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C?era una volta la pirateria, e c?? ancora: il ritorno di eMule

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    C?era una volta la pirateria, e c?? ancora: il ritorno di eMule

    Un aggiornamento riporta in vita dopo dieci anni lo storico software p2p per il download di musica, film e programmi. Negli anni Novanta aveva contribuito alla grande crisi dell?industria discografica

    Prima di iTunes Store, Apple Tv, Netflix, Amazon Music, Spotify, c?era lui, ?il mulo?, come veniva chiamato dalla trib? degli smanettoni degli anni Novanta, cio? eMule. In piena bolla da new economy, quando ancora Internet non era un affare social e le startup che si quotavano in Borsa non erano ?unicorni? (e il loro modello di business non era basato sull?elusione delle norme sul lavoro o sul turismo alberghiero), un manipolo di appassionati aveva scoperto che ci si poteva scambiare musica, film e le serie tv, oltre a software (videogiochi inclusi), spesso di dubbia provenienza. E si esponeva senza battere ciglio ai rischi di azioni legali penali, contagi di virus e malware, perch? su eMule circolavano anche software contraffatti e veri e propri cavalli di Troia, software che erano in realt? dei grandi virus con un nome e un'icona finti.

    Il Far West della rete
    Un?epoca pionieristica, ruvida come la frontiera del Vecchio West. Tutto questo ? stato cancellato nelle sabbie digitali del tempo dal crollo della New Economy, da alcune cause intentate dalle case discografiche indiscriminatamente a tutti quelli
    scoperti a scaricare musica (incluse letteralmente nonne e bambini), e dalla nascita di servizi a pagamento pi? economici dei Cd venduti nei negozi e pi? comodi e ben fatti: l?iTunes Music Store di Apple con le canzoni a 99 centesimi, poi Spotify e quindi Netflix e tutti gli altri. Un mondo in streaming, on demand, ?all-you-can-eat?, in cui colossi come Amazon, Apple e Netflix gareggiano per mega-produzioni cinematografiche e televisive, vincendo premi e sparigliando interi settori dell?industria culturale, cosa impensabile fino a pochissimi anni fa.

    Tutto questo oggi per? ha un sussulto, un colpo di coda. Dopo dieci anni infatti ? stato per la prima volta aggiornato eMule, il client peer-to-peer (che cio? non ha bisogno di un server da cui prendere contenuti perch? questo vengono distribuiti direttamente dagli utenti che partecipano ?alla pari? alla rete) che negli anni Novanta era considerato il re del download illegale o paralegale. La nuova versione 0.60a ? disponibile da qualche giorno ed ? la pi? significativa da tempo perch? introduce il funzionamento (solo su Windows) nei sistemi a 64 bit, elimina una serie di funzioni obsolete e ?
    scrivono gli appassionati della community open source che mantiene volontariamente il software ? hanno riorganizzato e fattorizzato parte del codice, rendendo l?applicativo secondo loro pi? performante oltre che moderno. Sempre attuale, invece, ? il divieto di condividere e scaricare file coperti da copyright.



    La rete che scaricava
    Il software eMule non ? stato il primo: nacque perch? ?gli appassionati che scaricavano? non erano pi? soddisfatti da eDonkey2000 ed erano convinti che sarebbe stato possibile fare di meglio. Erano in realt? tutti parte della seconda ondata di ?pirati? e smanettoni, quella nata dopo Napster, il primo vero grande progetto di condivisione ancora non completamente p2p dedicata originariamente alla musica e creata da Sean Parker e Shawn Fanning.

    Stroncato dalle cause legali da parte delle major discografiche (in seguito il marchio ? rinato per cercare di capitalizzare sulla notoriet? del sistema), Napster venne segu?to da una lunga lista di reti e servizi (il client e la rete si identificavano perfettamente) realmente decentrati e con nomi oggi ?storici? per chi naviga la rete da tempo: Gnutella, Freenet, BearShare, AudioGalaxy, LimeWire, Kazaa, Grokster fino a eDonkey2000. Quest?ultimo, prima che la potente Riaa (l?associazione dei discografici americani) riuscisse a farlo chiudere nel 2005, era gi? stato la base per il lancio di eMule, che ne sfruttava la rete e la potenziava.


    La storia del mulo


    Software squisitamente per Windows (la versione Mac si chiamava ?aMule? e oggi non esiste pi?, mentre i pochissimi che navigavano su Linux dovevano ricorrere ad altro, ma in Italia ne venne creata una versione personalizzata per l?allora unico operatore che forniva connessione residenziale in fibra ottica in alcune citt?: ?eMule Adunanza?) ebbe una vita complicata. Ancora nel 2017 era il quarto software pi? scaricato da SourceForge, con 685 milioni di download. Oggi ? diventato un progetto pi? di nostalgia che un reale pericolo per l?industria televisiva, cinematografica o discografica. Quasi una riserva indiana per vecchi smanettoni: ci sono voluti dieci anni perch? il progetto creato nell?agosto del 2002 da Merkur (soprannome di Hendrik Breitkreuz) venisse aggiornato il codice e trasformato in un prodotto moderno e ancora limitato, per?, a al solo Windows.


    Negli anni, eMule fu al centro anche di situazioni e casi particolari. Ad esempio, a memoria di cronista fu uno dei primi software ad essere ?clonato? in Cina, perch? diventato un modo di scambio di dati pi? o meno legittimi molto popolare oltre la Grande Muraglia digitale. Le due versioni realizzate in Cina si chiamavano VeryCd (creato da Huang Yimeng) ed easyMule. Ancora oggi VeryCD ? un software molto popolare e l?azienda commerciale di Shanghai che l?ha creato ha una base di utenti che utilizzano la rete ed2k enorme in quel Paese.

    La pratica di ?clonare? eMule era molto diffusa e nel tempo sono circolati vari client alternativi che millantavano velocit? ed efficienza maggiori, facilit? nell?acquisire quei ?crediti? necessari ad avere diritto di accedere a pi? contenuti condivisi da altri utenti, e a proteggere da virus e malware. Solo che alcune di queste versioni erano essi stessi dei malware.

    Il futuro di eMule ? nel suo passato
    A dieci anni dalla chiusura del progetto principale, con gli sviluppatori originali che hanno abbandonato il supporto nel 2010 con la versione 0.50a, la ?community version? che si ha rianimato eMule in questi giorni ? uno sforzo di un gruppo di appassionati per fare bug fixing, cio? togliere gli errori presenti nel software, e renderlo pi? moderno e compatibile in senso tecnico, ma senza introdurre novit? o varianti significative. Secondo gli esperti infatti l?interfaccia e il funzionamento di eMule sono immutati e tali resteranno, congelati ancora per molto tempo in una sorta di musealizzazione digitale dei tempi che furono. Il futuro di eMule, insomma, ormai ? solo nel suo passato.

    notizia da: lastampa.it




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    #2
    Il mio preferito...ma da quando ho l'adsl fastweb, con grande dispiacere, l'ho dovuto abbandonare e disinstallare.

    Per la musica,secondo me,? sempre stato il migliore.

    Appena cambio gestore lo riscarico subito.

    Ah,dimenticavo,mai preso un virus su emule.

    Mai 'na volta.

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      #3
      lo uso solo per cercare qualche libro o fumetto, per il resto ho gi? spiegato pi? volte in questa sezione...

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        #4
        tramite appositi siti si trova il mondo in ottima qualit? audio\video (film)
        Roba che i 4k sono come da disco o che fanno impallidire netflix e simili

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