Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

La Vespa Piaggio nella storia del cinema italiano (e non solo)

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    La Vespa Piaggio nella storia del cinema italiano (e non solo)

    È il 23 aprile 1946 quando Enrico Piaggio deposita il brevetto per la Vespa, il mezzo di trasporto su due ruote che nel tempo è diventato iconico e apprezzato in tutto il mondo. Da allora sono state prodotte oltre 19 milioni di unità e la Vespa è apparsa (anche) in numerosi film al cinema, in un rapporto di contaminazione reciproca che dura da oltre 70 anni.

    Sinonimo di libertà, dinamismo e passione per il bello, la Vespa è diventata nel corso degli ultimi decenni simbolo dei costumi sociali globali: se si pensa alla sua presenza sul grande schermo il pensiero va subito a Vacanze Romane con Audrey Hepburn e Gregory Peck che, a bordo della Vespa, girano per Roma dando inizio a un rapporto duraturo e creativo tra lo scooter italianissimo e il mondo del cinema.

    Da quel film del 1953 la Vespa è stata co-protagonista al cinema in diverse occasioni, da American Graffiti a Il Talento di Mr. Ripley, passando per The American e Zoolander 2. Senza contare poi le volte che abbiamo visto i protagonisti del cinema italiano degli Anni '50 e '60 spostarsi in sella allo scooter più amato, come in Poveri ma Belli di Dino Risi o La Dolce Vita di Fellini. E come dimenticare infine, Nanni Moretti che in Caro Diario rende la Vespa la sua unica e fedele co-protagonista mentre si sposta da un angolo all’altro della Capitale perdendosi in riflessioni sulla politica, l’amore, la società e il cinema.

    In 70 anni di storia del cinema, la Vespa è diventata una protagonista e co-protagonista amatissima, spesso fondamentale nel racconto di una storia. Non tutti sanno ad esempio che in Vacanze Romane la Vespa appare per la prima volta con faro il sul manubrio anziché sul parafango, per facilitare la vita ai cameramen del film. Infatti il faro sul parafango creava un effetto di luce dispersivo causato dal riflesso sulla telecamera e molte scene del film di William Wyler sono state girate con questa “nuova” versione della Vespa. Poco dopo, Piaggio comincia a produrre un modello di Vespa con il faro sul manubrio: si tratta della Vespa V30T detta Farobasso, progettato da Corradino D’Ascanio, che è attualmente in mostra al MoMA di New York.


    Nel cinema italiano invece la Vespa è stata spesso il mezzo prediletto dalla classe proletaria, che si muove a bordo di questo scooter in Poveri ma Belli, o dei paparazzi de La Dolce Vita che la usano per inseguire i personaggi famosi a Via Veneto. "Dopo la guerra si andava a piedi; la Vespa è stata il primo mezzo di locomozione delle masse, costava poco e quindi era molto diffusa", diceva Dino Risi.

    Con il passare degli anni questo mezzo a motore su due ruote è diventato sempre più simbolo di glamour e stile per il suo design moderno, oltre che un simbolo indiscusso del Belpaese. Nel 1999 Matt Damon e Gwyneth Paltrow sfrecciano a bordo di una Vespa nel film Il Talento di Mr. Ripley, mentre Jude Law nella commedia Alfie del 2004 viaggia su una GS 160 bianca e blu in stile sixties nei panni di un latin lover a New York.

    Tra le apparizioni più recenti della Vespa al cinema basti pensare a Russell Crowe ne L’Esorcista del Papa, il film di animazione Pixar Luca ambientato sulla costa ligure, Chiamami col tuo Nome di Luca Guadagnino, L’Amore all’improvviso in cui Tom Hanks porta Julia Roberts a spasso per la city.

    notizia da: elle.com
X
Working...
X