Ho avuto la possibilit? di provare la DB7, 5 giri al Mugello, con moto messa a disposizione dalla Bimota.
Moto in configurazione stradale con gomme Continental. Questa la mia impressione:
E' una moto che mi ha sorpreso. Tutto ? diverso da come mi aspettavo.
Innanzi tutto il peso. E' un fuscello, una bicicletta. Non ho mai avuto la sensazione di guidare una moto cos? leggera.
Poi la posizione in sella. Sembra fatta su misura. Ti senti subito a tuo agio e trovi tutto a portata.
Imbracci il manubrio e di nuovo una sopresa. Le leve frizione e freno: sono grosse ma morbidissime. In particolare la frizione a comando idraulico ? morbidissima.
Poi accendi il motore. Il Ducati fa un rumore diverso da quello della 1098.
Una scaldatina e poi in pista.
In marcia le sensazioni sono estreme. Per prima cosa sembra che la moto vada dove vuole lei, e non dove voglio io. E' talmente leggera che faccio fatica a capire come muovermi. Dopo due giri comincio a capire qualcosa e comincio a tirare un pochino. L'assetto stradale non giova e in uscita dalla curva la moto ondula, trasmettendomi una sensazione di instabilit? notevole.
Arrivo sul rettilineo, apro il gas, leggo 267 sul tachimetro ma la moto sbacchetta perch? l'aerodinamica ? scarsa. Stacco alla San Donato e mi ritrovo a riaccelerare perch? la frenata ? potentissima. Mentre giro rifletto un attimo. Devo cambiare posizione, pi? accovacciato per non influire sull'aerodinamica, con i gomiti stretti sul corpo. Le cose vanno meglio. Cerco di impostare le curve con maggior fluidit?, carico un po' di pi? l'avantreno e la moto risponde decisamente meglio. Entro alla Bucine abbastanza deciso e apro sul rettilineo stando spalmato sulla moto. Ora va tutto bene, la moto ? stabile e posso concentrarmi sul motore.
Splendido. Tira sempre, senza buchi, con poco freno motore, con un grande allungo. Scalo alla San Donato e mi chiedo se la moto ha la frizione antisaltellamento, poi il tecnico mi dice di no.
Un ultimo giro con le idee un po' pi? chiare. E' una bella moto. Sicuramente bisogna lavorare di fino sull'assetto e sono sicuro che ci sono i margini per farla diventare una belva da pista.
Mi ha sorpreso la leggerezza e il motore.
L'aerodinamica ? scarsa ma ? possibile scegliere fra tre diversi cupolini con maggiore protezione.
Le pedane sono un po' basse, ma la Bimota sta preparendo delle pedane regolabili.
E' una moto che non ti stanca, che non ti stressa. Il motore non ti abbandona mai, e anche se sbagli marcia esci con facilit?, l'assetto ? molto ergonomico.
Anche il prezzo ti sorprende. Qualsiasi ragionamento tipo "con gli stessi soldi compro 2 japponesi, o mi compro una R1 e ci metto 13000 euro di aftermarket ..." non ha senso.
La DB7 prima di essere una moto ? un oggetto, non ha importanza quanto vai forte in pista, l'importante ? come ci vai.
Moto in configurazione stradale con gomme Continental. Questa la mia impressione:
E' una moto che mi ha sorpreso. Tutto ? diverso da come mi aspettavo.
Innanzi tutto il peso. E' un fuscello, una bicicletta. Non ho mai avuto la sensazione di guidare una moto cos? leggera.
Poi la posizione in sella. Sembra fatta su misura. Ti senti subito a tuo agio e trovi tutto a portata.
Imbracci il manubrio e di nuovo una sopresa. Le leve frizione e freno: sono grosse ma morbidissime. In particolare la frizione a comando idraulico ? morbidissima.
Poi accendi il motore. Il Ducati fa un rumore diverso da quello della 1098.
Una scaldatina e poi in pista.
In marcia le sensazioni sono estreme. Per prima cosa sembra che la moto vada dove vuole lei, e non dove voglio io. E' talmente leggera che faccio fatica a capire come muovermi. Dopo due giri comincio a capire qualcosa e comincio a tirare un pochino. L'assetto stradale non giova e in uscita dalla curva la moto ondula, trasmettendomi una sensazione di instabilit? notevole.
Arrivo sul rettilineo, apro il gas, leggo 267 sul tachimetro ma la moto sbacchetta perch? l'aerodinamica ? scarsa. Stacco alla San Donato e mi ritrovo a riaccelerare perch? la frenata ? potentissima. Mentre giro rifletto un attimo. Devo cambiare posizione, pi? accovacciato per non influire sull'aerodinamica, con i gomiti stretti sul corpo. Le cose vanno meglio. Cerco di impostare le curve con maggior fluidit?, carico un po' di pi? l'avantreno e la moto risponde decisamente meglio. Entro alla Bucine abbastanza deciso e apro sul rettilineo stando spalmato sulla moto. Ora va tutto bene, la moto ? stabile e posso concentrarmi sul motore.
Splendido. Tira sempre, senza buchi, con poco freno motore, con un grande allungo. Scalo alla San Donato e mi chiedo se la moto ha la frizione antisaltellamento, poi il tecnico mi dice di no.
Un ultimo giro con le idee un po' pi? chiare. E' una bella moto. Sicuramente bisogna lavorare di fino sull'assetto e sono sicuro che ci sono i margini per farla diventare una belva da pista.
Mi ha sorpreso la leggerezza e il motore.
L'aerodinamica ? scarsa ma ? possibile scegliere fra tre diversi cupolini con maggiore protezione.
Le pedane sono un po' basse, ma la Bimota sta preparendo delle pedane regolabili.
E' una moto che non ti stanca, che non ti stressa. Il motore non ti abbandona mai, e anche se sbagli marcia esci con facilit?, l'assetto ? molto ergonomico.
Anche il prezzo ti sorprende. Qualsiasi ragionamento tipo "con gli stessi soldi compro 2 japponesi, o mi compro una R1 e ci metto 13000 euro di aftermarket ..." non ha senso.
La DB7 prima di essere una moto ? un oggetto, non ha importanza quanto vai forte in pista, l'importante ? come ci vai.
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