Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

intervista

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    intervista

    ? un p? lunga ma interessante
    Intervista con Juan Marinez: La ducati ha dato a Rossi quello che nessuno gli ha mai dato

    25 maggio 2013Share


    Ringrazio Motocuatro e il suo Jefe German Garcia Casanova per avermi autorizzato a tradurre e pubblicare interamente sul mio blog questa interessantissima intervista al capo tecnico di Niky Hayden.



    Juan Martinez (Mollet del Vall?s, 1972) ? l'ingegnere di pista Nicky Hayden nel team Ducati, oltre ad essere uno dei tecnici di prestigio riconosciuti nel campionato mondiale di motociclismo e, oggi, uno dei cinque 'magnifici' ingegneri spagnoli in MotoGP, insieme a Ramon Forcada (Yamaha, Lorenzo), Antonio Jimenez (Honda, Battista), Santi Hernandez (Honda, Marquez) e Ramon Aur?n, 'Pedrosa telemetrica in Honda.
    Con tutti loro cerchiamo di andare a parlare durante la stagione,e di portare Ai lettori di Motocuatro.com le impressioni dai box

    Juan and? a lavorare, molto, per la marca di sospensioni Showa, una consociata di Honda, che nel 1994 ha chiesto di andare nel mondo del motociclismo per l'assistenza ufficiale della squadra. A 22 anni, ? stato tecnico di Mike Doohan, sotto il comando di Jeremy Burgess, con cui ha vinto la il mondiale nel 1997 e 1998. Durante i nove anni successivi, Juan ha lavorato per piloti come Valentino Rossi (due mondiali con lui, 2001 e 2002), Luca Cadalora, Loris Capirossi, Alex Barros, Tadayuki Okada e Criville. Nel 2003 come tecnico di Sete Gibernau, lasciando il suo lavoro come tecnico delle sospensioni per diventare ingegnere di pista del Barcellonese, con il quale rimase fino al suo ritiro.HA seguito un periodo per piccoli team di Honda nel 2007, non ? andato come si aspettava, ? tornato in MotoGP con la Kawasaki nel 2008, per poi firmare, nel 2009 con il team Ducati ai servizi di Hayden.
    Parallelamente alla sua carriera in MotoGP, Juan Martinez ha lavorato con piloti provenienti da altre discipline, come ad esempio trial Marc Colomer, Doug Lampking e, pi? recentemente, Toni Bou, tutti campioni del mondo. Un'altra collaborazione che juan ricorda con affetto, ? quello fatto con Laia Sanz nella sua prima Dakar.

    La sua ultima impresa ? una partnership con l'ex pilota italiano da cross Giuseppe Andreani, per creare 'Andreani-MHS ibericA', un centro per la modifica di moto e auto, sia per la corsa e per l'uso quotidiano, oltre a distribuire IN Spagna lE prestigiosE sospensioni ?hlins,-

    "L'obiettivo ? quello di tornare rapidamente a posizioni di testa"

    L'appuntamento con Juan ? il Giovedi della scorsa settimana, a Le Mans. Nel box Ducati hanno appena finito di montare la gp13 e ci avviciniamo verso i camion per fare una chiaccherata


    Motocuatro:- In sostanza, quali sono i cambiamenti pi? importanti per quanto riguarda GP13 moto che hai finito la scorsa stagione?


    Fondamentalmente abbiamo lavorato sulla posizione delle masse nella moto. La tendenza oggi ? quella di centralizzare il pi? possibile. Il nuovo concetto della moto attuale, noto come CNB, ? quello di centralizzare la massa massima con la minore inerzia, e quindi ottenere una pressione abbastanza costante sulle gomme e sfruttare il grip della gomma .


    -Quando si parla di posizione delle masse, si intende la distribuzione del peso?


    Pi? che la distribuzione del peso stesso, che alla fine ? pi? o meno quello che facciamo, si basa sui componenti della moto, che potrebbero essere distribuite nella parte posteriore o anteriore della moto, cercare di avvicinarli il pi? possibile al baricentro, per generare il pi? piccolo possibile trasferimento.


    - Motocuatro:Sta Nicky Hayden lavorando sulla falsariga di questi ultimi due anni con la moto, oppure c'? stato un cambiamento in questo senso?


    Fondamentalmente in due anni precedenti era stata una priorit? con Valentino (Rossi) come una linea di evoluzione . Questo anno il lavoro si ? diviso per cercare di ottenere pi? velocemente lo sviluppo della moto, l'ascolto di entrambe le parti (i due piloti, Dovizioso e Hayden) Il positivo ? che in molti casi i piloti coincidono, e questo ci aiuta a sviluppare componenti diversi tra loro, al fine di ridurre i ritardi nello sviluppo -


    -Motocuatro:In Ducati, durante gli ultimi due anni sono cambiate molte cose sulla moto, la linea di lavoro e? legata alla filosofia di marca si ? recuperato un po la linea prima di Rossi?


    La linea ? ora differente. Ovviamente, un pilota come Valentino, che ha molta di forza per qualsiasi marca, non solo la Ducati,, ti fa prendere decisioni che, sicuramente, in alcuni casi vanno contro la filosofia del marchio.
    In tutti momenti anche se si prendono decisioni sotto il suo criterio, la Ducati ha analizzato quello che ? stato il motivo delle decisioni, per cercare di capire il motivo di prendere questa strada.


    Soprattutto per non perdere tempo e non mettere tutto nelle mani di un solo pilota pilota. Negli ultimi due anni c'? stato un cambiamento radicale nel concetto della moto telaio monoscocca ? stata abbandonata, per semplificare , in cui il motore ? il componente principale della moto e da l? si aggiungevano gli altri componenti, come il forcellone o la parte conosciuta come telaio, che ospitava la direzione del moto. Da l? si ? cambiato molto fino al telaio perimetrale Deltabox attuale . Hanno esperimento forcelloni in materiali diversi fino a quelli che stiamo usando oggi, e in questo momento, abbiamo la configurazione moto che riteniamo sia pi? efficace, entro le nostre possibilit?.


    - Sei soddisfatto dei risultati?


    Ovviamente non siamo felici, perch? noi non stiamo raggiungendo, finora, i risultati per i quali stiamo lavorando, e tutte le modifiche che sono state fatte della filosofia Ducati ci ha portato ad ottenere quello che volevamo. Quando si decide di apportare modifiche cos? significative, cos? come il concetto di una moto che passa dal telaio in carbonio, o monoscocca, a un Deltabox, devi crescere in esperienza, conoscenza che tutti gli altri hanno gi? anni in una tipologia di moto come quella che abbiamo ora. Per noi ? uno svantaggio che si spera in futuro possiamo uguagliare.


    "Il cambio seamless ? stato introdotto nella GP11.1 con Valentino"

    -Ducati ha da quasi due anni il seamless , tanto di moda adesso. Da quando?


    Il primo ad utilizzare questo cambio all'interno Ducati ? stato Valentino, ed ? successo a met? del 2011, con l'introduzione della GP11.1, ? stato uno dei cambiamenti che aveva la gp11,1


    E Nicky Hayden, quando lo ha avuto?


    Dopo Brno abbiamo fatto il confronto tra la GP11 e GP11.1, e da Misano e lo abbiamo montato.


    - Qual ? il vantaggio di questo cambio?


    Il vero vantaggio del tempo sul giro non ? quello che potrebbe fare una differenza sostanziale, ma aiuta nella stabilit? della moto, soprattutto in fase di accelerazione, quando si deve cambiare marcia e avere ancora la moto inclinata . La catena soffre meno , quando cambi di marcia, incide meno e aiuta a mantenere costante la pressione nel pneumatico posteriore, e questo ti aiuta ad avere pi? stabilit?.


    - Chi ha sviluppato il cambio, fatto la Ducati o, come nel caso di Honda, avete incaricato una societ? esterna?


    Ducati ha fatto il progetto e alcuni fornitori lo hanno materializzato . Una parte dello sviluppo del cambio ? Ducati, ma la fabbrica Ducati non ha capacit? di fabbricare tutti i componenti internamente, perci?, si affida a fornitori esterni.


    - Pensi che sia normale che la Yamaha sta costando cosi tanto averlo? E? cosi complicato?



    Credo che non solo per la Ducati, ma in tutto il paddock, si tende a sottovalutare l'impegno necessario per apportare modifiche tecniche sulla moto. Si crede che tutto ? facile, che durante la notte ? possibile realizzare dei concetti radicali, in questo caso un cambiamento. Non ? solo per fare gli ingranaggi del cambio, ? che questi ingranaggi devono entrare in un carter che ha una limitazione. Quando si decide di fare una modifica del genere pu? coinvolgere tutti gli organi di trasmissione e alberi, devi adattarti al disegno del carter stesso con il nuovo cambiose non entra negli alloggiamenti esistenti. Allegata alla limitazione che abbiamo con i motori diventa un problema nel momento. Una delle ragioni per cui abbiamo deciso di fare un Deltabox , era nella limitazione dei motori- Il fatto che il motore era una parte strutturale di ci? che ? stato tutta la moto, avevamo un sacco di problemi in caso di qualsiasi cambio di modifica . Ora siamo in grado di cambiare la rigidit? del telaio e il motore rimane lo stesso, e stiamo nel rispetto delle regole. In un altro modo non avremmo potuto farlo . Penso che pi? che la limitazione o potenziale della Yamaha a fare un cambio abbastanza compilicato e? avere un potenziale di fare un cambiamento di questa portata, deve essere un problema in termini di design.


    - Pu? essere misurata in decimi il miglioramento da cambio a cambio?


    Tutto ? a seconda da dove parti, a seconda di ogni moto, che sono completamente diverse. Il motore da solo non v? , pi? che quantificare la differenza, bisogna vedere se il cambio destabilizza la moto in accelerazione. Se il seamless lo migliorata, allora non e? il saemless che migliora, ma quello che hai ottenuto con il grip che e? risultato di questo miglioramento nel uso dei pneumatici. Noi tendiamo a misurare circa due o tre decimi. Ma se parti di un cambio meccanico che di base tende a destabilizzare la moto, il miglioramento pu? essere molto pi? alto. Vista dall'esterno, la Yamaha ? una moto con una erogazione di potenza abbastanza lineare , o la hanno abbastanza controllata, io questo non lo so, ma se qualcosa ? segnato, a quanto pare, la Yamaha ? caratterizzata per la sua morbidezza. Se l'erogazione di potenza della Yamaha ? abbastanza liscia, ? improbabile che si possa migliorare tre decimi al giro, o penso che sar? difficile. Ma loro sono quelli che conoscono i dettagli.
    io mi sto concentrando molto su quello che sarebbe la l?uscita dalla curva , ma pu? essere che lo ritengano che nelle rette i cambi delle marce lunghe perdano parte della coppia che li aiuta a recuperare la velocit? di punta . , Dall'esterno ? molto difficile vedere che loro vanno a vincere. Ora, come rivale?, Spero lo montino e che non vincano nulla (ride).


    "Le gomme di quest'anno sono praticamente la stessa della scorsa stagione"


    -Dopo tre gare (questa intervista ? stata condotta il Giovedi a Le Mans), sembra che la Bridgestone stanno dando qualche problema, come si adatta la Ducati alle gomme in questa stagione?


    Non credo che stanno dando diversi problemi a quelli gi? davano. Ci? che ? vero ? che essendo un campionato monomarca, il produttore cerca in ogni momento almeno di non dare alcun problema hardware, vale a dire che non si rompono. Il fatto che non si ha la concorrenza nei confronti di altri produttori di pneumatici permette di mettere da parte le prestazioni e assicurarsi che non ci siano problemi evidenti come rotture sui pneumatici, blister o Reining, ecc. Teoricamente, per i dati che abbiamo, non sono particolarmente diversi dalla scorsa stagione, infatti, molti pneumatici hanno esattamente le stesse sigle in queste gare rispetto allo scorso anno.
    La famiglia delle carcasse che sono state introdotte nella passata stagione nei pneumatici anteriori sono la stessa che hanno provato tutti e dato per buono. In un primo momento chi ha avuto pi? problemi ad adattarsi e? stata la Honda, ma se si guardalo storico l'anno scorso dal cambio gomme dello scorso anno hanno, loro vinto di pi?. Alla fine, essendo un campionato monomarca, si parla di loro solo quando dei pneumatici vanno male. Generalmente sono gomme che sono all?altezza , ma logicamente vorrei che fossero specifiche per Ducati, quindi ci sarebbe un vantaggio, ma coprono generalmente le aspettative. Si poteva indovinare di pi? con il composto in alcune gare, ma le condizioni meteo sono difficili da indovinare, a prescindere dal problema dei costi.


    - Dicci come si lavora con Nicky Hayden?


    Il rapporto che ho con Nicky ? molto buono, giusto, abbiamo rispetto, capisco perfettamente il ruolo che ha all'interno della nostra struttura di lavoro e capisce il mio. Da l? ? che cerchiamo di essere mescolato. Perfettamente posso parlare di qualsiasi cosa con Nicky, ovviamente rispettando la sua posizione e il ruolo, ma possiamo dire tutto. Lui fa esattamente la stessa cosa, rispetta il mio lavoro all'interno della struttura del lavoro, dimmi cosa ti piace e non ti piace e da l? in due cerchiamo di fare il nostro lavoro migliore. Logicamente, il non vincere evidenzia che ci sono alcuni che fanno meglio di noi. Dobbiamo cercare di migliorare per poter vincere.


    - Quando pensi che la Ducati sar? in grado di essere, ancora una volta, al livello di Honda e Yamaha, o almeno di lottare per la vittoria?


    Realisticamente, tutto ha un processo. Se fossimo alla fine di questo anno per appianare le differenze e fare domanda per le posizioni vicine al podio sarebbe un successo. La prima cosa che dobbiamo fare ? finire per migliorare i piccoli dettagli che ci deve dare la possibilit? di essere costantemente in lotta per le posizioni dal quarto al sesto . Questo ? il nostro primo obiettivo e credo che ci stiamo arrivando. Mugello Penso che dovremmo gi? essere in grado di stare con il secondo gruppo , e prima della fine della stagione, di avvicinarsi alla lotta per di gruppo del podio. Questo ? il vero obiettivo.


    "Oggi, Valentino non sta facendo con la Yamaha molto diversamente da come ? stato con la Ducati"


    , fino a due anni fa, la Ducati aveva una reputazione Brutale ? stata la Ferrari delle moto, glamour e leggenda. Negli ultimi due anni non solo si e messo in discussione tutto questo, ma si e? anche perso il rispetto per il lavoro che stiamo facendo ...


    Penso che il tempo verbale che hai usato ? sbagliato. Non credo che fosse, penso che sia. In molti casi, come ho detto prima, non si tende a valorizzare lo sforzo di essere qui, per competere al pi? alto livello. Quando diciamo che una moto non va, si parla di moto simili che stanno lasciando un decimo o un centesimo di curva, non ? niente, se guardiamo l'orologio in grado di vedere la differenza. Nello sport d'elite, le differenze sono molto piccole, nonostante il risultato, a quanto pare, fa sembrare che sei molto indietro, ma ? questo che che ti tiene in vita eti spinge ogni giorno con l'intento di appianare queste differenze.


    -Quindi, dobbiamo mantenere piena fiducia in Ducati.


    Penso che Ducati come Ducati, rimane uno dei marchi leader nel settore motociclistico. Se siamo completamente imparziali, penso che Valentino oggi non sta facendo con la Yamaha molto differente da come ? stato con la Ducati, e non sto dicendo quale sia la ragione. Penso che siamo stati ne belli prima n? tanto brutti ora, si tratta di capire le differenze. Negli ultimi due anni eravamo nel bisogno, e questo generer? la necessit? di un continuo cambiamento e in molti casi i continui cambiamenti non sono buoni consiglieri, perch? ti lasci, e perdi un sacco di informazioni lungo la strada. E siccome vuoi correre e fai passi e non ti rendi conto dove metti i piedi, se sono passi fermi o no.. Poi, il giorno in cui ci si ferma, tutto quello che hai fatto con questi passi ti accorgi che danno pi? domande che risposte. Che in qualche modo il tutto e? legato al personaggio, e lo dico come un personaggio che ? Valentino Rossi come pilota, non un modo dispregiativo o altro, si dispone di una grande azienda, ? il desiderio di voler essere all?altezza o sembrare che Ducati si e? dimenticata come si fanno le moto avere le moto..


    -Si e? sei dimenticata?


    Ducati non ha dimenticato, hanno la tecnologia per fare e manca solo quei decimini di nulla che stiamo cercando. Se fossimo davvero cos? male, sarebbe molto evidente. Quando un pilota ? stata l'esperienza di Valentino Rossi e la sua squadra di meccanici, e in realt? non sono stati in grado di trovare le chiavi, ? che il problema non ? cos? evidente. Ducati continua ad avere le conoscenze e gli strumenti per portare il marchio dove gli compete. E soprattutto, che cosa deve fare ? recuperare la fiducia. Ducati ha messo a disposizione di Valentino quello che mai aveva mai aveva avuto da qualsiasi altra fabbrica. E voglio che tu capisca, che questo non lo dico contro Valentino e di nessuno altro. C'? stata una situazione in un momento particolare della Ducati, che ha portato a trasmettere, per quello che ? successo,che Ducati non sia capace di fare motociclette. Quando la realt? ? che Ducati sa dove va, sa dove vuole andare ... e ci accingiamo a fare , lottare e lavorare per questo . Ovviamente non ? una situazione comoda, sia per noi o per qualsiasi disegnatore della fabbrica. Se la gente fosse consapevole del lavoro e delle ore che le persone della, fabbrica si sorprendere. E 'molto difficile il lavoro sulle moto. Il vero messaggio ? questo: questo ? molto difficile, non ? facile come se una mattina mi alzo e faccio una moto. Tutte le modifiche dal di fuori possono venire in mente o capitare a qualcuno, sono state fatte e testate ampiamente. E 'come Yamaha, perch? non hanno ancora il seamless?? Perch? avranno delle limitazioni e hanno fatto le loro valutazioni. Non ? cos? semplice come andare in un negozio, comprarla e guidarla. Ci sono molti dettagli su una moto che non ti permettono di fare ci? che si desidera e, in ultima analisi, diventa una limitazione.

    - Il pilota ? ancora importante?


    Il pilota ? molto importante, ma lo ? quando v? e quando no. Non solo ? importante quando v?. E io non lo uso per dire che qualcuno no v? o non e? andato, veramente e? cosi. Quando v? anche il risultato e suo, perch? e?la sua incidenza, per fortuna nel nostro sport, ? ancora molto importante. Si sta mettendo tutto a disposizione del pilota, in modo da poter sempre lavorare al 120%. Nel momento in cui si perde un po 'di fiducia, sicurezza di s? ... un esempio, il pilota fornisce una serie di modifiche nel warm up e fa la corsa sopra dei problemi e vince, l?intero gruppo di lavoro guadagna una altissima sicurezza nelle modifiche. Nella stessa situazione, con le stesse modifiche, se si finisce quinto , non hai la sicurezze e la fiducia di ci? che hai fatto, ovviamente, perch? stiamo inseguendo un risultato. Lo sport d'elite ? costruito con piccoli dettagli, piccoli, piccoli, in molti casi non si vedono. E questa ? la prima cosa che dobbiamo recuperare fiducia. Il messaggio, l'idea ? che Ducati sa il fatto suo, sa cosa fare e il nostro dovere ? tornare ad essere competitivi. Vincere o non vincere si decide in pista, all'ultimo giro, ma dobbiamo tornare nella posizione di poter lottare per la vittoria. E 'quello che vogliamo, tutti noi che facciamo parte di questo, e combattiamo per questo e soffriamo per questo, ma per noi ? ci? che ci stimola. Vogliamo invertire la situazione, veniamo da due anni scarsi in cui Ducati ha accettato di cambiare molte cose, e abbiamo intenzione di essere all?altezza , tutti insieme, da chi sale in sella sulla moto, a chi monta il pneumatico, attraverso la fabbrica che progetta e io stesso. Ognuno sta cercando di cambiare questo.

  • Font Size
    #2
    neanche un commento dai super esperti dei guai della ducati?..neanche dai talebanrossisti?

    Comment


    • Font Size
      #3
      Originally posted by doberman View Post
      ? un p? lunga ma interessante
      Intervista con Juan Marinez: La ducati ha dato a Rossi quello che nessuno gli ha mai dato

      25 maggio 2013Share


      Ringrazio Motocuatro e il suo Jefe German Garcia Casanova per avermi autorizzato a tradurre e pubblicare interamente sul mio blog questa interessantissima intervista al capo tecnico di Niky Hayden.



      Juan Martinez (Mollet del Vall?s, 1972) ? l'ingegnere di pista Nicky Hayden nel team Ducati, oltre ad essere uno dei tecnici di prestigio riconosciuti nel campionato mondiale di motociclismo e, oggi, uno dei cinque 'magnifici' ingegneri spagnoli in MotoGP, insieme a Ramon Forcada (Yamaha, Lorenzo), Antonio Jimenez (Honda, Battista), Santi Hernandez (Honda, Marquez) e Ramon Aur?n, 'Pedrosa telemetrica in Honda.
      Con tutti loro cerchiamo di andare a parlare durante la stagione,e di portare Ai lettori di Motocuatro.com le impressioni dai box

      Juan and? a lavorare, molto, per la marca di sospensioni Showa, una consociata di Honda, che nel 1994 ha chiesto di andare nel mondo del motociclismo per l'assistenza ufficiale della squadra. A 22 anni, ? stato tecnico di Mike Doohan, sotto il comando di Jeremy Burgess, con cui ha vinto la il mondiale nel 1997 e 1998. Durante i nove anni successivi, Juan ha lavorato per piloti come Valentino Rossi (due mondiali con lui, 2001 e 2002), Luca Cadalora, Loris Capirossi, Alex Barros, Tadayuki Okada e Criville. Nel 2003 come tecnico di Sete Gibernau, lasciando il suo lavoro come tecnico delle sospensioni per diventare ingegnere di pista del Barcellonese, con il quale rimase fino al suo ritiro.HA seguito un periodo per piccoli team di Honda nel 2007, non ? andato come si aspettava, ? tornato in MotoGP con la Kawasaki nel 2008, per poi firmare, nel 2009 con il team Ducati ai servizi di Hayden.
      Parallelamente alla sua carriera in MotoGP, Juan Martinez ha lavorato con piloti provenienti da altre discipline, come ad esempio trial Marc Colomer, Doug Lampking e, pi? recentemente, Toni Bou, tutti campioni del mondo. Un'altra collaborazione che juan ricorda con affetto, ? quello fatto con Laia Sanz nella sua prima Dakar.

      La sua ultima impresa ? una partnership con l'ex pilota italiano da cross Giuseppe Andreani, per creare 'Andreani-MHS ibericA', un centro per la modifica di moto e auto, sia per la corsa e per l'uso quotidiano, oltre a distribuire IN Spagna lE prestigiosE sospensioni ?hlins,-

      "L'obiettivo ? quello di tornare rapidamente a posizioni di testa"

      L'appuntamento con Juan ? il Giovedi della scorsa settimana, a Le Mans. Nel box Ducati hanno appena finito di montare la gp13 e ci avviciniamo verso i camion per fare una chiaccherata


      Motocuatro:- In sostanza, quali sono i cambiamenti pi? importanti per quanto riguarda GP13 moto che hai finito la scorsa stagione?


      Fondamentalmente abbiamo lavorato sulla posizione delle masse nella moto. La tendenza oggi ? quella di centralizzare il pi? possibile. Il nuovo concetto della moto attuale, noto come CNB, ? quello di centralizzare la massa massima con la minore inerzia, e quindi ottenere una pressione abbastanza costante sulle gomme e sfruttare il grip della gomma .
      E' dal 2002 che Honda con la rc211v segue questo concetto

      Comment

      X
      Working...
      X