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La casa di Monaco presenta due brevetti in cui illustra altrettanti sistemi per retrarre e proteggere gli indicatori di direzione quando si guida ad esempio in fuoristrada o in pista. Ecco le idee degli ingegneri bavaresi
Unitamente al mondo adventure con le apprezzate e diffuse GS, l’offerta di BMW prevede anche modelli da pista e negli ultimi anni sembra parecchio interessata a far bene anche sotto questo aspetto. Dalla rinnovata S 1000 RR presentata negli scorsi giorniad Intermot alla ancora più sportiva M 1000 RR, che quest’anno ha vinto la nostra comparativa Supersportive a Vallelunga, e che stando ad alcune indiscrezioni sembrerebbe in arrivo una edizione aggiornata.
Restando in tema attualità, sono emersi alcuni brevetti della casa bavarese che ritraggono una staffa portatarga con un meccanismo in grado di retrarre gli indicatori di direzione, che dalle immagini sembrerebbe assomigliare molto alla staffa montata sulla S 1000 RR.
Il brevetto si concentra sugli indicatori di direzione posteriori, che sono imbullonati alla staffa del portatarga, e mostra due diverse soluzioni con cui essi potrebbero essere ritratti in modo da evitare danni. La prima utilizza indicatori di direzione girevoli, la seconda invece mostra come essi possono scorre lateralmente.
Nei portatarga tradizionali, nello specifico ci si riferisce a quelli BMW, gli indicatori di direzione sono fissati a supporti a forma di braccio che si estendono in direzione trasversale del veicolo su entrambi i lati. Quando si guida però in sentieri stretti in fuoristrada ad esempio, gli indicatori di direzione non sono necessari e il rischio che essi si danneggino in caso di cadute è elevato. È proprio da questo aspetto che nasce l’idea di BMW, ecco quindi come funzionano i sistemi:
Il primo, tecnicamente più semplice, si basa su due perni incorporati alla base delle staffe degli indicatori di direzione che consentono ad essi di essere ruotati manulamente in avanti, dove si agganciano in posizione accanto alla staffa della targa. Per impedirne un utilizzo improprio BMW ha pensato a delle estensioni interne sugli indicatori di direzione girevoli (evidenziati 19a nella immagine qua sotto) che sporgono all'indietro quando queste vengono ruotate in posizione fuoristrada, cos’ da poter essere nascoste solo quando non c’è montata la targa.
La seconda versione invece si basa su un meccanismo a binari che fa scorrere gli indicatori di direzione all’interno del portatarga, senza però farli scomparire del tutto. Questo ha potenzialmente il vantaggio che i restanti mozzi degli indicatori di direzione sarebbero ancora visibili, anche se non rispetterebbero più la normativa che ne detta la posizione. Ecco lo schema di funzionamento qua sotto.
notizia da:motociclismo.it
Unitamente al mondo adventure con le apprezzate e diffuse GS, l’offerta di BMW prevede anche modelli da pista e negli ultimi anni sembra parecchio interessata a far bene anche sotto questo aspetto. Dalla rinnovata S 1000 RR presentata negli scorsi giorniad Intermot alla ancora più sportiva M 1000 RR, che quest’anno ha vinto la nostra comparativa Supersportive a Vallelunga, e che stando ad alcune indiscrezioni sembrerebbe in arrivo una edizione aggiornata.
Restando in tema attualità, sono emersi alcuni brevetti della casa bavarese che ritraggono una staffa portatarga con un meccanismo in grado di retrarre gli indicatori di direzione, che dalle immagini sembrerebbe assomigliare molto alla staffa montata sulla S 1000 RR.
Il brevetto si concentra sugli indicatori di direzione posteriori, che sono imbullonati alla staffa del portatarga, e mostra due diverse soluzioni con cui essi potrebbero essere ritratti in modo da evitare danni. La prima utilizza indicatori di direzione girevoli, la seconda invece mostra come essi possono scorre lateralmente.
Nei portatarga tradizionali, nello specifico ci si riferisce a quelli BMW, gli indicatori di direzione sono fissati a supporti a forma di braccio che si estendono in direzione trasversale del veicolo su entrambi i lati. Quando si guida però in sentieri stretti in fuoristrada ad esempio, gli indicatori di direzione non sono necessari e il rischio che essi si danneggino in caso di cadute è elevato. È proprio da questo aspetto che nasce l’idea di BMW, ecco quindi come funzionano i sistemi:
Il primo, tecnicamente più semplice, si basa su due perni incorporati alla base delle staffe degli indicatori di direzione che consentono ad essi di essere ruotati manulamente in avanti, dove si agganciano in posizione accanto alla staffa della targa. Per impedirne un utilizzo improprio BMW ha pensato a delle estensioni interne sugli indicatori di direzione girevoli (evidenziati 19a nella immagine qua sotto) che sporgono all'indietro quando queste vengono ruotate in posizione fuoristrada, cos’ da poter essere nascoste solo quando non c’è montata la targa.
La seconda versione invece si basa su un meccanismo a binari che fa scorrere gli indicatori di direzione all’interno del portatarga, senza però farli scomparire del tutto. Questo ha potenzialmente il vantaggio che i restanti mozzi degli indicatori di direzione sarebbero ancora visibili, anche se non rispetterebbero più la normativa che ne detta la posizione. Ecco lo schema di funzionamento qua sotto.
notizia da:motociclismo.it
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