Da Bike and Furious
Derapare, glissade, sliding?.. tre parole spesso pronunciate da "quelli che ne sanno", tre parole che per alcuni costituiscono un modo di fare due ruote per altri una sorta di vetta da raggiungere.
Ma spesso la vetta sembra tanto lontana?. Soprattutto se alla vostra prima uscita in pista avete subito lo shock di essere in mezzo a quelli veri, quelli che vanno forte. Gente che vi passa all'esterno con la moto completamente di traverso e il manubrio a una spanna da terra, ..... con la colonna sonora del rumore delle gomme che stridono, mentre altri strani cavalieri moderni si infilano in quel "buco" tra voi il cordolo che vi sembrava buono solo per farci passare una mano? La salita al paradiso dei motoardisti sulle prime pu? scoraggiare, ma in realt? ci vuole solo un minimo di pratica e un po' di tecnica per iniziare a divertirsi sul serio! E le soddisfazioni vanno in crescendo continuo.
E del resto se siete qui a leggere vuol dire che anche voi avete subito il contagio delle supermoto e quindi proviamo a vedere di capirci qualcosa di pi? sull'arte della derapata. ....
Ecco il "trattato della derapata":
"Con il termine derapata intendiamo lo scivolamento della gomma posteriore sull'asfalto, data della perdita di aderenza della stessa. Nel Supermotard ? una procedura che si applica in staccata essenzialmente per facilitare e rendere pi? fulmineo.. l'ingresso in curva soprattutto in quelle con un raggio piuttosto ridotto. Possiamo quindi affermare che la derapata ? d'obbligo in quelle staccate che prevedono forti decelerazioni.
Ma veniamo al dunque, come derapare?
Credo che il miglior modo per descrivere ogni procedimento sia quello di fare un esempio pratico.
Supponiamo di percorrere un tratto di rettilineo in quarta marcia, di fronte a noi a qualche decina di metri si pone una curva di raggio stretto a destra, ipotizziamo che sia una curva da affrontare in 2? marcia. Arriva il momento della " staccata " quindi ci prepariamo composti con ginocchia ben strette al serbatoio e con i gomiti ben alti (facilita il controllo oltre a tenere a giusta distanza gli avversari).
Quindi pinziamo con decisione il freno anteriore, contemporaneamente bisogna eseguire altre tre azioni, ovvero:
- tirare circa a met? corsa (ovvero "pelarla" come si ? soliti dire n.d.r.) la leva della frizione;
- "puntare" il freno posteriore senza esagerare;
una frazione di secondo dopo essere intervenuti sulla frizione ci troviamo a scalare due marce contemporaneamente, quindi rilasciamo dolcemente la frizione tenendo il corpo in asse con la moto (lo sar? per tutta la derapata) e spostando il peso del corpo verso la direzione della curva, in questo caso alla nostra destra. Quello dello spostamento del corpo verso la curva ? una fase delicata, ma ? uno dei fattori pi? importanti per acquisire una buona capacit? nel derapare.
Se avete eseguito in modo corretto in punti sopra descritti allora la derapata ? innescata, quindi la ruota posteriore sta ruotando ad una velocit? inferiore rispetto all'anteriore.
Da appuntare che l'angolazione con cui il retrotreno si scompone sull'asse orizzontale dall'avantreno ? maggiore se viene impressa pi? forza sul freno posteriore o se viene rilasciata pi? velocemente la frizione (rilasciandola violentemente il cappottamento ? garantito)....
L'inclinazione verticale della moto in derapata dipende esclusivamente da quanto il pilota sposta il peso verso l'interno curva, con la stessa teoria con il quale si inclina la moto in una qualsiasi curva.
Ultimo punto ? la fase in cui dobbiamo cessare di far scivolare il posteriore per indirizzarsi verso il punto di corda della curva. A questo punto iniziamo a rilasciare gradualmente i freni (anche se in modo abbastanza deciso) e indirizziamo la moto nella traiettoria prescelta assumendo quindi la classica posizione stile supermotard/cross in cui il corpo non ? pi? in asse con la moto.
Derapare non ha alcuna utilit? se non si sceglie una buona traiettoria per l'inserimento in cuva, in quanto si rischierebbe di decelerare troppo, perdendo quindi tempo prezioso trovandosi a dover riprendere una velocit? che si poteva evitare di perdere. Riassumendo derapare ? si utile e fruttuoso in termini di tempo sul giro, ma pu? diventare una drastica perdita di tempo se non la si svolge correttamente." ....
Chi ha gi? provato sa che la derapata ? una tecnica che richiede tempo e soprattutto tanta pratica. Ma non demoralizzatevi, derapare forte e bene non ? sicuramente facile, ma neanche impossibile!
Bene! A questo punto siete pronti! Non vi resta che saltare in sella e iniziare a provare, provare, provare?.. Una volta imparato ? sicuramente meglio di qualsiasi altra cosa?. Adrenalina pura.... ?..la grande magia del Supermotard! ....
...buone derapate.......
Derapare, glissade, sliding?.. tre parole spesso pronunciate da "quelli che ne sanno", tre parole che per alcuni costituiscono un modo di fare due ruote per altri una sorta di vetta da raggiungere.
Ma spesso la vetta sembra tanto lontana?. Soprattutto se alla vostra prima uscita in pista avete subito lo shock di essere in mezzo a quelli veri, quelli che vanno forte. Gente che vi passa all'esterno con la moto completamente di traverso e il manubrio a una spanna da terra, ..... con la colonna sonora del rumore delle gomme che stridono, mentre altri strani cavalieri moderni si infilano in quel "buco" tra voi il cordolo che vi sembrava buono solo per farci passare una mano? La salita al paradiso dei motoardisti sulle prime pu? scoraggiare, ma in realt? ci vuole solo un minimo di pratica e un po' di tecnica per iniziare a divertirsi sul serio! E le soddisfazioni vanno in crescendo continuo.
E del resto se siete qui a leggere vuol dire che anche voi avete subito il contagio delle supermoto e quindi proviamo a vedere di capirci qualcosa di pi? sull'arte della derapata. ....
Ecco il "trattato della derapata":
"Con il termine derapata intendiamo lo scivolamento della gomma posteriore sull'asfalto, data della perdita di aderenza della stessa. Nel Supermotard ? una procedura che si applica in staccata essenzialmente per facilitare e rendere pi? fulmineo.. l'ingresso in curva soprattutto in quelle con un raggio piuttosto ridotto. Possiamo quindi affermare che la derapata ? d'obbligo in quelle staccate che prevedono forti decelerazioni.
Ma veniamo al dunque, come derapare?
Credo che il miglior modo per descrivere ogni procedimento sia quello di fare un esempio pratico.
Supponiamo di percorrere un tratto di rettilineo in quarta marcia, di fronte a noi a qualche decina di metri si pone una curva di raggio stretto a destra, ipotizziamo che sia una curva da affrontare in 2? marcia. Arriva il momento della " staccata " quindi ci prepariamo composti con ginocchia ben strette al serbatoio e con i gomiti ben alti (facilita il controllo oltre a tenere a giusta distanza gli avversari).
Quindi pinziamo con decisione il freno anteriore, contemporaneamente bisogna eseguire altre tre azioni, ovvero:
- tirare circa a met? corsa (ovvero "pelarla" come si ? soliti dire n.d.r.) la leva della frizione;
- "puntare" il freno posteriore senza esagerare;
una frazione di secondo dopo essere intervenuti sulla frizione ci troviamo a scalare due marce contemporaneamente, quindi rilasciamo dolcemente la frizione tenendo il corpo in asse con la moto (lo sar? per tutta la derapata) e spostando il peso del corpo verso la direzione della curva, in questo caso alla nostra destra. Quello dello spostamento del corpo verso la curva ? una fase delicata, ma ? uno dei fattori pi? importanti per acquisire una buona capacit? nel derapare.
Se avete eseguito in modo corretto in punti sopra descritti allora la derapata ? innescata, quindi la ruota posteriore sta ruotando ad una velocit? inferiore rispetto all'anteriore.
Da appuntare che l'angolazione con cui il retrotreno si scompone sull'asse orizzontale dall'avantreno ? maggiore se viene impressa pi? forza sul freno posteriore o se viene rilasciata pi? velocemente la frizione (rilasciandola violentemente il cappottamento ? garantito)....
L'inclinazione verticale della moto in derapata dipende esclusivamente da quanto il pilota sposta il peso verso l'interno curva, con la stessa teoria con il quale si inclina la moto in una qualsiasi curva.
Ultimo punto ? la fase in cui dobbiamo cessare di far scivolare il posteriore per indirizzarsi verso il punto di corda della curva. A questo punto iniziamo a rilasciare gradualmente i freni (anche se in modo abbastanza deciso) e indirizziamo la moto nella traiettoria prescelta assumendo quindi la classica posizione stile supermotard/cross in cui il corpo non ? pi? in asse con la moto.
Derapare non ha alcuna utilit? se non si sceglie una buona traiettoria per l'inserimento in cuva, in quanto si rischierebbe di decelerare troppo, perdendo quindi tempo prezioso trovandosi a dover riprendere una velocit? che si poteva evitare di perdere. Riassumendo derapare ? si utile e fruttuoso in termini di tempo sul giro, ma pu? diventare una drastica perdita di tempo se non la si svolge correttamente." ....
Chi ha gi? provato sa che la derapata ? una tecnica che richiede tempo e soprattutto tanta pratica. Ma non demoralizzatevi, derapare forte e bene non ? sicuramente facile, ma neanche impossibile!
Bene! A questo punto siete pronti! Non vi resta che saltare in sella e iniziare a provare, provare, provare?.. Una volta imparato ? sicuramente meglio di qualsiasi altra cosa?. Adrenalina pura.... ?..la grande magia del Supermotard! ....
...buone derapate.......
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