Buongiorno, facciamo il punto al primo quadrimestre, senza entrar nel merito dei piloti, ci sarà thread apposito.
1. Yamaha.
Moto da battere, ha vinto in Quatar e bene, contro tutti i pronostici su una pista dove conterebbe il motore se non ci fossero anche le curve da fare. Ricordo che ha vinto anche lo scorso anno a Barcellona, altra pista con super rettilineo. Si guida bene, si permette di far podio con una moto 'vecchia',la stessa che lo scorso anno ha quasi vinto il mondiale e forse nessuno lo ha notato ma i piloti (tranne uno) non si stendono mai, qualcosa dovrebbe significare. Dopietta in Quatar, vittoria concreta in Portogallo, avrebbe portato a casa anche Jerez senza l'infortunio al pilota. E' andata forte dappertutto.
2. Ducati.
Netto miglioramento, finalmente va forte dappertutto anche lei. Gran motore, non è una novità, finalmente gira anche se non ovviamente come la prima, gli è mancato il guizzo, vedremo in piste 'più amiche'.
3. Suzuki.
E' la mediomen delle moto, va bene dappertutto, equilibrata, ma non vince da nessuna parte. Ha vinto un mondiale sui piazzamenti e inconvenienti altrui, ma non tutti gli anni son cosi. Manca l'ultimo step.
4. Aprilia
E' subito a ridosso di Suzuki. E' limitata dal fatto di non avere un collaudatore, pochi soldi, un solo pilota, nonostante ciò ha fatto un notevole step, figlio anche delle concessioni. Si permette di mettere dietro Honda, è a ridosso dei primi, manca poco.
5. Honda
La situazione è figlia della cattiva gestione copiata pari pari dalla Ducati era Stoner, ho il miglior pilota, guida tutto, peccato che via lui il nulla, sopratutto dalla partenza di Pedrosa. Ha un anteriore che non tiene, cadono tutti, non se ne salva uno e arranca. Ha preso il posto di Ducati come ammazzacarriere, da starci alla larga.
6. KTM
Ultima. Perse le concessioni, cambiata una gomma anteriore che gradiva, è sparita. Se paragoniamo l'investimento in moto piloti e tecnici con Aprilia la situazione è ancora più imbarazzante.
Questo è il punto a oggi, vediamo l'evoluzione della situazione nei prossimi 4 Gp a appuntamento al secondo quadrimestre.
1. Yamaha.
Moto da battere, ha vinto in Quatar e bene, contro tutti i pronostici su una pista dove conterebbe il motore se non ci fossero anche le curve da fare. Ricordo che ha vinto anche lo scorso anno a Barcellona, altra pista con super rettilineo. Si guida bene, si permette di far podio con una moto 'vecchia',la stessa che lo scorso anno ha quasi vinto il mondiale e forse nessuno lo ha notato ma i piloti (tranne uno) non si stendono mai, qualcosa dovrebbe significare. Dopietta in Quatar, vittoria concreta in Portogallo, avrebbe portato a casa anche Jerez senza l'infortunio al pilota. E' andata forte dappertutto.
2. Ducati.
Netto miglioramento, finalmente va forte dappertutto anche lei. Gran motore, non è una novità, finalmente gira anche se non ovviamente come la prima, gli è mancato il guizzo, vedremo in piste 'più amiche'.
3. Suzuki.
E' la mediomen delle moto, va bene dappertutto, equilibrata, ma non vince da nessuna parte. Ha vinto un mondiale sui piazzamenti e inconvenienti altrui, ma non tutti gli anni son cosi. Manca l'ultimo step.
4. Aprilia
E' subito a ridosso di Suzuki. E' limitata dal fatto di non avere un collaudatore, pochi soldi, un solo pilota, nonostante ciò ha fatto un notevole step, figlio anche delle concessioni. Si permette di mettere dietro Honda, è a ridosso dei primi, manca poco.
5. Honda
La situazione è figlia della cattiva gestione copiata pari pari dalla Ducati era Stoner, ho il miglior pilota, guida tutto, peccato che via lui il nulla, sopratutto dalla partenza di Pedrosa. Ha un anteriore che non tiene, cadono tutti, non se ne salva uno e arranca. Ha preso il posto di Ducati come ammazzacarriere, da starci alla larga.
6. KTM
Ultima. Perse le concessioni, cambiata una gomma anteriore che gradiva, è sparita. Se paragoniamo l'investimento in moto piloti e tecnici con Aprilia la situazione è ancora più imbarazzante.
Questo è il punto a oggi, vediamo l'evoluzione della situazione nei prossimi 4 Gp a appuntamento al secondo quadrimestre.
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