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Nuovo regolamento europeo droni: DJI illustra la classificazione dei suoi modelli

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    Nuovo regolamento europeo droni: DJI illustra la classificazione dei suoi modelli

    l 31 dicembre 2020 entra in vigore il nuovo regolamento europeo che armonizza il quadro normativo sull'utilizzo dei droni all'interno dell'Unione Europea. Uno dei protagonisti di questo settore, DJI, spiega le novità riguardanti i suoi prodotti.

    DJI ha iniziato una campagna per informare delle novità in arrivo con l'anno nuovo che riguardano tutti i possessori di un drone. Dopo il rinvio di 6 mesi introdotto a causa della pandemia di Coronavirus, infatti, il 31 dicembre 2020 entrerà ufficialmente in vigore il nuovo regolamento che disciplina l'utilizzo dei droni nei paesi dell'Unione Europea. Il provvedimento introduce importanti novità soprattutto per chi utilizza i droni a livello ricreativo, riconoscendo le differenze rispetto all'utilizzo professionale e definendo dei chiari paletti su cosa si può o non si può fare.

    In particolare, il nuovo regolamento stabilisce tre classi di droni, principalmente individuate in base al peso, e con esse tre scenari di utilizzo, ognuno con nuovi limiti a cui fare riferimento. Per tutti i dettagli vi rimandiamo al nostro approfondimento.

    In particolare, a seconda della classe del drone, identificata a partire dal 1 gennaio da un apposito marchio CE, cambia cosa si può sorvolare e a quale distanza occorre tenersi da cose e persone. C'è un periodo transitorio per tutti i droni venduti prima del 2021, con una moratoria di due anni, che inserisce di ufficio i droni già venduti nelle opportune categorie. Per districarsi, DJI ha realizzato un'utile tabella, in cui illustra i nuovi limiti per ciascuno dei suoi modelli.




    Un aspetto che emerge chiaramente è che per tutti i modelli è richiesta la registrazione del proprio drone sull'ente di riferimento del proprio paese (la piattaforma D-Flight in Italia), per la generazione del QR Code identificativo da applicare sul drone. Per i modelli sotto i 250 grammi non è in realtà obbligatorio sostenere un test per l'abilitazione a poter operare il proprio drone fuori da aree private.

    notizia da: dday.it


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    #2
    Speriamo sia valido il regolamento EASA che, come sempre, qui in Italia han fatto un casino fotonico nel mentre......

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