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Alan Cathcart test della 1199

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    #1

    Alan Cathcart test della 1199

    Alan Cathcart's 1199 Review
    After a full day riding Ducati?s radical new 1199 Panigale around Abu Dhabi?s sun-drenched Yas Marina Formula 1 circuit?an Arabian version of the famous Monaco track, lined by six-star hotels and glitzy high-rises?it?s hard not to conclude the Italian manufacturer just shot every other sportbike clean out of the water. The Panigale is the new benchmark not just for twin-cylinder superbikes, but the entire superbike category. Forza Italia!

    Just throwing a leg over the Panigale demonstrates how different it is from every other Ducati superbike built in the past 25 years. It?s less stretched-out, with the seat moved forward 30mm compared to its 1198 predecessor, putting less pressure on your arms so it?s less tiring to ride. An even bigger difference is the weight: The Panigale is 22 lbs. lighter than the 1198, and the weight is carried lower too, so it changes direction with much less effort. Attacking Yas Marina?s many chicanes is easy, despite the fat, 200mm--wide Pirelli Diablo Supercorsa SP rear tire that is specified for its larger contact patch. You want as much rubber on the ground as possible, in order to lay down the additional 25 bhp Ducati says the Panigale produces compared to last year?s Testastretta-powered 1198.

    The amazing new Superquadrata (?oversquare?) engine is unquestionably the star of the show. Thumbing the starter button unleashes a New World Symphony of desmodromic music, higher-pitched and less gruff than before thanks to the ultra-short-stroke (112 x 60.8mm) engine dimensions. This produces an impressive 195 bhp (claimed) at 10,750 rpm?just 4 bhp less than Carlos Checa?s 2011 World Superbike title-winning 1198, Ducati says?with an appetite for revs that?s frankly addictive. Torque peak remains unchanged at 97 lb.-ft., though now arriving at 9000 rpm, which is 1000 rpm later than before. There isn?t the same massive low-rev hit as before, but you can still use basically any gear and go. The difference is that you can rev the Superquadrata right out to redline?which is foreshadowed by an infinitely more-legible shift-light on the Digitek dash, followed by a soft-limiter at 11,500 rpm?without any appreciable drop in power, and then use the standard-fitment quick-shifter to bang into the next gear.

    Ride-by-wire throttle control enables three riding modes?Race, Sport and Rain?each incorporating pre-programmed settings for other rider-aid programs including traction control, engine-braking control, ABS and electronically adjustable suspension. Fortunately, all of these programs can be individually adjusted so you can precisely tailor the performance to your unique riding style and experience. For example, the default engine-braking control setting (Level 3) had those of us accustomed to riding big twins and expecting huge engine braking actually blowing some corners when the engine pushed past the entry point. Switching to the minimum (Level 1) fixed that, and underlined the importance of adjusting these high-tech electronics to your own needs.

    The claimed dry weight of just 362 lbs. gives the Panigale an incredible power-to-weight ratio, which allows fierce acceleration and also exceptional steering agility, so it easily flicks from side to side with none of the heaving required before. And there?s absolutely no vagueness or front-wheel chatter like Valentino Rossi has complained about on Ducati?s 800cc MotoGP machine that used a similar ?frameless? design, with the front and rear suspension and subframe attaching directly to the engine. But the Bridgestone control tires Rossi & Co. use are significantly stiffer than the Panigale?s Pirellis, which communicate exceptionally good front-end feedback, especially during deep trail-braking. Light weight and peerless Brembo radial brakes means the Panigale stops hard, too. Default suspension settings Ducati selected for Yas Marina were stiff for such a smooth, F1-friendly surface, but the Ohlins suspension fitted to the 1199S testbikes allow more than enough adjustability for patient owners to find a softer setting.

    The radical new engine, innovative chassis and sophisticated, MotoGP-derived electronics combine to create awe-inspiring performance that is nevertheless accessible and intuitive. The Panigale is almost unbelievably fast: I saw 175 mph down the long Yas Marina main straight, before chickening out at the 200-meter mark to brake for Turn 1?s second-gear chicane. The Panigale is also remarkably sophisticated: Ducati General Manager Claudio Domenicali says there are six individual ECUs on this bike, to run all the various electronic systems. In the high-stakes game of World Superbike chess that nine manufacturers are currently playing, where the challenge is to outmatch each other in producing the fastest, sexiest and most capable high-performance motorcycle money can buy, Ducati?s Panigale shouts, ?Checkmate!?


    Se lo dice lui...

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    #2
    Flavio Atzori -- tratto da gp_one .

    Il mito diventa realt?. La 1199 Panigale ? veramente una moto destinata ad entrare nella storia delle Superbike. Niente pi? supposizioni, nessuna cartella stampa o dichiarazione ufficiale. Qua stiamo parlando di sensazioni di guida, di aver assaporato tutto il potenziale che la nuova arma di casa Ducati ? in grado di offrire.

    Abu Dhabi, Yas Marina Circuit, ore 10.35. Al cospetto di Troy Bayliss, ci viene assegnata la 1199 numero 9. Il programma ? semplice: tre giri di warm-up dietro al tre volte campione del mondo Superbike, per poter conoscere al meglio il circuito e rientro in pit-lane. Gi?, perch? Yas Marina ?, come lo stesso Bayliss l?ha definita, ?tricky?, infida.

    A disposizione, ecco una Panigale S, oltre che una versione Performance da alternarsi. Si parte quindi con la moto impostata sulla mappatura Sport. Il cruscotto ? quanto di pi? tecnologicamente avanzato si pu? trovare su una moto di serie. Battezzato TFT ? Thin Film Transistor ? dalla stessa Ducati, ? in grado di fornire quante pi? informazioni possibili con estrema chiarezza. In base alla tipologia di mappatura scelta inoltre, cambiano anche le priorit?. Con la ?Sport?, l?informazione principale riguarda la velocit?, con la ?Race?, il lap-time. Il tempo di girare la chiave, mettere in moto e sentire l?inconfondibile rumore Ducati che si parte, attraverso l?uscita-tunnel della pit-lane di Yas Marina.

    SENSAZIONI INIZIALI - Primo giro per scaldare bene la Pirelli posteriore da 200/55 creata appositamente per questo modello, e si percepisce fin da subito verso cosa stiamo andando incontro. Primo: la moto ? ?comoda?, pur mantenendo un?impostazione racing. Merito della quota sella-manubrio, accorciata di 30mm, e del manubrio stesso, rialzato di 10mm e allargato di 32. Seconda sensazione: la 1199 Panigale ? agilissima, reattiva, leggera. Quasi si fatica a credere di stare sopra una bicilindrica da 195 cv. Tutto il lavoro di riduzione del peso si dimostra come un grandissimo passo in avanti rispetto alla concorrenza.

    Si comincia con i Run veri e propri. La mappatura questa volta ? su Race (erogazione illimitata dei 195 cavalli, ABS solo all?anteriore, assetto delle sospensioni apposito per la pista, livello di intervento per il DSC limitato). La moto ? comunicativa a 360 gradi. Questo ? il punto nodale della 1199 Panigale. L?anteriore ? saldo, preciso, ed in grado di riportare quanto comunicato dalla ruota sull?asfalto. Tali sensazioni portano a spingere ogni giro di pi?, con sempre pi? convinzione, spingendo sempre pi? sulle pedane e aprendo sempre prima la manopola dell?acceleratore. Non c?? voglia di esagerare, si tratta di una naturale conseguenza di quanto offre questa moto. Sensazioni ottenute anche grazie alla ripartizione dei pesi della 1199: 52% all?anteriore, 48% al posteriore, con un forcellone monobraccio fissato direttamente al motore pi? lungo di 39mm, che porta un interasse di 1437mm complessivi.

    Se l?anteriore ? letteralmente ancorato in terra, al posteriore, i tecnici di casa Ducati avevano lasciato volontariamente una regolazione elettronica del mono, che offriva una moto pi? libera in fase di frenata. Risultato? Ad ogni staccata decisa, il posteriore si muoveva proprio come una vera moto da corsa. Una scelta rivelatasi azzeccata ? opinione personale che divergeva, ad esempio, con i colleghi inglesi ? che permetteva maggior libert? nell?inserimento della 1199.

    YAS MARINA BANCO DI PROVA - La scelta del circuito Yas Marina poi si rivela non casuale. La prima parte del tracciato offre un curvone sinistra-destra da affrontare in quarta piena intorno ai 150-160 km/h. La moto, oltre a rivelarsi molto agile nel cambio di direzione repentino, ? stabile e tiene la traiettoria perfettamente, senza alcuna esitazione. Subito dopo, una chicane veloce sinistra-destra in leggera discesa risulta essere il primo banco di prova. La Panigale esalta, non delude assolutamente, con una precisione ed una velocit? di discesa da pensare di guidare un 600cc. La moto poi, riesce a prendere la corda con una facilit? disarmante. Son queste le sensazioni che ti portano ad osare sempre di pi?. Dopo un tornante da seconda marcia, si pu? scatenare tutta la cavalleria del Superquadro con un rettilineo lunghissimo, in cui riusciamo a toccare i 280 km/h, grazie anche al cambio elettronico, preciso ed utilissimo. Il motore non ? pi? il classico ?pompone? che caratterizzava le Ducati. Qua si ha un propulsore in grado di offrire tantissima potenza, ma a regimi pi? elevati. Nessuno strappo deciso, ma molta gradualit? con range ben distinti. Da 0 a 6000 giri/min, il Superquadro si mostra pi? vuoto rispetto alla 1198. Una volta giunti per? a 7000 giri, ecco arrivare un vero e proprio uragano di potenza che si arresta solo oltre gli 11.000 giri/min.

    Dopo il rettilineo lungo 1173 metri, si arriva ad una staccata violentissima, e ci troviamo al cospetto di un?altra chicane. E questo banco prova risulta ancora una volta superato: sinistra-destra con estrema facilit?, tanto da rimaner concentrati sulla guida, senza alcuno sforzo. Dopo un?ulteriore rettilineo da oltre 200 km/h, si arriva alla zona mista: una serie di curve da raccordare tra di loro. Il piacere di guida in questo tratto arriva a livelli impensabili. La moto scorre fluida, lasciando solo a noi il compito di attaccare. Si, avete letto bene: attaccare. Perch? questo mezzo te lo permette senza remore o dubbi. La Panigale ? una moto che fa divertire tanto, e che permette una guida quanto pi? veloce possibile senza chiss? quale sforzo fisico.

    IL LIMITE E? IL PILOTA - Sulla parola ?possibilit?? dobbiamo per? soffermarci per una considerazione d?obbligo. Qua non si tratta di possibilit? offerte dal mezzo, quanto piuttosto dal pilota. La 1199 Panigale ? una moto talmente esagerata da risultare difficile da portare al limite. Ducati ha spostato l?asticella talmente in alto che credere solo di riuscire a sfruttare il 100% di questa moto ? pura utopia in un solo giorno di test, a meno che non ci chiamassimo Troy Bayliss, ma in quel caso saremmo stati in grado di uscire in derapata a ruote fumanti dalla curva dell?Hotel, in terza piena, per circa 100-150 metri.

    Ultima menzione per l?impianto frenante, meritevole di un grande plauso. Grandissima la potenza delle pinze monoblocco Brembo, ma anche grande modulabilit?. Inoltre, il sistema di ABS Bosch 9 Enhanced, ha assolto il suo dovere sempre in maniera nascosta, senza dar mai la sensazione di intervenire. Questo nella versione Sport, poich? il sistema tende a mantenere stabile la moto in frenata, distribuendo la forza frenante anche sul freno posteriore. In versione Race, dove l?ABS si trova solo all?anteriore, non abbiamo mai sentito l?inserimento del dispositivo, che lascia liberi quindi di poter guidare al meglio.

    CONCLUSIONI - Vi avevamo lasciato con un dubbio durante il lancio di questo test: la Ducati 1199 Panigale sarebbe stata solo un mythos teorico? Dopo averla provata, possiamo dichiararlo senza alcun dubbio: il mito ? diventato realt?.



    MIP non leggere

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      #3
      Quindi sto "telaio" fa il suo sporco lavoro meglio di quanto ci si potesse immaginare,alla faccia di tutti i denigratori !

      Vediamo a breve quanti cambieranno bandiera!

      Ora non vedo l'ora di un aprova completa e poi le dovute comparative con le avversarie, aprilia e bmw su tutte!

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        #4
        mi sembra di capire che un po tutti dicono che e' una gran moto
        Non ci resta che aspettare e vedere il responso del banco prova per vedere se anch il motore e' in grado di battere la concorrenza!!

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          #5
          Io sono stato il primo NON ducatista ad esser stato sicuro che sarebbe stata un MITO.

          Ma questa recensione ? identica a quella di una qualsiasi moto sportiva nuova...

          L?anteriore ? saldo, preciso, ed in grado di riportare quanto comunicato dalla ruota sull?asfalto. Tali sensazioni portano a spingere ogni giro di pi? lo scrissero anche per lo Zx7R

          quindi...aspettiamo una comparativa.

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            #6
            ecco, semmai la vera sfida sar?:

            RIUSCIRA', IN MANO ALL'UTENTE MEDIO , A FARGLI ABBASSARE I TEMPI IN PROPORZIONE COME FECE L'S1000rr ...O SARA' OSTICA COME UNA mvf4 312 BICILINDRICA? O, RIMANENDO IN CASA UNA D16?

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              #7
              Arriver? fine marzoooooo....la voglio guidareeeeeeee subitooooooo

              AIUTO non ce la faccio pi?

              E' come avere davanti una bella patata tutta depilata e starla solo a guardare

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                #8
                Originally posted by Pinzo? View Post
                Quindi sto "telaio" fa il suo sporco lavoro meglio di quanto ci si potesse immaginare,alla faccia di tutti i denigratori !

                Vediamo a breve quanti cambieranno bandiera!

                Ora non vedo l'ora di un aprova completa e poi le dovute comparative con le avversarie, aprilia e bmw su tutte!
                Non e' possibile chesia stata denigrata perche' i test sono usciti ora e la moto la si cambia (ma non e' detto) se ci sono i soldi.

                E li sono TANTI soldi.

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                  #9
                  Originally posted by pialletto View Post
                  Arriver? fine marzoooooo....la voglio guidareeeeeeee subitooooooo

                  AIUTO non ce la faccio pi?

                  E' come avere davanti una bella patata tutta depilata e starla solo a guardare
                  ..non cominciamo.....a me piace pelosa ...curata ma a pelo folto!!!!!

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                    #10
                    Originally posted by gabelbrucken View Post
                    Io sono stato il primo NON ducatista ad esser stato sicuro che sarebbe stata un MITO.

                    In effetti devo riconoscere che sei stato uno dei pochi e probabilmente il PRIMO a non ricamarci sopra lunghe sciocchezze infantili!

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                      #11
                      Originally posted by paolo25 View Post
                      mi sembra di capire che un po tutti dicono che e' una gran moto
                      Non ci resta che aspettare e vedere il responso del banco prova per vedere se anch il motore e' in grado di battere la concorrenza!!

                      280km/h dopo un lunghissimo rettilineo non mi pare granch?
                      e grazie anche al cambio elettronico

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                        #12
                        Originally posted by dany999s View Post
                        Flavio Atzori -- tratto da gp_one .

                        Il mito diventa realt?. La 1199 Panigale ? veramente una moto destinata ad entrare nella storia delle Superbike. Niente pi? supposizioni, nessuna cartella stampa o dichiarazione ufficiale. Qua stiamo parlando di sensazioni di guida, di aver assaporato tutto il potenziale che la nuova arma di casa Ducati ? in grado di offrire.

                        Abu Dhabi, Yas Marina Circuit, ore 10.35. Al cospetto di Troy Bayliss, ci viene assegnata la 1199 numero 9. Il programma ? semplice: tre giri di warm-up dietro al tre volte campione del mondo Superbike, per poter conoscere al meglio il circuito e rientro in pit-lane. Gi?, perch? Yas Marina ?, come lo stesso Bayliss l?ha definita, ?tricky?, infida.

                        A disposizione, ecco una Panigale S, oltre che una versione Performance da alternarsi. Si parte quindi con la moto impostata sulla mappatura Sport. Il cruscotto ? quanto di pi? tecnologicamente avanzato si pu? trovare su una moto di serie. Battezzato TFT ? Thin Film Transistor ? dalla stessa Ducati, ? in grado di fornire quante pi? informazioni possibili con estrema chiarezza. In base alla tipologia di mappatura scelta inoltre, cambiano anche le priorit?. Con la ?Sport?, l?informazione principale riguarda la velocit?, con la ?Race?, il lap-time. Il tempo di girare la chiave, mettere in moto e sentire l?inconfondibile rumore Ducati che si parte, attraverso l?uscita-tunnel della pit-lane di Yas Marina.

                        SENSAZIONI INIZIALI - Primo giro per scaldare bene la Pirelli posteriore da 200/55 creata appositamente per questo modello, e si percepisce fin da subito verso cosa stiamo andando incontro. Primo: la moto ? ?comoda?, pur mantenendo un?impostazione racing. Merito della quota sella-manubrio, accorciata di 30mm, e del manubrio stesso, rialzato di 10mm e allargato di 32. Seconda sensazione: la 1199 Panigale ? agilissima, reattiva, leggera. Quasi si fatica a credere di stare sopra una bicilindrica da 195 cv. Tutto il lavoro di riduzione del peso si dimostra come un grandissimo passo in avanti rispetto alla concorrenza.

                        Si comincia con i Run veri e propri. La mappatura questa volta ? su Race (erogazione illimitata dei 195 cavalli, ABS solo all?anteriore, assetto delle sospensioni apposito per la pista, livello di intervento per il DSC limitato). La moto ? comunicativa a 360 gradi. Questo ? il punto nodale della 1199 Panigale. L?anteriore ? saldo, preciso, ed in grado di riportare quanto comunicato dalla ruota sull?asfalto. Tali sensazioni portano a spingere ogni giro di pi?, con sempre pi? convinzione, spingendo sempre pi? sulle pedane e aprendo sempre prima la manopola dell?acceleratore. Non c?? voglia di esagerare, si tratta di una naturale conseguenza di quanto offre questa moto. Sensazioni ottenute anche grazie alla ripartizione dei pesi della 1199: 52% all?anteriore, 48% al posteriore, con un forcellone monobraccio fissato direttamente al motore pi? lungo di 39mm, che porta un interasse di 1437mm complessivi.

                        Se l?anteriore ? letteralmente ancorato in terra, al posteriore, i tecnici di casa Ducati avevano lasciato volontariamente una regolazione elettronica del mono, che offriva una moto pi? libera in fase di frenata. Risultato? Ad ogni staccata decisa, il posteriore si muoveva proprio come una vera moto da corsa. Una scelta rivelatasi azzeccata ? opinione personale che divergeva, ad esempio, con i colleghi inglesi ? che permetteva maggior libert? nell?inserimento della 1199.

                        YAS MARINA BANCO DI PROVA - La scelta del circuito Yas Marina poi si rivela non casuale. La prima parte del tracciato offre un curvone sinistra-destra da affrontare in quarta piena intorno ai 150-160 km/h. La moto, oltre a rivelarsi molto agile nel cambio di direzione repentino, ? stabile e tiene la traiettoria perfettamente, senza alcuna esitazione. Subito dopo, una chicane veloce sinistra-destra in leggera discesa risulta essere il primo banco di prova. La Panigale esalta, non delude assolutamente, con una precisione ed una velocit? di discesa da pensare di guidare un 600cc. La moto poi, riesce a prendere la corda con una facilit? disarmante. Son queste le sensazioni che ti portano ad osare sempre di pi?. Dopo un tornante da seconda marcia, si pu? scatenare tutta la cavalleria del Superquadro con un rettilineo lunghissimo, in cui riusciamo a toccare i 280 km/h, grazie anche al cambio elettronico, preciso ed utilissimo. Il motore non ? pi? il classico ?pompone? che caratterizzava le Ducati. Qua si ha un propulsore in grado di offrire tantissima potenza, ma a regimi pi? elevati. Nessuno strappo deciso, ma molta gradualit? con range ben distinti. Da 0 a 6000 giri/min, il Superquadro si mostra pi? vuoto rispetto alla 1198. Una volta giunti per? a 7000 giri, ecco arrivare un vero e proprio uragano di potenza che si arresta solo oltre gli 11.000 giri/min.

                        Dopo il rettilineo lungo 1173 metri, si arriva ad una staccata violentissima, e ci troviamo al cospetto di un?altra chicane. E questo banco prova risulta ancora una volta superato: sinistra-destra con estrema facilit?, tanto da rimaner concentrati sulla guida, senza alcuno sforzo. Dopo un?ulteriore rettilineo da oltre 200 km/h, si arriva alla zona mista: una serie di curve da raccordare tra di loro. Il piacere di guida in questo tratto arriva a livelli impensabili. La moto scorre fluida, lasciando solo a noi il compito di attaccare. Si, avete letto bene: attaccare. Perch? questo mezzo te lo permette senza remore o dubbi. La Panigale ? una moto che fa divertire tanto, e che permette una guida quanto pi? veloce possibile senza chiss? quale sforzo fisico.

                        IL LIMITE E? IL PILOTA - Sulla parola ?possibilit?? dobbiamo per? soffermarci per una considerazione d?obbligo. Qua non si tratta di possibilit? offerte dal mezzo, quanto piuttosto dal pilota. La 1199 Panigale ? una moto talmente esagerata da risultare difficile da portare al limite. Ducati ha spostato l?asticella talmente in alto che credere solo di riuscire a sfruttare il 100% di questa moto ? pura utopia in un solo giorno di test, a meno che non ci chiamassimo Troy Bayliss, ma in quel caso saremmo stati in grado di uscire in derapata a ruote fumanti dalla curva dell?Hotel, in terza piena, per circa 100-150 metri.

                        Ultima menzione per l?impianto frenante, meritevole di un grande plauso. Grandissima la potenza delle pinze monoblocco Brembo, ma anche grande modulabilit?. Inoltre, il sistema di ABS Bosch 9 Enhanced, ha assolto il suo dovere sempre in maniera nascosta, senza dar mai la sensazione di intervenire. Questo nella versione Sport, poich? il sistema tende a mantenere stabile la moto in frenata, distribuendo la forza frenante anche sul freno posteriore. In versione Race, dove l?ABS si trova solo all?anteriore, non abbiamo mai sentito l?inserimento del dispositivo, che lascia liberi quindi di poter guidare al meglio.

                        CONCLUSIONI - Vi avevamo lasciato con un dubbio durante il lancio di questo test: la Ducati 1199 Panigale sarebbe stata solo un mythos teorico? Dopo averla provata, possiamo dichiararlo senza alcun dubbio: il mito ? diventato realt?.



                        MIP non leggere

                        .................a beh...........

                        stesse identiche parole spese per altre 10-15 moto in periodi diversi..........

                        Comment


                        • Font Size
                          #13
                          insomma sembra una gran moto.....facciamo la tara alle entusiastiche scritture dei giornalisti e rimane comunque un bel ferro.....aspetto con ansia report di chi di noi l'ha presa.....purtroppo mario sar? l'ultimo ad averla e quindi il suo parere arriver? tardi:gaen::gaen:

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                          • Font Size
                            #14
                            Originally posted by FastRider View Post
                            280km/h dopo un lunghissimo rettilineo non mi pare granch?
                            e grazie anche al cambio elettronico
                            anfatti..........
                            appunto dico che se uno prende la prova della K5..........praticamente legge le stesse cose

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by jack View Post
                              insomma sembra una gran moto.....facciamo la tara alle entusiastiche scritture dei giornalisti e rimane comunque un bel ferro.....aspetto con ansia report di chi di noi l'ha presa.....purtroppo mario sar? l'ultimo ad averla e quindi il suo parere arriver? tardi:gaen::gaen:
                              secondo me per quando gli arriva qualcuno avr? gi? rotto il motore

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