?Perch? gran parte di voi femministe e persone di sinistra date sempre la parola solo alle donne musulmane col velo? Perch? non date mai voce a tutte quelle donne che ogni giorno lottano per toglierselo il velo, in Italia e nel mondo??. L?accorato appello di una donna iraniana che vive in Italia e che afferma: ?Se volete chiamarmi islamofoba avete il mio permesso, perch? io ho una vera fobia dell?islam. L?islam mi ha fatto sempre male. Sia quando vivevo in Iran, sia adesso che sono qui in Italia?.
di Atussa Tabrizi
Mi chiamo Atussa, sono una donna, sono iraniana e sono atea. Quello che ho visto una settimana fa sul palco delle sardine a Roma mi ha fatto male, come quando in Iran sono stata arrestata dalla polizia morale perch? non ero vestita adeguatamente (avevo una sciarpa sui capelli). Non sono sicura se le sardine hanno intenzione di lottare per la laicit? o vogliono solo andare contro il razzismo di persone come Meloni e Salvini, ma chiaramente non hanno nessuna idea di cosa sia la laicit? dello Stato. Vanno contro croci e madonne di Salvini e Meloni con il velo e con pensieri oscurantisti.
Il velo per me, in quanto donna iraniana, ? simbolo di oppressione, simbolo del male. Non so cosa pensavano le sardine quando hanno deciso di presentare Nibras Asfa come un simbolo di laicit? contro Meloni e Salvini, ma chiedo loro se non potevano dare voce a un?altra donna. Una donna ? italiana o straniera ? che crede nella laicit? e nella libert? delle donne.
Se voi, sardine, come la maggior parte delle persone di sinistra e delle femministe italiane, pensate davvero che sostenere una donna col velo significa sostenere la sua libert?, state sbagliando. ? vero che ci sono persone come Meloni e Salvini che non vedono bene le donne con il velo, ed ? vero che le donne con il velo vengono disturbate per strada nei paesi occidentali, ma non dobbiamo e non dovete dimenticare che nei paesi musulmani le donne che decidono di mettere il velo sono la minoranza, se non proprio inesistenti. La maggioranza delle donne sono obbligate a metterlo, e non appena ne hanno l?occasione se lo tolgono.
Guardate il mio paese per esempio, guardate come le donne tolgono il velo sapendo che saranno arrestate e condannate al carcere o anche peggio. Guardate le donne in Arabia Saudita che con quella piccola, finta libert? che hanno ottenuto ultimamente la prima cosa che fanno ? togliere il velo. Guardate le donne come Ayan Hirsi Ali. Perch? la maggior parte di voi femministe e di sinistra non parla mai di queste donne ma invece sempre, dico SEMPRE, delle donne musulmane col velo. Perch? non date mai voce a una donna di origine straniera contro il velo e contro l?islam? Perch? non sostenete mai queste persone?
Sicuramente andare contro il cristianesimo di Salvini e Meloni scegliendo l?islam ? la scelta pi? sbagliata. Non si pu? lottare per la laicit? presentando una donna musulmana, come non si pu? farlo con una suora cristiana. Se volete andare avanti a lottare contro i pensieri oscurantisti di Salvini e Meloni, l?islam non ? la scelta giusta.
Le donne musulmane che credono nella laicit? e vogliono cambiare qualcosa per le donne dovrebbero sostenere le donne che lottano per la libert? in paesi come Arabia Saudita, Iran, Indonesia. E invece spesso le donne che non mettono il velo sono considerate contro l?islam, blasfeme, non modeste e addirittura prostitute. E chi critica l?islam ? considerato islamofobo e razzista.
La parola islamofobia ? stata inventata dai musulmani con il supporto di una grande parte delle persone di sinistra per collegare subito qualsiasi tipo di critica contro l?islam al razzismo. Mentre, come sappiamo, essere musulmano non ? una caratteristica di un gruppo di persone legata a una ?razza?. Se volete chiamarmi islamofoba avete il mio permesso, perch? io veramente ho una fobia dell?islam, perch? l?islam mi ha fatto sempre male. Sia quando vivevo in Iran, sia adesso che sono qui in Italia.
Peggio di tutto questo ? presentare tutte le donne immigrate come donne simili a Nibras Asfa, mentre anche qui in Italia tante donne immigrate soffrono e lottano per la loro libert? fuori dalla gabbia dell?islam e del velo.
Mie care sardine, se volete fare i veri rivoluzionari, se volete cambiare qualcosa, non dovete dare precedenza alle donne col velo, ma esattamente al contrario dovete dare spazio alle donne che lottano per i loro diritti, nei paesi in cui anche lottare per un proprio diritto ? punibile, e dovete imparare da loro come si lotta contro qualsiasi tipo di oscurantismo.
Voglio concludere ripetendo quello che ho detto all?inizio: mi chiamo Atussa, sono orgogliosamente una donna, sono iraniana, sono atea e sono orgogliosamente contro l?islam e il velo.
notizia da: http://temi.repubblica.it/micromega
di Atussa Tabrizi
Mi chiamo Atussa, sono una donna, sono iraniana e sono atea. Quello che ho visto una settimana fa sul palco delle sardine a Roma mi ha fatto male, come quando in Iran sono stata arrestata dalla polizia morale perch? non ero vestita adeguatamente (avevo una sciarpa sui capelli). Non sono sicura se le sardine hanno intenzione di lottare per la laicit? o vogliono solo andare contro il razzismo di persone come Meloni e Salvini, ma chiaramente non hanno nessuna idea di cosa sia la laicit? dello Stato. Vanno contro croci e madonne di Salvini e Meloni con il velo e con pensieri oscurantisti.
Il velo per me, in quanto donna iraniana, ? simbolo di oppressione, simbolo del male. Non so cosa pensavano le sardine quando hanno deciso di presentare Nibras Asfa come un simbolo di laicit? contro Meloni e Salvini, ma chiedo loro se non potevano dare voce a un?altra donna. Una donna ? italiana o straniera ? che crede nella laicit? e nella libert? delle donne.
Se voi, sardine, come la maggior parte delle persone di sinistra e delle femministe italiane, pensate davvero che sostenere una donna col velo significa sostenere la sua libert?, state sbagliando. ? vero che ci sono persone come Meloni e Salvini che non vedono bene le donne con il velo, ed ? vero che le donne con il velo vengono disturbate per strada nei paesi occidentali, ma non dobbiamo e non dovete dimenticare che nei paesi musulmani le donne che decidono di mettere il velo sono la minoranza, se non proprio inesistenti. La maggioranza delle donne sono obbligate a metterlo, e non appena ne hanno l?occasione se lo tolgono.
Guardate il mio paese per esempio, guardate come le donne tolgono il velo sapendo che saranno arrestate e condannate al carcere o anche peggio. Guardate le donne in Arabia Saudita che con quella piccola, finta libert? che hanno ottenuto ultimamente la prima cosa che fanno ? togliere il velo. Guardate le donne come Ayan Hirsi Ali. Perch? la maggior parte di voi femministe e di sinistra non parla mai di queste donne ma invece sempre, dico SEMPRE, delle donne musulmane col velo. Perch? non date mai voce a una donna di origine straniera contro il velo e contro l?islam? Perch? non sostenete mai queste persone?
Sicuramente andare contro il cristianesimo di Salvini e Meloni scegliendo l?islam ? la scelta pi? sbagliata. Non si pu? lottare per la laicit? presentando una donna musulmana, come non si pu? farlo con una suora cristiana. Se volete andare avanti a lottare contro i pensieri oscurantisti di Salvini e Meloni, l?islam non ? la scelta giusta.
Le donne musulmane che credono nella laicit? e vogliono cambiare qualcosa per le donne dovrebbero sostenere le donne che lottano per la libert? in paesi come Arabia Saudita, Iran, Indonesia. E invece spesso le donne che non mettono il velo sono considerate contro l?islam, blasfeme, non modeste e addirittura prostitute. E chi critica l?islam ? considerato islamofobo e razzista.
La parola islamofobia ? stata inventata dai musulmani con il supporto di una grande parte delle persone di sinistra per collegare subito qualsiasi tipo di critica contro l?islam al razzismo. Mentre, come sappiamo, essere musulmano non ? una caratteristica di un gruppo di persone legata a una ?razza?. Se volete chiamarmi islamofoba avete il mio permesso, perch? io veramente ho una fobia dell?islam, perch? l?islam mi ha fatto sempre male. Sia quando vivevo in Iran, sia adesso che sono qui in Italia.
Peggio di tutto questo ? presentare tutte le donne immigrate come donne simili a Nibras Asfa, mentre anche qui in Italia tante donne immigrate soffrono e lottano per la loro libert? fuori dalla gabbia dell?islam e del velo.
Mie care sardine, se volete fare i veri rivoluzionari, se volete cambiare qualcosa, non dovete dare precedenza alle donne col velo, ma esattamente al contrario dovete dare spazio alle donne che lottano per i loro diritti, nei paesi in cui anche lottare per un proprio diritto ? punibile, e dovete imparare da loro come si lotta contro qualsiasi tipo di oscurantismo.
Voglio concludere ripetendo quello che ho detto all?inizio: mi chiamo Atussa, sono orgogliosamente una donna, sono iraniana, sono atea e sono orgogliosamente contro l?islam e il velo.
notizia da: http://temi.repubblica.it/micromega
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