Il mio giro ad Imola. Premetto che non sono esperto e ci ho girato poco e male per qualche problema. Lo scrivo proprio perch? ? una pista difficile e ho ancora parecchi dubbi.... Vorrei che qualcuno pi? esperto la leggesse ed eventualmente correggesse....
Variante Bassa in seconda, appoggio veloce a sx, si fa il pif paf e non si cerca l'appoggio a dx ma
si da gas gi? dal centro raddrizzando la moto col corpo in modo da dare gas presto.
Rettilineo dei box, dentro le marce fino alla quinta se si riesce ad allargare un p? l'ingresso
a destra per la semicurva a sx si ha maggior sicurezza per tenere aperto fino a poco dopo i 200 dove si stacca decisi in terza.
Ingresso alla variante del tamburello si parzializza il gas e di terza si fa la sx dx sx che somiglia un p? all'ascari.
Si esce di terza e si tira la quarta tutta fino ai 150 metri dove si stacca e si scala in terza per la variante Villeneuve
Si entra veloci e qui non ho capito bene ma tenendo chiuso il gas si chiude meglio la dx in uscita che ? pi? lenta della sx in ingresso.
Terza e si pizzica la quarta a seconda dei rapporti. Si stacca ai 100 in seconda per la curva della Tosa.
Bella e importante. Si prende il cordolo e poi si raddrizza subito e si apre tutto stando tutti in avanti per non far impennare troppo
la moto nello scollinamento in salita. Dentro fino alla quarta e arrivati alla cima del colle si lascia il gas.
Appena la moto si compone e la pista riappare sotto i piedi si stacca in terza e qui conta molto la velocit? di inserimento, ?
un inserimento difficile e veloce condito da buche.
Comunque si va in appoggio a sx in terza e col gas in mano si riapre tutto in terza e quarta gi? in discesa e in piega verso le acque minerali.
E' un punto che a me fa un p? paura. Ma il tempo si fa anche qui.
Si arriva alle acque minerali e si scala in terza per la prima a dx e poi si allarga a sx e si scala seconda e ci si butta sul cordolo
di dx e si apre tenendo il busto avanti per non farla alzare troppo sulla salita passando vicino al cordolo sx in modo che
poi quando si impenna non vada troppo larga.
Terza subito per farla scendere e quarta. Si stacca prima dei 100 per la variante alta in seconda.
Avvicinare o salire sul cordolo a sx senza piegare e aprire prima possibile tenendosi a dx si infila terza e quarta full gas
e qui arriva un punto difficile per le sconnessioni e per il fatto che o si stacca inclinati ( non al limite) o si raddrizza e si stacca al limite dritti.
Quindi dicevo in quarta piena in discesa ci si porta a sx e si chiude a dx ritardando un p? in modo da raddrizzare prima. si scala in terza o seconda per le
due curve a sx della Rivazza. Assomigliano un p? alle due di Lesmo ma a sx e non a dx.
Se la si fa in seconda si raddrizza e da gas tra la prima e la seconda. Se la si fa in terza invece la si fa scorrere raccordando.
Terza e tutta quarta pizzicando la quinta. Io faccio in quarta la curva marlboro e stacco in quarta piena dove c'? una buca intorno ai 150m.
Si stacca in seconda e dentro veloci nella variante bassa verso il rettilineo dei box.
Variante Bassa in seconda, appoggio veloce a sx, si fa il pif paf e non si cerca l'appoggio a dx ma
si da gas gi? dal centro raddrizzando la moto col corpo in modo da dare gas presto.
Rettilineo dei box, dentro le marce fino alla quinta se si riesce ad allargare un p? l'ingresso
a destra per la semicurva a sx si ha maggior sicurezza per tenere aperto fino a poco dopo i 200 dove si stacca decisi in terza.
Ingresso alla variante del tamburello si parzializza il gas e di terza si fa la sx dx sx che somiglia un p? all'ascari.
Si esce di terza e si tira la quarta tutta fino ai 150 metri dove si stacca e si scala in terza per la variante Villeneuve
Si entra veloci e qui non ho capito bene ma tenendo chiuso il gas si chiude meglio la dx in uscita che ? pi? lenta della sx in ingresso.
Terza e si pizzica la quarta a seconda dei rapporti. Si stacca ai 100 in seconda per la curva della Tosa.
Bella e importante. Si prende il cordolo e poi si raddrizza subito e si apre tutto stando tutti in avanti per non far impennare troppo
la moto nello scollinamento in salita. Dentro fino alla quarta e arrivati alla cima del colle si lascia il gas.
Appena la moto si compone e la pista riappare sotto i piedi si stacca in terza e qui conta molto la velocit? di inserimento, ?
un inserimento difficile e veloce condito da buche.
Comunque si va in appoggio a sx in terza e col gas in mano si riapre tutto in terza e quarta gi? in discesa e in piega verso le acque minerali.
E' un punto che a me fa un p? paura. Ma il tempo si fa anche qui.
Si arriva alle acque minerali e si scala in terza per la prima a dx e poi si allarga a sx e si scala seconda e ci si butta sul cordolo
di dx e si apre tenendo il busto avanti per non farla alzare troppo sulla salita passando vicino al cordolo sx in modo che
poi quando si impenna non vada troppo larga.
Terza subito per farla scendere e quarta. Si stacca prima dei 100 per la variante alta in seconda.
Avvicinare o salire sul cordolo a sx senza piegare e aprire prima possibile tenendosi a dx si infila terza e quarta full gas
e qui arriva un punto difficile per le sconnessioni e per il fatto che o si stacca inclinati ( non al limite) o si raddrizza e si stacca al limite dritti.
Quindi dicevo in quarta piena in discesa ci si porta a sx e si chiude a dx ritardando un p? in modo da raddrizzare prima. si scala in terza o seconda per le
due curve a sx della Rivazza. Assomigliano un p? alle due di Lesmo ma a sx e non a dx.
Se la si fa in seconda si raddrizza e da gas tra la prima e la seconda. Se la si fa in terza invece la si fa scorrere raccordando.
Terza e tutta quarta pizzicando la quinta. Io faccio in quarta la curva marlboro e stacco in quarta piena dove c'? una buca intorno ai 150m.
Si stacca in seconda e dentro veloci nella variante bassa verso il rettilineo dei box.
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