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Con la pandemia è boom di avvistamenti di Ufo (+57%)

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    #241




    Svelato l’Enigma della Tavoletta Sumera: i Babilonesi inventarono la Trigonometria 3.700 Anni Fa

    Matteo Rubboli
    La tavoletta di argilla denominata Plimpton 322 venne ritrovata quasi un secolo fa da Edgar J.Banks, archeologo e ricercatore statunitense. La tavoletta si trovava nell’Iraq del sud, ed era stata scritta circa 3.700 anni fa, fra il 1822 e il 1762 aC, dagli antichi Babilonesi. L’archeologo la vendette per 10 dollari a George Plimpton, dalla quale prese il nome, che la donò alla Columbia University durante gli anni ’30. Probabilmente né Banks né Plimpton, allora, potevano immaginare cosa rappresentassero quei simboli incisi sull’argilla.



    Grazie allo studio del dottor Mansfield e del professor Norman Wildberger, entrambi ricercatori presso l’Università del Nuovo Galles del Sud di Sidney, questa tavoletta risalente all’epoca del leggendario Re Hammurabi è stata interamente decifrata, svelando una realtà storica sconosciuta: non furono i greci ad inventare la trigonometria, ma i babilonesi, moltissimo tempo prima dei colleghi ellenici (sicuramente più di 1.000 anni). Con buona pace di Ipparco di Nicea, vissuto fra il 190 e il 120 avanti Cristo e ritenuto sino a poco tempo fa l’inventore della Trigonometria, furono quindi i Babilonesi, circa 3.700 anni fa, ad inventare le formule in grado di determinare le lunghezze dei lati dei triangoli grazie al calcolo matematico.



    Fra le 4 colonne e le 15 righe della tavoletta Plimpton 322 si trovano formule di base della trigonometria, scritte in caratteri cuneiformi, di cui alcuni, e di qui l’enigma, sinora rimasti cancellati e sconosciuti ai matematici. Daniel Mansfield afferma: ”La nostra ricerca rivela che la tavoletta Plimpton 322 descrive le forme dei triangoli ad angolo retto utilizzando una nuova tipologia di trigonometria basata sui rapporti. È un lavoro matematico affascinante che dimostra un indubbio genio”.



    La tavoletta diventa quindi di cruciale importanza sia per la storia della matematica stessa, sia per comprendere meglio la grandezza della civiltà Babilonese, la prima a mostrare insediamenti urbani contemporanei a quelli Egizi. Grazie a uno strumento che rivela conoscenze di questo tipo, per i costruttori fu certamente più semplice progettare gli edifici di Babilonia, con tutte le conseguenze pratiche di conoscere con precisione le lunghezze dei lati in base ai rapporti geometrici.





    La Plimpton 322 non solo ci mostra antiche conoscenze che consideravamo di molto posteriori, ma ne svela di nuove. Norman Wildberger, tra gli autori dello studio, afferma infatti:
    Con Plimpton 322 abbiamo una trigonometria più semplice e accurata che presenta chiari vantaggi rispetto alla nostra

    Secondo i ricercatori la scoperta non è solo storica, ma consente di aprire nuove possibilità alla ricerca matematica moderna e alla sua educazione. Nel video sottostante viene spiegato il funzionamento della tavoletta e di come il sistema di calcolo dei Babilonesi fosse più accurato del nostro, in quanto contava in base “60” e non “10” come il nostro, il che gli consentiva di avere moltissime frazioni “esatte” in più rispetto alla base 10.





    L’intera spiegazione del significato matematico di questa scoperta è disponibile nel video sottostante:







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      #242
      «Rapita dagli alieni 52 volte: mi hanno mostrato la loro tecnologia». Il racconto choc di una 50enne

      Una donna di Bradford, nello Yorkshire (Gran Bretagna) afferma di essere stata rapita dagli alieni per ben 52 volte e mostra come "prova" del rapimento dei lividi a suo dire provocati durante l'incontro extraterrestre. Paula Smith, 50 anni, dice che la sua prima esperienza extraterrestre è avvenuta quando era una bambina e da allora è stata rapita più di 50 volte.
      La donna, che ha anche disegnato un'immagine di un alieno d'argento per mostrare che aspetto abbiano, sostiene di essere stata in un Ufo: «Ho vissuto 52 incidenti paranormali. Non ci sono avvertimenti e non sento che accadrà nulla. Succede e basta. Tutto quello che posso fare è andare avanti normalmente, altrimenti impazzirei», ha detto, riporta il Mirror.

      Paula afferma che, mentre era su un velivolo, gli alieni le hanno mostrato «la tecnologia che non avevamo». «Mi hanno mostrato una presentazione di paesaggi incontaminati che aveva un bellissimo fiume che poi è diventato nero. Il cielo blu è diventato rosso sangue e presto ho capito che era un film della Terra che viene distrutta dall'avidità dell'uomo» sostiene la donna.

      Paula, che lavora nel settore dei trasporti, afferma di essere tornata a casa con un livido triangolare sul viso e segni di impronte digitali sul braccio. Riguardo la sua prima presunta esperienza aliena, vissuta da bambina, la donna ha detto: «La prima volta che ho visto un velivolo è stato il 1982. Ero nel bosco ed era completamente silenzioso. Il sentiero si è stretto e ho sentito il mio cuore battere forte. Ricordo di aver guardato nell'oscurità mentre i miei occhi si abituavano. Potevo vedere quella che sembrava una forma boomerang con un braccio in più su di essa. Ogni braccio aveva una luce all'estremità. Ricordo tre luci, una era blu, l'altra verde, ma non riesco a ricordare il colore dell'altra luce. Potrei descriverla meglio come la pala di un'elica di un aeroplano. Era alta circa 30 piedi e larga 30 piedi».

      E aggiunge: «Era nero con una luce verde e blu sui bordi. Girava in senso orario a 1 mph in completo silenzio. Ricordo di aver provato a correre ma sembrava che il terreno fosse sabbie mobili, come se sprofondasse nel terreno, poi tutto è diventato nero. Secondo la mia famiglia, ero scomparso da quattro ore, ma non ricordo cosa sia realmente accaduto. Da allora, le esperienze non si sono fermate. Sono stato portato via dalla finestra della mia camera da letto e dal mio letto».

      «Non l'ho detto a nessuno perché so che la gente penserebbe che sono pazza - ha aggiunto -. Ma ci sono migliaia, se non milioni di persone come me là fuori che hanno esperienze simili».

      notizia da:Messaggero.it

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        #243
        Originally posted by Semiramide View Post
        «Rapita dagli alieni 52 volte: mi hanno mostrato la loro tecnologia». Il racconto choc di una 50enne

        Una donna di Bradford, nello Yorkshire (Gran Bretagna) afferma di essere stata rapita dagli alieni per ben 52 volte e mostra come "prova" del rapimento dei lividi a suo dire provocati durante l'incontro extraterrestre. Paula Smith, 50 anni, dice che la sua prima esperienza extraterrestre è avvenuta quando era una bambina e da allora è stata rapita più di 50 volte.
        La donna, che ha anche disegnato un'immagine di un alieno d'argento per mostrare che aspetto abbiano, sostiene di essere stata in un Ufo: «Ho vissuto 52 incidenti paranormali. Non ci sono avvertimenti e non sento che accadrà nulla. Succede e basta. Tutto quello che posso fare è andare avanti normalmente, altrimenti impazzirei», ha detto, riporta il Mirror.

        Paula afferma che, mentre era su un velivolo, gli alieni le hanno mostrato «la tecnologia che non avevamo». «Mi hanno mostrato una presentazione di paesaggi incontaminati che aveva un bellissimo fiume che poi è diventato nero. Il cielo blu è diventato rosso sangue e presto ho capito che era un film della Terra che viene distrutta dall'avidità dell'uomo» sostiene la donna.

        Paula, che lavora nel settore dei trasporti, afferma di essere tornata a casa con un livido triangolare sul viso e segni di impronte digitali sul braccio. Riguardo la sua prima presunta esperienza aliena, vissuta da bambina, la donna ha detto: «La prima volta che ho visto un velivolo è stato il 1982. Ero nel bosco ed era completamente silenzioso. Il sentiero si è stretto e ho sentito il mio cuore battere forte. Ricordo di aver guardato nell'oscurità mentre i miei occhi si abituavano. Potevo vedere quella che sembrava una forma boomerang con un braccio in più su di essa. Ogni braccio aveva una luce all'estremità. Ricordo tre luci, una era blu, l'altra verde, ma non riesco a ricordare il colore dell'altra luce. Potrei descriverla meglio come la pala di un'elica di un aeroplano. Era alta circa 30 piedi e larga 30 piedi».

        E aggiunge: «Era nero con una luce verde e blu sui bordi. Girava in senso orario a 1 mph in completo silenzio. Ricordo di aver provato a correre ma sembrava che il terreno fosse sabbie mobili, come se sprofondasse nel terreno, poi tutto è diventato nero. Secondo la mia famiglia, ero scomparso da quattro ore, ma non ricordo cosa sia realmente accaduto. Da allora, le esperienze non si sono fermate. Sono stato portato via dalla finestra della mia camera da letto e dal mio letto».

        «Non l'ho detto a nessuno perché so che la gente penserebbe che sono pazza - ha aggiunto -. Ma ci sono migliaia, se non milioni di persone come me là fuori che hanno esperienze simili».

        notizia da:Messaggero.it
        Ma paula.. a parte quello che è già nell'immaginario di tutti e dei film e dei bambini.. in 52 volte non ha imparato un chezz dagli alieni che potrebbe venirci utile?

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          #244
          Vi consiglio di darci un occhio.
          Chi parla è altamente attendibile.
          Vediamo per giugno che succede.

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            #245










            purtroppo io sito di host me le ha mischiate

            in ogni caso potete leggere un ministro della difesa canadase per oltre 25 anni e un testo sanscrito vecchio di mila anni che parla dei vimana, cioè le navi volanti degli dei asiatici

            ecco quest ultimo è quello che deve far pensarci maggiormente

            dovete leggere in ordine 3/4/1, ministro canadese
            2 sanscrito

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              #246


              vice presidente russia


              ultimamente se ne parla sempre di più di ufo perché chi comanda davvero ha capito che ormai tenerli nascosti , al giorno d oggi , è pressoché impossibile

              esattamente come è impossibile tenere nascosta la vera storia del pianeta, quindi dei sapiens, che ne è collegata

              fino a un secolo due fa comandavano le religioni che appunto son nate per tener fondamentalmente nascosta la vera storia terrestre raccontando storielle... ma dalla fine 800 primi 900 i progressi di scienza e tecnologia... e soprattutto con l arrivo di internet le informazioni hanno iniziato a circolare e molta gente ha accesso alle informazioni

              fino al 1600-1700 era difficile avere una copia della bibbia, che già è un falso... e bisognava pure saper leggere


              per dire

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                #247



                Per affermare che oggi la scienza ha gli strumenti per poter cambiare il punto di vista rispetto alle teorie darwiniane, frutto di un osservazione meccanicistica della realtà, prendiamo spunto da una citazione della famosa opera di Charles Robert Darwin "lettere sulla religione":
                Se ogni forma vivere fosse stata creata proprio così da un architetto divino, dovremmo concludere che si tratta di un demiurgo pasticcione o incompetente".
                I fenomeni della vita non possono essere spiegati con il fattore "caso" o con la comparsa, in un tempo irrisorio, di grandi evoluzioni o di mutazioni sollecitate semplicemente dall'ambiente. Alle risposte che ancora mancano ci viene incontro la biologia, in grado di trovarle all'interno del DNA, lo scrigno aureo, custode di informazioni che narrano l'origine e la storia dell'umanità. In realtà pare che l'architetto divino, nella notte dei tempi, abbia agito direttamente e appositamente sulla spirale aurea, per mezzo di una raffinata azione chirurgica, imputando precise caratteristiche genotipiche e fenotipiche alla nostra specie, e individuando in modo puntuale su quali sequenze geniche sarebbe stato necessario intervenire per progettare l'essere umano. Alcuni eminenti esponenti della scienza ufficiale, tra cui il Dottor Saverio Roberti, collocano i primi interventi di modifica del DNA ominide, ipoteticamente intorno ai 250/200 Mila anni AC. L'analisi molecolare ha dimostrato la realizzazione di azioni di alta biotecnologia sovrannaturale su particolari funzioni cromosomiche, come abbiamo già visto con il secondo cromosoma umano, che deriva dalla fusione di due cromosomi ancestrali degli scimpanzé, precisamente il 12° e il 13°. Quando fenomeni di questo tipo avvengono in natura hanno effetti negativi, sono deleteri e normalmente incompatibili con la vita. La fusione ha dato origine al nostro cromosoma 2 non sembra invece aver arrecato danno, anzi ha determinato l'avvento dell'ominide sapiens e successivamente del sapiens sapiens. Certamente l'intervento più poderoso è stato effettuato a carico dell'encefalo umano, che presenta caratteristiche neoteniche importanti. Neotenia significa "tendenza alla gioventù". Il termine scientifico designa la permanenza di tratti e di funzioni immaturi negli esemplari adulti, una sorta di sindrome di Peter Pan. Paragonato ad altri primati l'uomo possiede un cervello decisamente immaturo nel suo percorso dell'evoluzione, sistemi nervosi e cognitivi meno fissi, reazioni lente, meno precise e un deficit di istinti specializzati. A una prima analisi, la condizione neotenica potrebbe apparire potenzialmente svantaggiosa,in quanto renderebbe, ad esempio, l'essere umano idoneo alla procreazione in una condizione di profonda immaturità psico-reattiva, con implicazioni antropologiche e psicologiche importai. Pur rappresentando la base filogenetica dell'indeterminatezza e della mancata specializzazione umana, in realtà, la neotenia ci garantisce un sistema neuronale caratterizzato da una notevole plasticità a carattere vitalizio e reti nervose suscettibili di plasmarsi continuamente attraverso l'esperienza. Le recenti ricerche stanno avvalorando il collegamento che c'è in realtà tra la neotenia e le capacità di creatività e di innovazione che possiamo esprimere e che contraddistinguono la possibilità di non accettare a priori paradigmi, abitudini e azioni stereotipate. Filosofo antropologo e sociologo tedesco, nel 1940, Arnold Gehlen sosteneva che una caratteristica sostanziale di noi umani è la capacità di continuate a evolversi senza fine, perché biologicamente determinati da carenze organiche e inadattamenti biologici: la nostra peculiarità è versatilità, ci ha permesso di sviluppare ingegno e creatività. Lo stesso Konrad Lorenz, premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1973, attribuisce la continua interazione creativa umana con l'ambiente alla sua natura neotenica.lassenza di precisi "pattern" biologici ha sicuramente determinato l'esigenza di costruire uno strumento che permettesse la condivisione e la diffusione delle singole esperienze, favorendo l'emergere del linguaggio per creare significati, per generare immagini, per dare voce a un profondo "mondo interiore", fatto di contenuti emotivi con i quali l'uomo deve necessariamente entrare in relazione per poter soddisfare i propri bisogni. Valorizzando la totalità delle esperienze che ognuno di noi incontra nel proprio percorso di vita, la condizione neotenica potrebbe rappresentare la corsia preferenziale, il giusto presupposti alla reale evoluzione umana. Una condizione che, non prevedendo limiti, schemi, circuiti già prestabiliti, rappresenta una condizione ottimale per sperimentare le infinite possibilità reattive umane, per poter esprimere una capacità istintuale sempre rinnovata e idonea al mutare delle circostanze e degli eventi. I nostri geni nasconderebbero quindi, al loro interno, la firma originale dell'architetto Divino, che ci ha voluto progettare a sua immagine e somiglianza, un prodotto di origine a denominazione controllata (DOC). Questo infatti è ciò che pensano due scienziati del Kazakistan, il matematico Vladimir I. Shcherbak e Maxim A. Makukov. In un articolo scientifico pubblicato sulla rivista Icarus, ipotizzano l'esistenza di un segnale intelligente incorporati nel nostro codice genetico attraverso un messaggio matematico e semantico che non troverebbe collocazione nelle tesi dell'evoluzione darwiniana. Lo chiamano "SETI biologico", sostenendo che abbia maggiore longevità e possibilità di essere rilevato rispetto a qualsiasi altra forma di segnale extraterrestre, nello specifico un insieme di impronte aritmetiche e ideografiche tipiche del linguaggio simbolico. Una volta, poi, che il genoma è opportunamente riscritto, il nuovo codice con la firma inserita, rimarrà congelato nella cellula e nella sua progenie, e potrebbe quindi essere spedito attraverso lo spazio tempo.

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                  #248
                  Fonte?

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                  • Font Size
                    #249
                    Mongolo i nomi degli studiosi son scritti chiaramente eh

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                      #250
                      Anche montagnier è uno studioso, ma non è riconosciuto dalla comunità scientifica

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                        #251
                        Ma, alla fine, credete a questi avvistamenti???

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                          #252
                          Originally posted by emino76 View Post
                          Ma, alla fine, credete a questi avvistamenti???
                          Lo stato vaticano, non elon musk , è il principale finanziatore di uno dei più importanti egrossi telescopi situato in nord america

                          che interesse avrà , la chiesa cattolica, a scrutare lo spazio profondo?

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                            #253
                            Ha anche un nome molto particolare.

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                              #254
                              Originally posted by emino76 View Post
                              Ma, alla fine, credete a questi avvistamenti???
                              Le apparecchiature radar dell'aereo che né intercettò uno nel 2004, costano 6milioni e non sono state in grado di riconoscere cosa avesse davanti.
                              Last edited by Andy96; 14-10-21, 09:07.

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                              • Font Size
                                #255


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