grande, e nonostante tutti i nr gli diano continuamente torto ,questi non contenti delle badilate prese nei denti ,continuano a farsi bellamente trollare

    prima nn voleano lokdown, ora nn c’è ... grazie ai vaccini appunto
    poi il reset... tu l hai visto il reset ?
    Adesso si sono intestarditi sui vaccini... che li stanno facendo muovere senza lokdown... pensa che babbi


    tanto presto li renderanno obbligatori questi vaccini e si potrà chiudere direttamente la sezione
    Appena i vaccini arriveranno a coprire il 100%, Billgheits preme ctrl+alt+canc...

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  • Mr.Molla
    replied
    Originally posted by SUPERALEX View Post

    diciamo che una persona normale vedrebbe:

    SENZA VACCINO:
    probabilità di andare in ospedale: 6.03%
    probabilità di passare in terapia intensiva dopo essere netrato in ospedale: 13.62%

    CON VACCINO:
    probabilità di andare in ospedale: 3.78%
    probabilità di passare in terapia intensiva dopo essere netrato in ospedale: 7.32%



    e diciamo anche che se questi due schemini rappresentasero 2 tabacchi con la relativa % di probabilità di acquistare un gratta e vinci perdente, in quale dei due si recherebbe una persona normale dovrebbe essere abbastanza chiaro
    Quindi un Vaccinato ha il 55% di probabilità di prendersi il Coviddi rispetto ad un NoVax 100%

    Ho compreso bene i tuoi numeri ?

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  • mano
    replied
    Originally posted by Chronic View Post

    Perché é una malattia che vede gli over 80 morire più di tutte le altre.
    Mi spiego meglio, se si guarda la tabella del rapporto dell'ISS si vede che gli over 80 sia vaccinati che non vaccinati, sono l'unica categoria che presenta più morti che terapie intensive, nelle altre fascie d'età questo disallineamento non si vede.
    Tenendo conto che la percentuale dei vaccinati over80 é oltre il 90% é chiaro che questo fenomeno si presenti maggiormente in percentuale nella categoria dei vaccinati.

    Dire che i vaccinati muoiono senza passare dalle TI quindi é sbagliato, è giusto dire che gli over 80(novax e sivax) hanno buone probabilità di morire senza passare per le TI.
    Ragionamento corretto leggendo i numeri .

    Ora legga il "punto di vista" di un medico anestesista che deve decidere se intubare o meno un paziente con serio distress respiratorio da covid 19 di qualsiasi età.

    Dopo possiamo continuare.

    .

    ​​​​​Insufficienza respiratoria da Covid19: Intubare o non intubare?
    Francesco CentorrinoInsufficienza respiratoria


    Intubare un paziente è una decisione complessa e prende in considerazione la gravità di una malattia, le patologie concomitanti, la fragilità del paziente e le implicazioni sulla sua sopravvivenza. In Medicina con il termine di insufficienza si definisce la condizione in cui un organo non riesce più a svolgere le proprie funzioni.

    Si parla di insufficienza respiratoria quando il polmone non riesce più a mantenere gli scambi respiratori, vale a dire mantenere l’ossigenazione del sangue e/o eliminare l’anidride carbonica. L’insufficienza respiratoria può dipendere da molti fattori, a volte singoli, a volte concomitanti. Per risolvere il quadro clinico bisogna individuare e trattare la causa sottostante e nel frattempo sostenere la respirazione del paziente, sulla base della severità dell’insufficienza, o con la supplementazione di ossigeno o con la ventilazione meccanica.

    Quest’ultima si definisce invasiva quando è richiesta la presenza di un tubo (oro o naso-tracheale) collegato ad un ventilatore. La ventilazione quindi non è una vera e propria cura. È un supporto, che in determinate condizioni potrebbe diventare anche una terapia. Certe patologie come polmoniti, peritoniti, pancreatiti, traumi toracici o altre condizioni che scatenano una infiammazione incontrollata (burst citochinico) possono causare una forma di insufficienza respiratoria acuta definita come ARDS (Sindrome da Distress Respiratorio Acuta).
    Sindrome da Distress Respiratorio Acuta (ARDS)


    L’ARDS fu per la prima volta caratterizzata nel 1967 ed è una sindrome caratterizzata dai seguenti criteri:
    • esordio entro 1 settimana dai sintomi;
    • presenza di opacità polmonari alla radiografia/tac (non attribuibili ad altre cause);
    • presenza di edema non solo di origine cardiaca o sovraccarico idrico;
    • compromissione dell’ossigenazione.

    L’ARDS consiste in una grave insufficienza respiratoria per la quale bisogna dare un supporto ventilatorio al paziente. Se i trattamenti non invasivi con mascherina di ossigeno, gli alti flussi, il casco CPAP o la ventilazione non invasiva sono risultati insufficienti a risolvere la compromissione dell’ossigenazione, bisogna procedere con la ventilazione invasiva e quindi intubare.

    Se si perde tempo e si continua con i trattamenti non invasivi, la sopravvivenza del paziente peggiora.Per tutte le società scientifiche di area critica, nel momento in cui le metodiche di ventilazione non invasiva falliscono, bisogna passare alla ventilazione meccanica mediante il tubo endotracheale. I pazienti ricoverati in rianimazione per ARDS con gravi alterazioni dell’ossigenazione sono intubati e collegati ad un ventilatore che eroga degli atti respiratori al minuto che tengono conto di vari parametri, impostati dal rianimatore che sono:
    • Frequenza respiratoria: atti respiratori al minuto;
    • Volume corrente: che dipende dalle caratteristiche del paziente e dal suo peso ideale;
    • Pressione inspiratoria: quanta pressione il ventilatore deve erogare;
    • Quanto tempo deve durare ogni atto respiratorio;
    • Frazione di Ossigeno: quanta % di ossigeno somministrare.

    Nella ventilazione invasiva in generale è importante non superare certi volumi correnti o pressioni inspiratorie. Questi, da un lato possono provocare dei veri e propri traumi (barotraumi), ma possono anche aumentare lo stress sulle pareti bronchiali e quindi incrementare lo stato infiammatorio determinando la VILI (Ventilatory Induced Lung Injury) .Bisogna impostare anche un parametro molto importante, PEEP (Positive positive end expiratory pressure, Pressione positiva di fine espirazione).

    La pressione che il ventilatore deve mantenere nel polmone a fine di ogni atto respiratorio per “tenerlo aperto”. Questa pressione serve a mantenere il polmone aperto (reclutato) perché la sua struttura (parenchima polmonare) nell’ARDS non è normale, ma è alterata dalla presenza di edema infiammatorio e gli alveoli tendono a collassare. L’edema, causato dall’alterazione dell’endotelio dei vasi sanguigni che risultano più permeabili a causa dell’infiammazione, il c.d. burst citochinico, va ad impegnare l’interstizio polmonare (l’interstizio è lo spazio tra le cellule di un tessuto).

    Nei pazienti più anziani a causa di patologie cardiache preesistenti, come lo scompenso cardiaco, si possono osservare delle alterazioni emodinamiche che possono interferire con gli scambi gassosi a livello alveolo-capillare.In questi casi la gestione dell’emodinamica, dei fluidi e della ventilazione sono di fondamentale importanza per garantire dei sufficienti scambi respiratori. Il rapporto tra la zona ventilata del polmone con ARDS rispetto a quella perfusa dai vasi risulta alterato e la ventilazione in questa situazione risulta “più dura”. Per evitare questo nell’ARDS bisogna impostare i parametri respiratori “in modo protettivo” e monitorare gli scambi gassosi e l’emodinamica del paziente.
    Figura 1 – Insufficienza respiratoria e Sindrome da Distress Respiratorio Acuta (ARDS)La pronazione del paziente


    In caso di mancato recupero e persistenza di scambi respiratori scadenti bisogna pronare il paziente. La pronazione aumenta l’ossigenazione migliorando il rapporto ventilazione/perfusione evitando la sovradistensione delle aree ventilate male ed esposte alla VILI. Nei casi peggiori di mancato miglioramento o ulteriore peggioramento dell’insufficienza respiratoria si può ricorrere a tecniche extracorporee di ossigenazione (ECMO).

    Questa parte introduttiva è necessaria per comprendere la complessità di un paziente con insufficienza respiratoria. Non si ha la pretesa di aver dato una spiegazione completa, questo argomento necessita di ulteriori letture ed approfondimenti.

    E nei pazienti con Covid19?


    Nei pazienti con ARDS da Covid19 si è assistito alle stesse alterazioni definite dai criteri di Berlino 2012 per l’ARDS “Classico” che ci hanno portato a procedere a intubare quei pazienti in cui l’alterazione della ossigenazione era severa e che mostravano segni di affaticamento respiratorio, nonostante i trattamenti non invasivi.

    Questi pazienti nella prima ondata della pandemia arrivavano alla prima osservazione in condizioni già severe a causa di un mancato trattamento farmacologico adeguato, a tutt’oggi non ancora definito, ed hanno necessitato precocemente dell’intubazione. La precocità della procedura però non sarebbe da intendere come una scelta di prima linea dovuta a impressioni personali o giudizi affrettati ma sembrerebbe dovuta alle condizioni cliniche già severe di una importante fetta di pazienti che giungevano negli ospedali o peggioravano velocemente nei reparti di degenza.






    Qual è il corretto timing dell’intubazione?


    Questa situazione ha portato ad aprire un dibattito sul momento più opportuno per intubare il paziente affetto da covid19. Il corretto timing dell’intubazione è un tema attuale di discussione e definirlo potrebbe essere utile nell’ottica di non “sprecare ventilatori o posti letto in terapia intensiva in una fase di emergenza pandemica”. I lavori pubblicati sono retrospettivi, non tengono conto di eventuali bias di confondimento e presentano delle grosse limitazioni dovuti alla mancanza di dati, raccolti in un periodo di emergenza, un campione analizzato eterogeneo o non sufficiente come numero di pazienti.

    Il dibattito è ancora aperto e probabilmente lo sarà per sempre. Definire il giusto momento in cui bisogna procedere alla intubazione potrebbe portare a risultati contrastanti: l’intervento è necessario quando il paziente comincia a respirare male, quando è affaticato ed aumenta la sua frequenza respiratoria con degli atti inefficaci per ottenere dei buoni volumi.

    Attendere ulteriormente e continuare con strategie ventilatorie non invasive inefficaci sarebbe deleterio per la sua sopravvivenza. Insistere con la ventilazione non invasiva in questa condizione di affaticamento respiratorio, creerebbe a sua volta dei danni polmonari in un meccanismo conosciuto come P-SILI (patient self-inflicted lung injury), già nota nell’ARDS. Questa indurrebbe una ulteriore infiammazione del polmone che si aggiunge a quella causata dal virus.

    È dimostrato da forti evidenze scientifiche che la ventilazione spontanea in ventilazione non invasiva ha degli effetti dannosi nei casi più gravi di ARDS ed insistere con il trattamento non invasivo non porterebbe sicuramente ad un miglioramento della sopravvivenza ma costringerebbe il paziente ad una inutile sofferenza respiratoria. Dimostrarsi attendisti nella fase severa del Covid19 porterebbe all’opposto di quello che si ipotizza, vale a dire uno spreco di risorse, di costi e di degenza nei reparti di terapia intensiva: il paziente che viene ricoverato in ritardo in terapia intensiva infatti ha bisogno di supporto ventilatorio avanzato, tempi di ospedalizzazione più lunghi ed una sopravvivenza più scarsa

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  • Chronic
    replied
    Originally posted by mano View Post

    Tanti click finanziano il sito e lei può leggere le argomentazioni piu astruse.

    Le pongo una domanda senza malizia perchè i vaccinati muoiono senza passare dalle intensive ?

    Vale anche per i no vacs ... il molloso ,chiaramente , ci scrivera il capitolo di un libro.
    Perché é una malattia che vede gli over 80 morire più di tutte le altre.
    Mi spiego meglio, se si guarda la tabella del rapporto dell'ISS si vede che gli over 80 sia vaccinati che non vaccinati, sono l'unica categoria che presenta più morti che terapie intensive, nelle altre fascie d'età questo disallineamento non si vede.
    Tenendo conto che la percentuale dei vaccinati over80 é oltre il 90% é chiaro che questo fenomeno si presenti maggiormente in percentuale nella categoria dei vaccinati.

    Dire che i vaccinati muoiono senza passare dalle TI quindi é sbagliato, è giusto dire che gli over 80(novax e sivax) hanno buone probabilità di morire senza passare per le TI.
    Last edited by Chronic; 01-12-21, 19:21.

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  • Andy96
    replied
    Originally posted by SUPERALEX View Post

    evitare è andare in ospedale, in qualsiasi caso. Perché quando ci entri non è detto che ne esci, vaccino o meno.


    Non so mano quanto sia contento di quello che dici.

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  • mano
    replied
    Originally posted by SUPERALEX View Post

    Non l'ho dimenticato, ma è superfluo. la % è paragonabile. Una mente attenta trarrebbe la conclusione che, a parte tutto, forse la cosa da evitare è andare in ospedale, in qualsiasi caso. Perché quando ci entri non è detto che ne esci, vaccino o meno.
    E il vaccino serve a questo, e i dati lo dimostrano.. tutto il resto delle discussione sono solo tentativi di spiegare scelte irrazionali con motivazioni altrettanto irrazionali.
    Non so nemmeno come abbiate fatto ad andare avanti a discutere per 2 anni in questa sezione sostanzialmente sul nulla io averi lasciato i 4-5 personaggi a cantarsela da soli
    Tanti click finanziano il sito e lei può leggere le argomentazioni piu astruse.

    Le pongo una domanda senza malizia perchè i vaccinati muoiono senza passare dalle intensive ?

    Vale anche per i no vacs ... il molloso ,chiaramente , ci scrivera il capitolo di un libro.

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