Non tutti i momenti della giornata sono indicati per mordere un succoso frutto. Abbiamo chiesto a Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista quale preferire, come e quando assumerla
Frutta: fresca, invitante e colorata. ?Sempre presente in una dieta equilibrata e sana, per le innumerevoli propriet? salutari ? spiega Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista, a Gazzetta Active ? ? ricca di antiossidanti, vitamine, sali minerali e zuccheri naturali. Attenzione per? proprio a questo ultimo componente: in eccesso, pu? diventare un boomerang pericoloso per la linea?.
Quando mangiarla?
?Partiamo dal timing, ovvero dal tempo di consumo: esiste un momento in cui preferirla. Il consiglio ? di assumerla sempre lontano dai pasti, come spuntino di met? mattina o met? pomeriggio, mai in associazione a pranzo o cena. Non ? da considerarsi come il ?dolcetto? finale, la chiusura prima del caff?. In questo caso, rallentala digestione perch? aumenta la fermentazione intestinale, quindi il gonfiore. Si crea, inoltre un picco di zuccheri che il nostro corpo accumula a livello del fegato sotto forma di grasso. Molti casi di trigliceridi alti nel sangue o di steatosi epatica, ovvero di fegato grasso, sono legati a questa abitudine scorretta?.
Quale consumare?
?Non tutti i tipi di frutta sono uguali, soprattutto come quantitativo di zuccheri. Il consiglio? Preferire la pi? acerba: maggiore ? il grado di maturazione, pi? presenti sono gli zuccheri contenuti. Quando in stagione, via libera a frutti rossi: more, mirtilli, ribes, fragole, ricchissimi di antiossidanti, importanti anti-aging, con propriet? utili alla circolazione venosa. Attenzione inoltre alla cottura: oltre ad apportare meno propriet? benefiche, la frutta cotta, rilascia molti pi? zuccheri semplici che possono portare ad un aumento del grasso corporeo?.
notizia da:alimentazione.gazzetta.it
Frutta: fresca, invitante e colorata. ?Sempre presente in una dieta equilibrata e sana, per le innumerevoli propriet? salutari ? spiega Sacha Sorrentino, biologo nutrizionista, a Gazzetta Active ? ? ricca di antiossidanti, vitamine, sali minerali e zuccheri naturali. Attenzione per? proprio a questo ultimo componente: in eccesso, pu? diventare un boomerang pericoloso per la linea?.
Quando mangiarla?
?Partiamo dal timing, ovvero dal tempo di consumo: esiste un momento in cui preferirla. Il consiglio ? di assumerla sempre lontano dai pasti, come spuntino di met? mattina o met? pomeriggio, mai in associazione a pranzo o cena. Non ? da considerarsi come il ?dolcetto? finale, la chiusura prima del caff?. In questo caso, rallentala digestione perch? aumenta la fermentazione intestinale, quindi il gonfiore. Si crea, inoltre un picco di zuccheri che il nostro corpo accumula a livello del fegato sotto forma di grasso. Molti casi di trigliceridi alti nel sangue o di steatosi epatica, ovvero di fegato grasso, sono legati a questa abitudine scorretta?.
Quale consumare?
?Non tutti i tipi di frutta sono uguali, soprattutto come quantitativo di zuccheri. Il consiglio? Preferire la pi? acerba: maggiore ? il grado di maturazione, pi? presenti sono gli zuccheri contenuti. Quando in stagione, via libera a frutti rossi: more, mirtilli, ribes, fragole, ricchissimi di antiossidanti, importanti anti-aging, con propriet? utili alla circolazione venosa. Attenzione inoltre alla cottura: oltre ad apportare meno propriet? benefiche, la frutta cotta, rilascia molti pi? zuccheri semplici che possono portare ad un aumento del grasso corporeo?.
notizia da:alimentazione.gazzetta.it
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