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un'occasione persa...

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    #1

    un'occasione persa...

    come una cosa nata per svago, per gioco, e anche per opportunita' professionali (ed artistiche), diventa un'incubo burocratico.
    i primi commerciali non ultra professionali sono ormai stati immessi sul mercato da una 10ina d'anni, con prezzi sempre piu' "amichevoli".
    esistono ovviamente, come esistevano all'epoca, droni da 10ine di migliaia di euro, con utilizzi piu' professionali, tipo riprese cinematografiche (li oltre al costo della "piattaforma volante" devi aggiungere ovviamente altre 10ine di migliaia di euro per l'attrezzatura video), oggi pero' esistono alternative estremamente economiche, per chi vuole solo divertirsi, oppure per produzioni meno impegnative... mi vengono in mente documentaristi (ok, che non siano di discovery o ora simile), operatori foto e video che coprono tipo matrimoni, architetti... insomma, con poche 100naia di euro hai uno strumento in grado di mostrarti prospettive nuove, con finalita' differenti a seconda dell'utilizzo.
    certo, l'uso in aree affollate e' giusto che sia ultralimitato (servono autorizzazioni specifiche, non sempre ottenibili, per manifestazioni, anche di tipo sportivo, ma in generale ovunque ci sia da volare sopra gruppi di persone), esistono chiaramente "no fly zone", per ovvie ragioni di sicurezza... aeroporti, aree militari, aree "sensibili" (non so, centrali elettriche, stazioni, porti...).
    in sostanza, col il calo del prezzo del velivolo, e l'incrementata facilita' d'uso, piano piano hanno iniziato a diffondersi anche in ambienti non professionali, di massa... e sono iniziati i problemi.
    salvo tutto cio' che resta sotto i 250gr, ferme restando le limitazioni di cui sopra, il resto e' equiparato ad "uav" veri e propri, e vincolati a regolamentazioni aeronautiche, con patentini di vario tipo.
    ora, io capisco che questo tipo di limitazioni siano sorte perche' in ambito urbano, tra interferenze, e densita', anche un oggettino di 3 etti in caduta puo' rappresentare un pericolo, anche grave... ma... vorrei usare in un campo in mezzo al nulla il mio da 500 e passa grammi, e niente, devo prendermi un patentino (pagando ovviamente), devo avere un'assicurazione (pagandola ovviamente), devo registrarlo su una piattaforma specifica che mi rilascia una sorta di certificazione (pagandola ovviamente)... per fare due voli sopra i campi, con nessuno nel raggio di 500m.
    ok, gli affarini da 250gr possono arrivare anche a 4km, nonostante il regolamento preveda che il velivolo sia sempre a vista del "pilota" (e stocazzo che vedi un affarino di 20cm a 4km... a vista)... quelli piu' grossi possono potenzialmente arrivare ancora piu' lontani (per autonomia, e nel caso, impianti di ricezione remota.
    quindi, pagato poco e va benissimo cosi', ma potro' usarlo solo in un capannone chiuso, oppure semiabusivamente nel bosco privato (evitando accuratamente di superare l'altezza degli alberi, o di perderlo di vista, ma questo per altre ragioni), oppure mi tocca produrre una documentazione di poco inferiore a quella necessaria per usare un predator per bombardare qualcuno...
    e non ci vanno leggeri eh... anche se si tratta di un plasticone (ecco il peso) cinese pagato 50€, di fatto qualcosa di poco piu' evoluto di un gioco (quelli classificati come giochi, e quindi dichiarati idonei per gli under 14, puoi usarli come ti pare), rischi conseguenze penali, previsto anche l'arresto in certi casi, processi, segnalazioni all'enac, multe per l'assicurazione, ecc.ecc.ecc.
    mi sta venendo quasi voglia di smontarlo, e vedere quanto peso riesco a togliere prima di renderlo inutilizzabile... perche' si, e' possibile prendere modelli piu' pesanti, e farli rientrare (batterie comprese ovviamente) nei 250gr limando tutto quello che puoi.
    c'e' gente che s'e' messa a forare tutte le scocche, meglio ancora sarebbe utilizzare telai in carbonio sui quali trapiantare l'elettronica (ma a quel punto tanto vale prendere un mavic sotto i 250gr e via, come costi intendo).

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    #2
    allora... aggiornamento.
    visto che siamo nell'europa unita, e i certificati easa sono validi in tutta l'unione, ho deciso di prendere altre strade alternative per il patentino.
    premesso che in tutta l'unione europea e' gratuito, salvo in norvegia e austria dove costa 15€, e in italia che, presso un ente pubblico, l'enac, ti costa 31€, ho trovato un'ente, privato ma federato con l'ente dell'aviazione civile del lussemburgo, che permette di fare il patentino a1/a3 gratuito, per l'a2 serve avere gia' l'a1/a3, e la procedura e' leggermente diversa, ma resta gratuita.
    so che si puo' fare anche presso l'aviazione civile spagnola, ma non sono cosi' abile con lo spagnolo, mentre questo e' in inglese.

    a questo punto, ottenuto il patentino a1/a3, i 6€ una tantum per registrarsi come operatore su d-flight ci stanno.
    sarebbe un costo annuale, per mantenere i servizi accessori attivi, di cui non mi frega nulla (tipo che metti il qrcode sul drone, e nel caso tu lo perdessi, e venisse trovato da terzi, con quel codice d-flight darebbe la possibilita' di fartelo spedire... pero' il codice operatore e' "per sempre".

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      #3
      io ho un mavic sotto i 250 grammi.. te lo mando?

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        #4
        per quello non serve il patentino
        ad avercelo un mavic... quello che ho preso vola molto bene, ma e' un mattone, e fa riprese da schifo. (ma ok, come detto, l'ho pagato 50€... con pure la doppia batteria, e la borsa imbottita....)

        quindi, visto che mi va di usarlo, ma non ho voglia di farmi inculare per una stupidaggine del genere, e visto che e' praticamente gratis, patentino e registrazione.

        (cmq manda pure se vuoi eh... )

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          #5
          bon, patentino a1/a3 conseguito, accreditato come operatore su d-flight... manca l'assicurazione, vediamo che mi dicono.

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