Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Ruanda: lo 'Schindler africano' condannato a 25 anni

Collapse
X
Collapse
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Ruanda: lo 'Schindler africano' condannato a 25 anni

    Per 'terrorismo'



    Paul Rusesabagina, lo 'Schindler africano' il cui salvataggio di oltre mille Tutsi nel genocidio del 1994 è raccontato dal noto film 'Hotel Ruanda', è stato condannato a 25 anni di carcere per "terrorismo". Il tribunale ha reso nota ora l'entità della condanna, che era già stata annunciata stamani.


    Paul Rusesabagina (Gitarama, 15 giugno 1954) è un imprenditore ruandese, direttore d'albergo durante il genocidio del Ruanda nel 1994, che salvò migliaia di connazionali dalla guerra civile. Egli nascose nell'Hôtel des Mille Collines Tutsi ed Hutu moderati, contribuendo così a salvare la vita di 1268 persone.


    Nascita e carriera

    Rusesabagina nacque a Gitarama, in una regione del centro-sud del Ruanda, in una famiglia contadina, da padre hutu e madre tutsi. A 13 anni parlava fluentemente in inglese e francese. Ebbe tre figli (Roger, Diane, Lys) con la sua prima moglie Esther, da cui si separò nel 1981, ottenendo poi il titolo di Direttore d'Albergo nel College Utalii a Nairobi, in Kenya, e ricevendo come premio un viaggio in Svizzera. Tornato dalla Svizzera, iniziò a lavorare nell'Hôtel des Mille Collines come assistente del direttore generale, carica che ricoprì dall'ottobre 1984 fino al novembre del 1992, quando venne promosso come direttore generale della Diplomate Hotel a Kigali.

    Conobbe la sua attuale moglie Tatiana nel 1987 ad un matrimonio. Tatiana era una Tutsi, che subiva le discriminazioni razziali anche sul posto di lavoro di infermiera, così Paul la fece trasferire. Dopo il matrimonio, i due ebbero una figlia, che morì dopo pochi giorni, e più tardi un figlio, Tresor.


    Genocidio

    Il genocidio del Ruanda ebbe inizio il 6 aprile 1994, quando la milizia Hutu Interahamwe diede inizio alla carneficina della popolazione Tutsi. Nonostante Rusesabagina fosse nato da un matrimonio misto – suo padre era Hutu e sua madre Tutsi – fu salvato dall'Interahamwe grazie alla sua posizione e ai contatti con importanti leader militari Hutu. Ma, malgrado la sua posizione e i contatti con persone influenti, sua moglie Tatiana era una Tutsi e i loro figli furono considerati misti, perciò non riuscì a fuggire con la sua famiglia senza aiuti esterni. Nessun aiuto arrivò dalle Nazioni Unite o dai membri degli stati occidentali finché non furono uccisi più di 800.000 [2] Rwandesi.

    Quando esplose la violenza, Rusesabagina si rifugiò con la sua famiglia all'Hôtel des Mille Collines. Quando gli altri dirigenti dell'albergo partirono, Rusesabagina telefonò alla società proprietaria dell'hotel, la compagnia belga Sabena, per fornire informazioni sulla situazione dell'hotel. Nonostante alcune difficoltà nel far rispettare la propria autorità, riuscì a sfruttare la sua posizione per mettere in salvo orfani e altri rifugiati che arrivarono all'hotel.


    Vita dopo la guerra

    Paul Rusesabagina nel 2005 con George W. Bush

    Attualmente Paul vive in Belgio con sua moglie Tatiana, i figli e le nipoti. Appena arrivato in Belgio cominciò a vivere guidando un taxi per poi diventare proprietario di una società di autotrasporti.

    Nonostante il suo atto di generosità sia stato riconosciuto in tutto il mondo, Rusesabagina viene aspramente criticato in patria.[senza fonte] L'attuale presidente ruandese Paul Kagame ha affermato che Rusesabagina, protagonista del film Hotel Rwanda di Terry George e autore di un'autobiografia successiva al film che precisa quegli stessi fatti, stia approfittando della celebrità per riscrivere la storia del paese a suo favore. Kagame che, ottenuto un terzo mandato dopo un referendum costituzione in odore di brogli, ha stabilito nel paese un autoritario regime di polizia dove gli oppositori politici sono aspramente perseguitati[1]. Il Ruanda è attualmente il paese africano con la minor libertà di parola, dietro solo all'Eritrea[1]. Dopo aver affermato che l'attuale governo del Ruanda sta commettendo un altro genocidio, questa volta da parte dei Tutsi contro gli Hutu, Rusesabagina è stato arrestato con l'accusa di terrorismo[2].

    Nel settembre 2021, Paul Rusesabagina è stato condannato per terrorismo, l'accusa ha chiesto contro di lui a vita.[3].



    Riconoscimenti

    Rusesabagina nel 2005 ha ricevuto dal presidente statunitense George W. Bush la medaglia presidenziale della libertà, uno dei due riconoscimenti civili più elevati negli Stati Uniti.



    Libri
    • Rusesabagina, P., Hotel Rwanda, la vera storia, Il Canneto Editore, Genova
    • La sua storia è stata raccontata per la prima volta nel libro di Philip Gourevitch intitolato "We Wish to Inform You That Tomorrow We Will Be Killed with Our Families" (desideriamo informarvi che domani verremo uccisi insieme alle nostre famiglie), pubblicato 1998.


    Film

    Quanto fatto da Paul durante il genocidio è raccontato nel film del 2004 Hotel Rwanda, in cui è interpretato da Don Cheadle.[4]. La performance di Cheadle è stata accolta molto positivamente dalla critica e l'attore è stato nominato a numerosi premi, tra cui l'Oscar come miglior attore.



    Last edited by mito22; 20-09-21, 16:46.

  • Font Size
    #2
    Ci saranno giudici italiani o avranno studiato in italia dai..

    Comment


    • Font Size
      #3
      Originally posted by mito22 View Post
      Ci saranno giudici italiani o avranno studiato in italia dai..
      E' tutta politica, c'è un regime che lo considera oppositore e lo condanna. Un film già visto troppe volte purtroppo.

      Comment

      X
      Working...
      X