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Ma è sempre meglio partecipare no?
In pista con la nuova edizione della Supersport ?maggiorata?, che si dimostra pi? autonoma rispetto alla 600 da cui deriva. Accentuate le caratteristiche stradali con interventi che rendono l?erogazione sempre piena e sostanziosa
di Antonio Vitillo
Almeria - La forbice si apre. Se sulle punte ci mettessimo le due supersportive Kawasaki di media cilindrata, la conseguenza sarebbe che nelle nuove versioni la ZX-6R e la RR apparirebbero ancor pi? lontane di quanto gi? fossero.
Questa ? una considerazione nata partecipando alla conferenza stampa ? con relativo test in anteprima ? che ad Almeria, in Spagna, ha sancito il lancio mondiale della ZX-6R in versione 2005.
La R, che ricordiamo essere di cilindrata 636, pur rimanendo una moto versatile, assume ora pi? marcate caratteristiche da stradale. La 600, invece, continua ad esprimere la sua parte migliore quando ? inserita nel suo habitat, tra i cordoli di una pista, tanto che per essa, oltre al kit ufficiale per renderla competitiva nelle corse nazionali e internazionali della formula Supersport, ? gi? pronto il prossimo trofeo nazionale monomarca.
L?una, insomma, non ? pi? clone dell?altra. Piuttosto l?audace scelta di insistere nel diversificarle ci sembra il frutto di una vera e propria strategia commerciale, volta a creare una specie di nuova categoria, quella delle 600 vitaminizzate. D?altra parte questa strategia, che per prima la Kawasaki ha varato, ? stata fatta propria anche da altre Case, come ad esempio la Triumph, che ha appena lanciato la Daytona 650.
La ZX-6R arriver? nelle vetrine dei concessionari a Natale. Coster? 10.200 Euro, sar? omologata Euro2 e si potr? scegliere fra tre versioni cromatiche: il caratteristico e tradizionale verde, un elegante color titanio opaco o il blu.
Un approfondito studio aerodinamico compiuto nella galleria del vento (come ?modello? si ? prestato uno stoico Akira Yanagawa!) ha fatto s? che la ZX-6R sia la moto pi? ?profilata? mai prodotta dalla Kawasaki. Lo si capisce guardando l?acuminata zona frontale e la pulizia delle superfici laterali, liberate della presenza ingombrante del silenziatore di scarico che ora trova posto sotto il codino.
Il motore a quattro cilindri raffreddato a liquido (il radiatore ? stato maggiorato) ha una nuova testata con differenti camere di combustione, anche in conseguenza dell?adozione di valvole dal ?fungo? pi? largo e pi? distanti fra loro. L?efficienza dello scoppio, a detta della Kawasaki, ? migliorata.
Le camme sono le stesse adottate nel kit racing 2003; i pistoni hanno un mantello pi? scorrevole e l?alimentazione avviene attraverso un pi? voluminoso air-box; l?impianto di iniezione elettronica ? dotato di iniettori secondari nei corpi farfallati, che sono in parte a sezione ovale.
Una novit?: appena a monte del nuovo silenziatore c?? una valvola che, parzializzando lo scarico ai regimi medio-bassi, migliora l?erogazione della potenza. Il cambio adotta una nuova spaziatura tra i rapporti e la frizione ? dotata di un limitatore di coppia inversa, proprio come sulla RR.
Il nuovo telaio perimetrale in alluminio, riduce di 13 millimetri la distanza tra il cannotto di sterzo ed il perno del forcellone, risparmio che ? servito per allungare il forcellone stesso, che ? in alluminio rinforzato: l?interasse ? contenuto in 1390 millimetri. La forcella ? una Showa a steli rovesciati di 41mm di diametro; l?impianto frenante ? al top: anteriormente troviamo infatti un doppio disco a margherita con pinze radiali a quattro pistoncini e quattro pasticche e pompa radiale.
La distanza tra il manubrio e le pedane si ? ridotta. Sulla ZX-6R si sta in sella pi? raccolti che nella precedente versione, ma ci? non vuol dire che si stia pi? scomodi, anzi: migliora solo la qualit? complessiva della guida. La leva del freno al manubrio ? regolabile nell?escursione, e questo ? un tocco in pi? per migliorare il feeling con l?impianto frenante, che ? potente e modulabile ma non eccessivo. In staccata, nonostante le sospensioni in assetto da pista umida, quindi relativamente morbido, i trasferimenti di carico tra asse posteriore e anteriore sono molto contenuti. Si ravvisa la necessit? di indurire l?affondamento della forcella solo quando ci si inserisce in curva a freni tirati?
Purtroppo per? non c?? modo di fare troppi esperimenti: la pista infatti ? umida, anche se le gomme Bridgestone BT014 non finiscono mai di stupirci. A proposito di gomme, avremmo preferito provare il profilo anteriore ?barra70? anzich? ?barra 65?, attendendoci, a parit? di stabilit? (ottima) un miglioramento in termini di maneggevolezza. Per chiarire: la ZX-6R ? abbastanza lesta a cercare il cordolo interno entrando in curva, momento oltre il quale la stabilit?, la direzionalit? dell?avantreno si esalta. Per? ? nei cambi direzione che la moto manifesta un po? d?inerzia, sia per il mezzo grado in pi? d?inclinazione della forcella, sia per la spalla bassa del pneumatico anteriore. ? anche per questo che la ZX-6R ci appare pi? votata alla strada, dove la guida si fa pi? rotonda, meno convulsa.
In montagna emergono le doti di erogazione, attribuibili in gran parte alla linearit? della curva di coppia; la prova di ripresa mostra infatti una motricit? che non ci si aspetterebbe da una quattro cilindri: a 3000 giri il motore sale di regime senza incertezze e fino a 15500! Si avverte un?esitazione transitando per i 9.000, ma ? appena percettibile. Tutto questo si traduce in un motore poco impressionante, perch? non ha scalini d?erogazione ed ? facile da gestire in ogni condizione. Ma se in pista questa caratteristica non d? grosse scariche d?adrenalina, su strada ? una grande virt?.
Motore: 4 tempi 4 cilindri in linea trasversale raffreddato a liquido, distribuzione a due alberi a camme in testa con quattro valvole per cilindro; alesaggio per corsa 68 x 43,8 mm; cilindrata 636 cc; rapporto di compressione 12,9:1; alimentazione ad iniezione elettronica con corpi farfallati Keihin da 38 mm e doppi iniettori, integrata al sistema di accensione. Potenza massima 95,5 kW (130 CV) a 14000 giri (100 kW ? 136 CV con massima pressione d?ingresso dell?aria sistema RAM); coppia massima 70,5 Nm (7,2 kgm) a 11500 giri.
Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d'olio con limitatore di coppia inversa, cambio a sei marce.
Ciclistica: telaio perimetrale in alluminio pressofuso, inclinazione del cannotto di sterzo 25?, avancorsa 106 mm. Sospensione anteriore: forcella upside-down a cartuccia con steli di 41 mm, completamente regolabile. Sospensione posteriore: forcellone in alluminio sistema Uni-Trak con monoammortizzatore completamente regolabile. Freno anteriore: doppio disco a margherita da 300 mm con pinze radiali a quattro pistoncini. Freno posteriore: disco singolo da 220 mm con pinza flottante a singolo pistoncino. Pneumatici: anteriore 120/65-17?; posteriore 180/55-17?.
Dimensioni: interasse 1390 mm, lunghezza 2065 mm; larghezza 715 mm; altezza 1110 mm; altezza sella 820 mm; peso a secco 164 kg. Capacit? serbatoio: 17 litri.
Omologazione: Euro-2
? anche per questo che la ZX-6R ci appare pi? votata alla strada, dove la guida si fa pi? rotonda, meno convulsa
In montagna emergono le doti di erogazione, attribuibili in gran parte alla linearit? della curva di coppia; la prova di ripresa mostra infatti una motricit? che non ci si aspetterebbe da una quattro cilindri: a 3000 giri il motore sale di regime senza incertezze e fino a 15500! Si avverte un?esitazione transitando per i 9.000, ma ? appena percettibile. Tutto questo si traduce in un motore poco impressionante, perch? non ha scalini d?erogazione ed ? facile da gestire in ogni condizione. Ma se in pista questa caratteristica non d? grosse scariche d?adrenalina, su strada ? una grande virt?
Ma se in pista questa caratteristica non d? grosse scariche d?adrenalina, su strada ? una grande virt?
Meno adrelina ti da e pi? vai forte fidati...
lo so pure io, ma questo conta se vai solo alla ricerca del tempo, ma se vai in pista per divertirti? nelle due prove che abbiamo letto era fatto riferimento a questo difetto (o pregio, dipende da che parte lo si vede). bhe io sono molto perplesso. preferisco sempre e comunque la mia, comunque complimenti al cimmero per il prossimo acquisto
Ma se in pista questa caratteristica non d? grosse scariche d?adrenalina, su strada ? una grande virt?
Meno adrelina ti da e pi? vai forte fidati...
lo so pure io, ma questo conta se vai solo alla ricerca del tempo, ma se vai in pista per divertirti? nelle due prove che abbiamo letto era fatto riferimento a questo difetto (o pregio, dipende da che parte lo si vede). bhe io sono molto perplesso. preferisco sempre e comunque la mia, comunque complimenti al cimmero per il prossimo acquisto
QUoto in toto, io nn sono un Pilota, quindi per me la moto deve essere ADRENALINA... magari nella Suprsport da la paga di brutto a tutti eh...
Ma se in pista questa caratteristica non d? grosse scariche d?adrenalina, su strada ? una grande virt?
Meno adrelina ti da e pi? vai forte fidati...
lo so pure io, ma questo conta se vai solo alla ricerca del tempo, ma se vai in pista per divertirti? nelle due prove che abbiamo letto era fatto riferimento a questo difetto (o pregio, dipende da che parte lo si vede). bhe io sono molto perplesso. preferisco sempre e comunque la mia, comunque complimenti al cimmero per il prossimo acquisto
QUoto in toto, io nn sono un Pilota, quindi per me la moto deve essere ADRENALINA... magari nella Suprsport da la paga di brutto a tutti eh...
Vi sbagliate (ovviamente, perk? ho ragione solo io )...
... avere una moto facile da meno adrenalina a parit? di velocit?...
... provate a buttarvi gi? da una discesa con una graziella o con la vostra moto e mi ditemi quale ? pi? adrenalinica all'andatura costante di 100 km/h...
:P
Ma in pista, poik? voi volete sentirvi ugualmente appagati e sviluppare l'agognata adrenalina, con una moto meno impegnativa andrete di pi? automaticamente ed i secondi scenderanno...
... e poi l'evoluxione verso la sfruttabilit? sulla moto di Rossi non vi dice nulla???
ps: alla prossima pistate evitate di presentarvi in triciclo...
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