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Quartararo: “Mi aspettavo più potenza sul nuovo motore” |

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    Quartararo: “Mi aspettavo più potenza sul nuovo motore” |



    Il test di Misano ha fornito ai piloti un antipasto di quello che li attenderà la prossima stagione, i costruttori hanno infatti portato numerose novità per il 2022. In casa Yamaha, Fabio Quartararo ha potuto provare il nuovo telaio e il nuovo motore sviluppato a Iwata. Autore di un 1’31”926 che lo ha portato in settima posizione nella seconda giornata, il leader del mondiale non nasconde una certa delusione per quanto riguarda il quattro cilindri in linea, ma spera che possano essere portati ulteriori miglioramenti.

    “La moto che ho provato martedì mattina era un nuovo prototipo – ha spiegato Quartararo alla fine della sua giornata – Era una nuova moto da scoprire, ma molto simile. Il motore era nuovo e sul telaio i miei commenti sono stati piuttosto buoni. Per un primo prototipo, mi aspettavo un po’ più di cavalli sul motore, ma sfortunatamente ancora non ci sono. Li attendo per il test di Jerez”.

    Al termine della prima giornata, condizionata dalla pioggia la mattina, Quartararo si è espresso anche sul nuovo telaio portato da Yamaha: “Il feedback è stato piuttosto buono e penso che sia abbastanza positivo. Ma non voglio parlare troppo presto, perché non ho ancora fatto molti giri. Ad ogni modo, il feedback non è stato né migliore né peggiore”.

    Se il leader del mondiale ha poco da dire sul telaio 2022, è perché lo ha davvero valutato solamente martedì pomeriggio e all’inizio dell’ultima giornata di test. Contrariamente ad alcuni piloti che possono preparare la prossima stagione, il pilota di Nizza ha dovuto proseguire il suo lavoro sulla stagione in corso e sulla caccia al titolo mondiale.

    “Ho fatto qualche giro con la moto del 2022 nel corso della seconda giornata. Non ne ho fatti molti perché mi volevo concentrare su alcune parti della moto del 2021, per provare delle cose nella regolazione del forcellone, dell’ammortizzatore e di un’altra componente, ma non so esattamente quale. Alla fine, girare con il setup di base è stata la cosa migliore”.

    Quartararo è andato alla ricerca di guadagni specifici sul circuito di Misano, dove i piloti torneranno per una seconda gara e dove potrebbe avere una prima opportunità di conquistare il titolo, a condizione che prima finisca nei primi 14 nella prossima gara ad Austin. Tuttavia, dovrebbe affrontare il GP dell'Emilia Romagna con lo stesso set-up del GP di San Marino: "Abbiamo provato delle cose, purtroppo non abbiamo migliorato affatto. Era peggio o lo stesso, così siamo tornati alla configurazione di base. Purtroppo, non c’è nessun miglioramento sotto questo aspetto".

    Le basse temperature di martedì saranno utili per le prossime gare, dove le condizioni autunnali dovranno essere prese in considerazione per la messa a punto delle moto: "Aiuterà perché la pista era 10°C più fredda rispetto a mercoledì. Può essere utile per le informazioni sui pneumatici. Ho visto che con queste temperature posso usare la dura all’anteriore. Sappiamo che quando torneremo potremo usarlo. È una cosa davvero positiva".

    Il test di Misano ha definitivamente decretato Fabio Quartararo come leader in Yamaha. Attualmente ha la responsabilità di guidare il marchio nel suo sviluppo, qualcosa che è più difficile per gli altri suoi piloti: Franco Morbidelli rimane convalescente e deve ancora adattarsi alla moto ufficiale, Valentino Rossi si ritirerà a fine stagione e Andrea Dovizioso sta iniziando a familiarizzare con il modello 2019. Quartararo sta dunque acquisendo quel ruolo di leader e crede di essere adatto a guidare il costruttore nella giusta direzione.

    "Non è stato il più grande test perché ne abbiamo avuti alcuni in cui avevo informazioni importanti da dare. Non direi che è il primo, ma è la prima volta che sono stato il primo pilota a testare la roba nuova. Per questo, sì. Mi sento bene in questa posizione, per essere un po' un test driver".

    "Sento che è stato positivo poter dare un buon feedback sulle moto. Penso che la mia sensazione di dire cosa sta succedendo con la moto sia uno dei miei punti forti, e si vede chiaramente nei dati. Alla fine è stata una buona giornata. Penso di essere stato molto più calmo rispetto al passato. Prima, nei test volevo sempre essere il primo. Ieri ho fatto il mio miglior giro con una gomma che aveva 15 giri, quindi sono molto felice".

    Da motorsort.com

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    #2
    Yamaha non ha potenza sufficiente nel motore dal 2004(anche da prima), ma su 17(18) Mondiali Piloti da allora, ne hanno vinti 7(8)...

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      #3
      con un 4 in linea la Yamaha non avrà mai la potenza dei V4, però almeno non farsi sverniciare anche dalle Suzuki

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