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MotoGP | Per i numeri Ducati e Honda sono le moto più critiche

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    #1

    MotoGP | Per i numeri Ducati e Honda sono le moto più critiche

    Su Motorsport.com avete già potuto leggere il numero di incidenti che si sono verificati nella stagione 2022 della MotoGP, nonché i piloti delle diverse categorie che sono caduti più volte nel corso dell'anno.

    I dati sono chiari e rivelano che la stagione appena conclusa è stata quella con il maggior numero di incidenti negli ultimi tredici anni. Inoltre, in base al numero medio di incidenti per Gran Premio, il 2022 è stata la seconda stagione più movimentata, dietro solo al 2017.

    Ma la serie di dati pubblicati dagli organizzatori nasconde anche altri interessanti segreti, e questo sito ha voluto continuare a scavare per sfatare (o confermare) miti e scoprire le diverse statistiche che circondano il lato meno amichevole di questo sport.

    Questa volta abbiamo cercato di capire quali siano le moto più critiche sulla griglia di partenza della classe regina e quali sono quelle che hanno meno probabilità di finire con un pilota con la tuta sporca.

    Ducati e Honda, le moto con il maggior numero di cadute nel 2022


    La Honda aveva una pessima reputazione nel 2022 e sarebbe logico pensare che, in una certa misura, se la sia guadagnata. La Casa dell'ala dorata non è riuscita a ottenere buoni risultati in nessun momento dell'anno, con il solo Marc Marquez in grado di dare lustro alla moto (quando il suo braccio glielo ha permesso).



    Tuttavia, tutti gli altri nomi che hanno guidato la RC213V hanno concordato sulla stessa conclusione: era una moto molto difficile da guidare. L'esempio più eclatante è quello di Pol Espargaro, che non è riuscito ad adattarsi alle peculiarità della moto e ha concluso il suo periodo di due anni più che scontento.

    Anche Alex Marquez non ha lasciato la fabbrica giapponese con gioia, dopo tre anni più di sofferenza che di gloria. Le sue dichiarazioni non proprio innocenti al termine del test post-stagionale di Valencia, dove ha provato per la prima volta la Ducati con cui correrà nel 2023, la dicono lunga: "È una moto molto facile (la Ducati)".

    Tuttavia, la sorpresa arriva quando si vede che sono stati i piloti Ducati a cadere più volte durante l'anno appena concluso. La Desmosedici GP si è dimostrata indiscutibilmente la migliore moto della griglia, nettamente superiore agli altri costruttori sulla maggior parte dei circuiti.




    Ma i numeri sono chiari. Le moto italiane hanno accumulato un totale di 123 cadute, mentre i piloti Honda sono caduti in 81 occasioni. Queste cifre, tuttavia, mancano di contesto e sono di scarsa utilità.

    Per sapere quale marchio ha avuto più probabilità di finire a terra nel 2022, dobbiamo calcolare il numero medio di incidenti per pilota. La Ducati ha avuto in totale nove piloti nel corso della stagione: Pecco Bagnaia, Jack Miller, Enea Bastianini, Fabio Di Giannantonio, Johann Zarco, Jorge Martin, Luca Marini, Marco Bezzecchi e Michele Pirro. Inoltre, cinque dei dieci piloti che sono caduti di più durante l'anno erano in sella ad una Ducati.

    Per quanto riguarda la Honda, sei piloti si sono aggiunti al totale delle cadute: Marc Marquez, Pol Espargaro, Alex Marquez, Takaaki Nakagami, Stefan Bradl e Tetsuta Nagashima.

    È interessante notare che tre di questi sei piloti (Pol, Alex e Marc) sono tra i primi dieci con il maggior numero di cadute dell'anno. Dei primi dieci, otto erano piloti Ducati o Honda.

    Aprilia e Suzuki, le più affidabili in MotoGP nel 2022


    Sull'altro piatto della bilancia ci sono Aprilia e Suzuki. Il marchio italiano ha stupito il mondo nel 2022, arrivando in cima al podio e lottando fino alle ultime gare per il titolo.

    In totale, la Casa di Noale ha accumulato 19 cadute. Tuttavia, il caso dell'Aprilia è particolare e la cifra non dice tanto della RS-GP quanto dei suoi piloti. Da una parte del box c'era Aleix Espargaro, che ha finito per abituarsi a tornare ai box per la service road, e ha concluso l'anno come il decimo pilota con il maggior numero di cadute: 14.

    Dall'altra parte del box, invece, c'era Maverick Vinales, uno dei piloti più "sicuri" della categoria. Lo spagnolo ha toccato l'asfalto solo due volte in tutto l'anno, un record per lui, quindi il suo contributo ha in qualche modo compensato il bilancio finale.

    Anche Lorenzo Savadori, il terzo pilota del marchio, che ha disputato solo cinque gare, ha avuto più cadute di Vinales: 3.




    La Suzuki, anch'essa con tre piloti, ha eguagliato Aprilia in termini numerici: 19 cadute. I giapponesi, al loro ultimo anno in MotoGP, avevano anche tre piloti: Joan Mir, Alex Rins e Kazuki Watanabe (il sostituto del maiorchino nel tour asiatico).

    La GSX-RR si è sempre dimostrata una moto docile, simile alle Yamaha (soprattutto perché erano le uniche a utilizzare ancora il quattro cilindri in linea), e non è mai stata troppo critica.

    Ma il grande cambiamento è arrivato dal #42. Rins, che negli anni precedenti finiva completamente fuori strada, con lunghi periodi di gare terminate prima del tempo, è riuscito a ridurre drasticamente i suoi errori, passando da dodici cadute nel 2021 a solamente sette.

    Joan Mir si trova a metà classifica, con 11 scivolate, mentre Watanabe ha aggiunto solo un incidente al conto.

    A parità di numero di cadute e di piloti, il risultato medio è lo stesso: 6,33 cadute per pilota, ben lontano dalle oltre 13 di Ducati e Honda.
    Marchio Numero di piloti Cadute totali Media di cadute per pilota
    Ducati 9 123 13,7
    Honda 6 81 13,5
    Yamaha 5 52 10,4
    KTM 4 41 10,25
    Aprilia 3 19 6,3
    Suzuki 3 19 6,3



    MotoGP | Per i numeri Ducati e Honda sono le moto più critiche (msn.com)
    Last edited by MAX_rr; 24-12-22, 13:16.

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    #2
    Ducati ha i migliori stuntman

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      #3
      Mah.. secondo me le moto non c'entrano nulla, è solo il pilota che decide quanto rischiare e quindi cadere. Dovizioso per esempio non cadeva mai, segno di essere sempre abbastanza lontano dal limite, eppure aveva una ducati

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        #4
        Beh, la ducati ha peccuccio, che in tema di aratura del ghiaione è una vera autorità...

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          #5
          Strenna natalizia?

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            #6
            Originally posted by AG_KTM View Post
            Beh, la ducati ha peccuccio, che in tema di aratura del ghiaione è una vera autorità...
            Sarebbe quello che poi ha vinto il campionato?

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              #7
              Originally posted by Bulun View Post

              Sarebbe quello che poi ha vinto il campionato?
              Si. Le ha tentate tutte per perderlo, ma alla fine ha dovuto arrendersi e vincerlo.

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                #8
                Pensiamo agli altri poverini allora, se mai si impegnasse davvero per vincerlo...

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                  #9
                  Originally posted by AG_KTM View Post

                  Si. Le ha tentate tutte per perderlo, ma alla fine ha dovuto arrendersi e vincerlo.
                  Di cazzate ne ha fatte diverse
                  Ma a molla è preso un colpo visto che non lo leggo da diversi giorni?
                  Mi è venuto in mente dato che è antiducataro pure lui

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                    #10
                    Doppio
                    Last edited by Fafnir; 27-12-22, 05:30.

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                      #11
                      Ducati aveva due rookie
                      Last edited by Fafnir; 27-12-22, 05:31.

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                        #12
                        Ducati ha anche il doppio delle.moto del resto della griglia e aveva il.quadruplo di Suzuki e Aprilia...

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                          #13
                          Secondo me sarebbe più coretto dividere per il numero di moto normalmente in griglia lasciando stare le white card. Non cambia molto ma avremo Honda quasi a 20 e Ducati sopra i 15 poi le altre. Comunque qualcosa la statistica dice, effettivamente la Ducati è competitiva ma secondo me ancora un po' traditrice l'Aprilia che ha fatto un gran campionato con poche cadute vuol dire che forse da più informazioni sul limite. La Honda un disastro cade e va piano e anche la Yamaha se pur ha un numero di cadute medio non altissimo aveva 3 piloti che faticavano a prendere punti cioè un conto è sdraiarsi quando lotti per la vittoria (qui Pecco e le Ducati dominano) un conto è sdraiarsi quando sei quindicesimo.

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