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[DDG Report] Monster 821 Experience

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    #1

    [DDG Report] Monster 821 Experience

    Ducati ?Ottoeventuno?: ovviamente ne avevo gi? sentito parlare da riviste del settore e amici, e ne avevo apprezzato l?estetica aggiornata ma, come faccio sempre, aspettavo che qualcuno la provasse prima di farmi un?idea sulle sue caratteristiche e sulla sua personalit?.

    Questa volta ? stato diverso: ho avuto modo in prima persona di conoscere e provare l?821, accompagnato dallo staff Ducati, in una giornata dedicata a questo nuovo Monster, il 4 luglio.

    Come ogni buon bolognese, la storica sede Ducati la conosco bene: negli anni ho visto cambiare diverse volte l?enorme immagine al suo esterno, che ha raffigurato moto e piloti che sono rimasti nel cuore dei ducatisti, cos? come sono state tante e diverse le moto, a volte camuffate, che ho visto (e soprattuto sentito!) aggirarsi al suo interno e uscire dai suoi cancelli. Ma entrarci (anche se per me non era la prima volta) ? tutt?altra cosa.

    8:30 di una giornata un po? grigia, il cielo coperto da alcune nuvole che potrebbero far spiovigginare a breve... ma la temperatura ? di poco sopra i 20?C, ottimale per un giro in moto: entrando nel parcheggio salta subito all?occhio una schiera di 821, quasi tutte rosse, ordinatamente in fila.



    L?accoglienza, accompagnata da un caff? al bar interno Ducati Caff?, ? stata fatta da Andrea Armellini e Valentina Tolomelli nella sala ?Fisica in moto?, aula ben attrezzata dove i presenti che non parlavano italiano hanno potuto seguire tutta la presentazione con traduzione in cuffia, piccolo segno dell?ottima organizzazione.



    Paolo Quattrini (Product Manager dell?821) ha poi iniziato la presentazione del Monster, e aiutato da diverse slide ha evidenziato le caratteristiche (tecniche e non) della moto, confrontandole con quelle degli affermati modelli precedenti.

    Una breve parentesi tecnica ? doverosa:

    Il motore ? un Testastretta 11? (chiamato cos? per il valore di incrocio delle valvole) di 821cc che eroga 112cv a 9250 giri, con 9.1Kg di coppia a 7750 giri: ? molto simile a quello utilizzato sull?Hypermotard, con la differenza di avere l?albero motore su bronzine invece che su cuscinetti, soluzione gi? adottata sulla Panigale che permette vantaggi, nel progetto complessivo, in termini di affidabilit? e rigidezza del motore.

    Rispetto al ?vecchio? Monster 796 le differenze sono sostanziali: a fronte di un aumento non enorme di cilindrata (il 796 era un 803cc) l?aumento in termini di performance ? notevole: 25cv e 1Kg abbondante di coppia in pi?, con oltre 1000 giri in pi? da poter sfruttare (ora si possono sfiorare i 10000 giri).
    Sempre rispetto al 796 le modifiche di ciclistica sono diverse e interessanti: telaio e telaietto sono stati alleggeriti di oltre un Kg l?uno (e salta all?occhio il raddoppio della rigidit? torsionale del telaio!), ? stato adottato un forcellone bibraccio (che permesso la riduzione dell?interasse di 3cm, portando quindi il valore a 1480mm, per aumentare l?agilit?), il manubrio si trova ora arretrato e alzato di 4cm per favorire confort e guidabilit?, il baricentro ? stato abbassato ed arretrato per rendere la moto pi? maneggevole, la gomma posteriore ? ora una 180/60, in primo equipaggamento con i Pirelli Diablo Rosso II. Solo il peso ? leggermente aumentato (da 167 a 179Kg a secco), ma considerando la dotazione rimane molto interessante.

    La moto ? dotata di tanta elettronica nuova: c?? l?ABS, regolabile su 3 livelli d?intervento, il controllo di trazione (regolabile su ben 8 livelli), e soprattutto ci sono i 3 Riding Mode, gestibili anche in marcia tramite il comando frecce.
    I Riding Mode trovo siano il metodo migliore per ?allungare la coperta corta?; mi spiego meglio: una moto con indole sportiva, con risposte rapide al gas, ABS e TC poco invasivi e tanta potenza in alto difficilmente pu? rivelarsi godevole e semplice nel traffico, dove una maggior progressione e dolcezza del motore, un?ABS ed un TC che evitino situazioni spiacevoli sul bagnato e nel traffico sono doti ben apprezzabili; ed ? proprio qui che i Riding Mode fanno la differenza: si pu? impostare la moto per averla piacevole in un percorso cittadino per poi passare in pochi secondi ad un?impostazione pi? sportiva e gradevole per percorsi extraurbani.
    Come dicevo sull?821 i Riding Mode sono 3: Sport (112cv, TC a 2 su 8, ABS a 1 su 3), Touring (112cv, erogazione addolcita, TC a 4 e ABS su 2) e Urban (75cv, erogazione dolce, TC a 6 e ABS su 3).



    Infine i freni: l?impianto Brembo ha dischi e pinze con gli stessi valori del 796 (doppio disco da 320mm con pinze a 4 pistoncini davanti e disco singolo da 245mm con pinza a 2 pistoncini al posteriore) comandati da una pompa assiale... ma le pinze sono le nuove monoblocco Brembo M4.32.



    Nella presentazione Paolo Quattrini ha poi messo in risalto come in Ducati abbiano cercato di caratterizzare la Monster con accessori specifici: scarichi (ma vi anticipo che il sound degli scarichi di serie non ? davvero niente male!), particolari in carbonio, borse, ... ed ? da notare che ? disponibile anche una sella ribassata, che porta l?altezza da terra della sella a soli 745mm, per quanto gi? di serie sia regolabile (785-810mm).

    Infine sono state presentate le ultime slide sulle versioni disponibili (il ?Monster 821 Dark?, in colorazione nera, e il ?Monster 821?, con le due colorazioni Rosso Ducati e Star White Silk, ovvero un bianca con telaio e cerchi rossi), e di come Ducati abbia sviluppato questa moto per mantenere lo stile Monster avvicinandolo per? anche alle esigenze dei nuovi motociclisti e del pubblico femminile.

    Siamo poi tornati al parcheggio, davanti alla schiera di 821 parcheggiate.
    Al primo impatto con l?821 si notano subito i nuovi scarichi sul lato destro (non pi? sottosella come nel 796), con i collettori che ?abbracciano? il carter, il forcellone bibraccio e, soprattutto, la nuova strumentazione con il display LCD, che insieme ai tradizionali segmenti per il contagiri e il valore della velocit? mette a disposizione tutti i parametri impostati per l?ABS, il TC ed il Riding Mode.



    L?821 Experience ? continuata con la parte pi? interessante: la prova su strada. Due gruppi di moto, da circa una decina l?uno, con un tester Ducati da apripista e uno a chiudere il gruppo, con le loro 821 in colorazione bianca.
    Prima di partire i tester Ducati ci hanno spiegato come settare i Riding Mode, chiedendoci di impostarli in sequenza lungo la prima parte del tracciato del test, per poterne apprezzare le differenze.

    Solitamente, essendo alto 1.87m e pesando oltre 90Kg, quando provo una moto parto sempre un po? ?preoccupato?, perch? la posizione di guida spesso ? ottimizzata per persone pi? basse e longilinee, ma devo dire che gi? nei primi metri ? stato facile trovare confidenza con la moto, la posizione di guida ? confortevole, non caricata sui polsi e con le gambe comode. La leva del freno ? regolabile, quella della frizione no, ma la corsa ? ben mediata e penso possa essere valida pressoch? per tutti gli utilizzatori. L?unico neo, per chi come me ? abituato a usare le pedane stando spesso in punta, ? che con piedi non proprio da fata (porto il 46) ? facile toccare con il tacco la protezione degli scarichi e le pedane posteriori.

    Il percorso ? iniziato con il Riding Mode in modalit? Urban lungo le strade di Borgo Panigale e Zola Predosa, traffico moderato, fondo stradale un po? dissestato come tipicamente sono le strade secondarie del bolognese. L?erogazione in modalit? Urban ? decisamente morbida e ben dosabile, le vibrazioni non sono troppe e sostanzialmente la moto ? facile. L?unico appunto ? sui freni, la primissa parte della corsa della leva ? piuttosto ?vuota?, e insistendo appena di pi? sulla leva l?impianto fa il suo dovere, ma in modo forse un po? troppo scorbutico. Facendo un po? di prove solo in un caso ho avvertito appena l?ingresso dell?ABS, ma i 75cv sull?asciutto non riescono a mettere per nulla in crisi gomme e sospensioni, e il traction control non ? mai entrato mai in funzione.



    Arrivati a Calderino c?? stata una piccola sosta e il passaggio alla modalit? Sport. La differenza, provienendo dalla Urban, ? impressionante, tant?? che alla prima apertura di gas l?anteriore si ? alleggerito non poco...! Il gas rimane bene gestibile, ma la risposta ? tanto pi? rapida e il motore invita a stare sempre sopra i 6000 giri. La moto ? maneggevolissima, godevole al pieno nei tratti collinari, con tanta tanta trazione, tanto che non ho mai sentito il traction tagliare potenza. I freni risultano buoni, la leva rimane costante nel comportamento, il cambio (che nella mia moto risultava un po? ?legnoso? nei passaggi tra le prime due marce) ? preciso e la spaziature tra le marce, insieme all?elasticit? del motore, permette un ritmo decisamente vivace senza che la guida diventi impegnativa o stancante.
    Il ritmo vivace ha per? evidenziato un limite della moto, ovvero il fatto di non avere le forcelle regolabili. Il setup ? comodo e, come dicevo, ?facile?... ma usando la moto in modo molto sportivo un anteriore pi? frenato di idraulica sarebbe utile.

    L?ultimo tratto del giro (da Savigno costeggiando Monte San Pietro su via Landa fino a tornare a Calderino) ? stato il momento per provare la modalit? Touring. Si tratta, come anticipato prima, di una ?via di mezzo? tra l?Urban e la Sport, dove la potenza ? quella piena della Sport, ma l?erogazione ? leggermente addolcita per renderla pi? piacevole nella guida extraurbana da turismo; intermedi rispetto alle altre due modalit? sono anche i settaggi di ABS e traction control. Probabilmente ? il Riding Mode pi? in sintonia col carattere della moto, il motore ? risultato ben gestibile sia nei tornanti stretti che nei tratti pi? rettilinei, e anche in qusto caso l?elettronica, grazie alla buona ciclistica, non interviene mai... tanto da lasciarmi un po? la curiosit? di provare la moto su un fondo pi? difficile per capire dove l?evoluzione dell?elettronica sia arrivata.

    Tornati alla sede Ducati abbiamo avuto modo di scambiarci opinioni, ed ? stato facile vedere che pressoch? tutti sono rimasti favorevolmente colpiti dall?agilit? della moto e da come, pur essendo migliorata tanto rispetto ai modelli precedenti, sia diventata pi? facile anche per neofiti e per il pubblico femminile, proprio perch? permette di ?mettere una pezza? agli errori pi? tipici (marcia sbagliata/?manata? di gas/panic stop/...) di chi si sta avvicinando al mondo delle moto.



    Prima di pranzo in 5 minuti Susannah Tillson (Marketing Ducati) ci ha illustratato l?evento annuale a cui Ducati tiene tantissimo: il WDW 2014. Non mi dilungo sull?argomento, sapete bene tutti di cosa si tratta, se non per ricordare che proprio al WDW 2014 sar? possibile provare l?ottoeventuno.

    Dopo il pranzo, sempre nella struttura Ducati, abbiamo potuto fare il giro della fabbrica (dove come molti gi? sapranno ? impossibile non apprezzare l?ordine e l?organizzazione delle varie fasi di assemblaggio delle moto, per non parlare dell?attenzione con cui vengono testate tutte le moto che escono dalla fabbrica) e del museo Ducati, dove si ripercorre la storia Ducati da quando nacque come azienda nel campo delle comunicazioni radio, passando per le prime biciclette a motore (il ?Cucciolo? del 1945), alle moto col cavallino rampante, alle numerose vittorie in gare di diverse categorie fino al dominio Ducati in Superbike dalla fine degli anni ?80 e all?avventura in MotoGP. In questi ultimi due giri siamo stati accompagnati da Livio Lodi, curatore del museo, e Valentina.



    Se durante la mattinata era ben visibile la gentilezza, la cordialit? ed il modo amichevole in cui eravamo stati accolti, al termine della giornata era evidente anche come Ducati sia una ?grande famiglia?, attenta alle voci dei clienti, e come sia forte il senso di appartenenza tra i ducatisti stessi.

    Prima di tornare a varcare i cancelli un ultimo saluto ad Andrea e Valentina, che torno a ringraziare per la splendida giornata passata in Ducati.

    Uscendo dalla fabbrica e ripassando davanti alle Monster 821 rialleneate nel parcheggio, ripensando a tutta la giornata, ho pensato ?magari un giorno mi prendo una moto da usare solo per strada, per farmi qualche giretto in compagnia e passarmi i weekend fuori... e l?ottoeventuno potrebbe essere una buona scelta... magari una di quelle bianche, con lo scarico Termignoni e tutti gli accessori in carbonio...?


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    #2
    Cavolo... ma alla faccia.... bel report mav..

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      #3
      mi associo ai complimenti di Mito!

      ciao mav, nulla da eccepire, eravamo l? entrambi

      alla prossima!

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        #4
        Farvi una foto assieme.. ok che siete brutti ma..

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          #5
          Bel report, bravo. Molto professionale, sembra una cartella stampa. Unica nota stonata: peso leggermente aumentato 12 kg????? Sticaxxi!!!


          Inviato da mio Siphone usando Talpatalk

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            #6
            Originally posted by Maverick- View Post
            ...L?unico neo, per chi come me ? abituato a usare le pedane stando spesso in punta, ? che con piedi non proprio da fata (porto il 46) ? facile toccare con il tacco la protezione degli scarichi e le pedane posteriori....


            volevo far notare come questo stramaledetto 46 sta sempre in giro ? una maledizione per tutti i motociclisti

            poi quoto la foto che vale 100000 quello che volete voi tra mi piace, follower, ecc..

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              #7
              Originally posted by MSIAMD View Post
              volevo far notare come questo stramaledetto 46 sta sempre in giro ? una maledizione per tutti i motociclisti

              poi quoto la foto che vale 100000 quello che volete voi tra mi piace, follower, ecc..
              Peccato che la 41 ? in mezzo non ha vinto.

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                #8
                Originally posted by heybaby View Post
                Bel report, bravo. Molto professionale, sembra una cartella stampa. Unica nota stonata: peso leggermente aumentato 12 kg????? Sticaxxi!!!
                Grazie

                In effetti 12Kg non sono pochi... tuttavia l'idea guidandola non ? certo di una moto pesante, anzi...

                Originally posted by VBside View Post
                Peccato che la 41 ? in mezzo non ha vinto.
                Vabb?, vinto il mondiale no, ma 7/8 gare in quell'anno direi di s?...


                @mito: foto? Di me? Naaaaa

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                  #9
                  bel report ddg rulez

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                  • Font Size
                    #10
                    PS.... ma 'sta moto IMPENNA? Diciamo le cose importanti!

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                      #11
                      Originally posted by mito22 View Post
                      PS.... ma 'sta moto IMPENNA? Diciamo le cose importanti!
                      di gas in 1a e 2a tranquillamente...

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                        #12
                        Originally posted by toscanaccio34 View Post
                        di gas in 1a e 2a tranquillamente...
                        Confermo, purch? il riding mode sia in modalit? "Sport"

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                          #13
                          Originally posted by Maverick- View Post
                          Confermo, purch? il riding mode sia in modalit? "Sport"
                          Ovviamente...

                          Inviato dal mio GT-I9100 utilizzando Tapatalk

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                            #14
                            Io metterei una corona +2 per agevolare la pinna anche in terza

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                              #15
                              Prova comparativa

                              Da possessore di Monster 1.200S, mi sono sentito attratto dalla 821, soprattutto per verificare se le grandi differenze tra le due moto che leggo in giro sono reali, e in quale entit?. Proprio per verificare "a caldo" mi sono presentato al Ducati Store con la mia 1.200. La moto era completamente nuova, km 0, quindi grande attenzione ai freni e alle gomme. Il lay out ? identico alla sorellona. Balza all'occhio la sella, senza cuciture, le sospensioni senza tarature e il nuovo tubo di scrico. Uno scatolato in lamiera che riproduce due cilindri di diametro diverso compenetrati tra di loro. Molto bello il portatarga, che a differenza della 1.200 ? di tipo tradizionale. Molto ben fatto. Una volta in sella salta all'occhio la diversit? dei componenti che sono sott'occhio: il cruscotto, bello ed efficace, il comando frizione a filo, la pompa dei freni del Paso 750 del 1987 e il manubrio a sezione cilindrica in ferro e non conica in alluminio. Vabb?, partiamo: scelgo la mappatura Urban, che regala un funzionamento regolare e molto soffice, certamente adatto ai neofiti, ma non male anche per motociclisti pi? scafati. L'intervento dell'ABS ? immediato e molto tempestivo, al primo accenno di mancanza di aderenza, tipo gomma nuova con la cera, frenando su asfalto bagnato. Cambiando mappa la situazione cambia, ma non moltissimo. Cambia piuttosto la risposta al comando dell'acceleratore. I freni erano nuovi, ma sembra che intervengano in maniera brusca, dopo una prima cosa della leva piuttosto inconsistente. Senza arrivare a prestazioni estreme, si avverte che la 821 in mappa touring ? del tutto simile alla 1.200 in mappa urban. Le sospensioni sono tarate nel modo giusto. Non sono tarabili, ma non sembra occorrano interventi per modificarne il setting di base. La maneggevolezza ? a leggero favore della piccola. La gomma posteriore un p? pi? piccola regala maggiore agilit?, in cambio di minore impronta a terra. La generazione di calore ? molto simile tra le due moto e mai fastidioso anche nel traffico. Il giudizio finale, secondo me, ? positivo, anche se sarei parecchio indeciso se comprare questa o una MV Brutale 800 ABS, che costa grosso modo gli stessi soldi, se volessi una naked 800.

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