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Avete ricevuto una moto in eredità? Ecco tutti i passaggi burocratici da fare per intestarvela correttamente
Avete ricevuto in eredità una moto intestata a un parente scomparso? Entro sei mesi, dovrete decidere se rinunciare al lascito oppure accettarlo. Rivolgendovi, in entrambi i casi, a un notaio o a un’agenzia di pratiche auto. I quali, se avrete deciso di accettare, redigeranno un atto di vendita “causa morte”: una scrittura privata, con firma autenticata, che certifica l’avvenuto passaggio di proprietà.
Se c’è più di un “pretendente”
Le cose si complicano se gli eredi sono due o più. Situazione che rende impossibile la rinuncia: occorrerà intestare, nel modo appena visto, il veicolo a tutti i destinatari. Poi, se uno solo di loro vuole subentrare nella proprietà, tutti dovranno firmare e fare registrare un nuovo atto di vendita a favore del nuovo destinatario; lo stesso se si decide di trasferire l’auto a un acquirente esterno. E se tutti intendono ereditare? Un unico passaggio di proprietà assegnerà la proprietà in parti uguali.
Documenti e spese
Quando una moto viene lasciata in eredità, per l’assegnazione occorre presentare la ricevuta del certificato di proprietà e la carta di circolazione, oltre alle dichiarazioni sostitutive del certificato di morte e della qualità di erede (rilasciate dal comune di residenza del defunto). In più, carta d’identità e codice fiscale (anche del donatore).
Tutti i costi
- Imposta di bollo per le note di richiesta della formalità: 32 euro;
- Certificato di proprietà digitale (o cartaceo): 16 euro;
- Emolumenti al Pra: 27 euro;
- Aggiornamento della carta di circolazione (alla Motorizzazione): 10,2 euro;
- Imposta di bollo per l’aggiornamento della carta (alla Motorizzazione): 16 euro.
Eredità condivisa: chi paga cosa?
Se l’erede testamentario è unico, dovrà sostenere tutti i costi. Se, invece sono due o più, le spese si dividono. Le imposte di successione per le moto ammontano a 59 euro. Ecco perché viene suggerito d’intestare il veicolo a più persone: le tasse di successione verranno divise equamente.
Il rovescio della medaglia
Con la cointestazione della moto, tutti i titolari divengono responsabili ai fini della polizza assicurativa Rca, della revisione ministeriale periodica e della tassa di proprietà da versare alla regione: ognuno dovrà, quindi, pagare la sua quota parte. Inoltre, se uno dei proprietari riceve a casa una multa per un’infrazione al codice della strada rilevata, per esempio, da un autovelox, anche gli altri ne saranno responsabili in solido: qualora il primo non paghi, lo dovranno fare gli altri.
E se manca il testamento?
In assenza di testamento, le regole per la suddivisione dell’eredità (moto inclusa) sono complesse. Nel caso che il defunto abbia dei famigliari, questi concorrono insieme al coniuge. Se invece c’è solo il coniuge, questi concorre assieme agli ascendenti. Le cose si complicano se una persona chiamata a succedere non accetta l’eredità: gli subentrano i suoi discendenti. Comunque, chi vuole diventare proprietario deve sobbarcarsi l’iter burocratico previsto. Tasse incluse.
notizia da :insella.it
Avete ricevuto in eredità una moto intestata a un parente scomparso? Entro sei mesi, dovrete decidere se rinunciare al lascito oppure accettarlo. Rivolgendovi, in entrambi i casi, a un notaio o a un’agenzia di pratiche auto. I quali, se avrete deciso di accettare, redigeranno un atto di vendita “causa morte”: una scrittura privata, con firma autenticata, che certifica l’avvenuto passaggio di proprietà.
Se c’è più di un “pretendente”
Le cose si complicano se gli eredi sono due o più. Situazione che rende impossibile la rinuncia: occorrerà intestare, nel modo appena visto, il veicolo a tutti i destinatari. Poi, se uno solo di loro vuole subentrare nella proprietà, tutti dovranno firmare e fare registrare un nuovo atto di vendita a favore del nuovo destinatario; lo stesso se si decide di trasferire l’auto a un acquirente esterno. E se tutti intendono ereditare? Un unico passaggio di proprietà assegnerà la proprietà in parti uguali.
Documenti e spese
Quando una moto viene lasciata in eredità, per l’assegnazione occorre presentare la ricevuta del certificato di proprietà e la carta di circolazione, oltre alle dichiarazioni sostitutive del certificato di morte e della qualità di erede (rilasciate dal comune di residenza del defunto). In più, carta d’identità e codice fiscale (anche del donatore).
Tutti i costi
- Imposta di bollo per le note di richiesta della formalità: 32 euro;
- Certificato di proprietà digitale (o cartaceo): 16 euro;
- Emolumenti al Pra: 27 euro;
- Aggiornamento della carta di circolazione (alla Motorizzazione): 10,2 euro;
- Imposta di bollo per l’aggiornamento della carta (alla Motorizzazione): 16 euro.
Eredità condivisa: chi paga cosa?
Se l’erede testamentario è unico, dovrà sostenere tutti i costi. Se, invece sono due o più, le spese si dividono. Le imposte di successione per le moto ammontano a 59 euro. Ecco perché viene suggerito d’intestare il veicolo a più persone: le tasse di successione verranno divise equamente.
Il rovescio della medaglia
Con la cointestazione della moto, tutti i titolari divengono responsabili ai fini della polizza assicurativa Rca, della revisione ministeriale periodica e della tassa di proprietà da versare alla regione: ognuno dovrà, quindi, pagare la sua quota parte. Inoltre, se uno dei proprietari riceve a casa una multa per un’infrazione al codice della strada rilevata, per esempio, da un autovelox, anche gli altri ne saranno responsabili in solido: qualora il primo non paghi, lo dovranno fare gli altri.
E se manca il testamento?
In assenza di testamento, le regole per la suddivisione dell’eredità (moto inclusa) sono complesse. Nel caso che il defunto abbia dei famigliari, questi concorrono insieme al coniuge. Se invece c’è solo il coniuge, questi concorre assieme agli ascendenti. Le cose si complicano se una persona chiamata a succedere non accetta l’eredità: gli subentrano i suoi discendenti. Comunque, chi vuole diventare proprietario deve sobbarcarsi l’iter burocratico previsto. Tasse incluse.
notizia da :insella.it
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