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Legge antipirateria, addio streaming: multe in arrivo per gli utenti

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    Legge antipirateria, addio streaming: multe in arrivo per gli utenti

    Anche gli utenti nel mirino dell'Agcom e della magistratura: multe e carcere previsti nella legge antipirateria, che promette di smantellare il sistema

    Il tema della pirateria digitale è particolarmente caro alla politica italiana. Lo dimostra il fatto che la legge antipirateria, o anti pezzotto come alcuni l’hanno ribattezzata, sia stata approvata all’unanimità. La tutela del diritto d’autore al primo posto, non soltanto per quanto concerne gli eventi sportivi, anche se sono stati di certo questi a fare da traino.

    Legge antipirateria: come funziona

    Lo Stato italiano ha deciso di sferrare un durissimo colpo al mondo della pirateria digitale, che ogni anno comporta perdite milionarie ad aziende e alle casse nostrane. Il fenomeno della diffusione online illecita di prodotti coperti da diritto d’autore è nato insieme con internet, o quasi.

    Col passare del tempo si è però assistito allo sviluppo di vere e proprie organizzazioni, in grado di strutturare una catena criminale diffusa in tutt’Italia, e non solo. Servizio di installazione e assistenza compresi nel prezzo, con un abbonamento dalle cifre irrisorie, offrendo il pacchetto completo, da DAZN a Sky, dai film di ultima uscita alle serie TV.

    La Fapav, Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, si era già espressa in merito, sottolineando una crescita degli illeciti nel corso del 2022. In particolare incremento per quanto concerne i contenuti sportivi in diretta, +25% su base annua.

    La legge antipirateria conferisce però nuovi poteri all’Agcom. L’intervento di interruzione del segnale potrà essere immediato. Entro 30 minuti sarà bloccato il traffico verso l’Iptv, agendo a livello Ip e non più Dns. Tutti gli utenti si ritroveranno dinanzi una schermata inviata dall’Agcom. Un modo per superare finalmente la lentezza con le quali si agiva per bloccare le pagine

    Ci sarà inoltre il supporto dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che consentirà di ampliare il monitoraggio, l’individuazione e la repressione del fenomeno. La legge riconosce inoltre l’atto di registrare nelle sale cinematografiche come un reale dello stesso livello delle altre forme di pirateria.


    Multe in arrivo anche per i clienti

    Le sanzioni per chi distribuisce e guadagna dal sistema del pezzotto varieranno a seconda dei casi, del coinvolgimento e della portata dell’organizzazione criminosa. Ciò che interessa maggiormente, sotto quest’aspetto, è però il sistema di sanzioni previste per i clienti.

    Giocare sul loro timore degli utenti è probabilmente l’arma più rilevante nelle mani dello Stato. C’è da aspettarsi che le organizzazioni illegali siano già al lavoro per trovare soluzioni alternative. Si ritroveranno però a perdere una fetta enorme del loro giro d’affari. In quanti saranno infatti disposti a correre il rischio di multe molto salate per guardare una partita o un film? Anche coloro che inizialmente ignoreranno il problema, saranno in grado di chiudere entrambi gli occhi dinanzi alla schermata apparsa e generata dall’Agcom?

    L’ente potrà informare subito la magistratura, facendo partire un’informativa di reato. I giudici potranno così risalire al titolare della pagina, accedendo alle sue informazioni personali, tracciando i pagamenti ricevuti. Previsti fino a tre anni di reclusione per chi crea i siti pirata, così come 15mila euro di multa. Anche gli utenti finiscono nel mirino, come detto, correndo enormi rischi nel fruire di questi contenuti pirata: multe fino a 5mila euro per gli spettatori.

    notizia da:quifinanza.it
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