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Wallbox: la scatola magica

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    #1

    Wallbox: la scatola magica

    Ricaricare un mezzo elettrico nel proprio garage? Facilissimo: basta attaccare la spina. Ma quando si sale di “cilindrata” la semplice presa non è consigliata. Meglio una wallbox, che permette di gestire tutto con una app, ricaricare (green e gratis) con il fotovoltaico, è più veloce ma soprattutto più sicura


    Approcci differenti


    Come ricaricare un mezzo elettrico? Se parliamo di piccoli veicoli, ciclomotori, scooter o moto “125” è sufficiente la normale presa domestica di tipo Shuko e non serve nemmeno il garage: molti modelli ti permettono di togliere la batteria, la metti sottobraccio e la ricarichi a casa. In questi casi però occorre fare sempre attenzione alla sicurezza, alla qualità del mezzo, del sistema di ricarica e della rete, il pericolo di surriscaldamento è in agguato.

    Se poi lo scooter cresce e diventa maxi, tipo il BMW CE 04 o se parliamo di moto, tanto per fare un esempio attuale come le Energica Experia e la Zero DSR/X, le nuove maxi crossover elettriche, il discorso cambia. Questi mezzi sono dotati del connettore Tipo 2, e quindi possono utilizzare i dispositivi di ricarica più potenti, come le wallbox, e arrivare, in utenza domestica, fino a 22 kW. In teoria anche se si possiede un mezzo elettrico con batterie di grande capacità non è necessario avere una wallbox in casa, poiché la ricarica notturna è sufficiente nella maggior parte dei casi, ma è altamente raccomandato per i notevoli vantaggi che comporta. Prima di scoprirli però vediamo cos’è una wallbox.


    Cos’è una wallbox?


    La wallbox è un dispositivo di ricarica domestico che permette di ricaricare l’auto o la moto elettrica a casa propria. In genere si installa su una parete del garage (da cui il nome), ma si può montare anche su una colonnina, all’aperto, e anche a pavimento: oggi l’offerta è quanto mai ampia e variegata. Deve essere allacciata nel punto di accesso, o POD (Point Of Delivery), dell’impianto elettrico già esistente, servizio tecnico che è sempre offerto dai fornitori più importanti delle wallbox, e il costo dell’installazione può essere compreso nell’offerta, fino a una certa distanza dal POD (esempio 10 metri).

    Attenzione a valutare questo aspetto: ci possono essere situazioni difficili, in particolare nei condomini, per la distanza dal POD o per le opere murarie da eseguire e in alcuni casi la spesa può essere anche elevata, decisamente più alta di quella della wallbox stessa; inoltre se il POD non può essere il contatore che già si ha in casa occorrerà installarne un altro, con un ulteriore costo aggiuntivo. Anche se si è bravissimi nel fai da te l’installazione deve essere eseguita da un tecnico autorizzato, poiché è regolata dalle Normative (CEI EN 61851-1) che indicano i criteri e i parametri da rispettare per la sicurezza e che prevedono, a fine lavori, il rilascio della dichiarazione di conformità che ne attesta il montaggio a regola d’arte.

    La wallbox deve essere installata in ambienti esterni all’abitazione, ad esempio presso il posto auto o in garage, ed è possibile montarla anche nei condomini e potrà essere anche utilizzata come stazione di ricarica condivisa. In questo caso per la suddivisione delle spese di ricarica esistono diversi sistemi, e si dovrà acquistare un modello che permette di individuare chi ha eseguito la ricarica per addebitarne il costo.

    Enel X, per esempio, offre la piattaforma web JuiceNet Set & Charge, dotata di un sistema di monitoraggio studiato proprio per i parcheggi condominiali, e che permette di configurare e monitorare i punti di ricarica, abilitare i soggetti autorizzati e rendicontare le spese nominalmente.


    I vantaggi di una wallbox


    La prima cosa che viene in mente quando si pensa a una wallbox è la velocità di ricarica, ma in realtà il vantaggio più importante è la sicurezza. Le prese domestiche sono dimensionate per erogare una potenza limitata e per un periodo breve, qualche ora, ma non, per esempio, ricaricare a tutta potenza una moto per otto ore al massimo della potenza installata. Anche perché molto spesso i cavi che portano l’energia in garage sono dimensionati per correnti limitate, e in tal caso il rischio di surriscaldamento, e quindi di incendio, è alto.

    Una wallbox è anzitutto installata con un cavo adeguato, come prescritto dalla Normativa accennata in precedenza, e poi previene il sovraccarico della rete. In più si risparmia poiché si può programmare la ricarica nelle ore in cui l’energia ha un costo inferiore e se sono dotate di un modulatore di ricarica gestiscono la potenza disponibile in tempo reale, distinguendo tra ricarica della moto e utenze domestiche, rallentando così la ricarica del mezzo per evitare il rischio di blackout.

    Un altro vantaggio è la gestione della carica. Una wallbox dialoga sempre con la centralina della moto, e quando arriva all’80% della carica rallenta la corrente per ottimizzare il riempimento delle celle e allungare la vita della batteria. C’è poi una funzione avanzata molto interessante: la possibilità di controllare l’alimentazione di un sistema fotovoltaico. Fino a pochi anni fa solo le più avanzate wallbox offrivano questo servizio, che oggi si sta diffondendo.

    Una di queste è la Prism Solar di Silla, che permette di ricaricare in tre modalità: Normal, che preleva energia dalla rete alle condizioni previste dal contratto di fornitura; Night, attivabile a in orario serale o in giorni festivi, quando solitamente l’energia prelevata dalla rete ha un prezzo inferiore e Solar, che ricarica assorbendo energia esclusivamente dall’eccesso prodotto dall’impianto fotovoltaico. In questo caso oltre a essere gratuita la ricarica è veramente green, ma ovviamente occorre fare attenzione, poiché se le condizioni atmosferiche cambiano, il sole sparisce o si entra in orario serale, la ricarica diventa meno performante o addirittura si ferma.


    Sistema monofase o trifase


    Un’utenza di energia elettrica può essere monofase, quella della normale servizio domestico, o trifase. La monofase prevede due cavi cavi elettrici (il neutro e una fase, con tensione di 220 volt); la trifase tre cavi (con tensione di 380 e 220 v olt). Una wallbox che lavora in monofase può arrivare al massimo a 7,4 kW, se si vuole superare questo limite occorre quindi passare a un’utenza trifase, caso che escludiamo in questo articolo.

    La normale utenza di casa è monofase con una potenza che si aggira attorno ai 3 kW, che in generale può essere sufficiente poiché c’è la possibilità (al momento fino a dicembre 2023), di prelevare fino a 6 kW nelle fasce orarie notturne e festive e prefestive, ma solo se si usa uno dei dispositivi di ricarica, cioè la nostra wallbox, approvati (sono elencati sulla pagina dedicata del GSE, Gestore dei Servizi Energetici).

    Se però si ha la necessità di ricaricare spesso in fretta, può essere necessario richiedere l’aumento del contratto di fornitura, e in genere si può optare per i 6 kW visto che non richiedono un costoso adeguamento dell’impianto. La ricarica è più veloce? Dipende. In genere sì, perché una wallbox garantisce sempre il massimo dell’erogazione disponibile, ma ci sono tre limiti che la condizionano: la potenza installata in casa, che in genere è di 3 kW (come si è visto con la possibilità di sforare a 6 kW in determinate condizioni); la potenza della wallbox, alcune super-economiche possono essere anche da soli 3 kW; la capacità del trasformatore in dotazione alla moto.


    Come scegliere una wallbox


    I fornitori sono numerosi, per trovarne uno è sufficiente digitare “wallbox” in rete e uscirà una fitta pagina di offerte con i relativi modelli e prezzi, che possono variare da 500 euro a ben oltre i 1.000 euro, a seconda della potenza e dalle funzionalità, alcune comprendono pure l’installazione; ci sono offerte anche inferiori, ovviamente con funzionalità super-basiche e senza l’assistenza post vendita né l’installazione.

    Ci sono novità da parte di Enel X, ad esempio la Juice Box, una gamma firmata Eni, e anche ottimi prodotti italiani. Esistono con varie potenze, e la scelta dipende dalla velocità di ricarica che si desidera; in più ci sono i servizi aggiuntivi, come il modulatore di ricarica (che come spiegato è indispensabile), la possibilità di gestione da remoto, il controllo di più utenti e numerose altre funzioni.


    notizia da: motociclismo.it





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    #2
    In casa quasi tutti hanno 3 kw, al massimo se ne possono sfruttare 2 per la ricarica, il cavo fornito con l'auto o con la moto è da 2,3 Kw. Quindi, a meno che non chiedi di innalzare la fornitura, qualsiasi altra cosa è inutile.
    Io a casa ho 6 kw, con 100€ ho acquistato un cavo su Aliexpress da 3 kw ed ho passato il mio da 2,3 kw in dotazione con la mia auto a mia mamma perchè nella sua non era fornito, a casa sua ha 3 kw.
    Di solito ricarico al lavoro con un cavo da 150€ che carica a 7,4 kw.

    La wallbox è un oggetto abbastanza inutile...
    Last edited by matteocali; 11-01-23, 10:42.

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      #3
      Originally posted by matteocali View Post

      La wallbox è un oggetto abbastanza inutile...
      Fa il paio con l'auto elettrica, alle condizioni attuali...

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        #4
        Originally posted by AG_KTM View Post

        Fa il paio con l'auto elettrica, alle condizioni attuali...
        A meno che uno... non ricarichi gratis come matte.. mentre sta al lavoro.. ALLORA ha forse un senso...

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          #5
          Originally posted by mito22 View Post

          A meno che uno... non ricarichi gratis come matte.. mentre sta al lavoro.. ALLORA ha forse un senso...
          Ah beh, anche se qualcuno ti regala la benzina ti muovi gratis. Siamo in una situazione transitoria in cui qualcuno aveva deciso di regalare delle ricariche. Ma non durerà per sempre...

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            #6
            Beh, il senso sarebbe quello della riduzione delle emissioni.

            Alert! Non provateci nemmeno a ripetere la tiritera delle auto elettriche che inquinano più dell'endotermiche che l'avete letto sull'internet o che l'ha detto il cugino del maniscalco del cavallo del cognato dell'uscere del ministero delle puttanate che al mercato mio padre comprò

            In pratica il 90% o più di chi ha comprato un'elettrica l'ha fatto per un discorso economico. La corrente sì è aumentata ma girare in elettrico, a parità di prezzo d'acquiso dell'auto, rimane più economico anche solo tenendo conto della sola percorrenza; poi aggiungiamoci lo sconto dell'RCA, l'esezione del bollo per i primi 5 anni, la sosta gratutite nelle strisce blu quasi ovunque (a CEsenatico pagano anche le macchine a pile...), l'assenza di manutenzione seria, il guadagno umenta.

            Poi, non sono nato dal culo, lo so bene che non ci vado in ferie con l'elettrica e non ci posso attaccare il carrello portamoto; per tutto questo in casa c'è un.... ibrida

            La corrente al lavoro ce l'ho gratis, ma abbiamo i pannelli solari e nessuno paga nulla.
            Per il resto faccio 45 km al giorno per lavoro e un centinaio, ma anche meno, nel week-end; per la "mia" situazione attuale è la scelta migliore.
            Mia mamma ne fa ancora meno di me e anche a lei la ricarico io in azienda, il titolare è mio zio-suo fratello, ed anche lui approfitta del mio cavo di ricarica da 7,4 kw
            Last edited by matteocali; 12-01-23, 13:48.

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              #7
              Originally posted by matteocali View Post
              ma abbiamo i pannelli solari e nessuno paga nulla.
              qualcuno ci ha investito dei soldi per metterli e ti sta regalando parte della produzione. Non è energia gratis che piove dal cielo. Se ti allungasse 80 € per la benzina ogni settimana per te sarebbe la stessa identica cosa...

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                #8
                Originally posted by AG_KTM View Post

                qualcuno ci ha investito dei soldi per metterli e ti sta regalando parte della produzione. Non è energia gratis che piove dal cielo. Se ti allungasse 80 € per la benzina ogni settimana per te sarebbe la stessa identica cosa...
                Se io ricarico o non ricarico, la spesa per l'impianto è già stata fatta prima che io iniziassi a lavorare qua. Se mi allungasse 80€ dovrebbe toglierseli di tasca, mentre la ricarica da pannelli solari non costa nulla, se non ricaricassi io la corrente non verrebbe utilizzata comunque dall'azienda in quanto non c'è l'accumulo.

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                  #9
                  Originally posted by AG_KTM View Post

                  Ah beh, anche se qualcuno ti regala la benzina ti muovi gratis. Siamo in una situazione transitoria in cui qualcuno aveva deciso di regalare delle ricariche. Ma non durerà per sempre...
                  Ah quello ovvio....


                  Ma se oggi penso... uno acquisti una elettrica........ penso sia ASSURDO...

                  Nel senso che...

                  1. costruire una di queste auto pare sia MOLTO più inquinante
                  2. ormai elettricità costa più del nitro metano e non tutta viene da rinnovabili
                  3. ci sarà l'enorme problema dello smaltimento

                  Nzomma.. mi son perso qualcosa o sono GNORANTE?

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                    #10
                    Originally posted by mito22 View Post

                    Ah quello ovvio....


                    Ma se oggi penso... uno acquisti una elettrica........ penso sia ASSURDO...

                    Nel senso che...

                    1. costruire una di queste auto pare sia MOLTO più inquinante
                    2. ormai elettricità costa più del nitro metano e non tutta viene da rinnovabili
                    3. ci sarà l'enorme problema dello smaltimento

                    Nzomma.. mi son perso qualcosa o sono GNORANTE?
                    con me sfondi una porta aperta. Io sono dell'idea che questa volontà politica di imporre l'elettrico non risponda a esigenze ambientali, ma a dover soddisfare qualcuno che ha pagato delle maxi tangenti...

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                      #11
                      Originally posted by AG_KTM View Post

                      con me sfondi una porta aperta. Io sono dell'idea che questa volontà politica di imporre l'elettrico non risponda a esigenze ambientali, ma a dover soddisfare qualcuno che ha pagato delle maxi tangenti...
                      O gente che si racconta che è umana perchè manda 5 euro ad una associazione in africa per un bambino ... e poi manda affanculo chiunque si avvicini a rompere le balle...



                      BAstava usare l'idrogeno ma forse troppa poca gente stava bene....e rubava e guadagnava...

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                        #12
                        Originally posted by mito22 View Post

                        Ah quello ovvio....


                        Ma se oggi penso... uno acquisti una elettrica........ penso sia ASSURDO...

                        Nel senso che...

                        1. costruire una di queste auto pare sia MOLTO più inquinante
                        2. ormai elettricità costa più del nitro metano e non tutta viene da rinnovabili
                        3. ci sarà l'enorme problema dello smaltimento

                        Nzomma.. mi son perso qualcosa o sono GNORANTE?
                        Siamo completamente OT, si parlava della Wallbox, comunque:

                        1. Il solito discorso per sentito dire. Ovviamente non si produce nulla senza inquinare, ma da qui a sostenere che sia più inquinante la produzione di un'auto elettrica di un'endotermica ce ne passa. Pensa solo alle fonderie per produrre i monotori, gli scarti delle fresature, ecc. ecc.

                        2. Non sono aggiornato sui costi del metano; so solo che nella mia unica auto a metano Opel Zafira con 200 km di autonomia ho dovuto rifare la testa e le valvole a 80.000 km perchè la usavo solo a metano, ogni 1.000 km dovevo farne 200 a benzina e nessuno me lo aveva detto... Era più piantata di una 500 del 1972. Al metano ho detto mai più! Oltre tutto fuori dall'Italia è molto molto raro trovare un distributore.

                        3. Il problema dello smaltimento c'è già su tutto, non saranno le batterie ad acuirlo. Anzi, le batterie vengono smembrate e riconvertite in batterie più piccole utilizzabili nell'elettricità/elettronica di consumo.

                        Lìidrogeno è più complicato di quanto possiamo pensare e in un'auto serve a produrre l'elettricità per il motore elettrico, non esiste il motore ad idrogeno.
                        Last edited by matteocali; 13-01-23, 10:44.

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                          #13
                          Originally posted by matteocali View Post

                          2. Non sono aggiornato sui costi del metano; so solo che nella mia unica auto a metano Opel Zafira con 200 km di autonomia ho dovuto rifare la testa e le valvole a 80.000 km perchè la usavo solo a metano, ogni 1.000 km dovevo farne 200 a benzina e nessuno me lo aveva detto... Era più piantata di una 500 del 1972. Al metano ho detto mai più! Oltre tutto fuori dall'Italia è molto molto raro trovare un distributore.
                          .
                          Mito parlava di nitrometano, che è cosa molto diversa dal metano. Il metano va nelle panda, il nitrometano nei dragster da competizione. Hanno in comune le stesse cose di Rocco Papaleo e Rocco Siffredi...

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                            #14
                            Originally posted by AG_KTM View Post

                            Mito parlava di nitrometano, che è cosa molto diversa dal metano. Il metano va nelle panda, il nitrometano nei dragster da competizione. Hanno in comune le stesse cose di Rocco Papaleo e Rocco Siffredi...
                            Chiedo scusa per la mia ignoranza, non ne avevo mai sentito parlare. Ma è/potrebbe essere un carburantealla portata di tutti? Cioè di facile produzione, distribuzione e ed erogazione?

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by matteocali View Post

                              Chiedo scusa per la mia ignoranza, non ne avevo mai sentito parlare. Ma è/potrebbe essere un carburantealla portata di tutti? Cioè di facile produzione, distribuzione e ed erogazione?
                              ma no, mito lo ha citato proprio perchè è costosissimo...

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