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Posture scorrette: fanno male alla schiena e anche all'umore

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    #1

    Posture scorrette: fanno male alla schiena e anche all'umore

    Le cattive posizioni influiscono sulla funzionalità di molti organi e condizionano il nostro benessere generale


    Le posture corrette e gli esercizi per il nostro benessere


    Facciamo fare ginnastica alle mani con una pallina medica antistress


    Schiena curva, collo incassato: vi riconoscete? Tutto questo fa male alla schiena e persino all'umore

    Meglio evitare le posizioni poco ergonomiche per lavorare, specie se non ci si muove per molto tempo

    Sedere in modo ergonomico: busto eretto, ad angolo angolo retto rispetto al bacino, avambracci distesi e schermo all'altezza degli occhi

    Al posto della sedia, proviamo la palla da fitness

    Quando siamo al telefono camminiamo avanti e indietro, abbandonando la scrivania

    Respirare correttamente: è il modo migliore per stare bene

    Facciamo pausa ogni tanto: stiracchiamo il busto e le braccia verso l'alto

    Allunghiamo le braccia in avanti, e facciamo stretching per i polsi

    Ruotiamo e incliniamo il collo di lato, a destra e a sinistra

    Facciamo fare ginnastica alle mani con una pallina medica antistress





    Gli errori posturali possono causare mal di schiena e disturbi molto vari, dalla cattiva digestione all'umor nero

    Alzi la mano chi non ha mai avuto a che fare con mal di schiena o dolore al collo e alle spalle dopo aver trascorso molte ore davanti al computer o a tavolino, per studiare o lavorare. Le cattive posture, specie se conservate per lungo tempo e peggio ancora se diventano abituali, possono essere causa di molti problemi: una posizione incurvata o incassata, oltre ai classici dolori da posizione nelle zone lombari e cervicali, può generare la compressione dell’addome e del torace, da cui conseguono a voltecattivo funzionamento dell’intestino, dolori intercostali e alle gambe, persino addome sporgente e un peggioramento dell’umore. Ci sono però alcune soluzioni, anche abbastanza semplici, da mettere in atto.

    GLI EFFETTI DELLA CATTIVA POSTURA – Il modo in cui gli errori posturali si ripercuotano sulla colonna vertebrale, dal sacro alle vertebre cervicali, è abbastanza intuitivo: una curvatura innaturale della colonna, il fatto di tenere le spalle sollevate o “chiuse”, la posizione del collo proteso in avanti o incassato verso il basso per leggere meglio lo schermo del computer provocano tensioni muscolari e sofferenze delle articolazioni che si manifestano con mal di schiena, torcicollo, mal di testa e altri disturbi. I difetti di postura, però, possono causare anche altri problemi, che magari ci è più difficile collegare ai vizi di posizione: tra questi possiamo annoverare difficoltà respiratorie, cattiva digestione, disturbi intestinali, stanchezza generalizzata. Tutto questo è dovuto al fatto che, se non sediamo in posizione eretta e se non ci alziamo mai dalla scrivania per fare una pausa e sgranchirci, gli organi interni del torace e dell’addome subiscono una compressione che ne ostacola il buon funzionamento. A livello gastrointestinale le conseguenze possono essere stitichezza, reflusso e addome gonfio e sporgente; la compressione del diaframma e di altri muscoli che assistono la respirazione può essere alla base di maggiori difficoltà nell’espansione dei polmoni, e quindi di una respirazione meno efficiente, con conseguente minore ossigenazione dei tessuti e senso di affaticamento generale.



    CORPO E MENTE – Secondo alcuni studi, gli errori posturali hanno un effetto anche sul tono dell’umore. Corpo e mente sono intrinsecamente connessi, come dimostra il fatto che quando siamo sereni il nostro corpo assume posizioni “aperte”, mentre quando ci sentiamo tristi e depressi tendiamo a “chiuderci”, incurvando le spalle, incassando collo e torace e rivolgendo il capo verso il basso. Il passaggio tra corpo e mente è sempre bidirezionale: lo dimostra, tra gli altri, uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista scientifica European Journal of Social Psychology: un team di scienziati cognitivisti ha condotto una serie di ricerche dalle quali è emerso che la nostra postura condiziona ciò che pensiamo di noi e quanta fiducia abbiamo nelle nostre capacità. Uno studio neo-zelandese ha dimostrato inoltre che coloro che siedono incurvati hanno poca autostima, sono più inclini alla paura e al pessimismo, mentre chi sta in posizione eretta affronta meglio lo stress. Il fatto di stare sempre in posizione chiusa e “afflosciata” influisce quindi negativamente sul nostro umore, il che ci spinge a chiuderci ancora di più.


    COME MIGLIORARE LA POSTURA – Molti disagi posturali si risolvono semplicemente assumendo posizioni corrette e facendo un po’ di attività fisica. La prima regola è mantenere il giusto assetto quando si studia o si lavora, attrezzando in modo ergonomico la postazione: prestiamo attenzione al corretto rapporto tra le altezze della seduta e del tavolo, manteniamo gli avambracci ben appoggiati al piano del tavolo e regoliamo lo schermo all’altezza degli occhi, in modo da vedere bene senza incurvare le spalle o il collo. Attenzione anche all’illuminazione: lampade e finestre non devono creare riflessi sullo schermo. Eventualmente, si possono orientare le lampade in modo appropriato o schermare le finestre con una tenda. I piedi devono essere ben appoggiati a terra e si deve sedere senza accavallare le gambe. Le posizioni sempre sedute sono tanto nocive quanto quelle sempre in piedi: in questo secondo caso occorre muoversi spesso, facendo qualche passo avanti e indietro, e sfruttare ogni occasione di riposo per stare seduti con i piedi sollevati, per migliorare il ritorno venoso dalle gambe verso il cuore. Sì, anche a una corretta attività fisica, che migliora le condizioni generali dell’organismo, tonifica la muscolatura, sostiene meglio la colonna compensando le posizioni scorrette e sciogliendo le tensioni. Il movimento, poi, libera endorfine, migliorando il tono dell’umore e attenuando lo stress.



    LA GINNASTICA POSTURALE – È un vero toccasana ed è molto facile da imparare. Bastano pochi esercizi, da fare nei momenti di pausa anche in ufficio, per distendere le braccia e allungare la muscolatura della schiena e del collo, per decontrarre i muscoli e diminuire la fatica. Ricordiamoci di fare quindici minuti di pausa ogni due ore circa, se lavoriamo davanti a un pc, necessari anche al benessere visivo. Cogliamo ogni occasione per muoverci il più possibile: 30-40 minuti di attività fisica al giorno sono l’ideale per mantenerci tonici e carichi di energia e di buon umore.


    Fonte: Tgcom24

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    #2
    O anche, contattatemi per una scheda, dato che sono Personal Trainer!!!!

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