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Madre e figlio vivono in auto sulla A1: la polizia stradale li aiuta

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    #1

    Madre e figlio vivono in auto sulla A1: la polizia stradale li aiuta

    Sono intervenuti per controllare un'auto sospetta, e invece gli agenti della Polstrada di Orvieto si sono trovati di fronte al dramma di una famiglia in difficoltà. All'interno della vettura, parcheggiata nell'area di servizio Fabro sull'autostrada A1, hanno trovato una donna e il figlio, che da una settimana vivevano in auto non avendo più una casa. Commossi, i poliziotti hanno deciso di aiutarli donando generi alimentari e un contributo economico.
    da tgcom24

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    #2
    Originally posted by mito22 View Post
    Sono intervenuti per controllare un'auto sospetta, e invece gli agenti della Polstrada di Orvieto si sono trovati di fronte al dramma di una famiglia in difficoltà. All'interno della vettura, parcheggiata nell'area di servizio Fabro sull'autostrada A1, hanno trovato una donna e il figlio, che da una settimana vivevano in auto non avendo più una casa. Commossi, i poliziotti hanno deciso di aiutarli donando generi alimentari e un contributo economico.
    da tgcom24
    Sarò cinica, ma andare dai preti? In charitas?

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      #3
      Originally posted by Fiamma4 View Post
      Sarò cinica, ma andare dai preti? In charitas?

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      probabilmente si vergogna.
      Da quel che ho visto,almeno dalle mie parti,e orvieto non è lontanissimo, ti trovano un alloggio prima di subito se sei senza tetto

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        #4
        Originally posted by Fiamma4 View Post
        Sarò cinica, ma andare dai preti? In charitas?

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        Magari per orgoglio... o (stronzo mode ON... in una piazzola di sosta magari qualche 10 euro si fa in qualche altro modo)...

        PIU' che altro.. lo STATO ITALIANO.. che bene aiuta tante persone.. italiane ma soprattutto NON.. dove cazzo sta?










        Per una settimana hanno dormito all'interno di una auto parcheggiata in un'area di servizio dell'A1, non avendo più nulla, né una casa né un lavoro: è una storia di profondo disagio, ma anche di solidarietà, quella che ha visto protagonisti una madre e un figlio originari del Sud, ma residenti al Nord, individuati nei pressi di Fabro dalla polizia stradale di Orvieto, che ha dato loro un aiuto, donando generi alimentari e una somma di denaro.


        La storia è stata confermata dai riscontri della Polstrada

        Poco più che cinquantenne lei, 25 anni lui, agli agenti che hanno chiesto loro spiegazioni sui motivi della prolungata presenza, segnalata in quel luogo decisamente poco confortevole, tra la tristezza e l'imbarazzo i due hanno dato il via a un racconto commovente, poi confermato dai riscontri della Polstrada, che, inizialmente, pensava di trovarsi di fronte a un'auto sospetta.


        Senza più un lavoro né una casa

        La donna, in particolare, ha spiegato di aver perso il lavoro a causa di una situazione familiare complessa e quindi, con il precipitare di quella economica, di aver dovuto lasciare l'abitazione in cui viveva con il figlio. Di fronte al buio dell'incertezza i due hanno così deciso di affidarsi all'unico "tetto" che era loro rimasto, l'utilitaria di proprietà. In mancanza di alternative, ne hanno fatto la loro casa, adattandosi a dormire sui sedili scomodi e a lavarsi nei servizi igienici dell'area di servizio. Scelta, quest'ultima, non a caso, ma per aggrapparsi almeno ai ricordi dei tempi migliori. A colpire e coinvolgere ancora di più gli agenti è stato il fatto che la donna ha raccontato infatti di essersi voluta fermare a Fabro perché da piccolina frequentava con suo padre Città della Pieve, cittadina a poche decine di chilometri di distanza.


        La solidarietà degli agenti "Qui mi sento davvero a casa, questi luoghi mi danno un po' di sostegno e conforto per sopportare la nostra sofferenza" avrebbe detto la cinquantenne ai poliziotti che l'hanno ascoltata. Questi hanno deciso di acquistare per madre e figlio dei generi alimentari di prima necessità, come pasta, biscotti, marmellata e legumi, ma anche di fare una piccola colletta per aiutarli economicamente e dare loro un minimo di respiro. Un gesto di gran cuore non nuovo per i poliziotti della Polstrada orvietana, diretti dal comandante Stefano Spagnoli, che già a maggio 2020 si erano autotassati per aiutare un'altra famiglia, in difficoltà sempre lungo l'Autosole, a raggiungere il Trentino, dove la figlia piccola, con problemi di salute, doveva sottoporsi ad un'importante visita medica.
        da tgcom24

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          #5
          Originally posted by luciocabrio View Post

          probabilmente si vergogna.
          Da quel che ho visto,almeno dalle mie parti,e orvieto non è lontanissimo, ti trovano un alloggio prima di subito se sei senza tetto
          Io suppongo che la vergogna possa essere messa da parte, quando si ha un figlio e si sta in quella condizioni.

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            #6
            Originally posted by Fiamma4 View Post
            Io suppongo che la vergogna possa essere messa da parte, quando si ha un figlio e si sta in quella condizioni.
            Penso che sia sempre difficile sapere l'inferno che vivono le persone...a volte anche cose piccole... portano disagi enormi.. siamo tutti diversi del resto...

            però certo.. a chiedere aiuto non vai a rubare...

            Ma tu pensa a tutti gli imprenditori che si son suicidati durante il covid.. anche se non lo dicono troppo... i giornalai...

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              #7
              Originally posted by mito22 View Post

              Penso che sia sempre difficile sapere l'inferno che vivono le persone...a volte anche cose piccole... portano disagi enormi.. siamo tutti diversi del resto...

              però certo.. a chiedere aiuto non vai a rubare...

              Ma tu pensa a tutti gli imprenditori che si son suicidati durante il covid.. anche se non lo dicono troppo... i giornalai...
              Sicuramente... Io son estremamente secca sull'argomento figlio: poiché non ha chiesto di esser messo al mondo e poiché da te, genitore, dipende la sua salute ed integrità, tu, genitore, devi fare tutto per aiutarlo (senza viziarlo, ma non è il caso in questione). Quindi, andare dai preti? Da dio? Da chiunque? A farsi aiutare, va bene, anzi, deve essere immediato

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                #8
                Originally posted by Fiamma4 View Post
                Io suppongo che la vergogna possa essere messa da parte, quando si ha un figlio e si sta in quella condizioni.

                Inviato dal mio MAR-LX1B utilizzando Tapatalk
                u supponi male secondo me ,senza offesa
                Ho visto dei genitori impuntarsi nel non voler segnalare bambini con problemi perchè poi avrebbero dovuto avere la maestra di sostegno a scuola il tutto per vergogna

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                  #9
                  Originally posted by Fiamma4 View Post
                  Sicuramente... Io son estremamente secca sull'argomento figlio: poiché non ha chiesto di esser messo al mondo e poiché da te, genitore, dipende la sua salute ed integrità, tu, genitore, devi fare tutto per aiutarlo (senza viziarlo, ma non è il caso in questione). Quindi, andare dai preti? Da dio? Da chiunque? A farsi aiutare, va bene, anzi, deve essere immediato

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                  Hai ragionissima...

                  ma per chi dice dello stato...se tu non chiedi aiuto lo stato mica ti vede eh
                  Non sempre ti aiuta ma se non lo chiedi lo stato che ne sa ?

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                    #10
                    Originally posted by luciocabrio View Post

                    u supponi male secondo me ,senza offesa
                    Ho visto dei genitori impuntarsi nel non voler segnalare bambini con problemi perchè poi avrebbero dovuto avere la maestra di sostegno a scuola il tutto per vergogna
                    Eh quello poi AVOJA..... 'MIO FIGLIO'.... che poi fan pi+ danni che altro LORO in primis....

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                      #11
                      Originally posted by mito22 View Post

                      Eh quello poi AVOJA..... 'MIO FIGLIO'.... che poi fan pi+ danni che altro LORO in primis....
                      in compenso per "risolvere " i problemi sono andati da una specie di cartomante\stregone (con riti e robe simili,olio da mettere in una ciotolina vicino al bambino quando dorme)che una magia davvero gliel'ha fatto (spillato i soldi)
                      Ora fortunatamente sono rinsaviti e il bambino ha la maestra di sostegno e fa qualche progresso

                      Quando me l'ha raccontato la diretta interessata non sapevo se riderle in faccia o sputarle su un occhio e denunciarla per tutti gli anni che questo bimbo poteva essere aiutato invece di far ele kazzate (e in famiglia erano tutti d'accordo con lei...anzi la spronavano a ricorrere a certi strumenti)

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                        #12
                        Non mi pare di aver letto che hanno disabilità o robe simili. Quindi se due persone di 25 e 50 anni, pare in salute, non sono in grado di guadagnare poche centinaia di € al mese per mangiare e affittare una stanza con bagno, c'è qualcosa di grosso che non torna. Io vedo che se c'è la voglia di lavorare e darsi da fare, da guadagnare da vivere in qualche modo si trova sempre.

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                          #13
                          Originally posted by AG_KTM View Post
                          Non mi pare di aver letto che hanno disabilità o robe simili. Quindi se due persone di 25 e 50 anni, pare in salute, non sono in grado di guadagnare poche centinaia di € al mese per mangiare e affittare una stanza con bagno, c'è qualcosa di grosso che non torna. Io vedo che se c'è la voglia di lavorare e darsi da fare, da guadagnare da vivere in qualche modo si trova sempre.
                          qualcuna finisce a fare (anche per brevi periodi) la prostituta (almeno così si legge)...

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                            #14
                            Originally posted by luciocabrio View Post

                            qualcuna finisce a fare (anche per brevi periodi) la prostituta (almeno così si legge)...
                            Perché è più facile aprire le gambe che andare a lavare piatti in un ristorante.... O a portare carriole di malta in un cantiere. Se un uomo sano di 25 anni per vivere aspetta che la madre si prostituisca, per me non è degno di respirare.

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                              #15
                              Originally posted by mito22 View Post

                              Magari per orgoglio... o (stronzo mode ON... in una piazzola di sosta magari qualche 10 euro si fa in qualche altro modo)...

                              PIU' che altro.. lo STATO ITALIANO.. che bene aiuta tante persone.. italiane ma soprattutto NON.. dove ***** sta?










                              Per una settimana hanno dormito all'interno di una auto parcheggiata in un'area di servizio dell'A1, non avendo più nulla, né una casa né un lavoro: è una storia di profondo disagio, ma anche di solidarietà, quella che ha visto protagonisti una madre e un figlio originari del Sud, ma residenti al Nord, individuati nei pressi di Fabro dalla polizia stradale di Orvieto, che ha dato loro un aiuto, donando generi alimentari e una somma di denaro.


                              La storia è stata confermata dai riscontri della Polstrada

                              Poco più che cinquantenne lei, 25 anni lui, agli agenti che hanno chiesto loro spiegazioni sui motivi della prolungata presenza, segnalata in quel luogo decisamente poco confortevole, tra la tristezza e l'imbarazzo i due hanno dato il via a un racconto commovente, poi confermato dai riscontri della Polstrada, che, inizialmente, pensava di trovarsi di fronte a un'auto sospetta.


                              Senza più un lavoro né una casa

                              La donna, in particolare, ha spiegato di aver perso il lavoro a causa di una situazione familiare complessa e quindi, con il precipitare di quella economica, di aver dovuto lasciare l'abitazione in cui viveva con il figlio. Di fronte al buio dell'incertezza i due hanno così deciso di affidarsi all'unico "tetto" che era loro rimasto, l'utilitaria di proprietà. In mancanza di alternative, ne hanno fatto la loro casa, adattandosi a dormire sui sedili scomodi e a lavarsi nei servizi igienici dell'area di servizio. Scelta, quest'ultima, non a caso, ma per aggrapparsi almeno ai ricordi dei tempi migliori. A colpire e coinvolgere ancora di più gli agenti è stato il fatto che la donna ha raccontato infatti di essersi voluta fermare a Fabro perché da piccolina frequentava con suo padre Città della Pieve, cittadina a poche decine di chilometri di distanza.


                              La solidarietà degli agenti "Qui mi sento davvero a casa, questi luoghi mi danno un po' di sostegno e conforto per sopportare la nostra sofferenza" avrebbe detto la cinquantenne ai poliziotti che l'hanno ascoltata. Questi hanno deciso di acquistare per madre e figlio dei generi alimentari di prima necessità, come pasta, biscotti, marmellata e legumi, ma anche di fare una piccola colletta per aiutarli economicamente e dare loro un minimo di respiro. Un gesto di gran cuore non nuovo per i poliziotti della Polstrada orvietana, diretti dal comandante Stefano Spagnoli, che già a maggio 2020 si erano autotassati per aiutare un'altra famiglia, in difficoltà sempre lungo l'Autosole, a raggiungere il Trentino, dove la figlia piccola, con problemi di salute, doveva sottoporsi ad un'importante visita medica.
                              da tgcom24
                              Devi arrivare a bordo di un potente motoscafo....ovviamente dopo una seduta di lampade 72 ore non stop.
                              Solo allora potrai vivere di rendita senza fare un caxxo.

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