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Avete presente la differenza che passa tra un moto sbk e una stk?
Tantissima, e per questo a nessuno verrebbe mai in mente di confrontare in pista una moto pressoch? di serie contro i mostri sacri della categoria? ma vi immaginate le risate? Chi per carenze di motore(vedi i 2cil), chi per carenze di ciclistica, renderebbero il confronto assurdo e improponibile.
Ma in Aprilia non la pensano cos?, anzi, credono talmente tanto nel potenziale della loro moto che hanno deciso di imbarcarsi in questa missione impossibile.
Confrontarsi coi migliori della categoria Endurance puntando tutto sull?AFFIDABILITA?, sulla costanza di rendimento e sulle sopraffine doti di guida che la RSV Factory pu? vantare, oltre che sulla passione, professionalit? e capacit? di tecnici e piloti .
E dopo 24 ore trascorse tra inferno e paradiso, possiamo solo dire che AVEVANO RAGIONE!
Come ormai saprete, su invito di Aprilia, io, Nadia, Daniele e Gi? abbiamo avuto l?opportunit? di assistere alla prova Endurance svolta ad Oschersleben e vi possiamo garantire che se ne sono viste delle belle!
Innanzitutto bisogna dire che una gara di endurance ? totalmente differente da una gara sprint. Cambiano le strategie di gara, cambia il modo di guidare, cambia la preparazione delle moto. Tutto insomma e la cosa veramente importante ? l?affidabilit?.
Mi piacerebbe raccontarvi tutte le emozioni e le sensazioni vissute in questi 5 giorni ma sarebbe veramente una impresa titanica, atro che 24h!, e poi ho promesso a Daniele che questa volta scrivevo poco!
Il gioved?, giornata di prove, tutto filava per il meglio e sembravamo davvero a un soffio dai mostri sacri della categoria.
Due RSV Factory, stupende, facevano bella mostra di s?, una in box e l?altra in pista, finch? a un certo punto non si vede passare Veghini? No, cavolo, ? caduto all?uscita della S demolendo la moto! Cambio di strategia, basta coi giri veloci e con le gomme da tempo e via di risparmio, per sistemare la moto 2 al meglio senza ulteriori rischi. Alla fine, venerd? sera, nonostante la guida di conserva, ci classifichiamo 16? in griglia con ottime prospettive di gara.
Il sabato, alle 15:00 si parte!
Emozionantissima la partenza coi piloti che corrono verso le moto e si avviano in gruppo, indescrivibile!
Al primo passaggio siamo 22?, con Aliverti che rispetta alla perfezione gli ordini di scuderia. Partire calmi senza ingarellarsi che tanto non serve e si corre il rischio di fare il patatrac!
Col passare delle ore alcuni piloti cadono, altri vengono superati dal quartetto RSV-Fabry-Fede-Dany e la squadra conquista posizioni su posizioni prima che faccia buio. Ecco, appunto, il buio. Se vedere un pilota che corre in pista di giorno pu? impressionare, al buio sconvolge! Non capisci come possano fare certe cose senza avere riferimenti precisi, come si fidino a spalancare il gas e come riescano a trovare i riferimenti per le staccate! Visti da fuori sembrano quelle lucine di natale che si rincorrono dentro un tubo a ritmo indemoniato.
Incredibilmente, col calare dell?oscurit?, pochi sono i piloti che cadono quindi la notte passa relativamente calma tra un rifornimento e un cambio gomme, col ruggito della RSV a tranquillizzarci, preciso, sicuro e ritmato, ogni minuto e quaranta circa davanti alla nostra torretta.
Ma il giorno prima, gli amici del team ci avevano avvisato: le ore peggiori sono le prime dopo la partenza, dove tutti vogliono strafare, e le ultime della notte, dove i piloti cominciano a vederci doppio, e cos? ? stato.
Verso le 6:00 di domenica mattina, un grido gelido come la pioggia che di l? a poco sarebbe arrivata, irrompe nel box: FABRIZIO E? CADUTO!!!!!
Porca miseria ma cosa ? successo?? Fabrizio?? Ma come ? possibile??
Passa qualche istante e vediamo arrivare come una furia Fabrizio in sella alla RSV, col semimanubrio sx tranciato e uno scarico demolito. Non vi racconto lo sguardo indemoniato del Pellizzon e l?intervento frenetico dei meccanici(tutti bravissimi, uno meglio dell?altro, Fiore in testa) che in meno di 20 minuti lo avevano gi? messo in condizioni di rientrare. A torta finita avevamo perso solo una posizione passando dal 9? al 10?, quindi nulla era compromesso, con il bombardone ferito ma orgoglioso e fiero nella sua rimonta!
A bocce ferme si capiva la dinamica dell?accaduto. Fabrizio seguiva da vicinissimo un altro concorrente. Entrambi si sono infilati interni a un pilota KTM che dopo aver lasciato strada al primo, ha pensato bene di chiudere a Fabrizio, che incolpevole non ha potuto fare altro che andare a terra. Per fortuna la peggio l?ha avuta il malcapitato pilota KTM che ha pagato la mossa infelice con una gamba rotta e endurance finita l?.
Ma torniamo alla gara. In 2 ore possono succedere mille cose e volete che ci facciamo mancare la pioggia?? Certo che no! Non era gi? abbastanza dura farsi oltre 3000km in 24h a ritmo forsennato.. ci voleva pure la pioggia, che comunque ha livellato le prestazioni e consentito ai nostri amici di recuperare ancora posizioni, prima nuovamente 9?, poi 8? con l?equipaggio che occupava la settima posizione a due giri ma decisamente pi? lento di noi.
Il tempo passava inesorabile e il distacco diminuiva a vista d?occhio, tanto da farci sperare il sorpasso. Infatti con l?ultimo pit-stop degli avversari ci siamo trovati davanti(7?), ma purtroppo con poca benzina per arrivare al traguardo, con Fabrizio alla guida che recuperava manciate di secondi a ogni passaggio.
L?unica soluzione quindi, a meno di mezz?ora dalla fine, era quella di fermarsi ancora per un rifornimento lampo, sperando di rientrare sempre davanti. I ragazzi, tutti, sono stati bravissimi e l?impresa ? riuscita alla perfezione, con un pit-stop degno della F1 e Fabrizio che taglia il traguardo in settima posizione!
Che emozione? che pathos? che moto!
In 24 ore si ? reso necessario, oltre ai rifornimenti e al cambio gomme e pastiglie, solo qualche ingrassatina alla catena e un rabbocco d?olio per eccesso di zelo? nell?ordine dell?etto e mezzo?
A fine gara una gradita sorpresa quando i nostri piloti vengono richiamati sul podio. La settima posizione, oltre a piazzarci al 12? posto della classifica mondiale endurance con svariate sbk e open alle spalle, permette di aggiudicarci la coppa come miglior moto non giapponese al traguardo! Che dire? Mitici!
Concludo ringraziando tutti: aprilia in primis, ma anche Nadia, Gi? e Dany coi quali ho condiviso una esperienza indimenticabile! GRAZIE!
Bull
Tantissima, e per questo a nessuno verrebbe mai in mente di confrontare in pista una moto pressoch? di serie contro i mostri sacri della categoria? ma vi immaginate le risate? Chi per carenze di motore(vedi i 2cil), chi per carenze di ciclistica, renderebbero il confronto assurdo e improponibile.
Ma in Aprilia non la pensano cos?, anzi, credono talmente tanto nel potenziale della loro moto che hanno deciso di imbarcarsi in questa missione impossibile.
Confrontarsi coi migliori della categoria Endurance puntando tutto sull?AFFIDABILITA?, sulla costanza di rendimento e sulle sopraffine doti di guida che la RSV Factory pu? vantare, oltre che sulla passione, professionalit? e capacit? di tecnici e piloti .
E dopo 24 ore trascorse tra inferno e paradiso, possiamo solo dire che AVEVANO RAGIONE!
Come ormai saprete, su invito di Aprilia, io, Nadia, Daniele e Gi? abbiamo avuto l?opportunit? di assistere alla prova Endurance svolta ad Oschersleben e vi possiamo garantire che se ne sono viste delle belle!
Innanzitutto bisogna dire che una gara di endurance ? totalmente differente da una gara sprint. Cambiano le strategie di gara, cambia il modo di guidare, cambia la preparazione delle moto. Tutto insomma e la cosa veramente importante ? l?affidabilit?.
Mi piacerebbe raccontarvi tutte le emozioni e le sensazioni vissute in questi 5 giorni ma sarebbe veramente una impresa titanica, atro che 24h!, e poi ho promesso a Daniele che questa volta scrivevo poco!
Il gioved?, giornata di prove, tutto filava per il meglio e sembravamo davvero a un soffio dai mostri sacri della categoria.
Due RSV Factory, stupende, facevano bella mostra di s?, una in box e l?altra in pista, finch? a un certo punto non si vede passare Veghini? No, cavolo, ? caduto all?uscita della S demolendo la moto! Cambio di strategia, basta coi giri veloci e con le gomme da tempo e via di risparmio, per sistemare la moto 2 al meglio senza ulteriori rischi. Alla fine, venerd? sera, nonostante la guida di conserva, ci classifichiamo 16? in griglia con ottime prospettive di gara.
Il sabato, alle 15:00 si parte!
Emozionantissima la partenza coi piloti che corrono verso le moto e si avviano in gruppo, indescrivibile!
Al primo passaggio siamo 22?, con Aliverti che rispetta alla perfezione gli ordini di scuderia. Partire calmi senza ingarellarsi che tanto non serve e si corre il rischio di fare il patatrac!
Col passare delle ore alcuni piloti cadono, altri vengono superati dal quartetto RSV-Fabry-Fede-Dany e la squadra conquista posizioni su posizioni prima che faccia buio. Ecco, appunto, il buio. Se vedere un pilota che corre in pista di giorno pu? impressionare, al buio sconvolge! Non capisci come possano fare certe cose senza avere riferimenti precisi, come si fidino a spalancare il gas e come riescano a trovare i riferimenti per le staccate! Visti da fuori sembrano quelle lucine di natale che si rincorrono dentro un tubo a ritmo indemoniato.
Incredibilmente, col calare dell?oscurit?, pochi sono i piloti che cadono quindi la notte passa relativamente calma tra un rifornimento e un cambio gomme, col ruggito della RSV a tranquillizzarci, preciso, sicuro e ritmato, ogni minuto e quaranta circa davanti alla nostra torretta.
Ma il giorno prima, gli amici del team ci avevano avvisato: le ore peggiori sono le prime dopo la partenza, dove tutti vogliono strafare, e le ultime della notte, dove i piloti cominciano a vederci doppio, e cos? ? stato.
Verso le 6:00 di domenica mattina, un grido gelido come la pioggia che di l? a poco sarebbe arrivata, irrompe nel box: FABRIZIO E? CADUTO!!!!!
Porca miseria ma cosa ? successo?? Fabrizio?? Ma come ? possibile??
Passa qualche istante e vediamo arrivare come una furia Fabrizio in sella alla RSV, col semimanubrio sx tranciato e uno scarico demolito. Non vi racconto lo sguardo indemoniato del Pellizzon e l?intervento frenetico dei meccanici(tutti bravissimi, uno meglio dell?altro, Fiore in testa) che in meno di 20 minuti lo avevano gi? messo in condizioni di rientrare. A torta finita avevamo perso solo una posizione passando dal 9? al 10?, quindi nulla era compromesso, con il bombardone ferito ma orgoglioso e fiero nella sua rimonta!
A bocce ferme si capiva la dinamica dell?accaduto. Fabrizio seguiva da vicinissimo un altro concorrente. Entrambi si sono infilati interni a un pilota KTM che dopo aver lasciato strada al primo, ha pensato bene di chiudere a Fabrizio, che incolpevole non ha potuto fare altro che andare a terra. Per fortuna la peggio l?ha avuta il malcapitato pilota KTM che ha pagato la mossa infelice con una gamba rotta e endurance finita l?.
Ma torniamo alla gara. In 2 ore possono succedere mille cose e volete che ci facciamo mancare la pioggia?? Certo che no! Non era gi? abbastanza dura farsi oltre 3000km in 24h a ritmo forsennato.. ci voleva pure la pioggia, che comunque ha livellato le prestazioni e consentito ai nostri amici di recuperare ancora posizioni, prima nuovamente 9?, poi 8? con l?equipaggio che occupava la settima posizione a due giri ma decisamente pi? lento di noi.
Il tempo passava inesorabile e il distacco diminuiva a vista d?occhio, tanto da farci sperare il sorpasso. Infatti con l?ultimo pit-stop degli avversari ci siamo trovati davanti(7?), ma purtroppo con poca benzina per arrivare al traguardo, con Fabrizio alla guida che recuperava manciate di secondi a ogni passaggio.
L?unica soluzione quindi, a meno di mezz?ora dalla fine, era quella di fermarsi ancora per un rifornimento lampo, sperando di rientrare sempre davanti. I ragazzi, tutti, sono stati bravissimi e l?impresa ? riuscita alla perfezione, con un pit-stop degno della F1 e Fabrizio che taglia il traguardo in settima posizione!
Che emozione? che pathos? che moto!
In 24 ore si ? reso necessario, oltre ai rifornimenti e al cambio gomme e pastiglie, solo qualche ingrassatina alla catena e un rabbocco d?olio per eccesso di zelo? nell?ordine dell?etto e mezzo?
A fine gara una gradita sorpresa quando i nostri piloti vengono richiamati sul podio. La settima posizione, oltre a piazzarci al 12? posto della classifica mondiale endurance con svariate sbk e open alle spalle, permette di aggiudicarci la coppa come miglior moto non giapponese al traguardo! Che dire? Mitici!
Concludo ringraziando tutti: aprilia in primis, ma anche Nadia, Gi? e Dany coi quali ho condiviso una esperienza indimenticabile! GRAZIE!
Bull
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