Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Italiano linciato a morte da una folla di 600 persone in Honduras: l'analisi

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #16
    Originally posted by LucaDB6 View Post
    Ma l'avete visto il video?
    come si fa a dire meglio così?!
    Che pochezza.. Spero veniate qui sul forum per sfogare le vostre frustrazioni ed in realtà nella vita di tutti i giorni siate delle persone migliori. Ve lo auguro.
    Poi se vi piacciono così tanto codesti metodi trasferitevi in quei paesi di illuminati.
    Ma a chi ti riferisci ?

    Quella nazione cmq non mi ispira sta gran "civilizzazione" ... anzi

    Comment


    • Font Size
      #17
      Originally posted by Semiramide View Post

      Concordo con te e sottoscrivo ciò che hai scritto aggiungendo che, se una persona è accusata di aver commesso un reato deve avere la possibilità di essere sottoposta ad un regolare processo, non essere linciata brutalmente perché per sentito dire lo si ritiene colpevole. Questo se vogliono continuare ad essere considerati un paese civile.

      Chi ci garantisce che la persona che ha sporto denuncia nei suoi confronti fosse in buona fede e non si fosse sbagliata o l’avesse denunciato solo perché gli stava antipatico o pensava di averlo visto e/o riconosciuto come aggressore dell’anziano e poi in realtà era tutto un equivoco? E se tutto ciò fosse solo frutto di un malinteso o di razzismo?

      Se la polizia nonostante la denuncia si era rifiutata di procedere all’immediato arresto dell’italiano forse potrebbe essere perché non erano molto convinti della denuncia sporta nei suoi confronti.

      Comportarsi così equivale a comportarsi come un’orda di Neanderthal.

      Chi invece commenta con frasi come “ben gli sta, qualcosa avrà fatto e chi la fa l’aspetti “ etc etc oltre ad argomentare in modo superficiale senza conoscerne la vera dinamica, è da mettere sullo stesso piano dell’orda dei 600 Neanderthal del Nicaragua con l’aggravante che questi non abitano in un villaggio disastrato dell’America Centrale ma in Italia dove non vige di certo una mentalità forcaiola da far west.
      Ovviamente tutti concordiamo con quanto hai scritto . Ma se si va a vivere in zone cosi disagiate è facile incappare in "giustizie sommarie" e comportamenti incompatibili con la civilizzazione alla quale siamo abituati tutti noi . Io non ci andrei mai, ma per qualcuno è un compromesso da accettare o cmq accettabile .

      Io come te e tutti non posso comprendere questo video e, tantomeno, posso ritenerlo accettabile .

      A volte mi interrogo anche sulla nostra autorevolezza per criticare e voler imporre il nostro modo di vivere civilizzato al resto del mondo (Paesi Arabi , sud americani , africani e via dicendo ...)
      Noi occidentali abbiamo stabilito che è obbligatorio vivere secondo i nostri canoni e tutto il mondo deve adeguarsi ... ok però ci sono guerre e durante una guerra non c'è un linciaggio ma diversi morti . Qualcosa a volte non quadra .

      Comment


      • Font Size
        #18
        Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

        Ovviamente tutti concordiamo con quanto hai scritto . Ma se si va a vivere in zone cosi disagiate è facile incappare in "giustizie sommarie" e comportamenti incompatibili con la civilizzazione alla quale siamo abituati tutti noi . Io non ci andrei mai, ma per qualcuno è un compromesso da accettare o cmq accettabile .

        Io come te e tutti non posso comprendere questo video e, tantomeno, posso ritenerlo accettabile .

        A volte mi interrogo anche sulla nostra autorevolezza per criticare e voler imporre il nostro modo di vivere civilizzato al resto del mondo (Paesi Arabi , sud americani , africani e via dicendo ...)
        Noi occidentali abbiamo stabilito che è obbligatorio vivere secondo i nostri canoni e tutto il mondo deve adeguarsi ... ok però ci sono guerre e durante una guerra non c'è un linciaggio ma diversi morti . Qualcosa a volte non quadra .
        Stiamo parlando di una nazione che si professa essere una Repubblica non di un manipolo di selvaggi della foresta amazzonica. Repubblica la cui religione è in parte cattolica ed in parte protestante, con una struttura sociale, dei diritti e dei doveri e dove una donna avvocato e docente universitaria si è candidata alle prossime elezioni presidenziali. Dunque non lontanissima dal come riferisci tu " nostro modo di vivere civilizzato".
        Sicuramente il disagio favorisce comportamenti non civili, ma in questo caso non stiamo parlando di un tizio che singolarmente si è vendicato di un torto subito. Certo, anche da noi accadono episodi beceri dove per una lite si finisce in preda ad un moto d'ira ammazzando con ingiustificato motivo, ma 600 persone che si muovono per giustiziare e lapidare una persona all'interno di una storia dai contorni non ben definiti, e dove la polizia nicchia, è un altro paio di maniche.

        Comment


        • Font Size
          #19
          Originally posted by Semiramide View Post

          Stiamo parlando di una nazione che si professa essere una Repubblica non di un manipolo di selvaggi della foresta amazzonica. Repubblica la cui religione è in parte cattolica ed in parte protestante, con una struttura sociale, dei diritti e dei doveri e dove una donna avvocato e docente universitaria si è candidata alle prossime elezioni presidenziali. Dunque non lontanissima dal come riferisci tu " nostro modo di vivere civilizzato".
          Sicuramente il disagio favorisce comportamenti non civili, ma in questo caso non stiamo parlando di un tizio che singolarmente si è vendicato di un torto subito. Certo, anche da noi accadono episodi beceri dove per una lite si finisce in preda ad un moto d'ira ammazzando con ingiustificato motivo, ma 600 persone che si muovono per giustiziare e lapidare una persona all'interno di una storia dai contorni non ben definiti, e dove la polizia nicchia, è un altro paio di maniche.
          Guarda, si dice che la carta prende tutto ma quando mi sono spostato in luoghi molto disagiati ho compreso quanto distante sia la carta dalla realtà quotidiana .
          Anche la repubblica democratica del Congo dovrebbe essere una repubblica ... ma chi ci è stato non me la descrive cosi simile al mondo in cui viviamo noi .

          In merito alla vicenda in questione fatico anche ad avere un'idea dic ome si svolsero i fatti perchè nel titolo parlano di 600 persone ma poi nel video se ne vede una manciata .

          Comment


          • Font Size
            #20
            Originally posted by Lele-R1-Crash View Post

            Guarda, si dice che la carta prende tutto ma quando mi sono spostato in luoghi molto disagiati ho compreso quanto distante sia la carta dalla realtà quotidiana .
            Anche la repubblica democratica del Congo dovrebbe essere una repubblica ... ma chi ci è stato non me la descrive cosi simile al mondo in cui viviamo noi .

            In merito alla vicenda in questione fatico anche ad avere un'idea dic ome si svolsero i fatti perchè nel titolo parlano di 600 persone ma poi nel video se ne vede una manciata .
            Il fatto che abbia postato il video dove si vede la parte finale del linciaggio che si conclude nel delitto con il colpo finale, non significa che non ci siano state in precedenza 600 persone a linciarlo. Altrimenti si finisce col pensare che sia vero solo ciò che si vede e tutto il resto non esiste ed è dubitabile. Se non si vedono le 600 persone nella sua casa a massacrarlo magari è dovuto solo al fatto che nessuno si è preso la briga di fare un video panoramico dei 600, o nessuno si è preso la briga di postarlo, o forse solo perché non ci stavano fisicamente tutti e 600 dentro la casa ad ucciderlo.



            Comment


            • Font Size
              #21
              Come ha già scritto qualcuno, per mobilitare 600 persone che ce l'avevano con lui, è facile ipotizzare che di malefatte ne ha combinate più d'una .

              Ovviamente non sono per il far-west quindi, se non fosse stato palese, non appoggio minimamente questa follia omicida .

              L'unica cosa che obietto è che io e te possiamo parlare quanto vogliamo ma viviamo in un mondo troppo differente da quello che intravedo qui e non penso di riuscire a comprendere appieno le dinamiche che portano allo svolgimento diquesto dramma nel dramma .

              Comment


              • Font Size
                #22
                Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                Come ha già scritto qualcuno, per mobilitare 600 persone che ce l'avevano con lui, è facile ipotizzare che di malefatte ne ha combinate più d'una .

                Ovviamente non sono per il far-west quindi, se non fosse stato palese, non appoggio minimamente questa follia omicida .

                L'unica cosa che obietto è che io e te possiamo parlare quanto vogliamo ma viviamo in un mondo troppo differente da quello che intravedo qui e non penso di riuscire a comprendere appieno le dinamiche che portano allo svolgimento diquesto dramma nel dramma .
                quando hai mai visto in italia 600 persone linciare un pedofilo o uno che ha ammazzato bambini ad esempio?

                Comment


                • Font Size
                  #23
                  certo che, di primario valore per capire ci sarebbe il discorso del perchè un italiano decide di andare a vivere in Honduras che è considerato un paese tra i più pericolosi al mondo, il tasso di omicidi è uno dei più elevati del mondo, bande armate, ricatti, cartelli della droga...etc...

                  Mi sembra strano che con tutti i posti simili nel mondo uno possa scegliere di andare proprio li a vivere, mi verrebbe da pensare che per scegliere proprio li ci sia stato un qualche interesse magari un pò "particolare", ci sono un sacco di posti belli per passare la pensione spendendo poco.... ma proprio li non mi convince come scelta... e se io ci vado a vivere mi posso anche aspettare situazioni estreme.

                  Mi viene difficile pensare che sia successo senza motivo.

                  Comment


                  • Font Size
                    #24
                    Originally posted by freddy.bike View Post
                    certo che, di primario valore per capire ci sarebbe il discorso del perchè un italiano decide di andare a vivere in Honduras che è considerato un paese tra i più pericolosi al mondo, il tasso di omicidi è uno dei più elevati del mondo, bande armate, ricatti, cartelli della droga...etc...
                    Guarda che io ho pensato coem te ma Semiramide post18 mi ha esposto un punto di vista differente . Pertanto non è cosi immediata la comprensione .

                    Comment


                    • Font Size
                      #25
                      Ex calciatore dilettante e tecnico telefonico: ecco chi era Giorgio Scanu, l’emigrato oristanese linciato in Honduras

                      A Santa Giusta ancora non ci credono. Nessuno può pensare che Giorgio Scanu, 65 anni dei quali la metà trascorsi nel centro dell’Oristanese, sia stato così brutalmente ucciso, linciato da una folla inferocita di 600 persone che l’ha distrutto a sassate e colpi di bastone in Honduras, dove si era trasferito.

                      E nessuno può credere alla versione fornita dalla polizia locale, e cioè che il folle gesto sia arrivato dopo che Giorgio aveva ucciso un vicino di casa.

                      Giorgio Scanu era nato a Donigala, una frazione vicina a Santa Giusta, si era spostato di qualche chilometro. Poi un primo matrimonio durato pochi mesi, giusto per veder nascere un figlio, e un lavoro come tecnico di telefonia. Poi alla Sirti, società che eseguiva appalti per Telecom Italia, è arrivata la crisi e la cassa integrazione, e lui ha ricevuto da Deutsche Telekom la proposta di trasferirsi in Centro America. Da lì la scelta di fare le valigie e partire.

                      Era anche un buon giocatore di pallone Giorgio, come lo ricordano proprio a Santa Giusta: lo chiamavano "terrore” perché “in campo era deciso, gli attaccanti avversari giravano al largo”. Ma “se in campo era duro, roccioso”, ricordano gli amici, “nella vita di tutti i giorni era una gran bella persona, un ragazzo assolutamente normale, di grande compagnia.

                      A Donigala vive ancora un fratello, a Cabras una sorella, ma nessuno si è fatto vedere nelle ultime ore.

                      Sempre secondo gli amici, che ancora poche settimane fa avevano avuto modo di sentirlo al telefono, i primi anni da emigrato erano stati duri, con trasferte lunghe e sedi disagiate, ma ormai nell’Honduras si era rifatto una vita, con un nuovo matrimonio e due figli.

                      Nel 2005 qualche settimana di vacanza in Sardegna e la tentazione di tornare, ma poi la scelta di restare là dove si era costruito una nuova famiglia. Fino al tragico epilogo, su cui ora occorrerà fare chiarezza.

                      notizia da:unionesarda.it

                      Comment


                      • Font Size
                        #26
                        Originally posted by Semiramide View Post
                        Ex calciatore dilettante e tecnico telefonico: ecco chi era Giorgio Scanu, l’emigrato oristanese linciato in Honduras

                        A Santa Giusta ancora non ci credono. Nessuno può pensare che Giorgio Scanu, 65 anni dei quali la metà trascorsi nel centro dell’Oristanese, sia stato così brutalmente ucciso, linciato da una folla inferocita di 600 persone che l’ha distrutto a sassate e colpi di bastone in Honduras, dove si era trasferito.

                        E nessuno può credere alla versione fornita dalla polizia locale, e cioè che il folle gesto sia arrivato dopo che Giorgio aveva ucciso un vicino di casa.

                        Giorgio Scanu era nato a Donigala, una frazione vicina a Santa Giusta, si era spostato di qualche chilometro. Poi un primo matrimonio durato pochi mesi, giusto per veder nascere un figlio, e un lavoro come tecnico di telefonia. Poi alla Sirti, società che eseguiva appalti per Telecom Italia, è arrivata la crisi e la cassa integrazione, e lui ha ricevuto da Deutsche Telekom la proposta di trasferirsi in Centro America. Da lì la scelta di fare le valigie e partire.

                        Era anche un buon giocatore di pallone Giorgio, come lo ricordano proprio a Santa Giusta: lo chiamavano "terrore” perché “in campo era deciso, gli attaccanti avversari giravano al largo”. Ma “se in campo era duro, roccioso”, ricordano gli amici, “nella vita di tutti i giorni era una gran bella persona, un ragazzo assolutamente normale, di grande compagnia.

                        A Donigala vive ancora un fratello, a Cabras una sorella, ma nessuno si è fatto vedere nelle ultime ore.

                        Sempre secondo gli amici, che ancora poche settimane fa avevano avuto modo di sentirlo al telefono, i primi anni da emigrato erano stati duri, con trasferte lunghe e sedi disagiate, ma ormai nell’Honduras si era rifatto una vita, con un nuovo matrimonio e due figli.

                        Nel 2005 qualche settimana di vacanza in Sardegna e la tentazione di tornare, ma poi la scelta di restare là dove si era costruito una nuova famiglia. Fino al tragico epilogo, su cui ora occorrerà fare chiarezza.

                        notizia da:unionesarda.it
                        (anche se ho veramente poca fiducia nelle parole dei giornalisti), resta il fatto che anche ad essere una persone pulitissima, purtroppo vivi sempre in uno dei paesi più pericolosi del mondo e la possibilità accadano cose pericolose non dico sia normalità ma poco ci manca se si leggono le statistiche di quel posto.... resta sempre il dubbio su come ha fatto a fare arrabbiare in quel modo una folla enorme, 600 persone sono veramente tantissime, tutte inferocite e senza pietà per compiere un gesto simile così atroce...

                        Comment


                        • Font Size
                          #27
                          Originally posted by freddy.bike View Post

                          (anche se ho veramente poca fiducia nelle parole dei giornalisti), resta il fatto che anche ad essere una persone pulitissima, purtroppo vivi sempre in uno dei paesi più pericolosi del mondo e la possibilità accadano cose pericolose non dico sia normalità ma poco ci manca se si leggono le statistiche di quel posto.... resta sempre il dubbio su come ha fatto a fare arrabbiare in quel modo una folla enorme, 600 persone sono veramente tantissime, tutte inferocite e senza pietà per compiere un gesto simile così atroce...
                          E' vero che quello è uno dei paesi più pericolosi ma non so se non potrebbe accadere anche in uno dei nostri paesini di provincia meridionale dove sono più sanguigni (magari abitato da 600 persone) dove metti che un abitante molto conosciuto in paese inizia a urlare a torto o a ragione che un extracomunitario ha ammazzato qualcuno e poi vediamo se non gli saltano addosso in 600

                          Comment


                          • Font Size
                            #28
                            Originally posted by Nictemeron View Post

                            E' vero che quello è uno dei paesi più pericolosi ma non so se non potrebbe accadere anche in uno dei nostri paesini di provincia meridionale dove sono più sanguigni (magari abitato da 600 persone) dove metti che un abitante molto conosciuto in paese inizia a urlare a torto o a ragione che un extracomunitario ha ammazzato qualcuno e poi vediamo se non gli saltano addosso in 600
                            ovviamente sono cose che possono accadere ovunque ma.... diciamo che li è "leggermente" più probabile.

                            Comment

                            X
                            Working...
                            X