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Ma è sempre meglio partecipare no?
La Parisenne ? un?azienda svizzera produttrice di sigarette che finanzia il progetto voluto da Michel Metraux,all?epoca uno dei pi? importanti manager del gruppo petrolifero Elf e suo distributore in Svizzera.
Metraux ? un appassionato di motori che da tempo sogna di vedere un team elvetico nel mondiale,la sua idea ? di creare un ?Dream team? totalmente svizzero (moto,piloti e sponsor).
Con un consistente budget ha disposizione si accaparra uno dei miglior tecnici,Jork Moller,che viene contattato nel 1984 e si mette subito all?opera,perch? l?intenzione ? di partecipare al mondiale l?anno seguente.
Stabilisce il centro operativo a Pesaro,cos? da avere gi? conoscenze con fornitori e tecnici,avendo lavorato alla Morbidelli,e questo gli consente di procedere spedito .
All?inizio del 1985 il motore ? pronto,un bicilindrico parallelo fronte marcia,con cilindri inclinati in avanti di 35?,raffreddato a liquido e con ammissione a dischi rotanti,misure alesaggio per corsa 56x50.06mm per una cilindrata pari a 249.16 cc.
Moller disegna anche il telaio che fa poi realizzare dallo specialista olandese Niko Bakker,mentre per il resto della ciclistica si affida al meglio della componentistica italiana da GP di quegli anni,sospensioni Marzocchi,freni Grembo e Grimeca e dischi Zanzani,cerchi Marvic in magnesio.
La moto ? pronta ? vengono ingaggiati Jacques Cornu e Sergio Pellandino,ma solo il primo correr? con la Parisenne,Pellandini correr? con una Honda Rs250r standard,verniciata con la stessa livrea.
Questa scelta f? fatta perch? il piccolo reparto corse pescarese non ? in grado di allestire in tempo due moto con relativi ricambi,e perch? Metraux tiene cos? un ?canale? aperto con la Honda per soddisfare lo sponsor.
Il debutto a Kiyalami ? pieno di incognite,non tanto per la moto,ma per le condizione dei due piloti,Pellandini ? costretto ad alzare bandiera bianca a causa del fisico debilitato,dal brutto incidente avvenuto l?anno prima,e Cornu a problemi alla vista dopo un incidente autostradale.
Cornu corre ugualmente ed arriva a ridosso della zona punti,chiudendo 11?.
Moller deluso del risultato cerca l?ingaggio con Rayney e Balligton,ma non v? a buon fine con entrambi.
Dopo il terzo gp della stagione,la situazione si sblocca,Cornu sotto la pioggia arriva 19?;mentre Pierre Bolle,ingaggiato all?ultimo momento da Metraux per guidare la honda lasciata libera da Pellandini che all?ultimo si presenta al gp in stampelle dopo un intervento alla caviglia,e chiude il gp in 13? posizione.
Prima di andare al prossimo gp,al Mugello,vengono fatti dei cambiamenti;Bolle viene ingaggiato per tutta la stagione e gli viene affidata la Parisenne,mentre Coru passa sulla Honda Rs,ritenendo che Bolle fosse pi? veloce e motivato dello svizzero,cos? dal gp delle nazione fino al termine della breve esperienza nel mondiale,la moto sar? esclusivamente guidata da Bolle.
Ottiene buoni risultati e alla fine della stagione ? 11? in classifica con 22 punti,i risultati consentono alla squadra di continuare per il 1986.
La moto viene migliorata,passa da 94 kg a 92,mentre una diversa carenatura migliora la velocit?,il motore non viene toccato perch? ? nato bene e non ha mai accusato cedimenti meccanici,e con un lavoro di affinamento alle termiche guadagna qualche cavallo,all?esordio Moller aveva parlato di una potenza superiore ai 70cv a 11.700? giri,mentre il meccanico Franco Dionigi ricorda di averne visti al banco prova,al termine del 1986,oltre 80.
A fianco di Bolle,il team schiera ancora Cornu sempre su Honda Rs,la stagione inizia bene con un podio nella prova di apertura del Campionato Italiano,a Misano dove Bolle partecipa come wild card,per collaudare la moto.Grazie ancora a buoni piazzamenti Bolle finisce ancora il campionato in 11? posizione con 21 punto iridati.
Come l?anno scorso la base si rivela un?ottima base per il futuro,che ad esempio,le altre due debuttanti italiane in 250 nel 1985,Aprilia e Garelli non riescono a concretizzare dato che nel 1986 fanno un passo indietro nei risultati.
Nella stagione Moller lavora in vista del 1987,l?ingegnere tedesco ha in serbo un motore con alimentazione mista,lamelle e disco,lo vorrebbe fare a V,inizia a fare i primi esperimenti su un bicilindrico parallelo dotato di 4 carburatori,messo al banco non d? i risultati sperati e viene abbandonato.
Lavora pure ad un nuovo telaio con schema Deltabox,di ispirazione Yamaha,ne viene fatto realizzare un?esemplare dalla ditta pescarese Ce.ba.
Mentre Moller e la squadra lavorano a tutto spiano,nel paddock iniziano a girare voci sul possibile abbandono dello sponsor e su Metraux,e quando nel mese di novembre,ad abbandonare la compagnia ? proprio Moller,per andare a lavorare nel team AGV-Pileri,tutti capiscono che la Parisenne ha le ore contate.
La fine arriva ufficialmente la sera del 22 Dicembre 1986,quando i meccanici ricevono la comunicazione ufficiale che il team chiuder? a fine anno.
Si chiude cos?,dopo appena due stagioni l?avventura della Parisenne nel mondiale 250,senza che l?ultima creatura di Jorg Moller sia stata in grado di raggiungere quei risultati che sicuramente erano alla sua portata.
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