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Un incendio scoppiato nel garage di una villetta a Sanford, in Florida, ha distrutto un’abitazione e rischiato di intrappolare una famiglia mentre dormiva. Il tutto sarebbe stato innescato dal caricabatterie di una Tesla Model Y collegata alla rete domestica.
Secondo quanto riportato dall’emittente locale WESH 2 News, il proprietario è stato svegliato da rumori anomali provenienti dal garage, descritti come scoppi e scricchiolii. Entrato per controllare, ha visto una densa nube di fumo nero uscire dalla parte inferiore del veicolo elettrico in carica (nel 2025 Tesla non sarà più al vertice delle vendite mondiali).
Gli incendi che coinvolgono veicoli elettrici possono avere cause diverse, tra cui problemi di gestione termica, danni alle batterie o esposizione a condizioni estreme. In questo caso, poiché l’auto era collegata al caricabatterie domestico, non si esclude un malfunzionamento del sistema di ricarica, anche se resta possibile un problema interno al pacco batterie.
La Model Y Long Range in questione utilizza una batteria agli ioni di litio da circa 75 kWh, composta da migliaia di celle. Se una singola cella entra in fuga termica, può innescare una reazione a catena estremamente difficile da controllare. Questo tipo di incendio richiede spesso enormi quantità d’acqua per essere domato e può riattivarsi anche dopo che le fiamme sembrano spente, rendendo l’intervento dei soccorsi particolarmente complesso.
Sebbene non ci sia alcuna indicazione fattuale che indichi che le auto elettriche si incendiano più di frequente rispetto alle termiche, la prevenzione è fondamentale. Se si tiene la vettura in garage, l'installazione di rilevatori di fumo, l’utilizzo esclusivo di caricabatterie approvati dal costruttore e controlli accurati in caso di urti o anomalie possono fare un'enorme differenza.
da jalopnik