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Le marcature sulle gomme da moto: ecco cosa significano

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    Guida Le marcature sulle gomme da moto: ecco cosa significano

    Sugli pneumatici motociclistici sono riportate diverse diciture che hanno lo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie agli utenti, ma non tutti sanno decifrarle nel modo corretto

    LE MISURE

    Le generalità dello pneumatico, ovvero il nome del costruttore e quello della gomma stessa, sono elementi che fanno sempre la parte del leone in termini di spazio occupato sui fianchi pur non offrendo nozioni di carattere tecnico. I primi dati di cui tenere conto sono quelli relativi alle misure, riferiti tramite un codice che solitamente è riportato in bella evidenza e che deve assecondare quanto riportato sul libretto di circolazione.
    A titolo di esempio, prendiamo il codice 200/55 R 17 di una posteriore da supersportiva. Il primo numero, 200, indica la larghezza dello pneumatico da fianco a fianco in millimetri. Il secondo, 55, esprime invece il rapporto tra larghezza e altezza del fianco in termini percentuali. In questo caso, l'altezza rappresenta il 55% della larghezza di 200 mm e misura quindi 110 mm. L'ultimo numero, 17, si riferisce invece al diametro in pollici del cerchio su cui la gomma andrà montata.




    TIPO DI STRUTTURA

    La lettera nel mezzo, ‘R’ nel nostro esempio, ne indica invece il tipo di struttura, ovvero radiale nel nostro caso. In luogo della 'R' è possibile trovare un trattino '-' per gli pneumatici diagonali, dalla struttura più semplice ma molto resistenti, oppure una 'B' per quelli diagonali cinturati. A volte è possibile trovare anche la dicitura 'ZR', dove 'R' ne denota nuovamente la costruzione radiale e 'Z' segnala che la gomma può sopportare velocità superiori ai 240 km/h, un'informazione solitamente riferita dal codice di velocità che appare dopo l’indicazione del diametro del cerchio.

    La sigla 'ZR' è infatti retaggio degli anni ’90, quando i produttori la utilizzavano per designare gomme ad altissime prestazioni in un tempo quando non c'era grande abbondanza di moto capaci di raggiungere velocità così elevate. Oggi non è di per sé tra quelle obbligatorie per legge, ma diversi produttori continuano comunque ad utilizzarla.

    INDICE DI CARICO

    Dopo l'indicazione del diametro del cerchio appare la sigla M/C, che esplicita che si tratta una copertura per motociclette, seguita da un numero che rivela l'indice di carico della gomma, ovvero il massimo carico da essa supportato. Non si tratta però di un valore nominale, va piuttosto interpretato secondo la seguente tabella:




    INDICE DI VELOCITÀ MASSIMA

    A seguire c'è l'indice di velocità massima, una lettera che spesso è riportata consecutivamente, se non unitamente, all’indice di carico. A diverse lettere corrispondono altrettanti limiti, con la già citata sigla "ZR" che, pur senza sparire, è stata nella pratica rimpiazzata dagli indici 'V', 'W' e 'Y' introdotti negli ultimi anni.
    Se tale lettera fosse tra parantesi, starebbe a significare che lo pneumatico è omologato anche per velocità superiori a quello indicato dalla lettera stessa. Ad esempio, la dicitura "(Y)" sta a significare che la gomma può andare anche oltre i 300 km/h. In questa tabella i valori massimi di velocità relativi ad ogni lettera, incluse quelle inferiori alla F che non riguardano strettamente il mondo delle moto:





    OMOLOGAZIONI

    Anche se generalmente sono riportate con meno visibilità, sulle gomme si possono trovare altre importanti informazioni a corredo. Il codice "M+S" e le sue varianti "MS", "M-S" e "M&S" stanno per "Mud and Snow" e confermano che la gomma è adatta all'utilizzo in condizioni invernali, con particolare riferimento a pioggia, neve e fango. Ci sono poi il numero di omologazione, riconoscibile dalla "E" cerchiata, a indicare che lo pneumatico è conforme alla normativa Ece R 75 per circolare nell'Unione Europea, e il codice Dot relativo alla certificazione del Department of Transport per l'utilizzo in Nord America, specificatamente negli Stati Uniti e in Canada.

    Da notare che le ultime quattro cifre di questo codice si riferiscono nell'ordine al numero della settimana e all'anno di produzione della gomma, permettendo così di stabilire anche la sua anzianità anagrafica. Le sigle "TT" e "TL" stanno a indicare se si tratta di gomme con o senza camera d'aria, anche se la seconda potrebbe essere rimpiazzata dalla parola "Tubeless" scritta per esteso. Non mancano inoltre le indicazioni sulla pressione per il corretto gonfiaggio in bar e Psi.


    ALTRI CODICI

    Generalmente parlando, le altre sigle che si possono individuare sul fianco di uno pneumatico da moto sono decisamente meno rilevanti da un punto di vista pratico. Oltre alle classiche diciture "Front" e "Rear" per distinguere l'anteriore dalla posteriore e alla freccia che ne segnala il corretto verso di rotazione, tra le più comuni ci sono Nhs, acronimo di "Not for Highway Service", per gomme ad esclusivo uso pista, Rf per gli pneumatici rinforzati e quindi dal maggior indice di carico, Ws o Wsw per quelli con fianco bianco e così via.

    Tra questi codici secondari, quello più funzionale è probabilmente Twi, "Tread Wear Indicator", che come da traduzione evidenzia la posizione di eventuali indicatori del livello di usura del battistrada.

    LE SIGLE DEI PRODUTTORI

    Diversi produttori utilizzano inoltre delle proprie sigle, basti pensare a Pirelli che offre diverse mescole per le sue Diablo impiegate nel Mondiale Superbike e ciascuna ha il suo identificativo, dalle morbidissime Scx e Scq alle morbide Sc0 per poi continuare a salire in termini di durezza con la media Sc1 e la dura Sc2 fino alle extra dure Sc3 comunque non utilizzate in gara.

    Senza contare le soluzioni Scx da bagnato e quelle di sviluppo che appaiono spesso nel paddock. Naturalmente, nella scelta di una gomma bisogna sempre tener conto delle sue caratteristiche generali, facendo principalmente riferimento alle applicazioni previste dal costruttore. La stessa Pirelli ad esempio offre diverse linee di prodotto apparentemente non troppo dissimili, come le stradali ad alte prestazioni Supercorsa, Diablo Rosso e Angel, ma ciascuna con le proprie peculiarità in termini di prestazioni, longevità e anche di prezzo.

    notizia da: lagazzettadellosport.it

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