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Anche gli uomini subiscono molestie e maltrattamenti

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    #1

    Anche gli uomini subiscono molestie e maltrattamenti



    CIAO MASCHIO

    Antonio Grizzuti per “La Verità

    Non se ne parla, oppure se ne parla pochissimo, ma la violenza sugli uomini esiste eccome.

    E discuterne non equivale certo a negare o sminuire il gravissimo problema della violenza sulle donne e il femminicidio. Tutt'altro, significa affermare con forza il concetto della parità di genere, che spesso viene invece brandito come una clava per ragioni di natura ideologica. Tracciare i contorni di questo fenomeno non è affatto semplice. Specie in Italia, infatti, le statistiche scarseggiano oppure sono obsolete.

    Lo studio più autorevole in merito alla violenza sui maschi, e forse anche quello più citato, è quello realizzato dall'Istat e risale addirittura a febbraio del 2018. Nel rapporto intitolato «Le molestie e i ricatti sessuali sul luogo di lavoro», per la prima volta l'istituto di statistica rivolgeva i quesiti sulle molestie anche ai cittadini di sesso maschile tra i 14 e i 65 anni, segno che fino ad allora questa problematica era stata pressoché totalmente ignorata.

    Risultato: ben 3,7 milioni di uomini hanno subito molestie nel corso della loro vita, dei quali 1,27 milioni negli ultimi tre anni, e 610.000 nei 12 mesi precedenti (le interviste sono state effettuate tra il 2015 e il 2016).

    La casistica maggiormente ricorrente riguarda le molestie verbali (8,2%), seguite dal pedinamento (6,8%), le molestie con contatto fisico (3,6%), gli atti di esibizionismo (3,5%), le telefonate oscene (2,5%) e le molestie tramite social network (2,2%).

    Complessivamente, le donne si sono rivelate responsabili del 23,7% degli abusi subiti dagli uomini. Se si entra nel dettaglio, è la stessa Istat a definire «non trascurabile» la percentuale di autrici delle molestie: il 48,1% in caso di molestie tramite reti sociali, 36,7% di telefonate oscene, 34,6% dei casi nei quali gli uomini sono stati costretti a vedere immagini sessuali oppure materiale pornografico e il 24,8% di molestie fisiche.

    Riguardo al luogo nel quale si sono verificati i fatti, al primo posto ci sono i luoghi di divertimento (discoteca, pub, ristorante, bar, cinema e teatro) con il 29,2%, seguiti dalla strada (14,2%) e dai mezzi pubblici (12,7%).

    Un'altra ricerca citata frequentemente risale addirittura al 2012 ed è stata elaborata da un gruppo di ricercatori guidati dal professor Giuseppe Pasquale Macrì dell'università di Siena. Nel loro lavoro, gli studiosi hanno somministrato un questionario di 68 domande a 1.058 soggetti di sesso maschile tra i 18 e 70 ann

    A differenza del successivo rapporto formulato dall'Istat, i quesiti del team di Macrì sono tutti incentrati sulla violenza da parte delle donne sugli uomini, con domande del tipo: «È capitato che una donna abbia minacciato di colpirti fisicamente?», oppure: «È capitato che una donna ti abbia disprezzato o deriso per un tuo difetto sessuale, o perché insoddisfatta di una tua prestazione?»; e ancora: «È capitato che una tua partner ti abbia criticato sgradevolmente perché non riesci a guadagnare abbastanza?».

    Nel caso della violenza fisica, quattro risposte hanno raccolto una percentuale superiore al 50%: la minaccia di esercitare violenza fisica, la messa in atto della violenza stessa (graffi, morsi, capelli strappati), il lancio di oggetti e le percosse. Parlando di violenza sessuale, invece, le casistiche riguardano soprattutto l'umiliazione relativa alla scarsa resa nei rapporti intimi, oppure la derisione per un difetto fisico.

    Ma il tipo di abusi più diffusi, spiegano i ricercatori, riguarda la sfera psicologica ed economica. Si va dalle critiche per un impiego mal remunerato, alle critiche e alle offese in pubblico, alla sincerità e fedeltà messa costantemente in dubbio, fino a veri e propri pedinamenti.

    Una percentuale piuttosto elevata riguarda la famiglia di origine dell'uomo: nel 72,4% dei casi la partner ha criticato i parenti, pur sapendo che questo avrebbe ferito il compagno, mentre nel 68,8% dei casi la donna ha messo in atto impedimenti o limitazioni agli incontri con i figli o la famiglia d'origine.

    La letteratura scientifica internazionale offre qualche spunto in più. Uno studio pubblicato nel 2015 sul Journal of forensic and legal medicine ha esaminato tutti i certificati medici dei centri antiviolenza, scoprendo che l'11% delle vittime erano maschi.

    Un'altra ricerca, pubblicata nel 2016 sul Journal of research in nursing, ha invece paragonato 19 studi scientifici sul tema, individuando alcuni punti chiave: un numero significativo di uomini ha subito violenza domestica; gli uomini fanno più fatica a rivelare e denunciare le violenze domestiche; le barriere imposte dalla società rendono più arduo il supporto nei confronti di vittime di sesso maschile.

    L'anno scorso, infine, un altro articolo apparso sulla rivista medica tedesca Deutsches Ärzteblatt ha paragonato altri studi sulla problematica, stabilendo i tassi di incidenza per la violenza fisica (tra il 3,4% e il 20,3%), quella psicologica (7,3%-37%) e sessuale (0,2%-7%). Numeri di fronte la società civile non può continuare a fare finta di nulla.



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    #2
    PRESTAZIONI SESSUALI NON SODDISFACENTI.... daghe de zabaione

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      #3
      PATRIZIA MONTALENTI: «HANNO PIÙ PAURA A DENUNCIARE, TEMONO DI NON ESSERE CREDUTI»

      Antonio Grizzuti per “La Verità

      Patrizia Montalenti è il presidente del Centro antiviolenza (Cav) per le persone vittime di violenza domestica e stalking Ankyra, unico in Italia a occuparsi quasi esclusivamente di casi di violenza sui maschi.

      Come nasce l'idea di fondare Ankyra?

      «Dalla convinzione che preciso dovere di una società debba essere prevenire e condannare la violenza relazionale a prescindere dal genere e dall'orientamento sessuale di autori e vittime. La violenza domestica è una tipologia di maltrattamento che coinvolge tutti i membri della famiglia. Mettendo al centro la persona, la mission di Ankyra è accogliere e sostenere la vittima attraverso un percorso di accoglienza, valutazione del rischio, monitoraggio, assistenza medica, psicoterapica e legale, offrendo una risposta concreta per il recupero della propria dignità e benessere personale».

      Seguite tanti casi?

      «A oggi, il Centro ha accolto 670 vittime».

      Tantissime. Eppure, parlare di violenza sui maschi è ancora un tabù. Perché gli uomini fanno fatica a denunciare?

      «Esistono diversi fattori, tra i quali la difficoltà a riconoscersi nel ruolo di vittima (lo stereotipo dell'uomo virile) e a raccontare ad altri il proprio disagio, la minimizzazione della violenza in particolare se rivolta a se stesso, e il timore di non essere creduto dalle istituzioni e pertanto subire una seconda vittimizzazione».

      Ma quali sono i problemi nei quali vi imbattete più frequentemente?

      «I dati estratti dal nostro database rivelano che il maltrattamento più diffuso è di tipo psicologico (85%), seguito da quello fisico (63%) e da stalking e revenge porn (20%). Va da sé che laddove vi è violenza fisica è presente anche la violenza psicologica. La coorte di età maggiormente colpita risulta quella tra i 34 e i 55 anni, ma è in aumento la vittimizzazione nella coorte di età giovanile (24-34 anni). Le ripercussioni più frequenti negli uomini maltrattati sono: ansia, attacchi di panico, difficoltà lavorative, ideazione suicidaria, difficoltà di concentrazione e insonnia».

      Che effetti ha avuto la pandemia sull'andamento delle segnalazioni?

      «La domanda è di molto aumentata, passando dai 144 casi gestiti da marzo 2019 a febbraio 2020, ai 226 casi da marzo 2020 a febbraio 2021».

      Un quadro a tinte fosche.

      «Il portato di sofferenza dei nostri assistiti consta principalmente delle mortificazioni, delle umiliazioni e dello svilimento ricevuti, soprattutto se in presenza dei figli. Il loro timore è perdere in qualche modo il loro ruolo genitoriale nel caso in cui decidessero di porre fine alla relazione disfunzionale».

      Ci può far comprende meglio, magari sfruttando l'esempio di un caso che avete seguito?

      «Giulio (nome di fantasia, ndr) è un imprenditore di 39 anni coniugato da 7 anni con una donna che lavora part-time come impiegata. La coppia ha due figlie minori. Ci contatta in quanto vittima di violenza fisica e psicologica a opera della moglie e in presenza delle figlie. Sberle, calci, morsi, lanci di oggetti, insulti, svilimenti e mortificazioni. La signora controlla il cellulare del marito in quanto ritiene che egli abbia una relazione intima con un'altra donna. La coppia ha tentato una terapia di coppia dalla quale è emerso un disturbo della personalità della signora, la quale assume anche psicofarmaci. Anche per questo motivo, Giulio non lascia la casa coniugale, temendo per le due figlie, e naturalmente è fortemente provato dalla situazione e sta seguendo un sostegno psicologico».

      Sono sempre situazioni così disperate?

      «No, per fortuna. Peraltro, Ankyra non è affatto favorevole alla separazione a ogni costo. Vi sono stati casi di violenza psicologica che si sono risolti positivamente attraverso un periodo di terapia di coppia. Certo, laddove vi è una violenza fisica reiterata si fa tutto più difficile».

      Come giudica il ruolo delle istituzioni?

      «Le amministrazioni locali più illuminate condividono la nostra mission e si confrontano con noi. Il Comune di Milano, ad esempio, ha concesso al Centro una postazione nella Casa delle associazioni di volontariato. I commissariati di polizia che sono a conoscenza della nostra realtà ci contattano per inviarci situazioni di nostra competenza. Tuttavia, molta strada rimane ancora da dare, e a tutt'oggi Ankyra non beneficia di finanziamenti pubblici, mentre il carico di lavoro è in continuo aumento».

      Qual è la prima mossa che dovrebbe muovere un uomo vittima di violenza?

      «Il primo approccio con il Centro è segno di una parte di consapevolezza che lo porta a ricercare un confronto. Se l'uomo è vittima di violenza fisica dovrebbe in ogni caso denunciare o mettersi in contatto con chi è in grado di aiutarlo, al fine di tutelare se stesso. Laddove vi siano figli, è un suo dovere nei loro confronti, in quanto la priorità è quella di sottrarli alla violenza assistita. Ankyra assiste le vittime nel rispetto della riservatezza, dei loro tempi e desideri, all' interno di un progetto condiviso».

      Dove operate?

      «Accogliamo le vittime di tutto il territorio nazionale, anche attraverso colloqui telefonici e in videoconferenza, avvalendoci della collaborazione di professionisti e consultori presenti nel Paese. Nel corso dell'ultimo anno abbiamo anche ricevuto 72 segnalazioni dal 1522, il numero nazionale per le vittime di violenza domestica e stalking».




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        #4
        a me una mia ex e la sua amica inviavano messaggi minatori e mi intimavano di restare a casa altrimenti se m'avessero rivisto m'avrebbero investito mentre portavo a spasso il cane
        è durata un pezzo sta cosa,passavano in macchina e mi deridevano ecc ecc
        Tutto perchè ho detto a una delle due,dopo 2 mesi di frequentazioni, in modo pacifico e gentile che non era la persona adatta a me. (e in seguito conobbi un'altra)
        Apriti cielo. telefonate di notte. messaggi tipo "chi sarà la prossima bambola sul piedistallo ecc ecc"...zio psicopatico momenti mi pareva queste dei film horror!
        Poi finchè si scherza ok...alla fine ho chiesto la resa dei conti a quattrocchi ed è diventata mansueta come un cagnolino.

        ps le donne sono cattive...e menano pure (mia moglie docet) tocca stare attenti

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          #5
          Originally posted by luciocabrio View Post
          a me una mia ex e la sua amica inviavano messaggi minatori e mi intimavano di restare a casa altrimenti se m'avessero rivisto m'avrebbero investito mentre portavo a spasso il cane
          è durata un pezzo sta cosa,passavano in macchina e mi deridevano ecc ecc
          Tutto perchè ho detto a una delle due,dopo 22 mesi di frequentazioni, in modo pacifico e gentile che non era la persona adatta a me. (e in seguito conobbi un'altra)
          Apriti cielo. telefonate di notte. messaggi tipo "chi sarà la prossima bambola sul piedistallo ecc ecc"...zio psicopatico momenti mi pareva queste dei film horror!
          Poi finchè si scherza ok...alla fine ho chiesto la resa dei conti a quattrocchi ed è diventata mansueta come un cagnolino.

          ps le donne sono cattive...e menano pure (mia moglie docet) tocca stare attenti
          Ahahah ma che je fai alle donne Lucio

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            #6
            Originally posted by mito22 View Post
            PRESTAZIONI SESSUALI NON SODDISFACENTI.... daghe de zabaione
            Daghe de pillolone

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              #7
              Eh le donne spesso hanno delle pretese molto alte verso gli uomini ma l'uomo perfetto o il principe azzurro non esiste... non per questo bisogna umiliarlo ...

              E comunque se non ha prestazioni sessuali soddisfacenti mettetegli di nascosto una pillolina azzurra nel bicchiere e il problema è risolto ahahahah

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                #8
                Credo che le cifre che emergono dall'articolo siano ottimistiche.. Calmierate sicuramente dalla minore tendenza dell'uomo al vittimismo, arte in cui le donne eccellono
                PS considero le donne creature meravigliose e dotate di sensi e possibilità a noi uomini sconosciuti

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                  #9
                  Originally posted by Giulyinmoto View Post
                  Eh le donne spesso hanno delle pretese molto alte verso gli uomini ma l'uomo perfetto o il principe azzurro non esiste... non per questo bisogna umiliarlo ...

                  E comunque se non ha prestazioni sessuali soddisfacenti mettetegli di nascosto una pillolina azzurra nel bicchiere e il problema è risolto ahahahah
                  Eh belin, tutto quello che volete ma, riferito all'articolo, direi che prima di lamentarvi delle prestazioni sessuali...almeno richiedetele e testatele...no??? DOPO poi ne discutiamo ed al limite vi lamentate...

                  Qui, al di là di tutto e dei rispettivi ruoli e/o patologie (leggasi molestie) da una parte o dall'altra, la coppia scoppia, altroché...anche gente con affinità sessuale e caratteriale assoluta regge fino ad una certà età perché poi per la maggior parte subentra una vita di merda che distrugge tutto. A ciò si aggiunge il fisiologico calo del desiderio delle donne nel 99% dei casi con la gravidanza....alla fine si spegne il lato sessuale e/o lo si cerca altrove. Vale tutto pur di stare a galla. E molte (coppie) saltano lo stesso, dopo un periodo di totale apatia.

                  Di coppie di coetanei con figli che stiano andando avanti innamorati ed in sintonia come prima praticamente non ne conosco. O sono separati/divorziati o ognuno si fa i cazzi suoi o hanno dei trascorsi (insomma se li sono fatti) ma in generale stanno assieme perché è la cosa più normale da fare o meno traumatica per tutti, diciamo.

                  Le coppie di coetanei o poco più che stanno meglio sono quelle con un'occupazione (e quindi vita) tranquilla e che si sono rifatte una vita dopo, incontrandosi dopo i rispettivi matrimoni o comunque storie fallite, insomma, con figli già adulti perché avuti da giovani (meglio se uno dei due senza figli).

                  Triste ma nella società odierna è così.

                  P.S.: le coppie senza figli non le tratto perché sono un mondo a parte. Per loro la felicità è molto più a portata di mano

                  P.P.S.: scusa Giuly e scusate tutti, mi sono reso conto che ciò che ho scritto non c'entri un cazzo né col messaggio quotato, né col thread in generale. Sono uscito troppo dal seminato...Perdonatemi che ormai ho un'età...

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                    #10
                    Originally posted by giova3419 View Post

                    Eh belin, tutto quello che volete ma, riferito all'articolo, direi che prima di lamentarvi delle prestazioni sessuali...almeno richiedetele e testatele...no??? DOPO poi ne discutiamo ed al limite vi lamentate...

                    Qui, al di là di tutto e dei rispettivi ruoli e/o patologie (leggasi molestie) da una parte o dall'altra, la coppia scoppia, altroché...anche gente con affinità sessuale e caratteriale assoluta regge fino ad una certà età perché poi per la maggior parte subentra una vita di merda che distrugge tutto. A ciò si aggiunge il fisiologico calo del desiderio delle donne nel 99% dei casi con la gravidanza....alla fine si spegne il lato sessuale e/o lo si cerca altrove. Vale tutto pur di stare a galla. E molte (coppie) saltano lo stesso, dopo un periodo di totale apatia.

                    Di coppie di coetanei con figli che stiano andando avanti innamorati ed in sintonia come prima praticamente non ne conosco. O sono separati/divorziati o ognuno si fa i cazzi suoi o hanno dei trascorsi (insomma se li sono fatti) ma in generale stanno assieme perché è la cosa più normale da fare o meno traumatica per tutti, diciamo.

                    Le coppie di coetanei o poco più che stanno meglio sono quelle che si sono rifatte una vita dopo, incontrandosi dopo i rispettivi matrimoni o comunque storie fallite, insomma, con figli già adulti perché avuti da giovani (meglio se uno dei due senza figli).

                    Triste ma nella società odierna è così.

                    P.S.: le coppie senza figli non le tratto perché sono un mondo a parte. Per loro la felicità è molto più a portata di mano

                    P.P.S.: scusa Giuly e scusate tutti, mi sono reso conto che ciò che ho scritto non c'entri un ***** né col messaggio quotato, né col thread in generale. Sono uscito troppo dal seminato...Perdonatemi che ormai ho un'età...
                    non ci azzecca un chezz in effetti ma hai perfettamente ragione Giova! É la vita... e ad un certo punto si deve sceglie il male minore ahahaha

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                      #11
                      Originally posted by springer View Post

                      Ahahah ma che je fai alle donne Lucio
                      perchè della gnocca psicopatica con mamma appresso che faceva la "posta" come la battuta al cinghiale vicino casa mia non ve l'ho mai raccontato?
                      Mamma e figlia dentro la panda appostate a 10 metri da casa mia per controllare quando e se uscivo. (io studiavo a casa) tutti i giorni. io dalla finestr anon le potevo vedere.
                      Col mio amico che mi mandava i messaggi "sorvegliato speciale" (altrimenti manco le avrei viste ahahah)

                      Ho dovuto convincere il mio pene che era meglio cercare una più bruttina(era una strafiga assurda)ma più a posto con la testa.
                      anche qui durata due mesi e via

                      ps una volta fecero pure irruzione nel bar che frequentavo per vedere se ero a casa col mal di pancia
                      Non ero a casa col mal di pancia ma semplicemente coi miei amici

                      quindi si,ci sono pure donne mezze pazze\folli\violente o stalker

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                        #12
                        bhe', lato "violenza psicologica" siete maestre eh... su questo non si discute.
                        il fatto e' che rompono le palle con parita' e minchiate simili, pero' appunto, se il maltrattato e' l'uomo, e capita molto piu' spesso di quanto possiate pensare, automaticamente "non e' credibile".

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                          #13
                          Originally posted by luciocabrio View Post

                          perchè della gnocca psicopatica con mamma appresso che faceva la "posta" come la battuta al cinghiale vicino casa mia non ve l'ho mai raccontato?
                          Mamma e figlia dentro la panda appostate a 10 metri da casa mia per controllare quando e se uscivo. (io studiavo a casa) tutti i giorni. io dalla finestr anon le potevo vedere.
                          Col mio amico che mi mandava i messaggi "sorvegliato speciale" (altrimenti manco le avrei viste ahahah)

                          Ho dovuto convincere il mio pene che era meglio cercare una più bruttina(era una strafiga assurda)ma più a posto con la testa.
                          anche qui durata due mesi e via

                          ps una volta fecero pure irruzione nel bar che frequentavo per vedere se ero a casa col mal di pancia
                          Non ero a casa col mal di pancia ma semplicemente coi miei amici

                          quindi si,ci sono pure donne mezze pazze\folli\violente o stalker
                          Ahahah troppo forte, ma che volevano, che la sposavi?
                          cmq se ti capitano ancora mamma e figlia di cui una bonazza che te tampinano, te chiama Springerone che corre a toglierti dai guai.
                          Magari mi porto Mito con me che a lui gli diamo la mamma, si sacrificherà ben volentieri per gli amici, no?

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                            #14
                            capitato anche a me, la tizia con cui ebbi una frequentazione chiarendo che ero e volevo rimanere single(idem lei almeno disse così) e dopo un paio di settimane spiegai tranquillamente che non poteva andare avanti che non c'era feeling...non entrai nel dettaglio ma mi dava fastidio anche come parlava in dialetto certe volte, l'arroganza in quello che faceva, il pretendere regali, le cene pagate la gelosia ecc

                            ovviamente l'ho dovuta bloccare ovunque ci ha provato, per farmi dispetto, nell'ordine con tre miei amici e mio fratello...mi ha minacciato spesso e volentieri, di cose tipo andare a parlare con i miei che l'avevo usata ecc

                            alla fine ha trovato un altro e gradualmente si è staccata

                            devo dire veramente gente pazza

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                            • Font Size
                              #15
                              Sarà un caso ma io per scrupolo mi segno di star distante dalle zone umbro-abruzzesi...si sa mai; pare che tutte le pazze vengano da lì...

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