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Tokyo dice addio per sempre al floppy disk

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  • michi14
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    "Ciao sono Bender, prego inserire floppyno...."
    Chi dimentica è complice!!!

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  • AG_KTM
    replied
    "I floppy solidi, affidabili e garanti infallibili della conservazione dati" ma quando mai: bastava tenerli per sbaglio vicino al telefono o a un televisore a tubo catodico per corrompere i dati con una facilità incredibile. L'ultimo lo ho usato in un ufficio pubblico (catasto) 12 anni fa, e non ne sento per nulla la mancanza...
    Last edited by AG_KTM; 25-10-21, 20:44.

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  • Ila29
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    Originally posted by mito22 View Post
    Floppy da 1.44 MB quando le foto fatte dal telefono .. sono almeno 3-4 volte più pesanti CADAUNA?
    In giappone sono minimalisti!!

    Che ricordi però... il mio primo sito in html puro ci stava dentro, immagini e script compresi...

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  • mito22
    replied
    Floppy da 1.44 MB quando le foto fatte dal telefono .. sono almeno 3-4 volte più pesanti CADAUNA?

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  • Ila29
    started a topic Tokyo dice addio per sempre al floppy disk

    Tokyo dice addio per sempre al floppy disk

    Il Giappone si prepara alla definitiva svolta digitale e abbandona i supporti magnetici usati da decenni per archiviare i dati




    Da dieci anni Sony ha smesso di produrre i floppy disk, eppure, in qualche modo, la tecnologia è riuscita a sopravvivere: solidi, affidabili, garanti infallibili dell’archiviazione dati. Il governo giapponese ora vuole mettere un punto alla storia dei supporti magnetici vecchio stile, per iniziare una volta per tutte il suo capitolo sulla svolta digitale.

    La tecnologia è feroce. Un po’ come Saturno che divora i suoi figli, il progresso fa cadere nell’oblio gli oggetti della nostra quotidianità che invecchiano sempre più velocemente. Giunge così l’ultima ora per i floppy disk: Nikkei, un segmento della borsa di Tokyo, ha riferito che il governo giapponese ha iniziato a eliminarli gradualmente. L’obiettivo è trasferire su internet i dati contenuti nei supporti di archiviazione fisici.

    Il floppy - E' un cinquantenne che porta bene i suoi anni. Compare nel 1971, rivestito da una scocca di plastica e protetto da un tessuto che lo puliva dalla polvere mentre ruotava. Portatile, maneggevole, una vera e propria innovazione in grado di archiviare dati in tempi record. Il declino poi inizia negli anni 90, quando arrivano i Cd-rom e le chiavette Usb, e nella prima metà del 2000 il floppy non viene più prodotto e diventa un’icona informatica.

    Perché ora - La tecnologia invecchia ma i floppy hanno resistito stoicamente anche dopo la loro uscita di scena dai mercati. Questo perché "non hanno quasi mai riportato danni o perdite di dati", sono le parole di Yoichi Ono, responsabile della gestione dei fondi pubblici nel distretto di Meguro. Funzionavano bene e così per molto tempo il distretto ha conservato le sue informazioni su floppy disk da 3,5 pollici. Poi qualcosa è cambiato, nel 2019 la Mizuho Bank ha deciso di addebitare una tassa 50.000 yen (circa 350 euro) per l’utilizzo dei supporti di archiviazione fisici. E lo ha fatto perché il suo scopo è incentivare l’online banking, a suo dire più efficace e affidabile.

    Prospettive future - Il distretto di Meguro prevede di completare la transizione digitale entro l'anno fiscale 2021, il distretto di Chiyoda City, il cuore degli uffici governativi giapponesi, si concede più tempo. La conversione totale infatti è prevista in un piano di revisione che si concluderà nel 2026. Ci vorrà tempo, il passaggio completo ai servizi digitali è un processo lungo. "Ci sono molte piccole cose che devono essere gestite con attenzione" ha sottolineato Hoshina Shōgo, capo contabile di Chiyo Ward. Si muovono dunque i primi passi per il superamento dei cimeli tecnologici, ma sono primi passi riluttanti. I funzionari di Tokyo infatti guardano la transizione con diffidenza, era già successo con il superamento dei fax, ma anche per l’eliminazione dei sigilli personali per autorizzare i documenti.

    La fine dei floppy disk racconta in realtà anche un'altra storia: quella di un paese all’apparenza ultramoderno ma che fatica ancora a perseguire e accettare una trasformazione digitale completa.


    Fonte: Tgcom24
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