Il pilota chiede di annullare i 18 mesi del primo grado, l?agenzia vuole 4 anni di stop
Se non altro qualcosa si sta muovendo. Il passaggio era in un certo senso obbligato, e il fatto di esserci arrivati ? il segno che la vicenda-Iannone dovrebbe essere vicina al suo epilogo. Succede infatti che il Tas, il tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ha annunciato i ricorsi che gli sono pervenuti in merito. Uno ? di Andrea Iannone ? e dei suoi legali, Antonio De Rensis in testa ? che si appella all?organismo internazionale contro la sentenza con cui il Tribunale Disciplinare della Federazione Motociclistica Internazionale lo scorso 31 marzo lo aveva condannato a 18 mesi di sospensione per doping. Chiedendo in pratica l?assoluzione. Al contempo per? allo stesso Tas ? pervenuto anche un altro ricorso, quello della Wada, l?agenzia antidoping, che si appella per la ragione opposta. Ritiene cio? troppo blanda la condanna, visto che in effetti ? molto inferiore rispetto a quella invocata in primo grado. E quindi dal Tas la Wada vorrebbe il ripristino proprio di quella prima richiesta: quattro anni di sospensione. Niente di particolarmente eclatante: una volta annunciato il ricorso di Iannone, quello dell?Agenzia antidoping ? una specie di riflesso condizionato: non contro-ricorrere sarebbe stata un?ammissione di errore nell?istruttoria iniziale. Tanto vale quindi vedere l?aspetto positivo della tempistica: se il Tas annuncia i due ricorsi significa che ? in procinto di esaminarli. E dunque di addivenire a sentenza.
Tas verso la sentenza
Niente previsioni ma c?? impazienza L?innocenza di Andrea ? certificata
?Si spera avvenga presto, anche se per come sono andate le cose finora ? meglio non fare previsioni?, dice Massimo Rivola, amministratore delegato Racing di Aprilia. Convinto com?? che, date le motivazioni della sentenza di primo grado, il tribunale di Losanna non potr? fare altro che prosciogliere il suo pilota. Gi? all?indomani della condanna, a fine marzo, Rivola disse infatti: ?Al Tas andremo a vincere?. Una certezza che il dirigente di Noale ribadisce: ?In pratica la corte della Fim in primo grado aveva riconosciuto la contaminazione nella carne che Iannone ha mangiato nell?hotel in Malesia, una struttura di primo livello in cui si presume che tu non debba preoccuparti della qualit? del cibo. Ha sancito che non ? stata un?assunzione prolungata, n? per migliorare le prestazioni. Tanto pi? che ? accertato come la sostanza incriminata (Drostanolone, uno steroide anabolizzante di cui nelle urine sono stati individuati 1,150 nanogrammi per millimetro, n.d.r.) non migliori le performance nel motociclismo. Dunque in definitiva pur in una sentenza di condanna, il tribunale della Fim in primo grado ha certificato l?innocenza di Andrea?.
Subito in moto
Si spera quindi che il verdetto sia vicino, anche se difficilmente sar? prima del 19 luglio, data del via alla stagione da Jerez. Ma ci? che preme a Iannone ? che sia di assoluzione, cos? da ritornare subito in moto. ?Io speravo di vedercelo gi? in Qatar ? rivela Rivola ? figuriamoci quindi quanto siamo impazienti. Finora il tempo che si ? perso ? stato un danno per lui e per noi. Andrea scalpita. E noi con lui?.
La Gazzetta dello Sport 10 Maggio di Mario Salvini
Se non altro qualcosa si sta muovendo. Il passaggio era in un certo senso obbligato, e il fatto di esserci arrivati ? il segno che la vicenda-Iannone dovrebbe essere vicina al suo epilogo. Succede infatti che il Tas, il tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ha annunciato i ricorsi che gli sono pervenuti in merito. Uno ? di Andrea Iannone ? e dei suoi legali, Antonio De Rensis in testa ? che si appella all?organismo internazionale contro la sentenza con cui il Tribunale Disciplinare della Federazione Motociclistica Internazionale lo scorso 31 marzo lo aveva condannato a 18 mesi di sospensione per doping. Chiedendo in pratica l?assoluzione. Al contempo per? allo stesso Tas ? pervenuto anche un altro ricorso, quello della Wada, l?agenzia antidoping, che si appella per la ragione opposta. Ritiene cio? troppo blanda la condanna, visto che in effetti ? molto inferiore rispetto a quella invocata in primo grado. E quindi dal Tas la Wada vorrebbe il ripristino proprio di quella prima richiesta: quattro anni di sospensione. Niente di particolarmente eclatante: una volta annunciato il ricorso di Iannone, quello dell?Agenzia antidoping ? una specie di riflesso condizionato: non contro-ricorrere sarebbe stata un?ammissione di errore nell?istruttoria iniziale. Tanto vale quindi vedere l?aspetto positivo della tempistica: se il Tas annuncia i due ricorsi significa che ? in procinto di esaminarli. E dunque di addivenire a sentenza.
Tas verso la sentenza
Niente previsioni ma c?? impazienza L?innocenza di Andrea ? certificata
?Si spera avvenga presto, anche se per come sono andate le cose finora ? meglio non fare previsioni?, dice Massimo Rivola, amministratore delegato Racing di Aprilia. Convinto com?? che, date le motivazioni della sentenza di primo grado, il tribunale di Losanna non potr? fare altro che prosciogliere il suo pilota. Gi? all?indomani della condanna, a fine marzo, Rivola disse infatti: ?Al Tas andremo a vincere?. Una certezza che il dirigente di Noale ribadisce: ?In pratica la corte della Fim in primo grado aveva riconosciuto la contaminazione nella carne che Iannone ha mangiato nell?hotel in Malesia, una struttura di primo livello in cui si presume che tu non debba preoccuparti della qualit? del cibo. Ha sancito che non ? stata un?assunzione prolungata, n? per migliorare le prestazioni. Tanto pi? che ? accertato come la sostanza incriminata (Drostanolone, uno steroide anabolizzante di cui nelle urine sono stati individuati 1,150 nanogrammi per millimetro, n.d.r.) non migliori le performance nel motociclismo. Dunque in definitiva pur in una sentenza di condanna, il tribunale della Fim in primo grado ha certificato l?innocenza di Andrea?.
Subito in moto
Si spera quindi che il verdetto sia vicino, anche se difficilmente sar? prima del 19 luglio, data del via alla stagione da Jerez. Ma ci? che preme a Iannone ? che sia di assoluzione, cos? da ritornare subito in moto. ?Io speravo di vedercelo gi? in Qatar ? rivela Rivola ? figuriamoci quindi quanto siamo impazienti. Finora il tempo che si ? perso ? stato un danno per lui e per noi. Andrea scalpita. E noi con lui?.
La Gazzetta dello Sport 10 Maggio di Mario Salvini
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