Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Apple costretta a consegnare ai genitori foto e video del figlio morto

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Apple costretta a consegnare ai genitori foto e video del figlio morto


    Sentenza storica del Tribunale di Milano per quanto riguarda l'eredità digitale. Per la prima volta in Italia, infatti, un giudice ha ordinato in via cautelare d'urgenza a Apple di fornire ai genitori di un ragazzo, morto in un incidente stradale un anno fa, il recupero dei contenuti digitali dall'account del figlio. Lo smartphone era andato distrutto nello schianto, ma le foto e i video sincronizzati online e conservati in cloud risultano comunque recuperabili.


    I genitori della giovane vittima, riferisce Il Corriere della Sera, avevano provato a spiegare ad Apple che, per "cercare di colmare almeno in parte il senso di vuoto", avrebbero amato rivedere i suoi video e foto sul telefonino, e le ricette annotate (il ragazzo era uno chef) che la famiglia avrebbe voluto raccogliere in un "progetto dedicato alla sua memoria". Ma il colosso del web aveva negato l'autorizzazione, invocando la protezione dell’identità di terzi in contatto con il ragazzo, nonché la sicurezza dei clienti.

    Negando l'accesso ai ricordi digitali del figlio morto, Apple aveva preteso che i genitori si dotassero di una serie di pre-requisiti giuridici come l’essere "agenti" del defunto e portatori formali di un "consenso legittimo" secondo le definizioni dell’Electronic Communications Privacy Act. Richiesta, però, che il Tribunale civile di Milano ha ritenuto "del tutto illegittima".

    Nel Codice della privacy, in un paragrafo sulla tutela post-mortem, è contenuta una norma che demanda alla persona la scelta in vita se lasciare o no agli eredi la facoltà di accedere ai propri dati, e che - in assenza di un suo espresso divieto scritto - attribuisce i diritti sui dati del defunto a chi agisca per ragioni familiari meritevoli di protezione.

    Per il giudice, dunque, "il legame esistente tra genitori e figli e la volontà di realizzare un progetto che possa tenerne viva la memoria sono elementi che incarnano anche il perseguimento del legittimo interesse richiesto dal Regolamento generale europeo sulla privacy per superare il diniego opposto da Apple per tutelare la sicurezza dei clienti".
    da tgcom24


  • Font Size
    #2
    A "essere AGENTI del defunto" mi sono venuti i BRIVIDI

    Comment


    • Font Size
      #3
      *Errata corrige.


      Last edited by sign.dudy; 10-02-21, 20:10.

      Comment


      • Font Size
        #4
        Originally posted by MikyRacing View Post
        A "essere AGENTI del defunto" mi sono venuti i BRIVIDI
        Brividi, santo cielo

        Sent from my MAR-LX1B using Tapatalk

        Comment


        • Font Size
          #5
          Ma la memoria non è criptata?

          Comment


          • Font Size
            #6
            Che brutta faccenda ... sicuro è che è triste sapere che uno non può manco avere un segreto suo senza che altri lo vogliano spulciare anche dopo la morte .

            Comment


            • Font Size
              #7
              Originally posted by Andy96 View Post
              Ma la memoria non è criptata?
              Ma va.. fanno e vedono tutto.. ma ti pare?

              Più che altro.. incidente stradale... iphone.. quindi.. il figlio non aveva 7 anni... che azzo di foto troveranno? non penso trovino solo quelle di natale con la zia peppina...

              Comment

              X
              Working...
              X