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Rivola: interessati a SBK ma non in veste ufficiale

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  • mito22
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    Vabb? ma era abbastanza ovvio ed evidente.. ora sempre di pi?... no?

    Ovvio che si concentrano FULL MOTOGP..... l'arrivo di Rivola ne ? l'ennesima conferma.

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  • Rivola: interessati a SBK ma non in veste ufficiale

    Ecco l'articolo

    Aprilia ha rivoluzionato il suo organico alla vigilia della stagione 2019 al fine di ottenere i risultati che la squadra di Noale spera di vedere arrivare dal suo ritorno nella classe regina nel 2015. Il team italiano si ? infatti dotato di figure di rilievo sul versante piloti, ingaggiando Andrea Iannone come pilota ufficiale e Bradley Smith nel Test Team, e sul versante amministrativo con l?arrivo in Aprilia di Massimo Rivola, ex Ferrari, in qualit? di amministratore delegato. Il bilancio sulla stagione in corso ha guidato la nostra lunga chiacchierata con l?AD della casa di Noale in occasione del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.
    Aprilia ha iniziato il 2019 con precisi obiettivi. Quali di essi sono stati gi? centrati, o sono in fase di raggiungimento?
    ?Ad oggi, un bilancio sportivo sarebbe mediamente negativo, ma i nostri obiettivi non sono per adesso, bens? a medio e lungo termine. Ovviamente non sono soddisfatto dei risultati sportivi, ma non sono preoccupato perch? l?obiettivo ? quello di crescere. E da questo punto di vista ci stiamo muovendo bene, sia internamente che sul mercato, soprattutto per quanto riguarda le persone da inserire. Credo che ad oggi abbiamo ancora una buona reputazione e credibilit?, garantite dal fatto che Aprilia voglia tornare ad essere un brand di riferimento dal punto di vista sportivo. Tutto sommato, dunque, non ? cos? male?.

    E per quanto riguarda le prestazioni dei piloti?
    ?Nella maggior parte delle gare Espargar? aveva il potenziale per essere in top 10, grazie anche ad un ottimo stato di forma. Iannone ha faticato, ma negli ultimi GP, soprattutto in gara, ha dimostrato di aver raggiunto le prestazioni del compagno, che comunque conosce la moto gi? da quattro anni. Questo vuol dire che Andrea si sta adeguando, e ci sta anche aiutando nello sviluppo della moto. Essendo stato un pilota Suzuki e Ducati, ha dei feedback che chi ha guidato per diversi anni sempre Aprilia non pu? avere. Se guardiamo ai tre top rider che hanno cambiato casacca in questi anni, Iannone, Zarco e Lorenzo, ad oggi Andrea ? quello pi? stabile?.
    Come vede la loro situazione?
    ?Posso dire che, quando un pilota ? abituato lottare per il podio, calarsi in una realt? in cui si parte molto pi? indietro implica dover rifare tutto daccapo. Anche a livello mentale: ? necessario resettare le sensazioni, e anche le ambizioni. Non conosco la situazione di Zarco in KTM, ma un pilota che dichiara a met? a stagione di risolvere il contratto per l?anno successivo, vuol dire che benissimo non sta. Mi dispiace, perch? ? un sicuro talento, e molti l?anno scorso avevano gridato ad un nuovo Valentino Rossi. Nel nostro mondo si fa presto a giudicare, in un senso e poi nell?altro, mentre bisognerebbe essere pi? cauti. Penso invece che la situazione di Lorenzo sia differente: lui ha saltato le prove invernali, un po? come Andrea, e questo ha contato in maniera negativa sul feeling con la moto. Sicuramente i suoi infortuni sono stati decisivi, e l?ultimo molto preoccupante. Quando un pilota inizia a dire che ha paura di farsi male, ? meglio che si fermi un attimo. In caso, mi dispiacerebbe tantissimo, perch? penso che Lorenzo sia uno dei pi? forti piloti nella storia del motociclismo recente?.

    Per quanto riguarda lo sviluppo della moto 2020, Romano Albesiano (direttore tecnico di Aprilia) ha posto l?accento su importanti cambiamenti in atto. Quando vedremo il nuovo prototipo in pista?
    ?Albesiano ha ragione nel dire che ci saranno importanti cambiamenti, anche se io farei forse un po? meno proclami: non ? sempre detto che un cambiamento implichi un miglioramento. Da quando Aprilia ? tornata in MotoGP ? sempre stato sviluppato un solo progetto, ora arrivano alla sua maturit?. Iniziandone uno nuovo, c?? la probabilit? che all?inizio saremo pi? indietro di ora. Poi il potenziale sar? maggiore, e dunque cresceremo di pi?. L?inizio sar? difficile, l?obiettivo ? quello di arrivare al primo test in Malaysia con la moto pronta. E, ad essere sinceri, se ne avremo una sar? gi? un bel traguardo. La decisione di cambiare tante cose, alla luce delle risorse, ? stata presa dopo il primo periodo di ambientamento della nuova squadra, compreso il mio. Prima di rivoluzioni tecniche, ? infatti stato necessario fare anche cambiamenti a livello di organizzazione interna?.
    L?ultimo cambiamento in questo senso ? stato la promozione di Fabrizio Cecchini a coordinatore tecnico di tutto il team. A cosa ? dovuta questa scelta?
    ?Avevamo un buco in quell?area. Inoltre, essendo Aprilia a Noale e Gresini a Faenza, avevamo bisogno di un trait d?union. Il ruolo attualmente ricoperto da Fabrizio ? per noi molto importante, e grazie alla sua esperienza svolge un lavoro eccellente nella cura dei dettagli della moto, che sono fondamentali. Di fatto, ? una figura in pi? che portiamo in pista, in quanto Pietro Caprara ? diventato nuovo capotecnico di Iannone?.

    Avete gi? pensato ad un sostituto di Caprara nel Test Team?
    ?Il Test Team ? in mano a Paolo Angelin, un dipendente interno di Noale, molto in gamba. ? probabile che gestisca tutto lui direttamente, ma stiamo ancora valutando. ? chiaro che lo sviluppo interno ? molto attivo: abbiamo iniziato a prendere qualche figura in pi?, dunque siamo destinati a crescere. Non si parla di decine di persone, ma bisogna scegliere figure giuste, che portino il loro know how e che si sappiano ambientare a Noale, portando qualcosa di nuovo. C?? anche la necessit? di aprire gli occhi al mondo?.
    A questo proposito, quanto l?esperienza in Formula 1 la sta aiutando nel processo riorganizzativo della squadra?
    ?Certamente aiuta l?esperienza fatta sia in Ferrari, che in Toro Rosso, che in Minardi. Per me arrivare qui ? stato una sorta di ritorno alle origini, tornando in un?azienda di piccole dimensioni che vuole crescere. Noi siamo il team costruttore pi? piccolo, come lo era la Minardi. Poi arriv? Red Bull, che ci diede la possibilit? di progredire, permettendoci di cogliere la prima vittoria a Monza con Vettel. Mi ci rivedo in maniera speranzosa, sperando ci possa essere la stessa crescita. La Ferrari aveva numeri molto diversi, ma l?esperienza l? ? stata altrettanto utile?.

    Per quanto riguarda invece la gestione piloti, quanto la ha aiutata la sua esperienza in questo senso nel mondo auto?
    ?Oltre alla Ferrari Driver Academy, mi ha aiutato il mestiere che ho fatto per tutta la vita, ovvero il direttore sportivo. Si tratta per? di mondi diversi: il pilota auto e il pilota moto sono due ?animali? differenti: per quanto riguarda le due ruote, l?impatto del pilota sulle prestazioni ? tanto di pi? rispetto a quello delle macchine. Nelle auto un pilota non in forma perde due decimi rispetto ad uno in forma, nelle moto due secondi. Creare l?ambiente giusto intorno ai rider ? dunque fondamentale. Devo ancora trovare delle chiavi di lettura migliori, ma questo avverr? man mano che conoscer? anche gli altri piloti del paddock?.
    Cosa ci pu? dire in merito ad un possibile progetto Superbike?
    ?Aprilia si ? ritirata dal mondiale perch?, nonostante la storia gloriosa, il gioco non valeva pi? la candela. Siamo stati contattati per rientrare, e la cosa ci interessa molto. Non avendo una moto nuova, a mo? di Ducati con la loro ?MotoGP stradale?, rientreremmo per? in veste non ufficiale. Dovremmo tornare alla RSV4, gloriosissima, e, per quanto matura, penso ancora molto competitiva. Avendo da rispettare un alto livello di professionalit?, chiederemmo determinati standard di qualit? e prestazione al team che andrebbe ad utilizzare le nostre moto. Le nostre forze sono per ora concentrate sulla MotoGP, che ? un biglietto da visita molto pi? rappresentativo della Superbike, per quanto si tratti di un campionato interessante. Non penso che il formato attuale del mondiale sia corretto in ottica futura: se la Superbike si pone come antagonista della MotoGP, perde in partenza. Penso che le moto utilizzate dovrebbero essere molto pi? derivate dalla serie, sarebbe interessante combinare gare brevi con gare endurance. Essendo derivate, devono resistere a lungo. Se ad una moto di serie devo cambiare il motore dopo 1500 km, non ? una moto di serie?.


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    Last edited by mito22; 09-10-19, 08:09.
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