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Netflix ha trasformato re Art? in un mercenario africano

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    #1

    Netflix ha trasformato re Art? in un mercenario africano

    Netflix (piaga globale) ? riuscito a distruggere anche la saga di re Art?", commenta lo scrittore Gianluca Marletta.
    "La Dama del Lago ? una proto maga Wicca, Art? ? un Mercenario africano vestito come Michael Jackson attorniato da residuati dei Centri Sociali...."

    Non ci sono parole per descrivere questo scempio, fatto in nome della globalizzazione o dell'inclusione, ma che non ha nessun senso, se non nella follia ideologica corrente.
    Si tratta della nostra epica, non di quella africana, araba o cinese.
    Il risultato ? falso, goffo, una caricatura dei personaggi originari, come accadrebbe sostituendo i personaggi epici di altre civilt?.

    Questi film e serie hanno poi uno scarsissimo successo, ma rientrano in un progetto grandioso, quello di distruggere le identit? dei popoli, in nome del globalismo, cancellando o riscrivendo storia, epica e tradizioni. Questo progetto interessa il cinema, la tv, i mass media e soprattutto i programmi scolastici.Deve essere intesa come VIOLENZA esercitata sui popoli.
    Una delle tante e nuove violenze che il potere esercita su di noi. Viviamo in un'epoca vuota, dove anche l'arte, asservita alle ideologie, al massimo suscita cattivo gusto e ribrezzo.

    Notizia dalla pagina FB: Contro la deriva antropologica



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    #2
    Mi piace sempre pi? la deriva fascistoide e xenofoba di questo forum

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      #3
      Onestamente a me non pare una notizia da deriva fascistoide o xenofoba, questa invece ? la testimonianza della distorsione storica e letteraria che l'americana Netfix si diverte a fare giocando con l'ignoranza del suo pubblico. Pensare che re Art? possa essere stato un africano, ? semplicemente ridicolo.

      Che poi si voglia fare la Sirenetta ambrata o Kimba il leone bianco color cioccolato, o inventarsi super eroi di colore tipo Black Panther, lo trovo plausibile perch? sono personaggi di fantasia, ma che si arrivi a distorcere dei fatti storici e/o letterari o leggende celtiche in zone del mondo come la Britannia del 1136 dove non sapevano neppure che potessero esistere persone di colore in un altro continente ? fuori schema logico.


      La Historia Regum Britanniae (Storia dei re di Britannia) ? una celebre cronaca, scritta in latino da Goffredo di Monmouth intorno al 1136, e in seguito rivista e ritoccata dall'autore fino al 1147. L'opera, dedicata a Roberto I conte di Gloucester, ripercorre la storia dei re britanni lungo un periodo di circa 2000 anni, da Bruto, discendente diretto di Enea (al quale si riconducono quindi le origini della dinastia), fino all'avvento degli Anglo-Sassoni in Gran Bretagna nel VII secolo. La sua popolarit? nel Medioevo europeo fu tale da giustificare l'affermazione per cui la Historiasarebbe il primo best seller della letteratura britannica; in particolare, essa contribu? in modo fondamentale alla nascita della tradizione letteraria arturiana.


      Gli Annales Cambriae, pi? comunemente conosciuti come Annali del Galles, sono una cronaca degli eventi pi? significativi del periodo che va dal 447 al 954.
      La datazione ? incerta: si pensa al 970. ?, per?, ampiamente accettato il fatto che il primo anno oggetto di trattazione (indicato come "anno 1") sia il 447. Tuttavia, certe fonti sostengono che molti passi siano stati interpolati in seguito, con l'aggiunta di particolari, nomi e cos? via. La cronaca registra eventi accaduti nel Galles, ma accenna anche a quelli verificatisi in Irlanda, in Cornovaglia e in Inghilterra e, a volte, anche quelli d'oltremanica.

      Vi si fa menzione anche di Re Art?, di Mordred e di Merlino. Ci? ? sembrata a tanti la prova dell'esistenza storica di questi personaggi, anche considerando che tutti gli altri personaggi menzionati nella cronaca sono realmente esistiti.

      Art?, Mordred e Merlino vengono menzionati nei seguenti anni:

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        #4
        Originally posted by dillo View Post
        Mi piace sempre pi? la deriva fascistoide e xenofoba di questo forum

        Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
        porco xxx mi sarei aspettato un commento un attimo pi? sensato per cui ti rispondo con un altro di pari livello
        Last edited by omarsmanetto; 28-07-20, 15:31.

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          #5
          Originally posted by Semiramide View Post
          Onestamente a me non pare una notizia da deriva fascistoide o xenofoba, questa invece ? la testimonianza della distorsione storica e letteraria che l'americana Netfix si diverte a fare giocando con l'ignoranza del suo pubblico. Pensare che re Art? possa essere stato un africano, ? semplicemente ridicolo.

          Che poi si voglia fare la Sirenetta ambrata o Kimba il leone bianco color cioccolato, o inventarsi super eroi di colore tipo Black Panther, lo trovo plausibile perch? sono personaggi di fantasia, ma che si arrivi a distorcere dei fatti storici e/o letterari o leggende celtiche in zone del mondo come la Britannia del 1136 dove non sapevano neppure che potessero esistere persone di colore in un altro continente ? fuori schema logico.


          La Historia Regum Britanniae (Storia dei re di Britannia) ? una celebre cronaca, scritta in latino da Goffredo di Monmouth intorno al 1136, e in seguito rivista e ritoccata dall'autore fino al 1147. L'opera, dedicata a Roberto I conte di Gloucester, ripercorre la storia dei re britanni lungo un periodo di circa 2000 anni, da Bruto, discendente diretto di Enea (al quale si riconducono quindi le origini della dinastia), fino all'avvento degli Anglo-Sassoni in Gran Bretagna nel VII secolo. La sua popolarit? nel Medioevo europeo fu tale da giustificare l'affermazione per cui la Historiasarebbe il primo best seller della letteratura britannica; in particolare, essa contribu? in modo fondamentale alla nascita della tradizione letteraria arturiana.


          Gli Annales Cambriae, pi? comunemente conosciuti come Annali del Galles, sono una cronaca degli eventi pi? significativi del periodo che va dal 447 al 954.
          La datazione ? incerta: si pensa al 970. ?, per?, ampiamente accettato il fatto che il primo anno oggetto di trattazione (indicato come "anno 1") sia il 447. Tuttavia, certe fonti sostengono che molti passi siano stati interpolati in seguito, con l'aggiunta di particolari, nomi e cos? via. La cronaca registra eventi accaduti nel Galles, ma accenna anche a quelli verificatisi in Irlanda, in Cornovaglia e in Inghilterra e, a volte, anche quelli d'oltremanica.

          Vi si fa menzione anche di Re Art?, di Mordred e di Merlino. Ci? ? sembrata a tanti la prova dell'esistenza storica di questi personaggi, anche considerando che tutti gli altri personaggi menzionati nella cronaca sono realmente esistiti.

          Art?, Mordred e Merlino vengono menzionati nei seguenti anni:
          premesso che il ciclo di re Art? ? appunto una storia di fantasia (una leggenda che come gran parte delle leggende prendono spunto da qualche fatto storico) e quindi se in un film ci mettono anche un asiatico non dovrebbe fare n? caldo n? freddo come concetto di base non essendo una rievocazione storica

          il fatto che in Brittania avendo avuto la dominazione Romana non sapessero manco cosa fosse uno di colore mi permetto di dissentire... africani sono stati consoli, comandati dell'esercito ecc ecc, i Romani pur con tutti i loro limiti sul trattamento dei popoli sottomessi erano estremamente meritocratici e tolleranti, inoltre con la diffusione del commercio c'erano dei traffici estesi , quindi nulla vieta che ci fossero delle persone pi? scure di carnagione in Britannia nel 1100, cos? come ci sono molti siciliani biondi e con gli occhi azzurri anche se la dominazione Normanna si ? conclusa 600 anni fa...

          ci? puntualizzato (e evitando i copia incolla da wikipedia ) il concetto di base ? che Art? capuccino nella serie Netflix non fa pi? ridere di un Ges? bianco, cosa per la quale non mi sembra nessuno si sia mai scandalizzato

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            #6
            Originally posted by omarsmanetto View Post

            porco xxx mi sarei aspettato un commento un attimo pi? sensato per cui ti rispondo con un altro di pari livello
            diciamo che la risposta ? sempre proporzionata al livello di pensiero alle spalle...

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              #7
              Originally posted by dillo View Post

              premesso che il ciclo di re Art? ? appunto una storia di fantasia (una leggenda che come gran parte delle leggende prendono spunto da qualche fatto storico) e quindi se in un film ci mettono anche un asiatico non dovrebbe fare n? caldo n? freddo come concetto di base non essendo una rievocazione storica

              il fatto che in Brittania avendo avuto la dominazione Romana non sapessero manco cosa fosse uno di colore mi permetto di dissentire... africani sono stati consoli, comandati dell'esercito ecc ecc, i Romani pur con tutti i loro limiti sul trattamento dei popoli sottomessi erano estremamente meritocratici e tolleranti, inoltre con la diffusione del commercio c'erano dei traffici estesi , quindi nulla vieta che ci fossero delle persone pi? scure di carnagione in Britannia nel 1100, cos? come ci sono molti siciliani biondi e con gli occhi azzurri anche se la dominazione Normanna si ? conclusa 600 anni fa...

              ci? puntualizzato (e evitando i copia incolla da wikipedia ) il concetto di base ? che Art? capuccino nella serie Netflix non fa pi? ridere di un Ges? bianco, cosa per la quale non mi sembra nessuno si sia mai scandalizzato
              Citare per comodit? delle fonti storiche raggruppate da Wikipedia non mi sembra essere la nefandezza che tu come altre persone in generale, volete far passare, con l'intento sottotraccia di assurgere chi ha un'altra linea di pensiero diversa rispetto alla vostra, all'essere un poverino da canzonare.

              Anche perch? oggettivamente, a fronte di un semplice articolo postato e per aver espresso perplessit? personali sull'operato di Netflix, vorrei mettere in evidenza che sono stata tacciata da parte tua di xenofobia, dell'essere parte di un forum con derive fascistoidi e velatamente pure una sciocca che cita wikipedia.

              Detto questo, le FONTI citate in Wikipedia sono la Historia Regum Brittaniae e gli Annales Cambriae che non mi sembrano esattamente equiparabili al giornalino di Topolino, del resto mi sembra che anche tu stesso abbia argomentato in modo molto generico la tua idea, per cui credo ne consegua che non sei molto diverso da me che ho velocizzato citando Wikipedia senza passare prima in biblioteca a prendere una copia de "La storia dei re di Britannia".

              Che sia leggendaria la storia di re Art? ? chiaro, cosi come ? altrettanto chiaro per?, che spesso le leggende si intersecano con la storia. Tra l'altro vorrei sottolineare che qui si sta parlando del
              RE di un popolo e non di un semplice comandante di un esercito o di un console romano come hai citato tu come esempio, per cui permettimi di dire che troverei al quanto strano anche solo per buon senso storico, pensare che il re del popolo britannico di quel periodo storico potesse essere un africano o anche solo un romano.

              Il Ciclo arturiano ? l'insieme delle leggende sui Celti e sulla storia mitologica delle isole britanniche e della Bretagna scritto nel XII secolo, dubito che qualcuno si potesse sognare anche solo lontanamente di farsi venire la brillante fantasia di mettere un africano o un romano a capo del popolo di Britannia solo per fare lo sgargiante, anche perch? l'avrebbero subito messo alla gogna per oltraggio alla figura semi-divina del re del popolo e il suo scritto distrutto.

              Ma anche aldil? di questo ragionamento, la storia della leggenda appartiene a chi l'ha scritta e va rispettata nella sua essenza e fino a prova contraria senza distorcerla; per rispetto se l'autore e/o gli autori tra cui Goffredo di Monmouth non hanno scritto che era di discendenza africana o romana ma hanno scritto che Art? era figlio del re britannico Uther Pendragon e di Igraine di Cornovaglia ne prendo atto e non lo declino in salsa africana solo perch? ? di moda ed ? bello e giusto farlo nei confronti dei fratelli africani, perch? non avrebbe nessun senso, n? storico n? letterario.

              Trovo pi? gradevole la coerenza logica, anche quando si tratta solo di una leggenda con accenni storici, scritta in un determinato periodo storico.
              Viceversa il discorso sul Ges? biondo con gli occhi azzurri e su quanto sia stata travisata la sua figura iconografica nel medioevo ? un'altra storia, considerato che le fonti pi? attendibili pensano che potesse essere un esseno. Quel che penso ? che al massimo poteva avere la carnagione olivastra e gli occhi verdi.

              Tuttavia, se seguissi il tuo ragionamento iniziale potrei dire che non avendo fonti storiche certe su chi fosse e da dove veniva Ges?, e non essendoci tali riferimenti etnici sul Nuovo Testamento, nessuno ci vieta di pensare che fosse un ariano e in quanto tale, proprio per questa sua diversa peculiarit? accolto come un messia. Ma siccome anche in questo caso applico il buon senso storico, non penso che questa versione possa essere plausibile.






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