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Fabrizio Meoni

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    #1

    Fabrizio Meoni

    Oggi sono 10 anni che Fabrizio non c' ? pi?.... Penso si stato il pilota pi? amato e rispettato di tutti.

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    #2
    Me lo ricordo bene quando hanno dato la notizia alla tv.. come troppo spesso gi? dimenticato.. non era un'uomo da share, ma di sostanza. Come tutti i dakariani

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      #3



      [YOUTUBE]EP1-g7Rao8Q[/YOUTUBE]

      http://www.daidegasforum.com/forum/f...olta-foto.html

      http://www.daidegasforum.com/forum/a...zio-meoni.html

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        #4
        Meoni, 10 anni dopo: il suo nome vive a Dakar

        Il motociclista italiano ? morto in Mautitania l'11 gennaio 2005: ora in Africa ci sono scuole, ospedali e strutture intitolate a lui. La moglie: "Lo sento ancora qui"

        Tanti ne sono passati da quella maledetta mattina in Mauritania, quando al bivacco di Kiffa la radio segnal? l'attivazione della balise della Ktm di Fabrizio Meoni. Moto danneggiata, pensarono tutti. Troppo esperto, preparato e attento Fabrizio per commettere un'imprudenza. Invece, presto, la gravit? della situazione emerse violenta dagli occhi pieni di lacrime degli organizzatori. Un attimo di distrazione mentre affrontava un dosso. Come milioni superati in gara o allenamento, pochi sciocchi centimetri. Fatali: lo scarto, il corpo sbalzato di sella, l'atterraggio di testa, il collo spezzato.
        RITIRO ? Se n'? andato cos? uno dei nostri pi? grandi piloti da rally, pochi giorni dopo il 47? compleanno, festeggiato a Barcellona alla vigilia della 27? Dakar. La sua ultima gara. "Poi mi divertir? a portare la gente in Africa e a godermi questi panorami visti troppo velocemente", raccontava una sera al bivacco, sdraiato su un tappeto sotto il tendone mensa. Erano i momenti pi? belli di una Dakar che manteneva il suo fascino spartano, lontana anni luce dai motorhome, le tende degli sponsor, la musica, i videogiochi della maratona odierna in Sud America. Serate di allegria, aneddoti e prese in giro. "La sera Fabrizio faceva capriole all'indietro, ci faceva ridere, al mattino dopo non c'era pi?. Un ricordo indelebile: grandissimo campione che in Africa si sentiva a casa", ricorda Giovanni Sala, re dell'enduro e "portatore d'acqua" del campione di Castiglion Fiorentino, ultimo italiano, nel 2006, a salire sul podio. Prima, a settembre, ai Faraoni era scomparso un'altra stella, Richard Sainct.
        COLLO ? "Ricordo una camminata nei campi - racconta Elena, la moglie di Meoni -, Richard era appena morto. Fabrizio diceva sempre che a farsi male erano quelli poco allenati e meno esperti. Ma io insistevo: "Tu ti alleni tanto, ma il tuo collo non ? protetto", lo mettevo in guardia. "La testa non la puoi bloccare", replicava lui. Spero che un giorno si riesca a proteggere il tallone d'Achille dei piloti".
        TRIS ? Voleva chiudere da protagonista, Meoni, con il terzo sigillo, dopo 2001 e 2002, con altrettanti secondi ('92 e '98) e terzi posti ('94 e '03). "Ma il patto non era questo", svela Romeo Feliciani, il suo meccanico. Anche lui di Castiglion Fiorentino, si erano conosciuti nel 1982, "perch? la Steels, l'officina di Fabrizio, era il centro per la preparazione delle moto da rally. Sei anni dopo mi prese con s?, come operaio, e quando nel '93 il suo meccanico lo abbandon?, mi chiese se volevo seguirlo. Potevo dire di no al mito della Dakar? La prima fu la Parigi-Dakar-Parigi del '94, 3 o con una Honda XR, che era una moto ridicola. Ci sono voluti 7 anni per vincerla, duri, ma lui ci ha sempre creduto". La moto del 2001 ? alla Steels, rilevata da Feliciani dopo la scomparsa di Fabrizio. "La promessa era che dopo la seconda vittoria ci saremmo fermati. Invece Fabrizio si sentiva in obbligo e ha seguito altri consigli... Non ? stato redditizio per nessuno".
        RABBIA ? Dieci anni. "Passati lentissimi - continua Elena -. Fabrizio ? qui. I ricordi a Gioiele e me non li porta via nessuno. Lui, dei due, forse ha fatto pi? fatica: aveva 13 anni quando il babbo ? morto. Ha passato anni di rabbia con il mondo. Anche ora. Non davanti a me, ma so che con la sua ragazza piange. Ci fa tenerezza Chiara, vede le foto e i video di pap? ma non se lo ricorda, aveva 2 anni. Noi tre siamo stati la forza che ci ha permesso di
        SCUOLE ? Meoni amava l'Africa. E, come tanti che avevano corso su quelle piste ed erano stati toccati dalla povert? e sofferenza dei posti, aveva deciso di dare il suo contributo. Nel 2001 aveva fondato alla periferia di Dakar la scuola Fabrizio Meoni&Amici d'Italia, in collaborazione con Padre Antonio Buresti, marista di Castiglion Fiorentino. Con la Fondazione Meoni i progetti sono cresciuti: nel 2007 a Yembeul Ben Baraque, vicino Dakar, ? nata la scuola Fabrizio&Cyril, finanziata da Despres con il contributo della onlus milanese.
        OLTRE I CONFINI ? In ottobre a Dakar ? stata aperta un'altra scuola Meoni; all'ospedale di Itigi, in Tanzania, ? nato un reparto di maternit? e in Zambia, con l'associazione Occhi della speranza, si curano ragazzi non vedenti e malati di lebbra. "Un uomo a 360?. Amava correre, ma ancor pi? la sua famiglia ed era sempre presente quando gli amici gli chiedevano aiuto", conclude Elena. Un gigante messo in ginocchio da una maledetta cunetta in Mauritania. L? oggi un cippo lo ricorda.



        Last edited by Rix; 11-01-15, 14:11.

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          #5
          10 anni.. pareva ieri...

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            #6
            non dimentichiamo....

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