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MotoGP | Il peso umano dell'assenza forzata di Marc Marquez

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    MotoGP | Il peso umano dell'assenza forzata di Marc Marquez



    L'annuncio di Marc Marquez, durante il Gran Premio d'Italia, di volersi fermare nuovamente per sottoporsi ad una quarta operazione al braccio destro gravemente infortunato nell'incidente del GP di Spagna 2020, ha confermato le voci che erano state smentite fino a quel momento: la possibilità c'era.

    In realtà era una mezza verità. Quel giovedì al Mugello, l'otto volte campione del mondo non era disposto a rinunciare al campionato per sottoporsi ad un'altra operazione. Ma aveva discusso dell'opzione.

    Già nell'ottobre scorso, quando è stato costretto a fermarsi per problemi di diplopia (visione sdoppiata), Marquez ha iniziato a riflettere sull'idea di un quarto intervento importante al braccio. Dal suo ritorno al Gran Premio del Portogallo 2021 nell'aprile dello scorso anno, Marquez è stato infatti l'ombra di se stesso.

    Le operazioni subite nel 2020 lo avevano costretto a ruotare l'omero dalla sua posizione normale. Questo gli ha impedito di allenarsi come faceva di solito e gli ha causato problemi alla spalla. Anche se l'osso era guarito, quando è tornato a gareggiare, ha dovuto guidare in modo diverso.

    Sui circuiti in senso orario, dominati dalle curve a destra, i suoi problemi erano più acuti. Sulle piste antiorarie, riusciva a dimostrare di essere ancora il pilota magistrale che è sempre stato. Al Sachsenring e al Circuito delle Americhe si è aggiudicato la vittoria, mentre ad Aragon l'ha mancata di poco contro la Ducati di Pecco Bagnaia. Sul circuito di Misano, in senso orario, ha approfittato della caduta di Bagnaia per conquistare la terza vittoria della stagione 2021. Sembrava che il vecchio Marquez stesse lentamente tornando alla ribalta. Ma la realtà era molto diversa.

    "La mia vita quotidiana è molto influenzata", ha detto Marquez a proposito del suo braccio destro. "Prima mi allenavo molto con il motocross, con le moto da strada, con qualsiasi tipo di moto, mi allenavo molto".


    "Ora la vita normale consiste nel tornare a casa, riposare per due o tre giorni perché non posso fare nulla, solo un po' di lavoro per le gambe, un po' di bici. Poi ricomincio ad allenarmi, a fare fisioterapia e a prendere antidolorifici. Dico ai miei dottori e ai miei collaboratori che, in sella a questo tipo di moto, posso fare ancora un anno o due, ma non di più, perché non mi diverto. Sto soffrendo molto e non riesco a sopportare questa situazione mentale".

    Il settimo posto finale di Marc, al ritorno in Portogallo, ha rappresentato la prima volta che il pilota di Cervera ha mostrato una reale vulnerabilità e ha offerto un assaggio dell'inferno che ha passato dal luglio 2020.

    Ma nel 2021, nonostante abbia saltato quattro gare e sia caduto in altre quattro, è rimasto comodamente il miglior pilota Honda e l'unico pilota HRC a vincere delle gare. Alla fine, ciò ha portato a una radicale revisione della moto della Honda per il 2022, poiché i problemi fisici della sua stella, uniti ai problemi dei suoi compagni di squadra con la RC213V, hanno costretto a cercare una moto più facile da guidare.

    Marquez, tuttavia, ha dichiarato a Motorsport.com, lo scorso febbraio in Indonesia, che avrebbe potuto vincere il campionato nel 2021 con quella Honda se fosse stato in condizioni fisiche migliori. Quello che è stato chiaro nelle prime sette gare del 2022 è che invece non avrebbe potuto vincere il titolo con la RC213V del 2022, e forse nemmeno con qualsiasi altra Honda.

    I suoi weekend di gara sono stati fortemente condizionati dall'infortunio al braccio. Il venerdì doveva girare con più parsimonia per risparmiarsi fisicamente per la gara, quindi la sua preparazione domenicale non era ottimale. Se a questo si aggiunge il suo instancabile lavoro di direzione dello sviluppo della RC213V al venerdì, Marquez ha affrontato una costante battaglia quest'anno.

    Ancora una volta, nonostante tutto, rimane il miglior pilota Honda e dopo il Mugello era nono in classifica con 60 punti, 20 in più del compagno di squadra Pol Espargaro, che sembra avere davanti a sé la porta d'uscita dalla HRC per il 2023.

    Quindi, anche se le sue speranze di titolo per il 2022 sono state inesistenti, è chiaro che c'è ancora la possibilità per Marquez di tornare il pilota che era prima dell'infortunio: il pilota che ha vinto sei Campionati del Mondo nei suoi primi sette anni di MotoGP, arrivando a un passo dall'eguagliare i numeri di Valentino Rossi, che fino a prima di lui sembravano irraggiungibili.



    "Per come sto guidando, sto soffrendo troppo e non mi sto divertendo", ha detto Márquez dopo aver annunciato la sua operazione. "Ogni fine settimana è un incubo. Ma è vero che il mio corpo è lo stesso e la strada da seguire ora è quella di prepararsi per il 2023. Voglio ringraziare Honda perché crede in me e mi sostiene molto".

    "Nella vita di un pilota ci sono alti e bassi. Posso salire sul podio in alcuni circuiti, ma non è il modo in cui voglio correre. Soffro molto e questo può portare ad altri infortuni. Non posso continuare a guidare così".

    Il motivo per cui Marquez non si è sottoposto prima all'intervento è che l'omero destro non era ancora pronto per un'operazione così importante. Ha ricevuto il via libera per l'operazione venerdì al Mugello, tra le due sessioni di prove. Se il via libera fosse arrivato prima, dopo aver concluso il Gran Premio d'Italia al decimo posto, ha ammesso che probabilmente non sarebbe neppure partito alla volta della Toscana.

    Marquez si è recato negli Stati Uniti per sottoporsi all'operazione presso la Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, e il dottor Joaquín Sánchez - raccomandato come il migliore nel settore - ha supervisionato l'intervento. Il responsabile del team Honda, Alberto Puig, ha spiegato l'operazione: "L'intervento consisterà nella rimozione del materiale di osteosintesi nella spalla destra. Inoltre, ci sarà un'osteotomia omerale per migliorare la rotazione esterna del braccio e la stabilità della spalla".

    Nonostante il successo dell'operazione, non si conosce ancora la durata dei tempi di recupero, che potrebbero essere tra i quattro ed i sei mesi. Anche se è già tornato in Spagna per iniziare la riabilitazione, Marquez aveva rivelato che i suoi medici gli avevano detto di non pensare neanche di sottoporsi all'operazione se pensava di poter salire in moto rapidamente. In ogni caso, è probabile che non lo rivedremo in MotoGP nel 2022.

    È una situazione tutt'altro che ideale per la Honda in particolare e per la MotoGP in generale. Ma è un sacrificio necessario da fare. Pochi infatti dubitano che, una volta in piena forma, Marquez tornerà a lottare nel gruppo di testa.

    "Per me Marc è stato, ed è, il miglior pilota degli ultimi 10 anni e ha avuto degli ultimi anni davvero difficili", ha detto il campione del mondo in carica, Fabio Quartararo, "Per un pilota, avere un infortunio e tornare è già difficile. Ma lui è tornato e ha vinto tre gare l'anno scorso, ha lottato, non si è mai arreso".



    "Qualunque sia la decisione", ha detto prima che Marquez tenesse la conferenza stampa, "lo sosterrò e gli auguro la migliore guarigione. Spero che torni e che avremo grandi battaglie, come nel 2019".

    Alla fine, però, il ritorno alla vittoria di Marquez è quasi irrilevante. La cosa più importante ora è che torni semplicemente a godersi la vita. Questa, come lui stesso sottolinea, sarà la vittoria finale.

    "È stato un anno e mezzo complicato, ma mi ha rafforzato molto e spero che sia un punto di svolta per correre come voglio", ha detto Marquez nella sua ultima conferenza stampa con i media al Mugello. "Poi, se vinceremo o meno, vedremo. Non si tratta di operarsi e vincere; ma operarmi e tornare a divertirmi, quella sarà una vittoria".

    E un Marquez che si diverte è già un qualcosa che dovrebbe cominciare a fare paura a tutto il resto della griglia della MotoGP...

    MotoGP | Il peso umano dell'assenza forzata di Marc Marquez (msn.com
    Last edited by MAX_rr; 15-06-22, 19:32.

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    #2
    E quale sarebbe il "peso umano"?

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      #3
      64kg me pare

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        #4
        A parte il titolo che non mi pare particolarmente centrato, e lo stile di scrittura che non è particolarmente eccitante... a parte questo, dicevo, fa emergere un aspetto dello spagnolo a cui fino ad oggi non era stata data luce; mah, forse alla fine il titolo un senso ce l'ha....

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          #5
          Inchiostro(virtuale) sprecato.

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