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Ecco quanto tempo copre una contravvenzione per divieto di sosta

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    Ecco quanto tempo copre una contravvenzione per divieto di sosta

    Quanto tempo copre una contravvenzione stradale per divieto di sosta: un giorno intero?

    Se hai mai lasciato un’auto in divieto di sosta e hai ricevuto una multa, ti sarai di certo chiesto dopo quanto tempo è possibile ricevere la seconda contravvenzione. Se dovesse cioè passare un altro poliziotto dopo un paio di ore potrebbe multarti di nuovo? In altri termini quanto dura una multa per divieto di sosta? Quanto tempo, dopo aver ormai notato la multa, puoi allontanarti e assicurarti di non essere nuovamente sanzionato?


    Spesso si pensa che dopo aver ricevuto una multa per divieto di sosta, non si possa ricevere una seconda multa per la stessa violazione e con la stessa auto. E c’è anche chi, al contrario, crede che basterebbe il passaggio di un secondo vigile per ricevere, dopo poco, un’ulteriore contravvenzione. Ma entrambe queste affermazioni sono false. La legge prevede una sorta di “periodo franco” tra la prima e la seconda contravvenzione: si tratta di un termine che consente al trasgressore di spostare l’auto dal luogo ove è stato commesso l’illecito. Vediamo allora quanto dura una multa per divieto di sosta, ossia quanto tempo “copra”.


    Quanto tempo copre una multa per divieto di sosta?

    La legge stabilisce che tra la prima e la seconda multa deve trascorrere un periodo minimo di tempo di 24 ore. Dunque ben potrebbe un secondo poliziotto elevare un’ulteriore contravvenzione a chi è già stato multato, ma a patto che sia appunto decorso tale termine. Diversamente, la seconda multa sarebbe illegittima e potrebbe essere annullata.

    Attenzione però: la legge parla di “ore” e non di “giorni”. Sicché non basta che decorra un giorno solare per ricevere la seconda multa: è necessario che sia trascorsa anche la ventiquattresima ora. Per comprendere meglio questo concetto facciamo un esempio.

    Se una persona parcheggia la propria auto in divieto di sosta alle 22:00 di sera, non riceverà una seconda multa alle 6:00 del mattino successivo, ma solo dopo le ore 22:00 del giorno seguente. Non si considera insomma il giorno solare.

    Questa regola è stata stabilita dall’articolo 7 del codice della strada, il quale prevede che «nei casi di sosta vietata, in cui la violazione si prolunghi oltre le ventiquattro ore, la sanzione amministrativa pecuniaria è applicata per ogni periodo di ventiquattro ore, per il quale si protrae la violazione».


    Pertanto, una volta trascorse 24 ore dalla violazione, l’agente della polizia municipale che riscontra la permanenza dell’auto in divieto può elevare un secondo verbale, controllando lo “scontrino” lasciato sul parabrezza dal proprio collega, dove viene riportata la data e l’ora dell’accertamento.

    Posso usare una vecchia multa per evitare la nuova?

    Chi usa una vecchia multa custodita nel cassetto per parcheggiare impunemente l’auto in divieto di sosta e così evitare un altro verbale fa un buco nell’acqua. La contravvenzione infatti indica la data (il giorno e l’ora) in cui è stata elevata: pertanto se il poliziotto dovesse controllare tali dati si accorgerebbe agevolmente che, essendo decorse 24 ore dal precedente verbale, è possibile elevare una nuova contravvenzione.

    Posso parcheggiare l’auto altrove e lasciare la vecchia multa?

    La regola delle 24 ore di copertura della multa per divieto di sosta si applica unicamente nel caso in cui l’auto non venga spostata. Se invece il veicolo viene mosso dal luogo dell’infrazione e parcheggiato altrove, anche se a pochi metri di distanza, è possibile che si venga multati anche prima di 24 ore, trattandosi di un’autonoma e distinta violazione. In questo caso, portare con sé il precedente verbale per parcheggiare la macchina in altro spazio ove sussiste il divieto di sosta non serve a nulla. Difatti, sulla multa, viene specificato, anche a tale scopo, il luogo e il numero civico dell’infrazione.

    Quante multe per divieto di sosta posso ricevere?

    Una delle conseguenze di questa regola è che è possibile ricevere più di una multa per divieto di sosta se il veicolo, alla fine delle 24 ore, non viene rimosso dal luogo ove sussiste il divieto. Non esiste un limite al numero di multe che si può ricevere per divieto di sosta se l’auto resta sempre nello stesso posto. Né il titolare del mezzo avrà diritto a uno sconto su tutte le sanzioni prese, trattandosi di autonomi illeciti.

    Dopo una multa per divieto di sosta devo spostare l’auto?

    Una volta ricevuta la multa per divieto di sosta, non si è obbligati a rimuovere immediatamente l’auto dal parcheggio prima delle 24 ore, a condizione che non ostacoli la circolazione o non crei pericolo al traffico. In caso contrario, il carro attrezzi può rimuoverla, nonostante l’avvenuta irrogazione della multa.


    In ogni caso, oltre alla sanzione per divieto di sosta, non è possibile subire una sanzione accessoria per il fatto di non aver rimosso tempestivamente il mezzo. Non ci sarà alcuna decurtazione dei punti dalla patente.

    Cosa fare se si ricevono due multe per divieto di sosta?

    Se ci si accorge di aver ricevuto due o più multe nell’arco delle stesse 24 ore, è possibile presentare una richiesta di sgravio alla polizia locale (tecnicamente si parla di “ricorso in autotutela”). Tuttavia, è importante sottolineare che la presentazione di un ricorso in autotutela non sospende i termini per fare ricorso al giudice o alla prefettura. Pertanto, in caso di mancata risposta o di risposta negativa alla richiesta di sgravio, sarà bene impugnare il verbale entro 30 giorni dinanzi al giudice di pace o entro 60 giorni dinanzi al Prefetto.

    In ogni caso, è sempre consigliabile rispettare le norme del codice della strada e parcheggiare il proprio veicolo in modo regolare e in conformità con le segnalazioni presenti sulle strade e nei parcheggi. In questo modo, si eviteranno multe per divieto di sosta e si contribuirà a garantire una maggiore sicurezza e fluidità del traffico.

    Conviene mettere l’auto in divieto di sosta o pagare un parcheggio a pagamento?

    Dopo aver appreso che è possibile ricevere più di una multa per divieto di sosta, ci si potrebbe chiedere se, qualora non si trovi un parcheggio, è più conveniente lasciare l’auto in divieto di sosta e prendere una multa oppure pagare un parcheggio o un garage privato.

    Anche se la violazione del codice della strada dovrebbe essere evitata per dovere civico e rispetto degli altri, si può fare un confronto dei costi tra una possibile multa per divieto di sosta e il pagamento di un parcheggio privato a pagamento. In alcuni centri turistici, infatti, il costo di un giorno in un garage può essere ben superiore ai circa 30 euro della sanzione per divieto di sosta. Tuttavia, va ricordato che la scelta di parcheggiare in divieto di sosta comporta rischi e potrebbe causare disagi ad altri automobilisti o pedoni, oltre a creare possibili rallentamenti del traffico.

    Quant’è la multa per divieto di sosta?

    Non resta che verificare a quanto ammonta la multa per divieto di sosta. Il codice della strada prevede una sanzione di minimo 41 euro, che può arrivare fino a 168 euro. Tuttavia, se si paga entro 5 giorni dalla notifica o dalla contestazione dell’infrazione, si può usufruire di uno sconto del 30% sulla sanzione piena, riducendo quindi l’importo a soli 28,78 euro. Non è prevista la decurtazione dei punti dalla patente.

    La sanzione che non viene pagata immediatamente arriva a casa del conducente nonostante il foglio lasciato sul tergicristalli dal vigile, maggiorata però dei costi di notifica. È dunque dal momento del ricevimento della notifica presso la propria residenza che decorre sia il termine di 5 giorni per pagare con lo sconto del 30% o per fare ricorso.

    notizia da:laleggepertutti.it


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