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Trieste continua a prendere schiaffi dagli sloveni con la complicit? dello Stato

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    #1

    Trieste continua a prendere schiaffi dagli sloveni con la complicit? dello Stato

    Trieste continua a prendere schiaffi dagli sloveni con la complicit? dello Stato: una storia che grida vendetta


    E? da lungo tempo che Quirinale e Governo italiano stanno preparano un piatto indigesto per Trieste e per gli italiani che hanno a cuore la loro dignit?. Gi? mesi fa dal Colle si era fatta filtrare la notizia che il 13 luglio il Presidente Mattarella si sarebbe recato nel capoluogo giuliano per ?restituire? agli sloveni il ?Narodni Dom?, nel centenario del suo incendio, chiedendo agli stessi scusa per le sofferenze patite a causa del fascismo.
    Ma cos?? il Narodni Dom? E quale ? la storia di 100 anni fa?

    La storia

    Trieste era stata annessa all?Italia da meno di due anni. Nei giorni della Vittoria del 1918 un ?Consiglio Nazionale Yugoslavo? pretendeva di contendere la citt? al Consiglio Nazionale Italiano: pochi sanno che gi? allora Trieste era stata reclamata dal neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, divenuto poi Yugoslavia. Ci riprover? Tito nel 1945. L?hotel Balkan, nel pieno centro della citt?, era la centrale degli ?yugoslavisti? e vi trovavano sede associazioni del pi? vasto mondo slavo: emissari della monarchia yugoslava, spie, organizzazioni culturali e musicali che spesso erano copertura di altro tipo di attivit?. Al suo interno, come certificarono i regi carabinieri, esisteva una vera e propria santabarbara: armi, munizioni, bombe , granate.


    Il ?Narodni dom? era una parte del ?Balkan?: al suo interno operava l?Edinost, che pubblicava un giornale con omonima testata in lingua slovena. Il suo obiettivo era chiaramente espresso nel manifesto del 7 gennaio 1911: ?Non abbandoneremo la nostra lotta fino a quando non avremo sotto i piedi, ridotta in polvere, l?italianit? di Trieste. Fino ad ora la nostra lotta era per l?uguaglianza, domani diremo agli Italiani che la nostra lotta ? per il dominio. Non cesseremo finch? non comanderemo noi. L?italianit? di Trieste, che si trova agli sgoccioli, festeggia la sua ultima orgia prima della morte. Noi Sloveni inviteremo domani questi votati alla morte a recitare il confiteor!?.

    Trieste era dunque un citt? inquieta, ma era tutto l?Adriatico ad essere inquieto. L?11 luglio a Spalato avvenne l?eccidio della Nave Puglia, una nave militare italiana che fungeva da ricovero e ospedale, con l?assassinio ad opera di soldati croati del Comandante Tommaso Gulli e del motorista Aldo Rossi: (la prua della Nave Puglia fu poi voluta da D?Annunzio al Vittoriale per ricordare l?italianit? dalmata assassinata ndr).
    Due giorni dopo, il 13 luglio 1920 si svolgeva in Piazza Unit? d?Italia a Trieste una manifestazione di protesta per i fatti Spalato. Mentre la stessa stava volgendo al termine, un giovane cuoco del ristorante Bonavia, Giovanni Nini, venne ucciso da un croato con due coltellate nei pressi dei volti del Palazzo Municipale. La notizia si diffuse in un attimo: la folla attonita e inferocita inizi? ad urlare ?al Balkan, al Balkan!?

    Secondo le cronache del tempo si formarono due (o forse tre) distinti cortei che puntarono da diverse vie verso il Balkan. Carabinieri e forza pubblica si disposero attorno al Balkan che pareva sbarrato, per difenderlo dall?assalto della folla: non appena questa fu a portata di tiro, si aprirono all?improvviso le finestre del secondo piano e part? da l? un intenso fuoco di rivoltelle e fucili. Dal tetto piovve un nutrito lancio di bombe a mano. Cadde, mortalmente ferito dalle schegge, un ufficiale italiano, il tenente Luigi Casciana. Fu a quel punto che i suoi uomini rivolsero le loro mitragliatrici, che erano a difesa del Balkan, verso gli yugoslavi e la battaglia divamp? per ore tra manifestanti, la prima squadra fascista triestina di Francesco Giunta, e lo stesso esercito.

    Vinta la resistenza, manifestanti e pubblica sicurezza penetrarono nell?edificio e gli yugoslavi si arresero, consegnandosi alla Forza pubblica. Poco dopo divamparono dall?interno alte fiamme (mor? un lubianese che si gett? dalla finestra nonostante i pompieri avessero steso un telo): Giunta rivendic? al ?fuoco purificatore fascista? l?incendio, altra ricostruzione afferma che furono gli stessi yugoslavi ad incendiare l?edificio per far scomparire documenti e armi. Quello che scrissero i giornali all?epoca ? che per un giorno e una notte continuarono ad esplodere bombe e munizioni contenute all?interno.
    Questa la storia. Ora, 100 anni dopo, il presidente della Repubblica Italiana viene a Trieste a consegnare le chiavi dell?edificio ricostruito al presidente della Repubblica Slovena (un capo di stato straniero) che fa da ?garante? per la sua minoranza? e questo per chiedere scusa delle violenze fasciste perpetrate contro gli sloveni. Eppure a quei tempi c?era Giolitti e la marcia su Roma sarebbe avvenuta pi? di due anni dopo, nell?ottobre del ?22. Ma non basta.

    Bisogna raccontarla tutta la verit?.

    Che ? molto diversa e bolla ancora di ?cupidigia di servilismo? gli alti vertici di questa povera Italia. L?Italia, con il Memorandum di Londra che il 5 ottobre 1954 riassegn? Trieste alla Madrepatria (ricongiuntasi poi il 26 dello stesso mese), promise alla Jugoslavia (si vedano i protocolli aggiuntivi) di ?rendere disponibile una casa in Roiano o in altro sobborgo da essere adibita a sede culturale per la comunit? slovena e mettere altres? a disposizione i fondi per la costruzione e l?arredamento di una nuova sede culturale in via Petronio oltre al Narodni dom nel rione di San Giovanni?.

    Tutto ci? puntualmente avvenne e secondo le stime dell?amministrazione dello stato, il finanziamento per la costruzione del teatro sloveno di Via Petronio e la ristrutturazione del Narodni Dom di San Giovanni ammontano a 9 milioni e mezzo di Euro, valore ben superiore alla stima dell?ex Balkan. Ma non basta ancora.
    Nel 2000 fu varata dal Parlamento la legge di tutela della minoranza slovena (38/2000): con la stessa l?art 19 volle che all?interno dell?edificio di Via Filzi 9 (ex Balkan, poi hotel Regina, ristrutturato con fondi pubblici e divenuto sede universitaria) ?trovino sede istituzioni culturali e scientifiche sia di lingua slovena (a partire dalla Narodna in studijska Knijzica ? Biblioteca degli Studi Trieste) sia di lingua italiana previa intesa tra Regione universit? degli Studi Trieste?.

    Anche questo ? puntualmente avvenuto e infatti la Scuola di Lingue il Centro di studi delle lingue slave coabitano nell?edificio di Via Filzi con le organizzazioni culturali slovene. Ma a lor signori non bastava. E il 13 luglio Mattarella consegner? a Pacor le chiavi di tutto l?edificio. Pensate sia finita?
    No di certo. Per abbassare il livello delle polemiche sorte intorno all?annunciata ?restituzione del Balkan?, il Quirinale faceva filtrare la notizia che l?occasione sarebbe stata storica, perch? i due Presidenti delle Repubbliche d?Italia e Slovenia sarebbero andati prima a rendere comunemente omaggio alla Foiba di Basovizza. Per lo sloveno sarebbe stata la prima volta?

    L?incauto Matterella non aveva fatto i conti con l?arroganza dei nostri vicini ed ecco che , qualche giorno dopo, da Lubiana si faceva sapere che s?, la cosa si potr? fare, a patto per? che i due si rechino a rendere omaggio anche ai fucilati di Basovizza?E chi sono costoro? Diciamolo chiaro: terroristi slavi spacciati per martiri antifascisti.

    Vediamo perch?. Nel 1924 era nata un?organizzazione clandestina, denominata TIGR (acronimo di Trst, Istra, Gorica, Rjeka, cio? Trieste, Istria,Gorizia, Fiume) che attuava azioni di propaganda, spionaggio e terrorismo, con il dichiarato fine di giungere all?annessione al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni (poi divenuto Jugoslavia) delle zone nord-orientali del Regno d?Italia, annesse a seguito della prima guerra mondiale.
    Nel 1927, gli stessi animatori del TIGR fondarono il ?Borba? (lotta) ed operarono negli anni seguenti una serie di attentati che spesso provocarono vittime: incendiarono quattro volte il Ricreatorio della Lega Nazionale di Prosecco, e colpirono una serie di edifici della stessa Lega e dell?Opera Italia Redenta.

    Nel gennaio del 1930 attuarono un attentato dinamitardo contro il Faro della Vittoria, incendiarono l?asilo infantile di Corgnale, uccisero il messo comunale di Hrusevje; nel mese di febbraio piazzarono un ordigno nella sede del ?Popolo d?Italia? che caus? la morte del giornalista Guido Neri e il ferimento di altre tre persone.
    I responsabili furono processati dal ?Tribunale speciale? che commin? quattro condanne a morte nei confronti di Ferdo Bidovec, Fran Maru?i?, Zvonimir Milo? e Alojzij Valen?i?.

    Oggi, per le stesse azioni , un tribunale ordinario italiano li condannerebbe all?ergastolo ma il fatto che siano stati fucilati non li rende eroi. Furono fucilati a Basovizza, luogo che diverr? tristemente noto perche calvario di migliaia di italiani sprofondati nella omonima Foiba. La resistenza al fascismo doveva venire pi? di un decennio dopo ed ? difficile classificarli ?resistenti?? Eppure per gli sloveni gli ?eroi di Basovizza? sono i terroristi del Tigr-Borba, non i martiri senza croce dei titini.

    Capitolare sarebbe indegno

    Se Mattarella capitolasse anche su questo sarebbe un cosa semplicemente indegna. Ci rifiutiamo di pensare che ci? possa avvenire ed il Presidente della Repubblica Italiana renda omaggio a dei terroristi anti italiani.
    In attesa di scoprirlo, indignati e preoccupati, guardiamo a quel che accadr? nei prossimi giorni e ci chiediamo retoricamente, dopo la generosa ?restituzione? del Balkan agli sloveni: verr? mai il giorno in cui sar? la Slovenia a restituire le decine di migliaia di case rubate dalla Yugoslavia comunista ai nostri esuli dall?Istria?

    notizia da: IlSecoloXIX.it

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    #2
    PD ... e non ? il partito

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      #3
      PS.... ma avete mai visto gli SLOVENI? Specialmente da carichi? Altro che schiaffi...

      Anzi...@stebusto ha cambiato nick.. anche lui aveva una storiella a riguardo azz.. te possino!

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        #4
        Dopo l?INKULATA del Covid e la conta delle Pecore che ancora credono in questo Sgoverno ...
        Ne stanno facendo di tutti i colori, e le Pecore Mute ... e loro sparano sempre pi? in alto ...
        e le Pecore sempre pi? Mute ...

        Qualcuno mi ha chiesto se sono un Gilet Arancione pro Generale Pappalardo ...
        NO! Sono per Chiunque voglia mandare a casa questo Sgoverno

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          #5
          Ma cosa vogliamo mandare a casa il pugliese continua a fare passerelle e dirette social, Giggino continua ad assumere amici, il PD a farci invadere dai neri, il tutto con il benestare di Mattarella Nei sondaggi PD e parassiti 5S continuano ad avere sostenitori, leviamoci dalla testa che usciremo da questa merxa... La storia dell'articolo ? l'ennesima dimostrazione che l'Italia non esiste pi? ? solo la mignottx del resto d'Europa

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            #6
            Originally posted by Mr.Molla View Post
            Dopo l?INKULATA del Covid e la conta delle Pecore che ancora credono in questo Sgoverno ...
            Ne stanno facendo di tutti i colori, e le Pecore Mute ... e loro sparano sempre pi? in alto ...
            e le Pecore sempre pi? Mute ...

            Qualcuno mi ha chiesto se sono un Gilet Arancione pro Generale Pappalardo ...
            NO! Sono per Chiunque voglia mandare a casa questo Sgoverno
            Io ti starei anche in appoggio ... ma via questo chi metteresti in sostituzione ?

            A prescindere che finch? rimarr? in vita Napolitano , al governo ci sta? la sinistra . In un modo o nell'altro il PD non lo scadreghi pi? da li .

            quel buzzurro di Salvini aveva la sua occasione ma ha fatto i capricci ed ora potrebbe anche andare in pensione tanto non ne avr? mai pi? . Probabilmente stare al governo era troppo stressante per lui .

            Mr.Molla ... non stiamo a spendere altri soldi per le buffonate ... ehmmm ... volevo dire le farse .... ehmmm ... no intendevo dire le elezioni nuove . Tanto ... cosa pensi possa cambiare ?

            Ormai i danni creati dal secondo governo Conte non sono reversibili in uno o due anni . Pertanto conviene alsciarli fare fino alla fine . Cosi poi ripartiremo da zero .

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              #7
              Originally posted by desmodannato View Post
              Ma cosa vogliamo mandare a casa il pugliese continua a fare passerelle e dirette social, Giggino continua ad assumere amici, il PD a farci invadere dai neri, il tutto con il benestare di Mattarella Nei sondaggi PD e parassiti 5S continuano ad avere sostenitori, leviamoci dalla testa che usciremo da questa merxa... La storia dell'articolo ? l'ennesima dimostrazione che l'Italia non esiste pi? ? solo la mignottx del resto d'Europa
              Concordo .

              Il PD ha molti sostenitori pertanto l'Italia si merita quel che vuole .

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                #8
                Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

                Io ti starei anche in appoggio ... ma via questo chi metteresti in sostituzione ?

                A prescindere che finch? rimarr? in vita Napolitano , al governo ci sta? la sinistra . In un modo o nell'altro il PD non lo scadreghi pi? da li .
                Ad esempio il Generale Pappalardo ? il peggior nemico di napolitano ...

                Non che sia un genio a livello economico, ma poco cambia ... mentre almeno per la Giustizia ? ben afferrato ...
                ed ? da questa che parte tutto il resto, dall'Economia Aziendale sino a quella del risparmio sulle Ruberie Statali ...

                Ma tanto Giornali e TV sono di Sinistra o di Berlusconi, cos? entrambi lo dipingono come un buffone ... e le Pecore ci credono
                al massimo danno un po' di spazio a "pazzoidi" come Mario Giordano per fare trasmissioni tipo "Fuori dal Coro"
                Che quando le segui ti girano ancora di pi? i maroni ... perch? tutto vero e solo una goccia nel mare

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                  #9
                  Fiume ? italiana...trieste pure direi

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