? morto Roma Carlo Vanzina, aveva 67 anni. Regista, sceneggiatore, produttore, con il fratello sceneggiatore Enrico ha raccontato le vacanze degli italiani e con quelle commedie di successo, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi talvolta ingenui, talvolta cinici, che hanno fatto la fortuna di molti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Cal?. I funerali saranno celebrati marted? 10 luglio alle 11 a Roma, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza della Repubblica. A quanto si apprende, non sar? allestita la camera ardente.
Carlo Vanzina era malato da tempo. A dare la notizia della morte sono stati la moglie Lisa e il fratello Enrico. "Nella sua amata Roma, dov'era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturit? intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia - si legge nella nota della famiglia - ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese". E pensare che non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico: "Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi - raccontava - scrivevo le mie minicritiche, mettevo gi? le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema".
da repubblica.it
Carlo Vanzina era malato da tempo. A dare la notizia della morte sono stati la moglie Lisa e il fratello Enrico. "Nella sua amata Roma, dov'era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturit? intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia - si legge nella nota della famiglia - ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese". E pensare che non voleva fare il regista, il suo sogno era fare il critico cinematografico: "Da ragazzino tenevo degli album che riempivo con tutti i film che vedevo e ne vedevo tantissimi - raccontava - scrivevo le mie minicritiche, mettevo gi? le stellette anche se non si usava, scrivevo tutto il cast dagli attori al direttore della fotografia. Ero un vero malato di cinema".
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