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Dilemma : sicurezza , regolamentazioni VS resto del pianeta

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    #1

    Dilemma : sicurezza , regolamentazioni VS resto del pianeta

    Cosi come questa TEVA che ha appena chiuso, di casistiche in Italia ce ne sono quotidianamente da nord a sud .

    https://www.laprovinciadilecco.it/st...ro_1387490_11/

    Voi come la pensate ? Al di là delle parole, l'ultima frase è quella veritiera e che corrisponde a moltissime realtà oggigiorno .

    Ci sono alternative, ma non è questo topic dove parlarne . Mi chiedevo cosa ne pensate voi di questa diatriba dove maggiori sicurezze sono sacrosante ma auemntano inesorabilmente il costo .

    Oltretutto, e parlo per esperienza, spesso sono anche controproducenti e gestite da gente che parla parla ma non ha la capacità e conoscenza necessaria per giudicare consapevlmente .

    Risultato ? Spesso è questo .

    «Oltre a dover rispettare standard che obbligano a una produzione non più massiva, vengono inoltre imposte sanificazioni di tutti gli impianti, ogni tot lotti: cioè, tempi morti».

    «Ecco perché, in questi costi, Teva dice di non starci più dentro ma – è il grido d’allarme dei dipendenti di Bulciago – il rischio è che la stessa sorte tocchi presto anche agli altri stabilimenti del gruppo: produrre in Italia, con gli standard di Aifa, costa; in Croazia, in Polonia e, soprattutto, in India, infinitamente meno».
    Last edited by Lele-R1-Crash; 24-02-21, 16:22.

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    #2
    Ovviamente le multinazionali fanno presto a fare i conti ,le persone sono numeri, tuttavia ad un certo punto non mi sento di biasimarli, la forza lavoro in quei siti sono perfettamente intercambiabili con altra manodopera più a buon mercato ergo spostare la produzione costerà si svariati milioni ma se qua costa 100 produrre e di là produci con gli stessi standard di produzione a 20 ,nel giro di un anno e mezzo hai gia' recuperato e pure guadagnato.E' la logica delle grandi aziende e visto che per anni abbiamo bistrattato le piccole e medie ,questo è il risultato.Le multinazionali in 4 e 4 8 fanno e disfano a seconda dove costi produrre meno e guarda caso dove la forza lavoro impiegata ha un ruolo"marginale".
    Per fare l'esempio nell'articolo ci si riferiva ad un costo metano giornaliero di 30.000€ ,nel mio piccolo solita stangata mensile per l'azienda guardo la bolletta di 1300 € di cui solo 340 € sono il metano impiegato ,i restanti 900 e rotti sono tutte tangenti.Immagino cosa rappresenti il costo energetico per quella azienda ed ho solo riportato il primo esempio che mi viene in mente, figurarsi il resto.
    Spiace per le famiglie e per tutti i lavoratori collegati ad questa realtà ma sono i frutti di una politica del cazzo e anche dello snobbare magari lavori più " artigianali" in cambio delle 8 ore fisse e del venerdi corto e week end sempre libero.
    Vedi anche i vari casi amazon o le grandi catene di distrubuzione... hanno fatto tutti la corsa in quei posti perchè la new economy ecc... oggi chi può preferisce rimanere a casa .
    Una volta si diceva impara l'arte e mettila da parte.
    Cmq il discorso è lungo e complesso e forse non mi sono espresso nel migliore dei modi...
    Se l'azienda ha usufruito di contributi statali (come credo sia possibile)una classe politica non cialtrona se li rifarebbe restituire tutti fino all'ultimo centesimo (ovviamente con gli interessi) e li userebbe per accompagnare chi ha perso il posto in nuova formazione.
    Scusate se pongo l'esempio americano : e' vero che puoi rimanere a casa quasi senza preavviso ma se sei una persona in gamba il lavoro lo trovi nel giro di giorni ,non di anni come qua.

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      #3
      Originally posted by omarsmanetto View Post
      Ovviamente le multinazionali fanno presto a fare i conti ,le persone sono numeri, tuttavia ad un certo punto non mi sento di biasimarli, la forza lavoro in quei siti sono perfettamente intercambiabili con altra manodopera più a buon mercato ergo spostare la produzione costerà si svariati milioni ma se qua costa 100 produrre e di là produci con gli stessi standard di produzione a 20 ,nel giro di un anno e mezzo hai gia' recuperato e pure guadagnato.E' la logica delle grandi aziende e visto che per anni abbiamo bistrattato le piccole e medie ,questo è il risultato.Le multinazionali in 4 e 4 8 fanno e disfano a seconda dove costi produrre meno e guarda caso dove la forza lavoro impiegata ha un ruolo"marginale".
      Esattamente .. Difatti il futuro è dipinto con solo grandi aziende e le PMI dovrebbero sparire (cosi non cisarà più evasione )

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        #4
        Originally posted by omarsmanetto View Post
        Scusate se pongo l'esempio americano : e' vero che puoi rimanere a casa quasi senza preavviso ma se sei una persona in gamba il lavoro lo trovi nel giro di giorni ,non di anni come qua.
        Questo che dici è vero ma chi ha imparato un mestiere, anche in Italia se perde un posto di lavoro, nel tragitto verso casa ha già trovato reimpiego .

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          #5
          Globalizzazione.
          Qualcuno protestava nel 2001, no?

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            #6
            Originally posted by Andy96 View Post
            Globalizzazione.
            Qualcuno protestava nel 2001, no?
            E' comoda perchè hai tutto come vuoi e le aziende fanno giochetti con facilità . Però a me pare distruttiva a lungo termine .

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              #7
              20 anni dopo, si è visto.

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                #8
                Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

                E' comoda perchè hai tutto come vuoi e le aziende fanno giochetti con facilità . Però a me pare distruttiva a lungo termine .
                Uno può sempre decidere, dove possibile, di comprare tutto italiano, magari a km zero, poi pero se si spende di più non bisogna lamentarsi.. se la globalizzazione si è diffusa un motivo ci sarà.
                Io la ritengo inevitabile (non faccio considerazioni sul giusto o sbagliato). Sui giochetti delle aziende, be per quello devono intervenire gli stati. Altrimenti è ovvio e fisiologico che un azienda dove può risparmiare lo fa. Penso al caso alto atesino delle ceramiche della Thun, si faceva tutto a mano in alto adige fino a un po di tempo fa, ora sono tutte fatte in cina.. la differenza c'è ma non poi cosi evidente, e la maggior parte della gente compra lo stesso... chi sono gli scemi?

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                  #9
                  Originally posted by JB hsm View Post

                  Uno può sempre decidere, dove possibile, di comprare tutto italiano, magari a km zero, poi pero se si spende di più non bisogna lamentarsi.. se la globalizzazione si è diffusa un motivo ci sarà.
                  Io la ritengo inevitabile (non faccio considerazioni sul giusto o sbagliato). Sui giochetti delle aziende, be per quello devono intervenire gli stati. Altrimenti è ovvio e fisiologico che un azienda dove può risparmiare lo fa. Penso al caso alto atesino delle ceramiche della Thun, si faceva tutto a mano in alto adige fino a un po di tempo fa, ora sono tutte fatte in cina.. la differenza c'è ma non poi cosi evidente, e la maggior parte della gente compra lo stesso... chi sono gli scemi?
                  Innanzitutto non ho capito dove starebbe il valore aggiunto se una ceramica è fatta da un cinese piuttosto che da un italiano ...

                  I giochetti ... intervenire gli stati ? E come ?

                  La globalizzazione è una comodità indiscussa . E come tutte le comodità porta degli effetti collaterali . Basta prenderne atto e regolarsi di conseguenza .

                  Chi sono gli scemi ? Nessuno . Se uno vuole spendere di più per aver prodotti Italiani è libero di farlo . Però non sempre mi è chiaro dove sarebbe il valore aggiunto di un prodotto Italiano rispetto ad uno Francese, Tedesco , Cinese , Polacco , Inglese o Svizzero .
                  Vogliamo la globalizzazione e poi facciamo campanilismo ?
                  Last edited by Lele-R1-Crash; 25-02-21, 06:11.

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                    #10
                    Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

                    Innanzitutto non ho capito dove starebbe il valore aggiunto se una ceramica è fatta da un cinese piuttosto che da un italiano ...

                    I giochetti ... intervenire gli stati ? E come ?

                    La globalizzazione è una comodità indiscussa . E come tutte le comodità porta degli effetti collaterali . Basta prenderne atto e regolarsi di conseguenza .

                    Chi sono gli scemi ? Nessuno . Se uno vuole spendere di più per aver prodotti Italiani è libero di farlo . Però non sempre mi è chiaro dove sarebbe il valore aggiunto di un prodotto Italiano rispetto ad uno Francese, Tedesco , Cinese , Polacco , Inglese o Svizzero .
                    Vogliamo la globalizzazione e poi facciamo campanilismo ?
                    Per l'azienda il valore aggiunto è che verosimilmente gli costa di meno produrla in cina che in italia (siamo d'accordo?) per il consumatore il valore aggiunto potrebbe (condizionale) essere un prezzo più basso a fronte di una qualità percepita analoga.
                    Io non faccio campanilismo, cerco di capire la realtà (e ammetto che facilmente mi possa sbagliare eh), se uno vuole spendere di più per comprare italiano è perché forse ottiene qualcosa in più, che magari un prodotto fatto all'estero non da (ma anche questa è una cosa che non è assolutamente automatica).
                    Per i giochetti io parlo degli aspetti fiscali, perché alla fine è per quello che le imprese fanno giochetti (se è quello che intendi tu).

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                      #11
                      Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

                      Innanzitutto non ho capito dove starebbe il valore aggiunto se una ceramica è fatta da un cinese piuttosto che da un italiano ...

                      I giochetti ... intervenire gli stati ? E come ?

                      La globalizzazione è una comodità indiscussa . E come tutte le comodità porta degli effetti collaterali . Basta prenderne atto e regolarsi di conseguenza .

                      Chi sono gli scemi ? Nessuno . Se uno vuole spendere di più per aver prodotti Italiani è libero di farlo . Però non sempre mi è chiaro dove sarebbe il valore aggiunto di un prodotto Italiano rispetto ad uno Francese, Tedesco , Cinese , Polacco , Inglese o Svizzero .
                      Vogliamo la globalizzazione e poi facciamo campanilismo ?
                      Certi prodotti, non puoi certo comprarli italiani.
                      Il telefono che usi ogni giorno, per esempio.

                      E mi pare assurdo.

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                        #12
                        Mah, globalizzazione o meno, la fuga delle aziende è molto più evidente in Italia rispetto al resto d'Europa...vedi che la VW non ha sede da qualche altra parte ad esempio, mentre FIAT si è sparsa ovunque...
                        Il problema sono le tasse, le tasse su tutto, le tasse ALTE e su TUTTO. Vedi l'esempio della bolletta, 1300 €di bolletta di cui 300 di materiale. Un normale commerciante non ne venderebbe nemmeno un grammo di gas, ma lo stato può...perché i 900 € di extra sono, principalmente, le tasse che lo stato mette sul prodotto e che il venditore gira al cliente finale.
                        Ma il gas a casa serve quindi...paghiamo e zitti.
                        Il costo del lavoro è alto? E vorrei vedere! Per dare a me dipendente 2000€ l'azienda ne paga altrettanti allo stato e a me ne rimangono 1500!!!

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                          #13
                          Originally posted by Andy96 View Post

                          Certi prodotti, non puoi certo comprarli italiani.
                          Il telefono che usi ogni giorno, per esempio.

                          E mi pare assurdo.
                          Il telefono (cosi come qualsiasi prodotto di alta tecnologia) non lo puoi comprare italiano per il semplice motivo che certi stati si sono specializzati a fare quello, vedi la cina, la korea, ora l'india. Non è solo questione di costi è anche questione che in quegli stati le cose le fanno molto meglio, in maniera più efficiente e veloce. Hanno fonderie con macchinari specializzati nel fare quei prodotti che in europa ci sogniamo. L'Italia non si è specializzata? E' colpa della cina? Non mi pare. L'Italia deve guardarsi "allo specchio" e capire cosa le rimane ancora da poter offrire al resto del mondo e puntare fortemente su quello, ed in fretta

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                            #14
                            Originally posted by alem74 View Post
                            Mah, globalizzazione o meno, la fuga delle aziende è molto più evidente in Italia rispetto al resto d'Europa...vedi che la VW non ha sede da qualche altra parte ad esempio, mentre FIAT si è sparsa ovunque...
                            Il problema sono le tasse, le tasse su tutto, le tasse ALTE e su TUTTO. Vedi l'esempio della bolletta, 1300 €di bolletta di cui 300 di materiale. Un normale commerciante non ne venderebbe nemmeno un grammo di gas, ma lo stato può...perché i 900 € di extra sono, principalmente, le tasse che lo stato mette sul prodotto e che il venditore gira al cliente finale.
                            Ma il gas a casa serve quindi...paghiamo e zitti.
                            Il costo del lavoro è alto? E vorrei vedere! Per dare a me dipendente 2000€ l'azienda ne paga altrettanti allo stato e a me ne rimangono 1500!!!
                            Le tasse sono alte perché il nostro sistema è insostenibile (pensioni, sanità, servizi, interessi sul debito...)
                            Siamo destinati a rimanere con grandi multinazionali che non pagano tasse e piccolissimi artigiani e agricoltori

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                            • Font Size
                              #15
                              Originally posted by alem74 View Post
                              Mah, globalizzazione o meno, la fuga delle aziende è molto più evidente in Italia rispetto al resto d'Europa...vedi che la VW non ha sede da qualche altra parte ad esempio, mentre FIAT si è sparsa ovunque...
                              Il problema sono le tasse, le tasse su tutto, le tasse ALTE e su TUTTO. Vedi l'esempio della bolletta, 1300 €di bolletta di cui 300 di materiale. Un normale commerciante non ne venderebbe nemmeno un grammo di gas, ma lo stato può...perché i 900 € di extra sono, principalmente, le tasse che lo stato mette sul prodotto e che il venditore gira al cliente finale.
                              Ma il gas a casa serve quindi...paghiamo e zitti.
                              Il costo del lavoro è alto? E vorrei vedere! Per dare a me dipendente 2000€ l'azienda ne paga altrettanti allo stato e a me ne rimangono 1500!!!
                              Fiat sparsa dove?
                              hanno una sede ben definita ed è li per un motivo preciso.
                              CHe poi parliamo di FCA ,oggi Stellantis
                              per il resto concordo su tutto

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